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George Henry Boker

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George Henry Boker

George Henry Boker (Filadelfia, 6 ottobre 1823Filadelfia, 2 gennaio 1890) è stato un drammaturgo e poeta statunitense.

George Henry Boker intorno al 1890

George Henry Boker nacque a Filadelfia il 6 ottobre 1823, figlio di un benestante banchiere,[1] che diventò famoso salvando la Gerard National Bank dopo i problemi del 1837 e ripristinandola alla solvibilità.[2]

Boker frequentò l'Università di Princeton, laureandosi nel 1842,[3] dove si meritò la stima come giovane poeta di talento,[4] e iniziò poi a studiare legge a Filadelfia, ma alla fine abbandonò questo propositi per dedicarsi alla letteratura.[1]

Colto rappresentante di una borghesia illuminata fu poeta, drammaturgo e diplomatico, Boker partecipò alla fondazione dell'Union Club (ora Union League of Philadelphia) nel 1862, necessaria per raccogliere fondi per la guerra di secessione americana e incoraggiare l'arruolamento.[1]

Dopo la guerra, Boker è stato ministro-ambasciatore in Turchia (1871-1875) e in Russia (1875-1879).[1][3]

Le raccolte di poesie di Boker includono Poes of the War (1864); Konigsmark (1869); The Book of the Dead (1882).

Tra i suoi drammi storici si possono menzionare: Calynos (1848), scritta per combattere i pregiudizi razziali, dato che il protagonista, un nobile spagnolo, solamente per avere una lontana origine araba, fallisce a causa dell'intolleranza;[5] Anne Boleyn (1849); The Betrothal (1850), una commedia ambientata nella Toscana rinascimentale che ottenne un grande successo;[5] Leonore de Guzman (1853); Francesca da Rimini (1855), generalmente considerato il suo miglior lavoro,[1][4] di successo duraturo,[5] nel quale trasforma la storia di Paolo e Francesca in una critica ponderata dell'aristocrazia corrotta dell'Europa;[2] perfettamente riuscita nella rappresentazione scenica, quest'opera d'ispirazione dantesca evidenziò un'eloquenza che si trova raramente nei versi sciolti anglo-americani, e un ritratto brillante di vita medievale con caratteri stupendi quali quelli di Lanciotto e di Francesca.[3]

Sebbene non sia stato popolarissimo come poeta, Boker era un noto drammaturgo durante la metà del XIX secolo e le sue opere teatrali furono rappresentate a Londra, New York e Philadelphia.[1]

Dopo la sua permanenza in Russia, Boker tornò a Filadelfia, dove visse fino alla sua morte, il 2 gennaio 1890.[1]

  • Poes of the War (1864);
  • Konigsmark (1869);
  • The Book of the Dead (1882).
  • Calynos (1848);
  • Anne Boleyn (1849);
  • The Betrothal (1850);
  • Leonore de Guzman (1853);
  • Francesca da Rimini (1855).
  1. ^ a b c d e f g (EN) George Henry Boker, su poetryfoundation.org. URL consultato il 22 giugno 2019.
  2. ^ a b (EN) George Henry Boker, su enotes.com. URL consultato il 22 giugno 2019.
  3. ^ a b c George Henry Boker, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 giugno 2019.
  4. ^ a b (EN) George Henry Boker, su jstor.org. URL consultato il 22 giugno 2019.
  5. ^ a b c George Henry Boker, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 329.
  • (EN) Oliver H. Evans, George Henry Boker, Boston, Twayne Publishers, 1984.
  • (EN) Thomas M. Kitts, The theatrical life of George Henry Boker, New York, P. Lang, 1994.
  • (EN) A. H. Quinn, Representative American Plays edited with introductions and notes, New York, 1917.
  • (EN) A. H. Quinn, The Dramas of G. H. Boker, in Pubblications Modern Language Assoication of America, XXXII, n. 2, 1917.
  • (EN) A. H. Quinn, George Henry Boker Playwright and Patriot, in Scribner's Magazine, LXXIII, 1923, p. 701.
  • (EN) Bradley Sculley, George Henry Boker, poet and patriot, Filadelfia, University of Pennsylvania press, 1927.
  • (EN) R. H. Stoddard, George Henry Boker, in Lippincott's Magazine, XLV, 1890, p. 856.
  • (EN) Union League of Philadelphia, Reception tendered by the members of the Union league of Philadelphia to George H. Boker, minister of the United States to Turkey. Friday evening, December 22, 1871, Filadelfia, Collins, printer, 1872.
  • (EN) Lynn M Zott, Nineteenth-Century literature criticism. Volume 125, Detroit, Gale, 2003.

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