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Benevento: differenze tra le versioni

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Versione delle 06:13, 22 set 2020

Benevento
Benevento
Panorama di Benevento da Via del Pomerio
Stemma e Bandiera
Benevento - Stemma
Benevento - Stemma
Benevento - Bandiera
Benevento - Bandiera
Stato
Regione
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Benevento
Sito istituzionale

Benevento è una città della Campania.

Da sapere

La città si trova nell'entroterra appenninico della Campania, nella parte meridionale della regione storica del Sannio presso il confine con l'Irpinia, in una posizione quasi equidistante dai mari Tirreno e Adriatico.

È posta in una conca circondata da colline; a ovest in particolare, oltre la Valle Vitulanese, si trova il massiccio del Taburno Camposauro: le sue cime, viste dalla città, disegnano la sagoma di una donna distesa, la Dormiente del Sannio. Dalla parte più alta della città si possono scorgere inoltre le cime del Monte Mutria del Matese a nord-ovest, l'alta cortina del Partenio con il monte Avella a sud, le appendici dei monti Dauni a est.

La città è attraversata da due fiumi: il Calore, affluente del Volturno, e il Sabato, che confluisce nel Calore in contrada Pantano, poco a ovest del centro cittadino.

Il territorio su cui si estende la città è piuttosto ondulato. Il suo centro infatti si eleva su una collina nel mezzo della vallata, ed alcune contrade sorgono su altre colline circostanti. L'altezza media sul livello del mare è pari a 135 m, con una minima di 80 m ed una massima di 495 m, pari ad un'escursione di 415 m.

Il clima di Benevento ha tratti sensibilmente più continentali di quello, marittimo, della fascia costiera napoletana, con temperatura media annua di 15,8 °C. La temperatura media del mese più freddo (gennaio) è 7,1 °C, quella del mese più caldo (agosto) è di 24,7 °C.

Nel semestre invernale la temperatura in genere è piuttosto bassa; le piogge sono relativamente frequenti, così come nebbia e brine, mentre la neve è scarsa. L'estate è invece assai calda e afosa di giorno, ma piuttosto mite durante la notte. La temperatura più alta registrata in città fu di 42 °C al 18 luglio del 1884. L'umidità nel periodo invernale è mediamente del 72% ed in quello estivo del 57%.

Cenni storici

Fondazione

La fondazione di Benevento risale a tempi remoti. Una leggenda narra che Benevento debba le sue origini all'eroe greco Diomede, sbarcato in Italia dopo la distruzione e l'incendio di Troia, e che avrebbe riservato per la città una zanna del mitico Cinghiale Calidonio (simbolo di Benevento) ucciso da suo zio Meleagro; secondo Procopio di Cesarea avrebbe anche ospitato l'incontro tra Diomede ed Enea. Una moneta del IV secolo a.C., attribuita alla città e recante impresso l'emblema del cavallo e la scritta Malies, avvalorerebbe la tesi dell'origine greca, in quanto il cavallo era il simbolo particolare di Diomede. In realtà, la fondazione si dovrebbe agli Osci, passando successivamente ai Sanniti. Inoltre, la parola Malies (o Malocis), nome probabilmente osco o sannita, sarebbe all'origine del primo nome della città che era Maloenton, da cui quello latino di Maleventum o Maluentum. Del periodo pre-romano la città offre ceramiche e bronzi del secolo VIII e VII.

A tal proposito è interessante sottolineare che secondo lo studio linguistico dei toponimi, la radice *Mal- (con possibile significato di "pietra") non sarebbe riconducibile ad una radice indoeuropea, per questo motivo si ritiene che questo toponimo (ricorrente in molti luoghi in Europa ed in particolare in Italia), sia una lascito nelle lingue indoeuropee (a cui appartengono l'Osco e il Latino), della lingua parlata prima dell'arrivo di questi popoli in età neolitica. Negli ultimi anni alcuni studiosi vanno ipotizzando un'origine diversa della città, che avrebbe preso nome di Civitate Beneventana, così come si chiamò una zona dell'attuale territorio cittadino nel corso del Medioevo.

I Romani

Per la prima volta nella storia romana, nel 314 a.C. compare Maleventum, definita a proposito della prima guerra sannitica quale fiorente centro del Sannio Meridionale, uno dei principali della tribù degli Irpini. Nei suoi pressi, le legioni di Papirio Cursore e di Bibulco sconfissero, nel corso della seconda guerra sannitica, le truppe sannitiche. Nelle vicinanze della città, nel 297 a.C., il console romano Publio Decio Mure, avrebbe sconfitto durante la terza guerra sannitica gli Apuli, impedendo in tal modo il ricongiungimento con i Sanniti.

