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Solarolo

Coordinate: 44°22′00″N 11°51′00″E
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Solarolo
comune
Solarolo – Stemma
Solarolo – Veduta
Solarolo – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ravenna
Amministrazione
SindacoFabio Anconelli (lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate44°22′00″N 11°51′00″E
Altitudine25 m s.l.m.
Superficie26 km²
Abitanti4 438[1] (31-12-2010)
Densità170,69 ab./km²
FrazioniCasanola, Castel Nuovo, Felisio, Gaiano, San Mauro
Comuni confinantiBagnara di Romagna, Castel Bolognese, Cotignola, Faenza, Imola (BO)
Altre informazioni
Cod. postale48027
Prefisso0546
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT039018
Cod. catastaleI787
TargaRA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantisolarolesi
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Solarolo
Solarolo
Solarolo – Mappa
Solarolo – Mappa
Posizione del comune di Solarolo nella provincia di Ravenna
Sito istituzionale

Solarolo (Slarôl in dialetto romagnolo) è un comune di 4.446 abitanti della provincia di Ravenna, sulla strada tra Castel Bolognese e Barbiano di Cotignola.

Storia

Il territorio di Solarolo fu abitato fin dalla preistoria. Nella campagna solarolese è stato rinvenuto un villaggio dell'Età del Bronzo. Il sito occupava l'area di qualche ettaro e fu attivo per un periodo di tempo ragguardevole: quattro secoli, dal 1600 al 1200 a.C. Nel villaggio visse una comunità numerosa, dedita all'allevamento dei bovini e alla coltivazione dei cereali (frumento, orzo, avena e miglio). Il sito custodisce uno dei più vasti e ricchi patrimoni archeologici della Romagna. L'ultima campagna di scavi si è tenuta nel 2011[3][4].

Sono stati rinvenuti altri reperti risalenti all'Età del Ferro.

Appartengono al periodo romano invece la settantina di villae (ovvero insediamenti rurali) rinvenute, che hanno restituito marmi, tessere di mosaico, intonaci e dipinti e una lapide funeraria del I secolo a.C. appartenente a cittadini della tribù Pollia.

Il nome Solarolo è menzionato per la prima volta l'8 luglio 993 come nome di un fundus[5]. Bisogna attendere il 1138 per leggere del castrum Solarolii (cioè di un centro fortificato), distrutto in quell'anno anno dai Faentini nella lotta per la supremazia territoriale tra i fiumi Santerno e Senio. Il castrum viene poi ricostruito nel 1341 durante il periodo di dominazione bolognese, protrattosi sino al 1411, quando il paese torna sotto la dominazione dei Manfredi di Faenza[6].

Le alterne vicende dei primi anni del Cinquecento, a seguito dell'occupazione del Valentino, portano Solarolo a uscire dall'orbita faentina, essendo "il Castello con le sue ville" concesso in pegno ai Gonzaga nel 1514; due anni dopo inizia il reale dominio della Casa di Mantova che si protrae fino al 1573, con l'intermezzo del governo diretto di Isabella D'Este (1529 - 1539) in seguito a uno scambio di proprietà col marito Francesco II Gonzaga.

Solarolo dal 1574 diviene 'Governo di Consulta', cioè Comunità autonoma presieduta da un governatore nominato da Roma, facente parte della Provincia o Legazione di Romagna, Solarolo fa capo quindi al Vice-legato residente in Ravenna, in prima istanza, e alle varie Congregazioni di Roma. Nei due secoli che porteranno allo scadere del Settecento, peraltro politicamente stabili, si può rimarcare il generalizzato fermento dovuto alle confraternite locali, alle quali è da attribuire anche l'erezione, o ristrutturazione, di edifici di culto: Chiesa del Rosario (1588), Santuario della Beata Vergine della Salute (1731-1736) e Oratorio dell'Annunziata (1743); gli ultimi due sono ancora esistenti. Verso la metà del Seicento viene soppresso, dopo 130 anni circa di vita, il conventino dei Serviti, situato fuori dal Castello, detto "di San Sebastiano" e dal quale proviene il culto al Santo patrono del Paese (assieme a San Rocco). Altra presenza di rilievo era l'Ospedale, eretto intorno al 1400 e attivo fino al 1798 circa.

