Joaquín Peiró

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Joaquín Peiró
Peiró all'Inter nella stagione 1964-1965
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Altezza178 cm
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1971 - giocatore
2004 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1954-1955Real Murcia22 (15)
1955-1962Atlético Madrid166 (93)
1962-1964Torino46 (10)
1964-1966Inter25 (8)
1966-1970Roma103 (21)
1970-1971Atlético Madrid0 (0)
Nazionale
1956-1966Spagna (bandiera) Spagna12 (5)
Carriera da allenatore
1987-1988Granada
1988-1989Figueres
1989-1990Atlético Madrid
1991-1993Real Murcia
1997-1998Badajoz
1998-2003Malaga
2003-2004Real Murcia
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Joaquín Peiró Lucas (Madrid, 29 gennaio 1936Madrid, 18 marzo 2020) è stato un calciatore e allenatore di calcio spagnolo, di ruolo attaccante.

Nativo della capitale iberica[1], è ivi deceduto il 18 marzo 2020 all'età di 84 anni.[2]

Caratteristiche tecniche

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Soprannominato Galgolevriero» in spagnolo[3]) per la velocità e il fisico longilineo[4], iniziò la carriera in veste di ala calandosi poi con successo nel ruolo di punta centrale facendo valere l'opportunismo sottorete e il senso del gol.[5][6]

L'attitudine a realizzare «gol di rapina» ne determinò anche il soprannome di Ala infernal.[3]

Atlético Madrid
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La prima tappa della sua carriera si svolse in patria con l'Atlético Madrid[4], componendo assieme a Enrique Collar un interessante paio di laterali offensivi[6]: a impreziosirne il trascorso coi Colchoneros furono due vittorie in coppa nazionale e la conquista della Coppa delle Coppe avvenuta nel 1962[6], col giocatore a segno contro la Fiorentina sia nell'originaria finale che nella ripetizione della stessa indotta da un pareggio.[4] Conta inoltre 16 apparizioni nella stracittadina madrilena con 6 realizzazioni all'attivo, tra cui una doppietta nella gara del 2 luglio 1961 valevole per l'atto conclusivo della coppa iberica.[6]

Ingaggiato dal Torino subito dopo l'affermazione colta in campo europeo[4], debuttò in Serie A il 14 ottobre 1962 nell'incontro che vide i granata imporsi col minimo scarto a danno della SPAL[7]: ad archiviarne l'annata d'esordio concorse il raggiungimento della finale di Coppa Italia[8], poi persa contro l'Atalanta.[9]

Durante la seconda stagione nel capoluogo piemontese risultò top scorer del summenzionato torneo[10][11], contribuendo con 4 marcature — l'ultima delle quali nella stracittadina sabauda andata in scena il 14 giugno 1964 —[4] a un nuova partecipazione della compagine alla finale arrisa però alla Roma.[6]

Peiró all'Inter, tra i suoi compagni di squadra, con in mano il trofeo della Coppa dei Campioni 1964-1965

Nell'estate 1964 fu tesserato da un'Inter reduce dal trionfo europeo e in cerca di nuove pedine per l'attacco[12]: nel mese di settembre si aggiudicò il titolo mondiale che i nerazzurri fecero proprio dopo una triplice sfida con l'argentino Independiente[4], avversario contro il quale la punta scese in campo nella partita d'andata e nello spareggio.[4] La contemporanea titolarità del brasiliano Jair e del connazionale Suárez ne circoscrisse l'utilizzo alle manifestazioni internazionali[5], il cui apparato regolamentare fissava un tetto massimo di tre effettivi stranieri[5]: a limitarne le apparizioni domenicali occorsero poi le gerarchie interne[13], con l'infortunio di Milani sopperito dalla rotazione di Domenghini e Mazzola al centro dell'attacco.[14]

