Guerra civile seleucide (124-123 a.C.)
Guerra civile seleucide (124-123 a.C.) parte delle guerre civili seleucidi | |||
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Mappa del regno seleucide sotto il controllo di Alessandro II Zabina all'inizio del 124 a.C., prima dello scoppio della guerra | |||
Data | 124 – 123 a.C. | ||
Luogo | Impero seleucide | ||
Casus belli | Antioco VIII reclama il trono contro l'usurpatore Alessandro II | ||
Esito | Vittoria di Antioco VIII | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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La guerra civile seleucide del 124 - 123 a.C. fu un conflitto armato combattuto all'interno dell'impero seleucide tra il sovrano regnante, Alessandro II Zabina, che aveva usurpato il trono di Demetrio II Nicatore, e l'erede della dinastia seleucide Antioco VIII, appoggiato dalla madre Cleopatra Tea.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]A seguito di una guerra civile, Alessandro II Zabina era riuscito a conquistare il trono seleucide sconfiggendo Demetrio II Nicatore, grazie all'aiuto del sovrano egizio Tolomeo VIII; tuttavia, la città di Tolemaide di Fenicia era rimasta ben salda nelle mani di Cleopatra Tea, moglie di Demetrio II, la quale aveva elevato a proprio co-regnante dapprima il figlio maggiore Seleuco V, da lei fatto assassinare poco dopo, e quindi il figlio minore, Antioco VIII.[1] Il successo di Alessandro secondo portò Tolomeo VIII a vederlo come un possibile rivale e quindi decise di appoggiare Cleopatra e Antioco, i quali sfidarono l'autorità di Alessandro.[2]
Guerra
[modifica | modifica wikitesto]Nel 124 a.C. ci fu uno scontro iniziale tra i due eserciti e Alessandro fu sconfitto; costretto a ritirarsi ad Antiochia, dove sembra che per ottenere denaro attinse al tesoro di un tempio, cosa che scatenò contro di lui la rivolta della popolazione.[3] Cercò quindi rifugio a Seleucia di Pieria, dove non fu accolto, e quindi via mare andò a sud arrivando a Posideion; Alessandro II fu quindi catturato e consegnato ad Antioco VIII, che lo portò nel proprio campo e lo fece uccidere nel 123 a.C. (secondo altre fonti, invece, Alessandro commise suicidio).[4]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Antioco e Cleopatra continuarono quindi a regnare congiuntamente fino al 121 a.C., quando la regina madre morì avvelenata.[5] Il fratellastro di Antioco VIII, Antioco IX, figlio di Cleopatra Tea e Antioco VII e mandato in esilio dalla madre in giovinezza, tornò nei territori seleucidi nel 114 a.C., scatenando una nuova guerra civile.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chrubasik 2016, pp. 143-144.
- ^ Giustino, 39.2; Chrubasik 2016, p. 144.
- ^ Diodoro Siculo, 34-35.28; Fl. Gius., Ant. iud., 13.269; Giustino, 39.2; Chrubasik 2016, pp. 144-145.
- ^ Diodoro Siculo, 34-35.28; Giustino, 39.2; Chrubasik 2016, pp. 144-145.
- ^ Giustino, 39.2; Downey 2015, p. 128.
- ^ Giustino, 39.3; Downey 2015, p. 129.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (GRC) Diodoro Siculo, Bibliotheca historica. ((EN) Historical library — traduzione in inglese di Chicago University).
- (GRC) Flavio Giuseppe, Antiquitates iudaicae. ((EN) The Antiquities of the Jews — traduzione in inglese di William Whiston).
- (LA) Giustino, Epitoma Historiarum Philippicarum Pompeii Trogi. ((EN) Epitome of Pompeius Trogus' Philippic Histories — traduzione in inglese su attalus.org).
- Fonti storiografiche moderne
- Boris Chrubasik, Kings and Usurpers in the Seleukid Empire: The Men who Would be King, Oxford University Press, 2016, ISBN 978-0-19-878692-4.
- Glanville Downey, History of Antioch, Princeton University Press, 2015, ISBN 978-1-4008-7773-7.
- Michael Taylor, Antiochus the Great, Pen and Sword, 2013, ISBN 978-1-47-382691-5.