Football Club Lausanne-Sport
Football Club Lausanne-Sport Calcio | |
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les Seigneurs de la Nuit (I Signori della Notte)[1] | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Blu, bianco |
Dati societari | |
Città | Losanna |
Nazione | Svizzera |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ASF/SFV |
Campionato | Super League |
Fondazione | 1896 |
Rifondazione | 2003 |
Proprietario | Ineos |
Presidente | Leen Heemskerk |
Allenatore | Ludovic Magnin |
Stadio | Stade de la Tuilière (12 000 posti) |
Sito web | www.lausanne-sport.ch |
Palmarès | |
Campionati svizzeri | 7 |
Titoli nazionali | 3 Challenge League 1 Prima Lega |
Trofei nazionali | 9 Coppe di Svizzera |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Football Club Lausanne-Sport è una società calcistica svizzera con sede nella città di Losanna, parte della società polisportiva Lausanne-Sports. Oggi milita in Super League, la prima divisione del campionato svizzero.
Il club gioca le sue partite casalinghe nello Stade de la Tuilière inaugurato il 29 novembre 2020.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dalla nascita fino al fallimento (1896-2003)
[modifica | modifica wikitesto]Fondato in una sera dell'autunno 1896 da sette adolescenti losannesi con il nome di Montriond Lausanne,[N 1] dopo aver disputato alcune gare amichevoli, nel 1902 il club ingloba a se la sezione calcistica del Lausanne Football and Cricket Club, fondata nel 1860 e nota da alcuni storici come la più vecchia squadra di calcio del continente europeo.[2]
Nello stesso anno partecipa al suo primo campionato di Serie A, venendo eliminato ai gironi.[3] Dopo la fine della stagione regolare, il 10 aprile del 1903 diventa invece la prima squadra straniera a disputare una gara in territorio italiano, invitata dalla Juventus al Velodromo Umberto I.[4][5] Negli anni successivi il club tenta più volte l'ascesa al titolo nazionale, fermandosi sempre alla fase a gironi; l'unico successo è affibbiato alla squadra delle riserve, che nel 1906 conquista la Série B.[3]
Nel 1912 la prima squadra vince il suo primo campionato nazionale, battendo nel girone finale Aarau e Old Boys Basilea.[3] L'anno successivo la formazione si aggiudica il torneo olimpico di Losanna (manifestazione organizzata in occasione del I Congresso Olimpico) sconfiggendo in finale l'AS Française per 7-0.[6] Tra il 1914 e il 1918, con lo scoppio della Prima guerra mondiale il Montriond continua a disputare manifestazioni nazionali, senza ottenere grossi risultati, permettendosi anche di organizzare nel 1915 una tournée in Spagna e in Portogallo, ottenendo vittorie contro Porto, Sporting Lisbona e Real Madrid.[6]
Il 17 aprile 1920 si fonde con il club di ginnastica Hygiénique de Lausanne, con la quale dà vita a una polisportiva sotto il nome di Lausanne-Sports. Nel 1932 prende parte alla nuova massima serie ridenominata "Lega Nazionale", che vince dopo aver battuto nello spareggio per il titolo lo Zurigo.[6] Nel 1935 e nel 1936 i biancoblù si ripetono in campionato. Nel 1935 realizzano addirittura un double grazie alla vittoria della Coppa Svizzera.[6]
Nel 1939, al Wankdorf di Berna, il Lausanne-Sports conquista una nuova Coppa Svizzera e, nel 1944, riesce nuovamente a vincere sia in campionato, sia in coppa.[6] Negli anni seguenti tra le fine degli anni quaranta e l'inizio degli anni cinquanta, la formazione arriva nuovamente in finale di Coppa Svizzera per due volte: nel 1947, dove viene battuta dal Basilea, e nel 1950, dove davanti a 42 000 spettatori conquista la sua quarta coppa nazionale mentre.[6] Nel 1951 torna invece al successo in campionato;[6] mentre nel 1958 prende parte alla Coppa delle Fiere, dove raggiunge le semifinali.[6]
