Luigi Campedelli (imprenditore)
Luigi Campedelli (Verona, 9 luglio 1931 – Verona, 15 settembre 1992) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Verona nel 1931, di professione ragioniere, nel 1964 divenne presidente del Cardi Chievo, squadra di calcio dell'omonima frazione della città veneta, dove il medesimo Campedelli era nato e cresciuto, che militava in Seconda Categoria ed era sponsorizzata dalle Officine Cardi.[1][2][3] L'anno seguente, nel 1965, abbandonò la presidenza del club, dove rimase come consigliere e socio finanziatore.[3]
Nel 1968, assieme a Gino Cordioli, rilevò la storica ditta dolciaria veronese Paluani, di cui assunse il ruolo di amministratore unico, e che nel giro di pochi anni trasformò da impresa artigianale a industria dolciaria tra le maggiori a livello nazionale.[1][4]
Nel 1990, divenne presidente della squadra di calcio del suo quartiere, di cui era diventato socio di maggioranza e sponsor attraverso la Paluani, che in quell'anno assunse la denominazione ChievoVerona, e che, dalle serie dilettantistiche regionali da cui era partita aveva raggiunto la Serie C1.[3] Nello stesso periodo, acquistò anche piccole quote della prima squadra di calcio della città scaligera, l'Hellas Verona, fallito nel 1991.[2]
Morì improvvisamente nel 1992, all'età di 61 anni.[3] Sposato con Maria Adua Cardi, ebbe due figli, Piero e Luca, con il primo che ha svolto ruoli di manager nella Paluani, e il secondo gli successe come presidente del Chievo, e con il quale il club raggiunse la Serie A nel 2001.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Who's Who.
- ^ a b F. Bottaccini, Quando Gigi Campedelli prese tutti in contropiede, in L'Arena.it, 16 settembre 2012. URL consultato il 4 ottobre 2022.
- ^ a b c d F. Bottaccini, Dal '64 a oggi sugli stessi binari È proprio un affare di famiglia, in L'Arena.it, 4 gennaio 2015. URL consultato il 4 ottobre 2022.
- ^ M. Zennaro, Dalla piccola pasticceria veronese agli spot in tv, il dolce percorso di Paluani, in La Repubblica.it, 23 maggio 2021. URL consultato il 4 ottobre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Who's who in Italy 1988, Who's Who in Italy, 1988, p. 336.