Piaggio Porter
Piaggio Porter | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Piaggio |
Tipo principale | Furgone |
Altre versioni | pick-up |
Produzione | dal 1992 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 3370 mm 4330 (lungo) mm |
Larghezza | 1390 mm |
Altezza | 1700 mm 1870 (4x4) mm |
Altro | |
Assemblaggio | Pontedera, Italia Baramati, India |
Stessa famiglia | Piaggio Quargo Daihatsu Hijet |
Auto simili | Perodua Rusa Honda Acty |
Il Piaggio Porter è un veicolo commerciale leggero della categoria dei mini-van prodotto dal settembre 1992 dalla Piaggio in collaborazione con la Daihatsu.
Prima serie
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto di collaborazione tra Piaggio e Daihatsu prevedeva la creazione di un nuovo veicolo commerciale piccolo ma capiente destinato al mercato europeo che permettesse alla casa italiana di offrire una alternativa più grande e con maggiore portata alla classica Ape mentre alla casa giapponese di inserirsi in questo segmento dei commerciali in Europa e di espandere la propria gamma di prodotti.[1] Il modello definitivo entra in produzione a Pontedera nel settembre del 1992 e venne commercializzato sul mercato europeo nella primavera dell'anno successivo (sia come Piaggio Porter che come Daihatsu Hijet su alcuni mercati del Nord Europa).[2] Gran parte della meccanica era prodotta dalla Daihatsu nei propri stabilimenti in Giappone e assemblata in Italia.
Le tre versioni iniziali furono: furgone lastrato per il trasporto di merci, pulmino vetrato con 4 posti a sedere per il trasporto di persone e pick-up, dotate tutte e tre di un motore a tre cilindri a benzina di 1000 cm³ di produzione Daihatsu. Un ulteriore allestimento è la versione ambulanza destinata soprattutto ai paesini con difficoltà di accesso.[3]
Nel 1995 vengono presentate le versioni con motorizzazione diesel, dotate di motore 1200 cm³ a quattro cilindri di produzione Lombardini. Nello stesso anno viene modificata la versione a benzina, ora dotata di iniezione elettronica multipoint e catalizzatore, e si rende disponibile in ambedue le motorizzazioni una quarta versione, pick-up con pianale ribaltabile Tipper.
Successivamente viene resa disponibile nella sola motorizzazione a benzina anche una versione con trazione integrale 4x4. Alle versioni dotate di motore a combustione interna viene affiancata anche una versione dotata di motore elettrico. Le versioni furgone vetrato 4 e 6 posti vennero commercializzate tra il 1994 e il 1997 anche dalla Innocenti come Innocenti Porter[4].
Seconda serie
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1998 subì un grosso restyling del frontale e venne equipaggiato con i nuovi motori 1.300 16v benzina Daihatsu e 1400 diesel Lombardini. Nel 2002 ebbe termine la commercializzazione sul mercato europeo della versione marchiata Daihatsu in seguito alla liquidazione della joint-venture siglata nel 1992; la produzione da quel momento continuò solo sotto l'egida della Piaggio.[5]
Nel 2003 alle versioni benzina e diesel si aggiunsero quelle alimentate a GPL.
Nel 2002 viene presentata la versione Maxxi dotata di ruote posteriori gemellate così da dare la possibilità di aumentare la portata utile a 1.100 kg, disponibile anche nella versione 4x4 a trazione integrale. Inoltre viene ampliata la gamma di versioni e di allestimenti anche con trazione integrale (Grecav).
Nel 2006 viene presentata la versione a benzina Euro 4[6] che, grazie all'integrazione del sistema giapponese Daihatsu con una centralina prodotta dalla italiana CF3000, riesce a superare i nuovi stringenti limiti di emissioni. Contestualmente cessa la commercializzazione della versione con motorizzazione diesel.
Nel 2008 viene lanciata la versione GPL Euro 4 denominata "Eco Power"[7]. Le versioni previste sono il Pick up, lo Chassis, il Van ed il Tipper (ribaltabile). Viene inoltre presentata la versione aggiornata del Porter Maxxi. Il nuovo allestimento del motore della versione a GPL e del telaio della versione Maxxi saranno ora completamente eseguiti all'interno dello stabilimento Piaggio - Veicoli Commerciali - di Pontedera.
Sempre nel 2008 viene presentata la versione con portata maggiorata, che consente di arrivare ad un peso a pieno carico di ben 2.200 kg nella versione Porter Maxxi Benzina E4[8].
Nel 2011 debutta la versione Euro 5, con alimentazioni a benzina, GPL, metano, diesel, oltre alla versione elettrica. Inoltre viene completamente ridisegnata la plancia e la calandra anteriore, che ammodernano notevolmente il veicolo.[9] La gamma diesel è composta dai nuovi propulsori bicilindrici sviluppati da Piaggio e Ricardo:[10] il P120 da 1,2 litri di cilindrata è dotato di turbocompressore, EGR e iniezione diretta common rail, eroga 64 cavalli e 140 Nm di coppia massima. È omologato Euro 5 con filtro antiparticolato di serie. Il P100 è un 1.0 aspirato disponibile nei mercati emergenti privo di turbocompressore. Entrambi vengono prodotti nello stabilimento Piaggio di Baramati in India.[11]
Nel 2013, dopo anni di assenza sul mercato, ritorna una versione 4x4 della gamma Porter Euro 5B+, prodotta dalle Officine Cucini.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La Piaggio si allea con la Daihatsu, su ricerca.repubblica.it, 18 dicembre 1990. URL consultato il 9 luglio 2020.
- ^ La Piaggio ora va all'assalto e lancia sul mercato i mini-van, su ricerca.repubblica.it, 1º febbraio 1992. URL consultato l'8 luglio 2020.
- ^ Piaggio va su quattro ruote, su ricerca.repubblica.it, 13 marzo 1993. URL consultato l'8 luglio 2020.
- ^ L'Innocenti Porter a sei posti
- ^ Daihatsu lascia, Porter in mani Piaggio, su ricerca.repubblica.it, 18 gennaio 2003. URL consultato l'8 luglio 2020.
- ^ La nuova gamma 2006, su megamodo.com. URL consultato il 1º marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2009).
- ^ Piaggio Porter Eco-Power, su motorbox.com, 7 marzo 2008. URL consultato l'8 luglio 2020.
- ^ Il Piaggio Porter Maxxi, su infomotori.com. URL consultato il 1º marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2010).
- ^ Gruppo Piaggio: presentata nuova gamma 2011 del Porter, su piaggiogroup.com, 27 gennaio 2010. URL consultato l'8 luglio 2020.
- ^ Piaggio Porter P120, su motorbox.com, 11 marzo 2011. URL consultato l'8 luglio 2020.
- ^ Porter, tocco indiano nel diesel da 20 km al litro, su archiviostorico.gazzetta.it, 4 febbraio 2011. URL consultato l'8 luglio 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piaggio Porter
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale italiano, su it.vtl.piaggio.com. URL consultato il 31 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2006).