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Snap (pacchetti software)

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Snap
software
Schermata di esempio
Schermata di esempio
GenereSistema di gestione dei pacchetti
SviluppatoreCanonical Ltd.
Sistema operativoUbuntu, Debian, Fedora, CentOS, ArchLinux e Gentoo (non in lista)
LicenzaGNU GPL v3
(licenza libera)
Sito websnapcraft.io

Snap è un formato per la distribuzione di pacchetti software ideato da Canonical Ltd. nonché un gestore di pacchetti (talvolta chiamato Snappy) inizialmente sviluppato solo per Ubuntu, ma è adottato anche da altre distribuzioni. È parte di Ubuntu Core, l'utility che possiede un meccanismo per applicare aggiornamenti software.[1][2]

Sviluppato a partire dal 2014, è stato implementato nei dispositivi Ubuntu Touch e dal 14 giugno 2016 altre distribuzioni GNU/Linux hanno introdotto il supporto per tale formato, tramite un apposito gestore: tra di esse, Fedora, CentOS, Debian, Arch Linux e Gentoo. Viceversa è stato fortemente criticato dai gestori di altre distribuzioni quali Mint, in quanto strutturato come uno store chiuso e controllato solo da Canonical[3][4]. In Ubuntu è stato reso disponibile in modo sperimentale nei repositories a partire dalla versione 16.10 ed i primi pacchetti sono stati introdotti in modo ufficiale nella versione 17.10.

Uno Snap consente di installare un'applicazione con tutte le librerie di cui ha bisogno, separate dal sistema, vale a dire senza impegnare la versione più recente della libreria presente nel sistema operativo. In questo modo, vengono evitati conflitti di dipendenza fra applicazioni diverse (che richiedono una stessa libreria comune), e diviene possibile avere versioni non aggiornate o molteplici della stessa libreria o programma (all'interno di snap diversi) senza che sia necessario porre mano alla configurazione generale. Il processo eseguito da uno Snap è isolato dagli altri processi del sistema operativo.

L'estensione del formato utilizzata è .snap infatti i pacchetti Snap possono essere installati sia dallo store di Ubuntu che dal pacchetto scaricato a parte; permette di aggiornare i pacchetti senza doverli ricaricare completamente. Gli sviluppatori possono creare pacchetti .snap con l'apposito tool, snapcraft, che permette loro di creare applicazioni desktop, servizi background e tool a linea di comando. Il pacchetto che però gestisce gli snap nel sistema in uso è snapd, il quale si occupa di tutto ciò che riguarda Snap.

  1. ^ Mark Shuttleworth, Announcing Ubuntu Core, with snappy transactional updates!, su markshuttleworth.com, 9 dicembre 2014. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2014).
  2. ^ Nathan Willis, Ubuntu Core and Snappy, in Linux Weekly News, 28 gennaio 2015. URL consultato il 7 novembre 2015.
  3. ^ The Linux Mint Blog - Monthly News – June 2019, su blog.linuxmint.com.
  4. ^ The Linux Mint Blog - Monthly News – May 2020, su blog.linuxmint.com.

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Collegamenti esterni

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