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Gran Premio di Monaco 2014

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Monaco (bandiera) Gran Premio di Monaco 2014
903º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 6 di 19 del Campionato 2014
Data 25 maggio 2014
Nome ufficiale LXXII Grand Prix de Monaco
Luogo Montecarlo
Percorso 3,340 km / 2,075 US mi
Circuito cittadino
Distanza 78 giri, 260,520 km/ 161,880 US mi
Risultati
Pole position Giro più veloce
Germania (bandiera) Nico Rosberg Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen
Mercedes in 1'15"989 Ferrari in 1'18"479
(nel giro 75)
Podio
1. Germania (bandiera) Nico Rosberg
Mercedes
2. Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton
Mercedes
3. Australia (bandiera) Daniel Ricciardo
Red Bull Racing-Renault

Il Gran Premio di Monaco 2014 è stata la sesta prova della stagione 2014 del campionato mondiale di Formula 1. La gara, disputatasi domenica 25 maggio 2014 sul circuito di Montecarlo a Monaco, è stata vinta da Nico Rosberg su Mercedes, al suo quinto successo nel mondiale. Rosberg ha preceduto sul traguardo il suo compagno di squadra Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo su Red Bull Racing-Renault.

Sviluppi futuri

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Il circuito francese di Magny-Cours annuncia la sua volontà di rientrare nel calendario iridato a partire dalla stagione 2015. Il Gran Premio di Francia non fa parte del mondiale di Formula 1 dal 2008.[1]

Aspetti tecnici

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La Pirelli, fornitrice unica degli pneumatici, annuncia che per il Gran Premio porterà gomme di mescola supersoft e di mescola soft, esattamente come per la passata edizione.[2]

La FIA indica una sola zona ove si può utilizzare il DRS: è il breve rettilineo di partenza, con detection point stabilito tra le Piscine e la Rascasse.[3]

La Red Bull è costretta a modificare il posizionamento della telecamera posta sul musetto della RB10 in quanto la precedente scelta non consentiva anche la ripresa posteriore.[4]

Viene riasfaltata la parte di tracciato posta tra il Casino e l'entrata del Tunnel.[5]

Aspetti sportivi

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Derek Warwick, ex pilota di F1, è selezionato quale commissario aggiunto per il Gran Premio. Il britannico aveva svolto tale funzione, l'ultima volta, al Gran Premio del Bahrein.[6]

Nella prima sessione del giovedì la classifica è guidata dalle due Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. I due riescono a scendere sotto il muro dell'1"19, così come Daniel Ricciardo e Fernando Alonso. Lo spagnolo è stato però limitato, nel suo giro migliore, dalla presenza di traffico in pista. Nel corso della sessione Adrian Sutil ha urtato le barriere al Mirabeau, mentre Esteban Gutiérrez, suo compagno di scuderia in Sauber, è andato lungo alla Sainte Devote. Sempre al Mirabeau Max Chilton è andato in testacoda, dovendo spegnere il motore della sua Marussia.[7]

La seconda sessione è penalizzata dall'arrivo della pioggia, tanto che per i primi 45 minuti in pista non gira nessuna vettura. Successivamente i piloti hanno deciso di affrontare il tracciato con gomme intermedie e, infine, negli ultimi dieci minuti, i piloti hanno potuto provare le gomme slick. Il miglior tempo è fatto da Fernando Alonso, che precede Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Kimi Räikkönen non ha potuto affrontare la pista mentre questa si stava asciugando per un problema al cambio della sua monoposto.[8]

Nell'ultima sessione di prove le due Mercedes non monopolizzano i primi due posti della graduatoria, grazie all'inserimento, al secondo posto, di Daniel Ricciardo, staccato di 50 millesimi da Hamilton. Al quarto posto chiude Vettel, che precede le due Ferrari.[9]

Nella prima sessione del giovedì[10] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'18"271 32
2 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 1'18"303 +0"032 31
3 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 1'18"506 +0"235 37

Nella seconda sessione del giovedì[11] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Italia (bandiera) Ferrari 1'18"482 15
2 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'18"901 +0"419 12
3 1 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 1'19"017 +0"535 15

Nella sessione del sabato mattina[12] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'16"758 27
2 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 1'16"808 +0"050 26
3 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 1'16"874 +0"116 24

In Q1 il tempo più basso è fatto segnare da Jean-Éric Vergne della Scuderia Toro Rosso, davanti al duo della Mercedes, che però non ha utilizzato le coperture supersoft. L'altro pilota della scuderia faentina, il russo Daniil Kvjat, ha sbattuto alla Nouvelle Chicane, riuscendo però a tornare in box in tempo per la riparazione dell'ala anteriore e per poter ottenere la qualificazione alla fase successiva. Al termine della prima fase vengono esclusi i due piloti della Sauber, i due della Caterham e i due della Marussia. Nel corso della sessione Felipe Massa viene tamponato da Marcus Ericsson, e così non può prendere parte alla Q2.[13]

