Iproniazide
Iproniazide | |
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Nome IUPAC | |
N'-isopripil-piridina-4-carboidrazide | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C9H13N3O |
Massa molecolare (u) | 179.219 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-218-8 |
Codice ATC | N06 |
PubChem | 3748 |
DrugBank | DBDB04818 |
SMILES | CC(C)NNC(=O)C1=CC=NC=C1 |
Indicazioni di sicurezza | |
L'iproniazide è una molecola ad attività antidepressiva, agisce inibendo irreversibilmente le monoaminossidasi MAOA e MAOB.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'iproniazide fu il primo farmaco antidepressivo messo in commercio. Le sue proprietà antidepressive furono scoperte per caso nel 1952 in quanto i pazienti affetti da tubercolosi trattati con isoniazide presentavano stati di euforia farmaco-indotti.
Il suo meccanismo d'azione consiste nell'inibizione dell'enzima MAO, con conseguente aumento della concentrazione delle ammine biogene, quali 5-HT e NE.
Nel 1958 fu messa in commercio la forma N-isopropilata dell'isoniazide, ossia l'iproniazide, ritirata nel 1961 a causa dell'elevata epatotossicità; fu sostituita con altri farmaci a tossicità minore quali fenelzina e tranilcipromina.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) iproniazid, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.