Nel 275 a.C., i Romani vinsero Pirro, venuto in Italia con i suoi elefanti: questo fatto si dimostrò fondamentale per lo sviluppo della città. Per assicurarsi il possesso di Benevento, vennero dedotti nel 268 a.C. il primo stanziamento di coloni romani con diritto latino. A quest'epoca risale il nome di Beneventum, mutato da Maleventum, considerato di cattivo augurio.

Durante la seconda guerra punica, vennero combattute due battaglie decisive: nel 214 a.C. il generale cartaginese Annone fu sconfitto da T. Gracco; nel 210 a.C., il campo di Annone venne assalito e preso dal console Q. Fulvio. Nel 209 a.C. fu una delle diciotto colonie latine a somministrare contingenti di uomini e denaro per continuare la guerra.

L'importanza della città crebbe con la realizzazione della via Traiana, nuovo tracciato della via Appia. Nell'86 a.C., i Romani la elevarono al rango di municipium. Verso la fine della Repubblica, Benevento viene descritta come una delle città più floride del Meridione. Augusto, nel 42 a.C., vi deduce una nuova colonia, mentre da Nerone viene dedotta una terza colonia, che prende il nome di Concordia, come è documentato anche nelle iscrizioni del regno di Settimio Severo: Colonia Julia Augusta Concordia Felix. Adriano poi la unì alla Campania.

Benevento trasse particolari benefici dall'essere situata su un'importante arteria di comunicazione quale era al tempo la via Appia. Traiano la scelse quale punto di partenza per la via che prese il suo nome. Fu così che per tutto il III e IV secolo d.C. la città prosperò in modo particolare, arricchendosi di numerosi e splendidi monumenti. In quel periodo fu la città più popolosa del Meridione dopo Capua.

Sede vescovile a partire dal IV-V secolo, fu quasi interamente distrutta da un terribile terremoto nel 369 d.C., segnando il suo lento ed inesorabile declino, favorito anche dalla crisi dell'Impero romano d'Occidente.


Il Ducato nel VI secolo

Nel 410 d.C., subì l'invasione dei Visigoti e nel 455 quella dei Vandali. Poco tempo dopo, si verificò la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Nel 490 d.C. fu presa dai Goti, nel 536 o 537 liberata da Belisario e nel 545 conquistata e saccheggiata da Totila.

Nel 571 i Longobardi vi fondarono il ducato di cui Zottone fu il primo duca fino al 591. L'ultimo fu Arechi II, genero di re Desiderio, dal 778 al 787. Protetto dalla sua grandezza, dalla situazione appartata e dalle difficoltà di portarvi e sostenervi guerra, il ducato si mantiene incolume davanti alla minaccia dei Franchi e lo stesso Carlo Magno è costretto ad arrestarsi ai suoi confini. Nell'840, dopo la morte violenta di Sicardo, il dominio fu diviso nei due principati di Benevento e Salerno e nella contea di Capua. Seguì la serie dei principi indipendenti di Benevento da Radalgisio a Landolfo VI. Nel 969, papa Giovanni XIII innalzò Benevento a Chiesa metropolitana. Il principato finì nel 1053 con la battaglia di Civitate e la presa di Benevento da parte di Riccardo I di Aversa e Roberto il Guiscardo. Nel 1077, Enrico III la cedette alla Chiesa.


Benevento Pontificia

Fu per qualche anno in mano ai Normanni (1078 - 1081), rimanendo poi per secoli un'enclave pontificia nel Regno di Napoli, governata da rettori papali, pur fra alterne vicende: vi furono infatti tentativi di conquistarla da parte di Federico II e Manfredi di Svevia, che qui rimase ucciso in una battaglia contro Carlo I d'Angiò. Fu sottratta alla Chiesa durante le lotte tra Angioini e Aragonesi.

Nel 1458, papa Callisto III, alla vigilia della sua morte, crea il nipote Pedro Luís duca di Benevento, infeudazione illusoria, in quanto la città è saldamente tenuta da re Ferrante.

Alessandro VI, per non essere da meno, confermando a Federico d'Aragona l'investitura del regno di Napoli, nel 1497 l'ottiene per il figlio Giovanni, già duca di Gandia, principe di Tricarico, conte di Garinola e di Claromonte, nonché Gonfaloniere della Chiesa. Benevento fu poi turbata dalle lotte intestine sorte tra la fazioni di Castello e quella della Fragola (Fravola), concluse con la pace del 1530.