Dopo un digiuno durato per il resto degli anni cinquanta, gli anni sessanta segnano il ritorno dei vodesi ai vertici del calcio elvetico. Nel 1961 s'impongono in Coppa Svizzera (ai rigori contro il Bellinzona) e si ripetono nel 1964.[6] L'anno successivo (dopo aver vinto il campionato) raggiungono i quarti di finale della Coppa delle Coppe inchinandosi al West Ham Utd di Bobby Moore.[6]
Il Losanna conquista la coppa nuovamente nel 1981 contro lo Zurigo, campione nazionale in carica e favorito alla vittoria finale. Dopo l’acquisto del club da parte dell’imprenditore franco-polacco Waldemar Kita nel 1998,[7] vince in rapida successione altre due coppe: nel 1998 contro il San Gallo e nel 1999 contro il Grasshoppers.[6] Partecipa poi all'ultima edizione della Coppa delle Coppe, quella 1998-1999, arrendendosi soltanto ai futuri campioni della Lazio ai sedicesimi di finale.[6]
Nel 2000 raggiunge i sedicesimi della Coppa UEFA dopo aver sconfitto Cork City, Torpedo Mosca e Ajax.[6] Si tratta dell'ultima vera soddisfazione per i tifosi che, il 4 marzo 2002, vedono la propria squadra retrocessa a tavolino in Challenge League per motivi finanziari, e che l'anno seguente assistono al fallimento del club.[6]
Ritorno ai massimi livelli ed era Ineos (2003-)
[modifica | modifica wikitesto]Il 13 giugno 2003 la società rinasce sotto il nome di Football Club Lausanne-Sport[N 2] ed è ammessa alla Seconda Lega interregionale. Al primo campionato in questa categoria il Lausanne-Sport centra il primo posto e la promozione. Per il campionato 2004-2005 in Prima Lega il Losanna accoglie il ritorno di Stéphane Chapuisat, che ha deciso a fine carriera di tornare a Losanna. Grazie alle sue reti la squadra vince subito il campionato di Prima Lega e sale in Challenge League. La seconda serie.
Alla prima stagione, nel 2005-2006, malgrado le 16 reti di Chapuisat il Losanna si classifica al terzo posto della Challenge League non ottenendo una promozione per la Super League. Gli anni successivi disputa alcune stagioni di Challenge League poco brillanti, piazzandosi tredicesimo nel 2006-2007, dodicesimo nel 2007-2008 e settimo nel 2008-2009. Nel campionato 2009-2010, nonostante il decimo posto nella seconda serie nazionale, il Losanna riesce a raggiungere la finale di Coppa Svizzera, dove viene sconfitto 6-0 dal Basilea. Nonostante ciò si qualifica per il secondo turno preliminare di UEFA Europa League, essendo il Basilea qualificato per la UEFA Champions League in quanto campione nazionale.
La stagione 2010-2011 vede il club impegnato su due fronti: Challenge League ed Europa League. In quest'ultima les Seigneurs de la Nuit, inseriti nel girone F insieme a CSKA Mosca, Palermo e Sparta Praga, vengo eliminati subito con un solo punto conquistato. In campionato invece, a sette giornate dal termine del campionato, la squadra si ritrova al quarto posto con 14 punti di ritardo sul Lugano, tuttavia proprio in queste ultime gare avviene il crollo del Lugano e del Vaduz e il Losanna, raccogliendo 21 punti su 21, finisce il campionato di Challenge League al primo posto, sinonimo di promozione diretta in Super League, facendo così il suo ritorno nella massima divisione del campionato svizzero dopo nove anni di assenza.[8]
Dopo vari anni stabili in massima serie, nel corso della stagione 2017-2018 il club viene acquistato dalla società britannica Ineos.[9] Nonostante gli investimenti da parte della nuova proprietà nel corso della sessione di calciomercato invernale, il club elvetico conclude l'annata all’ultimo posto, sancendo il suo ritorno in Challenge League.
Nel 2021 i biancoblù tornano in Super League, per poi essere retrocessa di nuovo alla fine della stagione successiva. Dopo una stagione in Challenge League ritorna nella maggiore massima svizzera.[10]
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria del F. C. Lausanne-Sport | |
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Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]Colori
[modifica | modifica wikitesto]Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Stemmi
[modifica | modifica wikitesto]-
Stemma usato dal 2009 al 2018.
