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Peugeot 4007

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Peugeot 4007
Descrizione generale
CostruttoreFrancia (bandiera) Peugeot
Tipo principaleSport Utility Vehicle
Produzionedal 2007 al 2012
Sostituita daPeugeot 4008
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4635 mm
Larghezza1805 mm
Altezzada 1670 a 1715 mm
Passo2672 mm
Massa1750 kg
Altro
AssemblaggioOkazaki, Giappone
Born, Paesi Bassi
Kaluga, Russia
ProgettoMitsubishi
Altre erediPeugeot 3008
Stessa famigliaCitroën C-Crosser
Mitsubishi Outlander
e tutte le vetture basate sulla Piattaforma GS/JS
Auto similiCitroën C-Crosser
Ford Kuga
Opel Antara
Toyota RAV4
Honda CR-V

La Peugeot 4007 è un'autovettura di tipo SUV di fascia medio-alta prodotta tra il 2007 ed il 2012 dalla Casa automobilistica francese Peugeot.

Con la 4007, la Casa di Sochaux esordisce di fatto nel settore delle SUV e lo fa con una vettura di dimensioni abbastanza generose, ed in grado di competere con alcune già affermate SUV di fascia analoga, prima fra tutte la Toyota RAV4.

Basata su un progetto comune nato dalla joint-venture con la giapponese Mitsubishi, la 4007 condivide piattaforma, carrozzeria e componenti con le "cugine gemelle" Mitsubishi Outlander e Citroën C-Crosser, con le quali si differenzia esternamente solo per il frontale[1], che nel caso della 4007, per rispettare il family feeling, è caratterizzato dalla solita grande bocca peugeot e dai fari stile squalo.[2]

L'unico motore disponibile inizialmente è un 2.2 HDi a gasolio (derivato dal doppio turbo già in uso su altri modelli, è condiviso oltre che con la C-Crosser anche con la Freelander 2), dotato di una turbina a geometria variabile e di FAP, capace di 156 cavalli. Poco dopo la gamma si arricchisce anche del 2.4 benzina quattro cilindri di origine Mitsubishi ed in grado di erogare 170 CV.[3] La velocità massima è di 200 km/h.

La 4007 è venduta in due allestimenti, il Tecno, già molto completo, con climatizzatore, ESP e 6 airbag e il più ricco Feline, che include anche gli interni in pelle ed i fari allo xeno. La dotazione di serie comune ad entrambi i modelli comprende anche l'impianto stereo con lettore CD/MP3, i retrovisori elettrici e riscaldabili ed il sedile posteriore frazionato. Tutti e due gli allestimenti sono dotati di trazione integrale inseribile. Nel 2009 la produzione viene spostata nell'impianto NedCar di Mitsubishi sito a Born nei Paesi Bassi[4] e a settembre dello stesso anno viene introdotto il cambio automatico a doppia frizione DCS sei rapporti abbinato al motore 2.2 diesel.[5]

Ad ottobre 2010 si aggiunge l'assemblaggio anche nello stabilimento PSA-Mitsubishi di Kaluga per le vendite destinate al mercato russo.[6]

Nonostante i suoi contenuti, la 4007 ha avuto però uno scarso successo di vendite.

Nell'autunno del 2012 la produzione è cessata sostituita dalla Peugeot 4008.[7]

Motorizzazioni

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Modello Disponibilità Motore Cilindrata
(cm³)
Potenza Coppia Massima
(Nm)
Emissioni CO2
(g/Km)
0–100 km/h
(secondi)
Velocità max
(Km/h)
Consumo medio
(Km/l)
2.4i 2007-09 4B12 2359 170/6000 232/4100 225 9"6 190 9.4
2.2 HDi FAP 2007-12 DW12 2179 156/4000 380/2000 175 9.9 200 14.9
  1. ^ Citroën C-Crosser e Peugeot 4007, l’attacco dei cloni, su quattroruote.it, 7 settembre 2007. URL consultato l'8 maggio 2023.
  2. ^ (EN) PSA Peugeot Citroën expands its range with new SUV (PDF), su mediatheque.peugeot-pressepro.com, ottobre 2006. URL consultato il 9 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  3. ^ Peugeot 4007: lusso alla francese, su quattroruote.it, 9 luglio 2007. URL consultato il 9 maggio 2023.
  4. ^ (EN) Mitsubishi Motors’ European production hub (Nedcar) celebrates its 40th anniversary, su automotoportal.com, 30 giugno 2008. URL consultato il 9 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2012).
  5. ^ Peugeot 4007 Hdi FAP DCS 6, su motori.it, 30 settembre 2009. URL consultato il 9 maggio 2023.
  6. ^ (EN) Prices for Russian-assembled Peugeot and Citroen Crossovers Revealed, su wroom.ru, 11 ottobre 2010. URL consultato il 9 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
  7. ^ (EN) What next for Mitsubishi’s NedCar and Normal plants?, su automotiveworld.com, 21 ottobre 2010. URL consultato il 9 maggio 2023.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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