Antica sede del Doge e massimo esempio di gotico veneziano, il Palazzo Ducale di Venezia custodisce all’interno un patrimonio artistico di grande valore, rappresentando il simbolo dello splendore e del potere della Serenissima. Costruito nel IX secolo sulla base di un nucleo centrale fortificato, il palazzo subì moltissimi ampliamenti e ristrutturazioni nel tempo, fino ad assumere lo scenografico aspetto che ancora oggi è possibile ammirare.

La visita di questo luogo si trasformerà in un’esperienza unica attraverso la quale il visitatore riuscirà a toccare con mano la grandiosità dell’antica Venezia, un esempio unico al mondo per la sua organizzazione politica e sociale.

Le origini del Palazzo Ducale di Venezia

Il Palazzo Ducale di Venezia, situato di fronte alla Basilica di San Marco, è frutto di una stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali riconducibile a diverse epoche. Il primo Palazzo Ducale, nel quale si stabilì il primo doge della Repubblica di Venezia attorno al 700, venne edificato a Heraclia e non ne rimangono resti.

Nel 752, il nuovo doge, Teodato Ipato, ordinò la costruzione di una nuova sede nella cittadina di Metamucum, successivamente trasferita a Rivoaltus, l’antica Rialto. Qui, nell’area occupata dall’odierno Palazzo Ducale, fu eretto il nuovo edificio di cui non si conosce l’esatta conformazione, ma si ipotizza avesse l’aspetto di un castello.

Tra il 1173 e il 1177, per ordine del doge Sebastiano Ziani, tutta l’area monumentale di Piazza San Marco viene riorganizzata e ristrutturata. Questa ristrutturazione comprende anche il Palazzo Ducale, che era stato parzialmente distrutto da un incendio: l’edificio, che subì anche degli ampliamenti, probabilmente acquisì le forme peculiari dell’architettura veneto-bizantina, diffusa al tempo.

Il palazzo trecentesco e i rinnovamenti del Quattrocento

Tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV, a seguito di un provvedimento emanato da Pietro Gradenigo, ci fu un aumento del numero di consiglieri e si rese necessario il trasferimento del Maggior Consiglio. A questo scopo, si diede il via ai lavori che interessarono l’ala meridionale e che vennero completati nel 1340, quando si terminò anche il secondo piano.

Un nuovo restauro ebbe luogo nel 1424, sotto il doge Francesco Foscari, che proseguì l’opera di rinnovamento anche nell’ala verso la piazzetta, quella destinata al Palazzo di Giustizia. Esternamente, al piano terra viene edificato un porticato e, al primo piano vengono inserite delle logge aperte. La facciata sulla piazzetta viene completata con la costruzione della Porta della Carta (1438-1442), che diede avvio anche ai lavori di edificazione dell’androne Foscari, che si conclusero sotto il doge Giovanni Mocenigo (1478-1485).

Gli incendi e gli interventi del XVI

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A seguito di un incendio, avvenuto nel 1483 e che interessò l’ala orientale, si resero necessari importanti lavori di rinnovamento del palazzo. Venne costruito un nuovo corpo di fabbrica sotto la guida di Antonio Rizzo, che verrà sostituito da Pietro Lombardo, sotto la cui direzione vennero realizzate la decorazione scultorea della facciata e la Scala dei Giganti. La fine di questa fase dei lavori venne sancita, nel 1567, quando vengono collocate due grandi statue, Marte e Nettuno, sulla Scala dei Giganti.

Nel 1574 scoppiò un secondo incendio che, fortunatamente, non intaccò le strutture portanti. Si intervenne subito per ripristinare le parti lignee e l’apparato decorativo. Tuttavia, il terzo incendio, avvenuto nel 1577, fu devastante e coinvolse la Sala dello Scrutinio e la Sala del Maggior Consiglio, distruggendo tutti i preziosi dipinti che le decoravano. Si intervenne con un restauro delle strutture che terminò tra il 1579 e 1580.

La costruzione delle Prigioni Nuove e la caduta della Repubblica di Venezia

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Nella seconda metà del XVI secolo, Antonio da Ponte ordinò la costruzione delle Prigioni Nuove, realizzate da Antonio Contin intorno al 1600. In questo periodo avvenne anche la riconversione del piano terra, permettendo la ristrutturazione dell’area del cortile in cui fu eretta un’ulteriore facciata marmorea ad archi, sormontata da un orologio, su progetto di Bartolomeo Manopola.

Il 1797 segnò la caduta della Repubblica di Venezia e il Palazzo Ducale divenne una sede amministrativa. Si succedettero la dominazione francese e quella austriaca fino a quando, nel 1866, avvenne l’annessione al Regno d’Italia. Nel 1923, lo Stato affidò al Comune di Venezia la gestione del palazzo, che venne aperto al pubblico come museo.