Nella seconda fase Lewis Hamilton fa segnare il miglior tempo, precedendo Nico Rosberg e Sebastian Vettel. Vengono esclusi dalla fase decisiva, oltre a Massa, anche il suo compagno di team Valtteri Bottas, i due piloti della Lotus, Nico Hülkenberg e Jenson Button.[14]

Nico Rosberg va in testa alla graduatoria dopo il primo tentativo in Q3. Nel secondo va lungo alla Mirabeau alta, costringendo i commissari di gara a esporre le bandiere gialle. Ciò impedisce a Lewis Hamilton, nell'ultimo tentativo, di conquistare la partenza al palo. Questa manovra del tedesco ha portato a un'indagine della FIA, per una presunta volontarietà nel commettere tale errore di guida, al fine di impedire ad altri piloti di battere il suo tempo. Al termine della sessione Rosberg è stato così convocato dai commissari, che però hanno considerato il suo un normale errore di guida, e hanno deciso di non cancellargli i tempi ottenuti.

La seconda fila è composta dai due piloti della Red Bull, mentre la terza da quelli della Ferrari.[15][16]

Per il tedesco è la pole position numero sei nel mondiale; per la Mercedes è la pole 23, la sesta consecutiva.

Al termine delle qualifiche i commissari decidono di penalizzare Marcus Ericsson per il contatto avvenuto con Massa nella Q1. Lo svedese della Caterham deve partire dalla pit lane e, inoltre, viene penalizzato di due punti sulla Superlicenza. Daniil Kvjat subisce solo una reprimenda per aver ostacolato Pastor Maldonado.[17] Jules Bianchi è penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per aver dovuto sostituire il cambio della sua Marussia.[18]

Nella sessione di qualifica[19] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Q1 Q2 Q3 Griglia
1 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 1'17"678 1'16"465 1'15"989 1
2 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'17"823 1'16"354 1'16"048 2
3 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 1'17"900 1'17"233 1'16"384 3
4 1 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 1'18"383 1'17"074 1'16"547 4
5 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Italia (bandiera) Ferrari 1'17"853 1'17"200 1'16"686 5
6 7 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Italia (bandiera) Ferrari 1'17"902 1'17"398 1'17"389 6
7 25 Francia (bandiera) Jean-Éric Vergne Italia (bandiera) STR-Renault 1'17"557 1'17"657 1'17"540 7
8 20 Danimarca (bandiera) Kevin Magnussen Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes 1'17"978 1'17"609 1'17"555 8
9 26 Russia (bandiera) Daniil Kvjat Italia (bandiera) STR-Renault 1'18"616 1'17"594 1'18"090 9
10 11 Messico (bandiera) Sergio Pérez India (bandiera) Force India-Mercedes 1'18"108 1'17"755 1'18"327 10
11 27 Germania (bandiera) Nico Hülkenberg India (bandiera) Force India-Mercedes 1'18"432 1'17"846 N.D. 11
12 22 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes 1'17"890 1'17"988 N.D. 12
13 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'18"407 1'18"082 N.D. 13
14 8 Francia (bandiera) Romain Grosjean Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 1'18"335 1'18"196 N.D. 14
15 13 Venezuela (bandiera) Pastor Maldonado Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 1'18"585 1'18"356 N.D. 15
16 19 Brasile (bandiera) Felipe Massa Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'18"209 senza tempo N.D. 16
17 21 Messico (bandiera) Esteban Gutiérrez Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 1'18"741 N.D. N.D. 17
18 99 Germania (bandiera) Adrian Sutil Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 1'18"745 N.D. N.D. 18
19 17 Francia (bandiera) Jules Bianchi Russia (bandiera) Marussia-Ferrari 1'19"332 N.D. N.D. 21[18]
20 4 Regno Unito (bandiera) Max Chilton Russia (bandiera) Marussia-Ferrari 1'19"928 N.D. N.D. 19
21 10 Giappone (bandiera) Kamui Kobayashi Malaysia (bandiera) Caterham-Renault 1'20"133 N.D. N.D. 20
22 9 Svezia (bandiera) Marcus Ericsson Malaysia (bandiera) Caterham-Renault 1'21"732 N.D. N.D. Pit Lane[17]
Tempo limite 107%: 1'22"985

In grassetto sono indicate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3.