-
Stemma in uso dal 2018.
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Nei primi anni di vita il club ha giocato in diversi terreni.[6] All'inizio degli anni cinquanta, in vista del campionato del mondo 1954 in Svizzera venne progettato dall’architetto Charles-François Thévenaz lo Stade Olympique de la Pontaise. Quest'ultimo, che inizialmente aveva una capacità di 50 000 spettatori, venne usato come impianto sportivo del club fino al 2020.
Nel 2014, il comune di Losanna indisse un concorso per la costruzione di un nuovo stadio, che avrebbe dovuto rimpiazzare l’ormai vecchio la Pontaise, come parte di un progetto di riqualificazione urbana denominato Métamorphose.[11][12] L'impianto venne completato nel 2020. Il 13 novembre dello stesso anno ospitò il suo primo incontro, un'amichevole tra il Losanna e il Neuchâtel Xamax vinta dai padroni di casa per 3-0.[13]
Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Allenatori
[modifica | modifica wikitesto]- 1922-1923 Billy Hunter
- 1925 Jimmy Hogan
- 1928 Fred Spiksley
- 1931-1932 Robert Pache
- 1933-1934 Jimmy Hogan
- 1934-1935 Alv Riemke
- 1939 Fritz Kerr
- 1943-1945 Fritz Leonhardt et Georg Baumgartner
- 1945-1950 Louis Maurer
- 1950-1951 Béla Volentik
- 1951-1953 Jacques Spagnoli
- 1953-1954 Joseph Schaefer
- 1954-1955 Bram Appel
- 1955-1957 Fernand Jaccard
- 1957-1960 Walter Presch
- 1960-1961 Albert Châtelain (luglio - gennaio)
- 1961-1962 Charles Marmier e Frank Séchehaye (gennaio - luglio)
- 1962-1964 Jean Luciano (luglio - maggio)
- 1964 Roger Reymond et Roger Bocquet (maggio - luglio)
- 1964-1965 Roger Reymond
- 1965-1966 Kurt Linder
- 1966-1967 Wilhelm Hahnemann
- 1967-1972 Roger Vonlanthen (luglio - febbraio)
- 1972-1974 Louis Maurer (febbraio - luglio)
- 1974-1976 Paul Garbani
- 1976-1979 Miroslav Blažević
- 1979-1982 Charly Hertig
- 1982-1984 Péter Pázmándy
- 1984-1987 Radu Nunweiller
- 1987-1993 Umberto Barberis
- 1993-1994 Marc Duvillard
- 1994-1995 Martin Trümpler
- 1995-1998 Georges Bregy (luglio - ottobre)
- 1998 Radu Nunweiller e Pierre-André Schürmann (ottobre - luglio)
- 1998-2001 Pierre-André Schürmann (luglio - gennaio)
- 2001 Victor Zvunka (gennaio - luglio)
- 2001-2002 Radu Nunweiller (luglio - gennaio)
- 2002 Umberto Barberis (gennaio - luglio)
- 2002-2003 Pablo Iglesias (luglio - marzo)
- 2003 Gabriel Calderón (marzo - luglio)
- 2003-2004 Jochen Dries (luglio - aprile)
- 2004-2006 Gérard Castella (aprile - maggio)
- 2006 Alain Geiger (giugno - novembre)
- 2006-2007 Patrick Isabella (novembre - gennaio)
- 2007 Stéphane Hunziker (gennaio - giugno)
- Umberto Barberis (giugno - dicembre)
- 2007-2008 Thierry Cotting (dicembre - ottobre)
- 2008-2010 John Dragani (ottobre - marzo)
- 2010 Árpád Soós (marzo - giugno)
- 2010-2012 Martin Rueda (giugno - maggio)
- 2012-2013 Laurent Roussey (giugno - ottobre)
- 2013 Alexandre Comisetti (ottobre - novembre)
- 2013-2014 Henri Atamaniuk (novembre - ottobre)
- 2014 Francesco Gabriele (luglio - ottobre)
- 2014-2015 Marco Simone (ottobre - marzo)
- 2015-2018 Fabio Celestini (aprile - aprile)
- 2018 Ilija Borenović (aprile - maggio)
- Alex Weaver (maggio)
- 2018-2021 Giorgio Contini
- 2021-2022 Ilija Borenović (maggio - febbraio)
- 2022 Alain Casanova (febbraio - maggio)
- 2022- Ludovic Magnin
Presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]Premi individuali dei giocatori
[modifica | modifica wikitesto]- Capocannoniere del campionato svizzero
- 1935-1936 Willy Jäggi (30)
- 1964-1965 Pierre Kerkhoffs (19)
- 1972-1973 Ove Grahn (18)
- 1977-1978 Fritz Künzli (21)
- 1985-1986 Steen Thychosen (21)
- Capocannoniere del campionato svizzero di seconda divisione
- 2015-2016 Jocelyn Roux (20)
- 2019-2020 Aldin Turkeš (22)
- 2022-2023 Brighton Labeau (19)
Organico
[modifica | modifica wikitesto]Rosa 2024-2025
[modifica | modifica wikitesto]Rosa e numerazione aggiornate al 25 ottobre 2024.
