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Paolo Portoghesi: addio all’architetto

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Paolo Portoghesi, architetto, docente e progettista è scomparso il 30 maggio 2023.

paolo portoghesi
(C) agenzia DIRE

Paolo Portoghesi, architetto della Grande Moschea di Roma, scomparso all’età di 92 anni

Paolo Portoghesi è stato architetto di fama internazionale, è stato anche uno storico, un critico e un docente. È stato direttore della Biennale di Architettura, aprendo alla scena italiana le teorie del post-modernismo. Attivo fin dal 1964, Portoghesi ha realizzato la maggior parte delle sue opere dopo aver aperto il suo primo studio con l’architetto e collega Vittorio Gigliotti. Due sono i lavori che gli hanno permesso di ricoprire una posizione preminente in Italia: Casa Baldi e Casa Papanice. Gli influssi del post-moderno sono evidenti nelle sue primissime realizzazioni, cosa che ha reso Portoghesi capofila dello stile in Italia. Studioso appassionato della cultura islamica, negli anni Settanta progettò il Palazzo Reale ad Amman, in Giordania e le Moschee di Strasburgo e Roma, quest’ultima in collaborazione con Gigliotti e l’architetto Sami Mousawi.

Ma non solo questo è stato opera di Portoghesi. Innovatore, uomo ricco di idee, progetti e aspirazioni, moltissimi sono i suoi lavori in giro per l’Italia. Dai complessi residenziali dell’Enel di Tarquinia, all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Dal teatro di Catanzaro al restauro della piazza del Teatro alla Scala di Milano e di Piazza San Silvestro a Roma. All’estero, conosciutissimi sono i suoi lavori a Berlino (alcuni complessi residenziali), a Montpellier (giardini), Mosca (alberghi e ristoranti).

In un’intervista ANSA di un paio di anni fa, Portoghesi raccontava dei suoi lavori: “Dovendo scegliere tre opere che mi rappresentano, indicherei la chiesa della Sacra famiglia a Salerno, la piccola chiesa di San Cornelio e Cipriano a Calcata e la moschea di Roma. Ma non solo, i progetti sono un po’ tutti figli, ogni tanto li vado a trovare”.

Tags: architettura, roma
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