Nel Seicento, però, pestilenze, carestie e terremoti annientarono gli sforzi compiuti e impoverirono sempre più la città. Benevento ritrova serenità sotto il papa, salvo un breve assedio operato dagli spagnoli dal 4 settembre al 28 settembre 1633, scrive infatti lo storico Gregorovius: "La città si considerava come repubblica sotto l'alto patrocinio dei Papi, ed essa sopportava codesta forma di supremazia papale, perché vi trovava modo di usare una libertà maggiore di quella che un altro reggimento le avrebbe consentito".[6]

Nel 1688 fu distrutta da un terremoto. Si salvò dalle rovine del suo palazzo il cardinale arcivescovo Orsini, il futuro Benedetto XIII, che non solo ricostruì la città, ma ne incrementò tutte le attività. Nel 1702, Benevento fu però squassata da un nuovo cataclisma e il Pastore non desisté dalla sua opera, tanto da essere celebrato come Alter Conditor Urbis ("nuovo fondatore della città").

Con l'arrivo in Italia di Napoleone Bonaparte nel 1798, Benevento fu dapprima occupata da Ferdinando IV di Borbone. In seguito, Napoleone la fece sede di un nuovo principato, retto dal Talleyrand (1806). Tornata alla Chiesa con la Restaurazione, nel 1860 i garibaldini di Salvatore Rampone la sottrassero al dominio pontificio, e fu così annessa al nascente Regno d'Italia.


Dopo l'unità d'Italia

Cominciava così una nuova vita per la vetusta città, che riprendeva nel Mezzogiorno d'Italia la sua funzione, sviluppandosi notevolmente nel suo complesso urbano ed abbellendosi di edifici interessanti e di bei monumenti, progredendo nell'agricoltura, specie nella coltivazione dei tabacchi e dei cereali, nelle famose industrie dolciarie, meccaniche, dei liquori, del legno, dei laterizi, nei suoi floridi commerci, nelle istituzioni assistenziali e culturali.

Né tale fervore poteva essere spento dall'immane distruzione del secondo conflitto mondiale, allorché la cittadinanza diede tale prova di coraggio e di abnegazione, da meritare la Medaglia d'Oro al Valor Civile (15 giugno 1967). La città fu bombardata dagli Alleati nel 1943: duemila abitanti morirono e oltre la metà della città rimase distrutta. Solo il 2 ottobre 1943 gli americani entrarono nella città.

Ingenti danni furono poi causati da un'alluvione nel 1949. Da allora ad oggi Benevento si è notevolmente espansa, ed è tuttora oggetto di grandi interventi di riqualificazione

Come orientarsi

Mappa a tutto schermo Benevento

Ponti

Per orientarsi sono di interesse i 2 ponti sui 2 fiumi che attraversano la città. Il ponte sul Calore permette di raggiungere il centro città dal rione ferrovia dove si trova la stazione centrale. Il ponte di Santa Maria degli Angeli collega la zona centrale della città con il quartiere detto Rione Libertà da cui si può procedere verso Napoli e Caserta.

  • 41.13390814.7735391 Ponte Vanvitelli (Ponte Calore). Ponte sul fiume Calore costruito nel 1960 in luogo del precedente ponte progettato da Luigi Vanvitelli. Sono ancora visibili le fondazioni dei piloni del vecchio ponte. Ponte Vanvitelli su Wikipedia Ponte Vanvitelli (Q3908044) su Wikidata
  • 41.1253614.775782 Ponte di Santa Maria degli Angeli (Ponte di Santa Maria della Libera). Ponte sul fiume Sabato che collega il centro storico della città con il rione Libertà. Ponte di Santa Maria della Libera su Wikipedia Ponte di Santa Barbara (Q3908153) su Wikidata


Come arrivare

In treno

stazione 41.14194414.7697223 Stazione di Benevento, piazza Vittoria Colonna (direttrici Napoli - Benevento, Roma Termini - Benevento.). Treni diretti più volte al giorno da Napoli Centrale. Da Roma sulla linea Roma - Lecce. Stazione di Benevento su Wikipedia stazione di Benevento (Q751119) su Wikidata

Come spostarsi

In auto

Parcheggi

A pagamento
  • parcheggio 41.1344114.776054 Lungo calore, Via Martiri di Nassirya. Parcheggio su più piani