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Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Prima Lega: 1
Competizioni interregionali
[modifica | modifica wikitesto]- 2003-2004 (gruppo 1)
Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]- 1972
- Gallini Cup: 1
- 2024 (Under-16)
Altri piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]- Secondo posto: 1946-1947, 1954-1955, 1961-1962, 1962-1963, 1968-1969, 1969-1970, 1989-1990, 1999-2000
- Terzo posto: 1942-1943, 1945-1946, 1947-1948, 1949-1950, 1953-1954, 1965-1966, 1997-1998, 1998-1999
- Finalista: 1936-1937, 1945-1946, 1946-1947, 1966-1967, 1983-1984, 1999-2000, 2009-2010
- Semifinalista: 1931-1932, 1932-1933, 1939-1940, 1948-1949, 1954-1955, 1962-1963, 1970-1971, 1973-1974, 1976-1977, 1984-1985, 1989-1990, 2000-2001, 2001-2002
- Finalista: 1980-1981
- Semifinalista: 1955-1958
- Semifinalista: 2001
Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazioni ai campionati
[modifica | modifica wikitesto]Campionati nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Dalla stagione 1902-1903 alla 2023-2024 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Serie A | 28 | 1902-1903 | 1929-1930 | 109 |
Prima Lega[N 4] | 1 | 1930-1931 | |||
Lega Nazionale A/Super League | 80 | 1931-1932 | 2023-2024 | ||
2º | Prima Lega[N 4] | 1 | 1931-1932 | 12 | |
Lega Nazionale B/Challenge League | 11 | 2002-2003 | 2022-2023 | ||
3º | Prima Lega[N 4] | 1 | 2004-2005 | 1 | |
4º | Seconda Lega Interregionale | 1 | 2003-2004 | 1 |
Tornei internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Alla stagione 2023-2024 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali:[21][22]
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
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Coppa dei Campioni | 1 | 1965-1966 | |
Coppa delle Coppe | 4 | 1962-1963 | 1998-1999 |
Coppa UEFA/UEFA Europa League | 7 | 1971-1972 | 2010-2011 |
Coppa Intertoto | 3 | 1997 | 2001 |
Coppa delle Fiere | 9 | 1955-1958 | 1971-1972 |
Statistiche individuali
[modifica | modifica wikitesto]Record di presenze e reti in tutte le competizioni ufficiali, comprese anche le partite di coppa. Dati aggiornati al 15 marzo 2024.[23][24]
Record di presenze
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Record di reti
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- Annotazioni
- ^ I sette adolescenti erano: Maurice Ramelet, primo presidente, Louis Ramelet, Jean Narbel, Max Biedermann, Albert Klunge, Étienne Bugnion e Charles H. Bischof.
- ^ Il nome, nonostante sembri pressoché uguale al precedente, si differenzia da quello adottato nel 1920 per l'elisione della S.
- ^ a b A causa di una riforma a livello nazionale a partire dalla stagione 1931-1932 la Prima Lega diventa seconda serie nazionale per fare spazio alla nuova "Lega Nazionale". Per la stagione inaugurale la squadra vincitrice della Prima Lega 1931-1932 è ammessa alla fase finale per il titolo nazionale della Lega Nazionale 1931-1932.
