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William Dieterle

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William Dieterle

William Dieterle, all'anagrafe Wilhelm Dieterle, (Ludwigshafen am Rhein, 15 luglio 1893Ottobrunn, 8 dicembre 1972) è stato un regista e attore tedesco naturalizzato statunitense. Fu anche sceneggiatore e produttore cinematografico.

Ultimo di nove figli di una povera famiglia ebraica, appena ne fu in grado lavorò come falegname. Raggiunta l'adolescenza si avvicinò al teatro e a sedici anni lasciò tutto per unirsi a una compagnia viaggiante. Recitò sul palcoscenico molte volte fino a debuttare al cinema in Germania nel 1913. Tuttavia, dal suo primo ruolo a quello successivo dovettero passare quasi sette anni: fu l'impresario Max Reinhardt a favorire il definitivo passaggio di Dieterle dal teatro al grande schermo. Recitò per quasi dieci anni soprattutto nella parte dell'eroe romantico in pellicole tedesche dal sapore gotico, ma era più interessato alla regia e nel 1923, grazie al suo mentore, diresse la sua prima opera con una giovanissima Marlene Dietrich.

Altri quattro anni dovevano scorrere prima che tornasse di nuovo e in maniera più definitiva dietro la macchina da presa; nel 1930 emigrò negli Stati Uniti per girare la versione americana dei suoi film tedeschi e da lì di fatto non tornò più indietro. Nel 1935 Max Reinhardt lo raggiunse in America, a causa dell'avanzata del nazismo, e insieme girarono Sogno d'una notte di mezza estate con una esordiente Olivia de Havilland; nonostante fosse ben girato e ben recitato fu un fiasco al botteghino e decretò la fine della carriera registica dell'impresario tedesco. Un anno dopo diresse Paul Muni nel primo dei suoi film biografici, La vita del dottor Pasteur, film che conquistò un Oscar per la miglior sceneggiatura e il miglior soggetto originale (Sheridan Gibney e Pierre Collings) e come miglior attore a Paul Muni. Con lo stesso Muni nel 1937 girò Emilio Zola, ancora Oscar come miglior sceneggiatura, come miglior film e al miglior attore non protagonista, censurato in molti paesi; in Italia fu proiettato solo nel 1952 e mai in versione integrale (ad eccezione dei passaggi televisivi). Nel 1939 diresse Notre Dame, seconda versione del romanzo di Victor Hugo, con Charles Laughton nel ruolo del gobbo Quasimodo. Nel 1949 girò in Italia il film Vulcano con attrice protagonista Anna Magnani.

Dopo la metà degli anni quaranta si associò al magnate di Hollywood David O. Selznick, dirigendo per lui alcuni film con Jennifer Jones, futura moglie del produttore: Duello al sole, nel quale partecipò alla travagliata regia, anche se il regista accreditato fu King Vidor), il meno riuscito Gli amanti del sogno e il romantico Il ritratto di Jennie, melodramma con la Jones e Joseph Cotten. Nel 1948 firmò il noir La corda di sabbia con Peter Lorre, cruda opera sulla malavita che ancora sa colpire per la violenza e il realismo di alcune scene. I lavori successivi furono minori, se non del tutto deludenti. Nel 1960 ritornò in Germania e lavorò per altri otto anni prima di ritirarsi completamente dalla scene.

Regista cinematografico

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