Nico Rosberg è costretto, prima del via, a sostituire la frizione.[20] Pastor Maldonado non riesce a prendere il via per il giro di formazione ed è costretto al ritiro.

Rosberg scatta al comando, seguito da Lewis Hamilton, poi Sebastian Vettel, Kimi Räikkönen, Daniel Ricciardo e Fernando Alonso. Al Mirabeau Sergio Pérez viene colpito da Jenson Button: la vettura si intraversa e si pone in mezzo al tracciato, costringendo i commissari di gara a inviare in pista la safety car.

Al settimo giro, dopo un pit stop, Vettel si ritira per una perdita di potenza del suo motore. All'undicesimo giro si ritira anche Daniil Kvjat, per un problema tecnico, mentre era decimo.

La gara prosegue col dominio del duo della Mercedes fino al giro 25 quando Adrian Sutil perde il controllo della sua Sauber, poco fuori del Tunnel; la vettura di sicurezza viene nuovamente inviata in pista. Vanno al cambio gomme tutti i migliori. La classifica resta di fatto invariata tranne che per Räikkönen, che colpito da una vettura durante il regime di safety car, subisce la foratura di uno pneumatico ed è costretto a un secondo pit stop, che lo fa retrocedere in quattordicesima posizione.

Durante le fasi del cambio gomme viene sfiorata la collisione tra Vergne e Magnussen. Alla ripartenza della gara il danese riesce comunque a passare il francese. Anche Nico Hülkenberg passa il pilota della McLaren. Poco dopo Vergne viene penalizzato con un drive through per la manovra ai box. La classifica vede sempre in testa le due Mercedes, seguite da Ricciardo, Alonso, Massa (che non ha ancora effettuato il pit stop), Hülkenberg, Magnussen e Button.

Felipe Massa cambia le gomme al giro 45, e scende in graduatoria all'undicesimo posto. Al giro 52 Vergne si ritira per un problema al motore della sua STR. Cinque giri più tardi anche Valtteri Bottas (ottavo) abbandona per un guasto tecnico. Viene inoltre comunicato che, al tempo di Jules Bianchi, verranno, al termine della gara, aggiunti cinque secondi per aver scontato una precedente penalizzazione in regime di safety car.

Un altro ritiro si verifica al giro 61: Esteban Gutiérrez finisce contro le protezioni alla Rascasse, danneggiando irreparabilmente la sua Sauber. Intanto Lewis Hamilton deve rallentare la sua corsa perché qualcosa gli è entrato nell'occhio, disturbandogli la visuale. Al settantaduesimo giro Button passa Magnussen per la sesta piazza. Un giro dopo anche Kimi Räikkönen tenta di passare il danese, al tornantino, ma le due vetture si toccano, ed entrambi perdono diverse posizioni.

Nico Rosberg vince per la seconda volta consecutiva a Monaco e torna in testa al mondiale. Secondo giunge Lewis Hamilton, che negli ultimi giri riesce a non farsi sopravanzare da Ricciardo. Jules Bianchi chiude nono, conquistando i primi punti iridati per lui e per la Marussia.[21]

I risultati del Gran Premio[22] sono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 78 1h49'27"661 1 25
2 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 78 +9"210 2 18
3 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 78 +9"614 3 15
4 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Italia (bandiera) Ferrari 78 +32"452 5 12
5 27 Germania (bandiera) Nico Hülkenberg India (bandiera) Force India-Mercedes 77 +1 giro 11 10
6 22 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes 77 +1 giro 12 8
7 19 Brasile (bandiera) Felipe Massa Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 77 +1 giro 16 6
8 8 Francia (bandiera) Romain Grosjean Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 77 +1 giro 14 4
9 17 Francia (bandiera) Jules Bianchi Russia (bandiera) Marussia-Ferrari 77 +1 giro[23] 21 2
10 20 Danimarca (bandiera) Kevin Magnussen Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes 77 +1 giro 8 1
11 9 Svezia (bandiera) Marcus Ericsson Malaysia (bandiera) Caterham-Renault 77 +1 giro PL[24]
12 7 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Italia (bandiera) Ferrari 77 +1 giro 6
13 10 Giappone (bandiera) Kamui Kobayashi Malaysia (bandiera) Caterham-Renault 75 +3 giri 20
14 4 Regno Unito (bandiera) Max Chilton Russia (bandiera) Marussia-Ferrari 75 +3 giri 19
Rit 21 Messico (bandiera) Esteban Gutiérrez Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 59 Incidente 17
Rit 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 55 Motore 13
Rit 25 Francia (bandiera) Jean-Éric Vergne Italia (bandiera) STR-Renault 50 Scarico 7
Rit 99 Germania (bandiera) Adrian Sutil Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 23 Incidente 18
Rit 26 Russia (bandiera) Daniil Kvjat Italia (bandiera) STR-Renault 10 Scarico 9
Rit 1 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 5 Turbo 4
Rit 11 Messico (bandiera) Sergio Pérez India (bandiera) Force India-Mercedes 0 Collisione con J.Button 10
NP 13 Venezuela (bandiera) Pastor Maldonado Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 0 Pompa carburante[25] 15