L'ex torinista conobbe comunque maggiori fortune in Coppa Campioni[15], assurgendo a protagonista del retour match contro il Liverpool svoltosi il 12 maggio 1965 e valido per le semifinali[5]: coi milanesi chiamati a ribaltare un passivo di 3-1 subìto in terra britannica[16], l'attaccante sbloccò il punteggio nei minuti iniziali sottraendo la palla all'estremo difensore Lawrence mentre questi si accingeva al rinvio e depositando nella rete sguarnita.[5][17] Vane risultarono le proteste degli inglesi[18], i quali sostennero che il centravanti avesse compiuto un'azione fallosa[5][18]: la vittoria per 3-0 spalancò ai nerazzurri le porte della finale[19], evento arriso agli uomini di Herrera a scapito del Benfica col numero 9 in campo per l'intera durata dell'incontro.[4][20]

Contestualmente vincitore del tricolore[4], l'8 settembre 1965 aprì le marcature in avvio di gara contro l'Independiente nel primo round di una Coppa Intercontinentale mantenuta in bacheca dai lombardi[21][12]: pur continuando a vestire i panni del rincalzo[22], il trentenne spagnolo — autore tra l'altro di una doppietta al Ferencvaros in Europa —[19][23] aggiunse al palmarès un nuovo Scudetto.[24]

Peiró (accosciato, terzo da destra) alla Roma nella stagione 1966-1967

L'ultima esperienza italiana furono quattro anni con la Roma[4], indossandone i gradi di capitano dal 1968 al 1970[6]. Durante la partita di ritorno contro l'Inter del campionato 1966-67 del 19 marzo 1967 fallì un rigore[25]

Il trionfo in Coppa Italia del giugno 1969 — cui contribuì andando a segno in 6 occasioni —[26][27] arricchì il passaggio capitolino[28], con le scarpe appese al chiodo nel 1970.[4][6]

Ha vestito i colori della Spagna dal 1956 al 1966[4], partecipando a due edizioni del Mondiale.[6]

Vincitore della Coppa Intertoto UEFA 2002 alla guida del Malaga[29], lasciò poi la società nel 2004 in coincidenza del definitivo ritiro.[30]

Statistiche aggiornate al 31 dicembre 1970.

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1962-1963 Italia (bandiera) Torino A 14 1 CI 3 1 CM 2 3 - - - 19 5
1963-1964 A 32 9 CI 5 4 - - - - - - 37 13
Totale Torino 46 10 8 5 2 3 - - - 56 18
1964-1965 Italia (bandiera) Inter A 15 4 CI 3 1 CC 7 3 CInt 2 0 27 8
1965-1966 A 10 4 CI 2 0 CC 6 3 CInt 2 1 20 8
Totale Inter 25 8 5 1 13 6 4 1 47 16
1966-1967 Italia (bandiera) Roma A 32 9 CI 1 0 - - - - - - 33 9
1967-1968 A 20 3 CI 1 1 CM 2 0 CdA 4 1 27 5
1968-1969 A 27 4 CI 11 6 - - - - - - 38 10
1969-1970 A 24 5 CI 4 0 CdC 9 1 CdL+CAI 2+2 0+2 41 8
Totale Roma 103 21 17 7 11 1 8 3 139 32

