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Pagina:Lorenzoni Cadore 1907.djvu/26: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:00, 4 set 2024

20 italia artistica


Pàdola e Ansiei stringono la destra del Comèlico e le larghe basi dell’Aiarnola, del Giralba, del Col d’Agnello e di altri colossi dolomitici. Il Boite, salutata a Cima Banche la Rienz, chiude, ad ovest, la bella regione alpina colla meravigliosa conca di Ampezzo, s’inabissa sotto i paesi di Oltrechiusa, e, quasi vergognoso di Pieve, s’avvolge alle radici del M. Zucco e riporta al Piave padre il saluto della valle e dei villaggi cadorini sparsi sul suo fianco sinistro, mentre le poche acque del Rite ricordano che al di là del Boite v’è Cibiana e, al di là dei boschi, v’è tre paesini distanti lal Cadore e nascosti ad esso, i tre paesini di Oltremonti, che, sebbene lontani, vollero appartenere e appartengono, sempre, al Cadore.

La regione ha confini naturali delimitati: essa forma un altipiano, dolcemente inclinato a mezzodì, incluso fra il Tirolo meridionale e le provincie di Udine e di Belluno: i lembi estremi sono segnati da linee di monti e le acque tutte nate dai loro fianchi lo intersecano e si accolgono tutte nel Piave, che comincia ad essere un gran fiume proprio quando abbandona il Cadore. Nell’altipiano cadorino, riguardando ai costumi e alla lingua, dovremmo comprendere il distretto di Badia nella Val Gardena, il distretto di Livinallongo nella valle del Cordivole (Agordo), due distretti apparte-