Convento di Nuestra Señora de Gracia
Convento di Nuestra Señora de Gracia | |
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Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Castiglia e León |
Località | Avila |
Coordinate | 40°39′12.05″N 4°41′49.78″W |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Nuestra Señora de Gracia |
Fondatore | Mencía López |
Stile architettonico | rinascimentale |
Inizio costruzione | XVI secolo |
Il convento di Nuestra Señora de Gracia si trova ad Avila, nella comunità autonoma di Castiglia e León, in Spagna. Fu fondato nel XVI secolo ed affidato alle monache dell'Ordine di Sant'Agostino.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il 28 settembre 1508 una donna di Avila, chiamata Mencía López, ottenne una bolla da papa Giulio II con la quale veniva autorizzata a fondare un convento.[1]
Il 16 giugno 1510, il vescovo di Avila, Alonso Carrillo di Albornoz, consegnò l'Eremo dei Santi Giusto e Pastore a frate Juan di Siviglia, parroco provinciale dell'Ordine di Sant'Agostino, affinché servisse da chiesa del convento.[2] In precedenza, secondo Juan Martín Carramolino vi sarebbe esistita una moschea.[3] Nel 1510 le religiose acquistarono una casa vicina che trasformarono in cenobio.[1]
Vi venne fondato un laboratorio dove veniva insegnato, alle giovani, il ricamo e le pratiche religiose, mentre erano in attesa di sposarsi. Nel 1514 vi entrò come monaca María di Briceño, che si occupò delle novizie e delle alunne.[1] Nel 1523 il monastero era popolato dalla fondatrice e da altre dodici religiose.[1]
Su richiesta di suo padre, Teresa d'Avila entrò come alunna a luglio del 1531.[4][5] L'influsso di María di Briceño fu molto positivo affinché Teresa apprendesse le orazioni e la vita spirituale, trascorrendo in questo convento diciotto mesi.[1] Nel 1532 Teresa divenne monaca carmelitana nel Convento dell'Incarnazione.
Il convento è in stile rinascimentale, con conci di pietre marmorizzate chiare.[3]
La cappella maggiore, del 1551, fu fatta costruire da Pedro Dávila, capo delle finanze di Carlo V, e da suo figlio. Vi divenne parroco e rettore del convento Tommaso di Villanova, arcivescovo di Valenzia. Fra le religiose del convento vi fu anche Anna, figlia di Giovanni d'Austria, che passò dal convento di Madrigal a quello di Gracia.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Juan Martín Carramolino, Historia de Ávila, su provincia y obispado, Madrid, Librería Española, 1872.
- Joseph Pérez, Teresa de Ávila y la España de su tiempo, EDAF, 2007, ISBN 9788496107809.
- Tomás Álvarez, C. Leonardi, A. Riccardi e G. Zarri, Teresa de Jesús, in Diccionario de los santos, vol. 2, Madrid, San Pablo, 2000, p. 2100-2108, ISBN 84-285-2259-6.
- Avelino Senra Varela, Las enfermedades de Santa Teresa de Jesús, Madrid, Díaz de Santos, 2015, p. 13-14, ISBN 978-84-7978-730-1.
- Miguel Mir, Santa Teresa de Jesús: su vida, su espíritu, sus fundaciones, 1912.
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