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Porto di Aiwo

Coordinate: 0°31′44.76″S 166°54′35.64″E
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Porto di Aiwo
Nave all'ancora nel porto mentre carica a bordo il fosfato.
StatoNauru (bandiera) Nauru
DistrettoAiwo
MareOceano Pacifico
Tipocontainer, merci, traghetti, pesca
GestoriRepubblica di Nauru
Coordinate0°31′44.76″S 166°54′35.64″E
Mappa di localizzazione: Nauru
Porto di Aiwo

Il porto di Aiwo è il principale porto marittimo dell'isola di Nauru. Si trova nell'omonimo distretto.

Caratteristiche

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Il porto di Aiwo è situato sulla costa ovest di Nauru, nel distretto di Aiwo, dove si concentrano le maggiori strutture per la lavorazione e la raffinazione del fosfato. A nord è delimitato da alcuni edifici di proprietà della RONPhos (la società gestitrice dell'estrazione di fosfato) e a est dagli opifici di raffinazione del fosfato.

Carta del distretto di Aiwo.

Il bacino di ancoraggio principale dista alcune centinaia di metri dalla costa ed è protetto da barriere frangiflutti. Sulla costa si trova una rampa per tirare in secca e rimettere a mare le imbarcazioni più piccole (le uniche cioè che possono attraccare alla costa, dato il fondale poco profondo). Il bacino principale è dotato di due nastri trasportatori, montati su strutture a traliccio, atti a caricare il fosfato sulle navi all'ancora. Più a sud vi sono altre due strutture analoghe, più vetuste e oggi inattive[1], anche perché uno dei due bracci è stato danneggiato da un'onda anomala[2]. Tali strutture ospitano anche le pompe per scaricare carburante e gas sull'isola[1].

Il porto è inoltre servito da alcune navi passeggeri e da pescherecci locali.

Se il vento da ovest soffia troppo forte, l'entrata e l'uscita dei cargo dal porto può diventare difficoltosa e costringerli a deviare verso il porto di Anibare, costruito nel 2000.

I prigionieri di guerra giapponesi evacuati da Nauru nel 1945, dopo la liberazione.

Il porto fu costruito nel 1904 dalla Pacific Phosphate Company, la compagnia a quel tempo concessionaria dell'estrazione del fosfato. Il braccio di mare prospiciente il distretto di Aiwo fu dragato in profondità, dotato di frangiflutti e di rampe per tirare in secca le imbarcazioni. Il carico e scarico delle imbarcazioni, data la distanza dalla costa del bacino di ancoraggio, veniva effettuato con alcune barche che facevano la spola tra il porto e il cargo. Tale metodo è tuttora utilizzato, fatto salvo che per il fosfato, che viene caricato oggi con i già citati nastri trasportatori[3]. Nel 1940, gli americani bombardarono l'isola, occupata dai giapponesi, danneggiando le infrastrutture portuali, che furono riparate in 10 settimane[4].

  1. ^ a b Republic of Nauru Country Brief – settembre 2008, su dfat.gov.au. URL consultato il 12 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  2. ^ Pacific Islands Year Book John Carter Pacific Publications, 1989, p. 194
  3. ^ The Chinese Communities in the Smaller Countries of the South Pacific: Kiribati, Nauru, Tonga, Cook Islands Archiviato il 4 maggio 2013 in Internet Archive.. Working Paper 10, MacMillan Brown Library, University of Canterbury, 2007, p. 28.
  4. ^ CHAPTER 10 — Cruise of the Orion and Komet | NZETC

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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