- ^ a b c Il termine "Prima Lega" è stato usato negli anni per definire alcune delle leghe componenti il campionato di calcio svizzero: nella sola stagione 1930-1931 era il nome della massima serie; tra il 1931 e il 1944 della seconda serie e tra il 1933 ed il 2012 della terza serie.
- Fonti
- ^ (FR) #923 – FC Lausanne-Sport : les Seigneurs de la Nuit, su footnickname.wordpress.com, 5 gennaio 2023. URL consultato il 12 marzo 2024.
- ^ (FR) L'Histoire du club, su ls1896.ch. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2010).
- ^ a b c (EN) Erik Garin, Switzerland 1898-1930, su rsssf.org, 1º luglio 2023. URL consultato il 12 marzo 2024.
- ^ La storia in bianco e nero del mito bianconero, su inbiancoenero.it. URL consultato il 12 marzo 2024.
- ^ Amichevoli 1902/03: Juventus-Montriond Losanna 0-1 10/04/1903, su myjuve.it, 10 aprile 1903. URL consultato il 12 marzo 2024.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o (FR) HISTOIRE DU LAUSANNE-SPORT, su lausanne-sport.ch. URL consultato il 12 marzo 2024.
- ^ (FR) Waldemar Kita - Les 500 plus grandes fortunes de France, su challenges.fr, 30 giugno 2023. URL consultato il 13 marzo 2024.
- ^ Nel nome di Silvio, su guerinsportivo.it, 1º ottobre 2010. URL consultato il 13 marzo 2024.
- ^ (FR) Lion Pittet, Racheté par Ineos, le Lausanne-Sport se rêve en grand, su letemps.ch, 13 novembre 2017. URL consultato il 13 marzo 2024.
- ^ Losanna promosso, Stade LS allo spareggio, su rsi.ch, 27 maggio 2023. URL consultato il 13 marzo 2024.
- ^ (FR) Les détails du projet Métamorphose à Lausanne présentés, su rts.ch, 3 luglio 2013. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ (FR) Métamorphose – Ville de Lausanne, su lausanne.ch, 3 luglio 2013. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ (FR) LS-Xamax : Inauguration du centre de la Tuilière, su lausanne-sport.ch, 29 giugno 2018. URL consultato il 15 marzo 2024.
- ^ (FR) Giuseppe Costa, Waldemar Kita est officiellement élu président du Lausanne Sports, su letemps.ch, 28 ottobre 1998. URL consultato il 13 marzo 2024.
- ^ (FR) Julien Caloz, Bernard Jaton: «Budget trop faible», su letemps.ch, 30 aprile 2007. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ (FR) Philippe Guignard: «J’ai un pied dans le vide et l’autre sur rien», su illustre.ch, 28 maggio 2020. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ a b (FR) Jean-François Collet cède la présidence du Lausanne-Sport à Alain Joseph, su lenouvelliste.ch, 31 maggio 2013. URL consultato il 13 marzo 2024.
- ^ Il Losanna cambia padrone, su rsi.ch, 13 novembre 2017. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ (FR) CHANGEMENT DE RÔLE AU FC LAUSANNE-SPORT, su lausanne-sport.ch, 22 marzo 2019. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ (FR) LE LS ANNONCE LA NOMINATION DE LEEN HEEMSKERK COMME CEO, su lausanne-sport.ch, 3 maggio 2022. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ Lausanne-Sports, su uefa.com. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ Lausanne nelle coppe europee. Tutte le partecipazioni e le statistiche, su statistichesulcalcio.com. URL consultato il 14 marzo 2024.
- ^ MARCATORI RECORD, su transfermarkt.it. URL consultato il 15 marzo 2024.
- ^ GIOCATORI CON PIÙ PARTITE, su transfermarkt.it. URL consultato il 15 marzo 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Football Club Lausanne-Sport
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito della ASF, su football.ch.
- Sito della squadra, su lausanne-sport.ch.
- Dati sul campo di calcio, su swissgrounds.ch. URL consultato il 28 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
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