Dal 1810 al 1814, Solarolo vivrà un breve periodo sotto il dominio del comune di Castel Bolognese, dal quale si staccherà nel 1815, divenendo, poi, nel 1816 governatorato della provincia di Ravenna, fino a risultare Podesteria del signore di Castel Bolognese dal 1827.

Durante la Seconda guerra mondiale, Solarolo vive i momenti di maggiore paura durante i mesi della sosta del Fronte al Senio. Tra le altre vittime si ricordano quelle dell'eccidio di ponte Felisio (2 settembre 1944) per rappresaglia e quelle della Torre della Rocca (10 aprile 1945), minata dai tedeschi a poche ore dalla Liberazione (11 aprile).

Monumenti

File:Solarolo santuario.jpg
Santuario della Madonna della Salute.

Oggigiorno a Solarolo vi sono ancora importanti monumenti da visitare come le Mura Manfrediane, la Porta del Castello e alcune chiese come il Santuario della Beata Vergine della Salute e la chiesa Arcipretale. Di particolare interesse il bassorilievo marmoreo, posto nella sala consiliare del Comune, raffigurante la Madonna col Bambino. L'opera, risalente al 1400, è attribuita a Francesco di Simone Ferrucci.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[7]

Popolazione

Variazione della popolazione residente a Solarolo dal 2006 al 2010.

Data Abitanti Variazione Italiani Variazione Stranieri Variazione
31/12/2006 4.311 +0,89% 4.012 +0% 299 (6,9%) +13,69 %
31/12/2007 4.385 +1,72% 3.994 -0,45% 391 (8,9%) +30,77%
31/12/2008 4.454 +1,57% 3.992 +0% 462 (10,4%) +18,16%
31/12/2009 4.457 +0% 3.988 -0,1% 469 (10,5%) +1,51%
31/12/2010 4.438 -0,43% 3,939 -1,23% 499 (11,2%) +6,4%

Fonte, Dati Istat al 31 dicembre 2010.

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 469 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Religione

Nel comune di Solarolo sono presenti cinque parrocchie facenti parte di due diocesi diverse:

Cultura

Eventi e ricorrenze

  • «Sagra della Polenta e biso'» (terzo fine settimana di gennaio)
  • «Festa dell'Ascensione» (come da calendario religioso), nata nel 1730 in occasione del trasferimento della targa ceramica devozionale della Beata Vergine della Salute in Collegiata, dentro le mura.
  • «Oktoberfest solarolese» (terzo fine settimana di settembre)
  • «Sagra del sabado'» (dolce con ripieno a base di castagna e bagnato nella saba, terzo fine settimana di novembre)

Personalità legate a Solarolo

Amministrazione

Onorificenze alla città

Nel 2012 Solarolo è stata insignita della Medaglia d'argento al merito civile in memoria dei caduti per la libertà durante la seconda guerra mondiale.

Amministrazioni precedenti

Gemellaggi

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Gli scavi nell’abitato di via Ordiere a Solarolo (RA), su ipotesidipreistoria.unibo.it. URL consultato il 4 maggio 2012.
  4. ^ Solarolo nel II millennio a.C., su ungaretti.racine.ra.it. URL consultato il 4 maggio 2012.
  5. ^ Nell'Italia bizantina il territorio era organizzato in "fondi" (dal latino ''fundus, podere) e "masse" (un insieme di fondi con almeno una chiesa parrocchiale). Ogni massa comprendeva diversi fundi (poderi), tutti dello stesso proprietario.
  6. ^ La rocca, che si estendeva tra le attuali Piazza Garibaldi e Via Montale, fu quasi totalmente smantellata nei primi anni del XVIII secolo.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Collegamenti esterni

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1999 7 giugno 2009 Roberto Bezzi L'Ulivo (a guida DS), poi PD Sindaco