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Spagna
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
3-6-1956 Lisbona Portogallo Portogallo (bandiera) 3 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1
15-5-1960 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 3 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole 1
10-7-1960 Lima Perù Perù (bandiera) 1 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
17-7-1960 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 1 – 4 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1
24-7-1960 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
18-5-1961 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 1 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1962 1
11-6-1961 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
3-6-1962 Viña del Mar Messico Messico (bandiera) 0 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1962 - 1º turno 1
6-6-1962 Viña del Mar Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1962 - 1º turno -
23-6-1966 La Coruña Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
13-7-1966 Birmingham Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1966 - 1º turno -
15-7-1966 Sheffield Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1966 - 1º turno -
Totale Presenze 12 Reti 5
Competizioni nazionali
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Atletico Madrid: 1959-1960, 1960-1961
Inter: 1964-1965, 1965-1966
Roma: 1968-1969
Competizioni internazionali
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Atletico Madrid: 1961-1962
Inter: 1964-1965
Inter: 1964, 1965
1963-1964 (4 gol)
  1. ^ L'Inter piange Peiró, su it.uefa.com, 19 marzo 2020.
  2. ^ La grande Inter di Herrera, la Roma e il ricordo dell'Atletico: il calcio piange Peirò, su video.gazzetta.it, 18 marzo 2020.
  3. ^ a b Tony Damascelli, Peirò, il levriero che non giocava sempre, su ilgiornale.it, 19 marzo 2020.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l Galasso, Joaquín Peiró.
  5. ^ a b c d e f La "notte magica" del terzo straniero della Grande Inter, in la Repubblica, 21 marzo 2020, p. 11.
  6. ^ a b c d e f g h Fabio Monti, Peiró, Joaquín Lucas, su treccani.it, 2002.
  7. ^ Paolo Bertoldi, Goal decisivo dei granata a trenta secondi dal termine, in Stampa Sera, 15 ottobre 1962, p. 7.
  8. ^ Vittorio Pozzo, Il Torino vittorioso a Bologna solo dopo la «prova dei rigori», in La Stampa, 6 dicembre 1962, p. 8.
  9. ^ Paolo Bertoldi, Tre goals di Domenghini, in Stampa Sera, 3 giugno 1963, p. 9.
  10. ^ Giulio Accatino, Si chiama Peiró la vittoria del Torino, in Stampa Sera, 9 settembre 1963, p. 6.
  11. ^ Vittorio Pozzo, Il Torino batte l'Inter (4-1) nella partita di Coppa Italia, in La Stampa, 12 giugno 1964, p. 8.
  12. ^ a b Claudio Gregori, "Taca la bala", in La Gazzetta dello Sport, 14 novembre 1997.
  13. ^ Aurelio Calitri, L'Inter perde a Foggia: 2-3, in Stampa Sera, 1º febbraio 1965, p. 7.
  14. ^ Leo Cattini, L'Inter anche se incompleta domina contro la Lazio: 3-0, in Stampa Sera, 15 febbraio 1965, p. 9.
  15. ^ Tre reti in quattro minuti: ed ecco i Rangers sconfitti, in Stampa Sera, 18 febbraio 1965, p. 13.
  16. ^ Nicola Cecere e Alberto Cerruti, Inter, devi crederci, in La Gazzetta dello Sport, 9 dicembre 1997.
  17. ^ Maurizio Crosetti, Eterno Peiró: un gol di rapina cambiò la storia, su repubblica.it, 18 marzo 2020.
  18. ^ a b Emilio Marrese, Inglesi vergognatevi, in la Repubblica, 12 novembre 2003, p. 52.
  19. ^ a b In Coppa Campioni nerazzurri imbattuti a Milano, in La Gazzetta dello Sport, 30 settembre 1998.
  20. ^ Nicola Cecere, Questa Inter è sempre capitale, in La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 1998.
  21. ^ Giulio Accatino, Dalla rete iniziale di Peiró al goal capolavoro di Mazzola, in La Stampa, 9 settembre 1965, p. 8.
  22. ^ Giulio Accatino, L'Inter, con due reti in due minuti riesce ad imporsi al Lanerossi: 3 a 2, in Stampa Sera, 31 gennaio 1966, p. 9.
  23. ^ Vittorio Pozzo, L'Inter domina (4 a 0) sul Ferencvaros a San Siro, in La Stampa, 24 febbraio 1966, p. 10.
  24. ^ Bruno Perucca, L'Inter con due reti di Peirò supera la Spal a San Siro: 2-1, in La Stampa, 10 aprile 1966, p. 8.
  25. ^ Antonio Ghirelli, almanaccogiallorosso.it, 20 marzo 1967.
  26. ^ Enzo Masi, Tre rigori e un espulso a Bologna dove la Roma si afferma per 3-0, in Stampa Sera, 23 settembre 1968, p. 8.
  27. ^ Nino Sormani, La Roma vince a Cagliari per la Coppa Italia: 2 a 1, in La Stampa, 22 giugno 1969, p. 18.
  28. ^ Giulio Accatino, La Roma ha vinto la Coppa Italia, in Stampa Sera, 30 giugno 1969, p. 9.
  29. ^ (EN) The eternal bench of Joaquín Peiró, su malagacf.com, 18 marzo 2021.
  30. ^ (EN) Peiró out, Toshack in at Murcia, su uefa.com, 19 gennaio 2004.
  • Vito Galasso, I campioni che hanno fatto grande l'Inter, Newton Compton Editori, 2014, pp. 352, ISBN 9788854170636.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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