Cosa vedere

  • 41.13161814.7771441 Obelisco Egizio, Piazza Paolo Emilio Papiniano. Obelisco egizio dell 88 d.C. dedicato a Iside. Obelischi egizi di Benevento su Wikipedia obelischi egizi di Benevento (Q29965267) su Wikidata
  • 41.1325214.779162 Arco Traiano (Porta Aurea), Via Traiano. Ingresso libero. Arco Traiano costruito in onore dell'imperatore romano Traiano nel 114 d.c. Esso indica l'inizio della via Traiana che giungeva fino a Brindisi. Arco di Traiano (Benevento) su Wikipedia Arco di Traiano (Q2142241) su Wikidata
  • UNESCO41.1305814.781183 Chiesa di Santa Sofia, Piazza Santa Sofia. Chiesa di Santa Sofia, chiesa longobarda consacrata nel 774 d.C. oggi riconosciuta come parte del patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Chiesa di Santa Sofia (Benevento) su Wikipedia chiesa di Santa Sofia (Q1456931) su Wikidata
  • 41.1297414.779634 Hortus Conclusus. Giardino con installazioni di arte moderna.
  • 41.129114.782365 Rocca dei Rettori, Piazza IV Novembre. Rocca dei Rettori Pontifici edificio fortificato del XV secolo. Attualmente sede dell'amministrazione provinciale di Benevento. Rocca dei Rettori su Wikipedia Rocca dei Rettori (Q3939447) su Wikidata
  • 41.1306214.771996 Teatro Romano, Via Teatro Romano. Teatro Romano inaugurato tra il 125 d.C. e il 128 d.C. sotto l'imperatore Adriano. Ad oggi il teatro è usato per spettacoli teatrali e musicali. Teatro romano di Benevento su Wikipedia teatro romano di Benevento (Q1617215) su Wikidata
  • 41.1313914.771097 Cimitero di S. Clementina, Ponte Leproso, contrada S. Clementina.
  • 41.1312414.768448 Port'Arsa, Via Torre della Catena. Ingresso libero. Porta nelle mura longobarde della città, X Secolo d.C.
  • 41.1313914.765389 Ponte Leproso, Ponte Leproso. Ponte Romano del III secolo a.C. Ponte Leproso su Wikipedia Ponte Leproso (Q3396620) su Wikidata

Musei

  • 41.1307714.7816410 Museo del Sannio, Piazza Santa Sofia, +39 0824 774763. Museo del Sannio e chiostro di Santa Sofia. Museo del Sannio su Wikipedia Museo del Sannio (Q3867929) su Wikidata
  • 41.1297914.7812411 Museo Arcos - Arte contemporanea, Corso Garibaldi, +39 0824 312465. Piccolo museo con pezzi di arte sia antica che moderna, in quanto è presente una mostra permanente di arte egiziana. Il museo si trova all' interno del palazzo della prefettura di Benevento.

Parchi e giardini

  • 41.1287814.7830312 Villa comunale, Viale Degli Atlantici (Da Piazza Castello o dal viale degli Atlantici). Ingresso libero. Villa comunale di Benevento all'interno é presente un laghetto con cigni ed é ottimo luogo di fresco ristoro in estate. E altresì presente una cassa armonica dove vengono eseguiti concerti.
  • 41.123514.790513 Giardini “Francesco Pepicelli”, Viale degli Atlantici. Piccoli giardini situati nella parte alta del viale degli Atlantici. Bella vista del rione libertà.
  • 41.1318914.7746514 Duomo (Sancta Maria de Episcopio), Corso Garibaldi. Chiesa principale della città. Inizialmente creata nel VII secolo fu quasi totalmente distrutto nei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Restano la facciata romanica e campanile originali del XIII secolo e la cripta . Di particolare interesse la porta bronzea del duomo “Janua Maior”.


Eventi e feste


Cosa fare


Acquisti


Come divertirsi


Dove mangiare

Prezzi modici

  • 41.1268814.797141 Mc Donald's, Via Pietro Nenni 2. Ristorante della nota catena di fast food.
  • 41.1321614.77832 Ristorante Pizzeria Traiano (Moscovio), Via Giuseppe Manciotti ,48, +39 0824 277669. Piatti semplici e tipici di Benevento e pizzeria. Ambiente semplice, d'estate è possibile mangiare in tavolini all' aperto con vista sull' arco Traiano. Uno dei locali più noti e caratteristici di Benevento.

Prezzi medi

  • 41.1279214.773633 Gino e Pina, Viale dell' Università , 23, +39 0824 24947, . Ristorante dove è possibile gustare piatti tipici beneventani e pizze e bere buon vino.
  • 41.1322214.779534 Liffey Irish Pub, Via Sant' Agostino 3, +39 3403487291. Piccolo pub in stile Irlandese. ottima la location: a due passi dall' Arco Traiano. Ottima birra, in particolare la Guinness.

Prezzi elevati

  • 41.1244414.789215 Pepe Nero, viale degli Atlantici 63, +39 0824 51030. Ristorante pizzeria. Dotato di 2 sale, d' estate è possibile mangiare seduti ai tavolini all'aperto. Le pietanze sono buone.


Dove alloggiare

Prezzi medi

Prezzi elevati


Sicurezza


Come restare in contatto


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