Classifiche mondiali

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Decisioni della FIA

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Al termine della gara, il pilota della Ferrari, Kimi Räikkönen, ha subito una reprimenda da parte dei commissari per il tamponamento portato a Kevin Magnussen, nella parte finale della Gran Premio. Nessuna penalità è stata invece decisa per Jenson Button, sottoposto ad indagine per l'incidente di Sergio Pérez, avvenuto nel corso del primo giro.[26]

  1. ^ Magny-Cours rivuole il Gp nel 2015, su omnicorse.it, 20 maggio 2014. URL consultato il 20 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
  2. ^ (EN) Pirelli reveal tyre choices for Spain, Monaco and Canada, su formula1.com, 11 aprile 2014. URL consultato il 13 aprile 2014.
  3. ^ Una sola "DRS Zone" per il Gp di Monaco, su omnicorse.it, 20 maggio 2014. URL consultato il 20 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
  4. ^ Franco Nugnes, La Red Bull costretta a modificare il muso, su omnicorse.it, 21 maggio 2014. URL consultato il 21 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
  5. ^ Franco Nugnes, Il nuovo asfalto di Monaco creerà problemi di grip?, su omnicorse.it, 22 maggio 2014. URL consultato il 22 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2014).
  6. ^ Derek Warwick commissario FIA a Montecarlo, su omnicorse.it, 20 maggio 2014. URL consultato il 20 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
  7. ^ Matteo Nugnes, Montecarlo, Libere 1: ennesima doppietta Mercedes, su omnicorse.it, 22 maggio 2014. URL consultato il 22 maggio 2014.
  8. ^ Matteo Nugnes, Montecarlo, Libere 2: Alonso brilla dopo la pioggia, su omnicorse.it, 22 maggio 2014. URL consultato il 22 maggio 2014.
  9. ^ Franco Nugnes, Monaco, Libere 3: Ricciardo fra le due Mercedes!, su omnicorse.it, 24 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014.
  10. ^ Prima sessione di prove libere del giovedì
  11. ^ Seconda sessione di prove libere del giovedì
  12. ^ Sessione di prove libere del sabato, su formula1.com.
  13. ^ Franco Nugnes, Monaco, Qualifica 1: Vergne davanti alle Mercedes, su omnicorse.it, 24 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2014).
  14. ^ Franco Nugnes, Monaco, Qualifica 2: Hamilton precede Rosberg, su omnicorse.it, 24 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2014).
  15. ^ Franco Nugnes, Rosberg pole a Monaco e poi va lungo: è polemica!, su omnicorse.it, 24 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014.
  16. ^ Franco Nugnes, Rosberg convince la FIA: non c'è stato dolo, su omnicorse.it, 24 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2014).
  17. ^ a b A Marcus Ericsson è stato imposto di partire dalla pit lane come penalità per aver causato una collisione con Felipe Massa durante le qualifiche. Ericsson penalizzato, reprimenda per Kvyat, su omnicorse.it, 24 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2014).
  18. ^ a b Jules Bianchi è penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per aver sostituito il cambio. Bianchi penalizzato di cinque posizioni in griglia, su omnicorse.it, 24 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2014).
  19. ^ Sessione di qualifica, su formula1.com.
  20. ^ Franco Nugnes, Colpo di scena: cambiata la frizione di Rosberg!, su omnicorse.it, 25 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2014).
  21. ^ Antonio Caruccio, Monte Carlo - Gara-Rosberg vince e torna leader, su italiaracing.net, 25 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014.
  22. ^ Risultati del Gran Premio, su formula1.com.
  23. ^ Jules Bianchi, giunto ottavo al traguardo, è penalizzato di cinque secondi sul tempo di gara per aver scontato uno stop & go in regime di safety car.
  24. ^ Marcus Ericsson è partito dalla pit lane.
  25. ^ Pastor Maldonado non ha preso parte alla gara per un problema tecnico.
  26. ^ Reprimenda per Kimi, nessuna sanzione per Button, su omnicorse.it, 25 maggio 2014. URL consultato il 2 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2014).

Altri progetti

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