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Osidda

Coordinate: 40°31′27.23″N 9°13′05.19″E
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Osidda
comune
(IT) Osidda
(SC) Osìdde
Osidda – Stemma
Osidda – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Amministrazione
SindacoAntonio Serafino Doneddu (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate40°31′27.23″N 9°13′05.19″E
Altitudine650 m s.l.m.
Superficie25,68 km²
Abitanti225[1] (31-1-2024)
Densità8,76 ab./km²
Comuni confinantiBitti, Buddusò (SS), Nule (SS), Pattada (SS)
Altre informazioni
Cod. postale08020
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT091068
Cod. catastaleG154
TargaNU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) osiddesi
(SC) osiddesos
Patronosant'Angelo martire
Giorno festivo5 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Osidda
Osidda
Osidda – Mappa
Osidda – Mappa
Posizione del comune di Osidda all'interno della provincia di Nuoro
Sito istituzionale

Osidda (Osìdde in sardo[3]) è un comune italiano di 225 abitanti della provincia di Nuoro in Sardegna.

L'area è stata abitata già in epoca neolitica per la presenza sul territorio di alcune testimonianze archeologiche, tra cui un importante menhir alto circa dieci metri (detto Sa Perda Longa de Santu Paulu). Fu un importante centro in epoca romana, vi si trovano alcune rovine identificate come Ogrilla, in cui si rinvennero diverse monete ed altri oggetti.

Nel medioevo appartenne del giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Monte Acuto. Successivamente, intorno al 1350, passò sotto il dominio aragonese e divenne un feudo. Nel XVIII secolo il paese fu incorporato nel ducato di Monte Acuto, feudo dei Tellez - Giron d'Alcantara, mentre nel 1767 i salti, cioè le vallate limitrofe all'abitato, formarono una contea detta di San Giovanni, data in feudo a Francesco Fulgheri. Il paese fu riscattato ai Tellez-Giron, e i salti a Fausto Fulgheri, nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Lo stemma e il gonfalone del comune di Osidda sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 dicembre 1996.[4]

«D'azzurro, al muro di massi irregolari d'argento, murato di nero, a guisa di fascia abbassata, fondato sulla campagna di verde, essa campagna caricata di due rivi d'acqua di azzurro, uno in banda l'altro in sbarra, uniti in punta, sgorganti dal muro, questo sostenente la montagna verde, caricata della moneta antica d'oro, ingrandita, recante oro su oro, nel centro una costruzione preistorica e in capo ed in punta le due scritte Osilla e Ogrilla. Ornamenti esteriori da comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera era di 19 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingue e dialetti

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La variante del sardo parlata a Osidda è il logudorese settentrionale, anche se nella parlata locale si riscontrano alcune terminologie tipiche dei dialetti nuoresi (geo, oje).

Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle agricole, d'allevamento del bestiame, artigianali e turistiche. Tra i prodotti più apprezzati vi sono i tappeti, gli arazzi, i salumi, il pane e i formaggi.[6][7][8]

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 27 aprile 1997 Mario Gioacchino Chessa Democrazia Cristiana Sindaco [9]
27 aprile 1997 13 maggio 2001 Mario Gioacchino Chessa centro Sindaco [10]
13 maggio 2001 8 maggio 2005 Andrea Maria Cuccu centro Sindaco [11]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Giovanni Mossa lista civica Sindaco [12]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Giovanni Mossa lista civica "Cuncoldia Tribagliu" Sindaco [13]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Giovanni Mossa lista civica "Cuncoldia Tribagliu" Sindaco [14]
26 ottobre 2020 in carica Antonio Serafino Doneddu lista civica "Impare pro Osidde" Sindaco [15]
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 460, ISBN 88-11-30500-4.
  4. ^ Osidda, decreto 1996-12-20 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30 luglio 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 20.
  7. ^ La stazione di Osidda, su lestradeferrate.it. URL consultato il 19 giugno 2016.
  8. ^ Osidda, su incaminu.it. URL consultato il 19 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).
  9. ^ Comunali 06/06/1993, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 27/04/1997, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  12. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  13. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  14. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  15. ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 14 novembre 2020.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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