Palazzo Ducale di Venezia: descrizione dell’edificio

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Capolavoro dell’arte gotica, il Palazzo Ducale di Venezia è formato da tre grandi corpi di fabbrica che hanno inglobato precedenti costruzioni. L’ala verso il Bacino di San Marco, la più antica, ospita la Sala del Maggior Consiglio, l’ala affacciata verso Piazza San Marco è dedicata alla Sala dello Scrutinio e nell’ala rinascimentale si trovano la residenza del doge e diversi uffici del governo. Tutta la costruzione poggia su uno zatterone di tronchi di larice che, a sua volta, regge un basamento in pietra.

Le due facciate principali sono in stile gotico-veneziano e si sviluppano su due livelli di colonne, al di sopra dei quali si trova un corpo a marmi intarsiati in cui si aprono grandi finestre ogivali e un monumentale balcone centrale, riccamente decorato.

La facciata più recente, quella dell’ala rinascimentale, è visibilmente più spoglia rispetto alle altre due. L’apparato decorativo è costituito dalle statue raffiguranti l'Ebbrezza di Noè e il gruppo di Raffaele e Tobiolo.

L’ingresso dei visitatori del Palazzo Ducale di Venezia avviene dalla Porta del Frumento, collocata al centro della trecentesca ala sud di fronte al Bacino di San Marco. Il corridoio d’ingresso conduce al cortile, cinto da portici sormontati da logge, che ripropone lo schema esterno dell’edificio.

Palazzo Ducale di Venezia: uno sguardo all’interno

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Nel piano terra del palazzo, circondato per tutto il perimetro interno da un porticato, si trova il Museo dell’Opera, collegato al piano superiore tramite la Scala dei Censori e la Scala dei Giganti. In passato l'Opera era una specie di ufficio tecnico che si occupava della manutenzione dell’edificio.

Nel piano delle logge, in cima alla Scala dei Giganti, si trovavano una serie di ambienti minori preposti all'amministrazione e ai servizi del palazzo, oltre alla Cancelleria Ducale Inferiore e la libreria del museo. Su questo stesso piano sono collocate anche la Sala dello Scrigno, che custodiva il Libro d’Oro e il Libro d’Argento, la Sala della Milizia del Mar e tutti gli ambienti destinati alla giustizia amministrativa.

Le antiche celle delle Prigioni Nuove del Palazzo Ducale di Venezia erano collegate all’edificio tramite degli stretti corridoi che non erano altro che due attraversamenti del Ponte dei Sospiri, ancora percorribili.

Al primo piano nobile, a cui si accede attraverso la prima rampa della Scala d’Oro, trovano posto gli ambienti riservati al Doge e quelli destinati alle riunioni e alle votazioni del Maggior Consiglio. Mentre, il secondo piano nobile ospita le sale dedicate al Consiglio dei Dieci, la stanza dei Tre Capi e l’Armeria, che era costituita da un complesso di sale destinate a magazzino per gli armigeri del Palazzo Ducale di Venezia.

Cosa vedere al Museo Civico di Palazzo Ducale

Tra i numerosi palazzi e le architetture d’interesse presenti a Venezia, il Palazzo Ducale è sicuramente quello più iconico e rappresenta uno dei monumenti imprescindibili da vedere durante un soggiorno nella Serenissima.

Il percorso di visita che viene proposto, della durata di circa 2 ore, non segue uno schema lineare che comprende i vari piani dell’edificio, ma è un itinerario più complesso in cui si sale e si scende, attraversando più volte le stanze del palazzo. Il punto di partenza è il Museo dell’Opera, si attraversa il cortile e si giunge verso le sale superiori dove si può ammirare l’Appartamento Ducale e le Stanze Istituzionali. Il percorso termina con la visita alle Prigioni Nuove e all’Armeria.

La mostra Venetia 1600. Nascite e rinascite al Palazzo Ducale di Venezia

Il Museo Civico di Palazzo Ducale è anche sede di diverse mostre temporanee, attraverso le quali le stanze dell’edificio si arricchiscono di opere d’arte (tra le ultime, la mostra Da Tiziano a Rubens, tenutasi negli spettacolari appartamenti del doge).

Venetia 1600. Nascite e rinascite è il titolo della mostra in corso, visitabile fino al 25 marzo 2022, che ha luogo nell’Appartamento del Doge. Si tratta di una lettura inedita della storia della Serenissima che interpreta il passato della città attraverso il concetto di nascita e rinascita. In esposizione si trovano le opere dei massimi artisti, architetti e uomini di lettere che, nell’arco di quasi un millennio, operarono a Venezia.

Tra i vari dipinti, si possono ammirare quadri di Tiziano, Veronese, Tiepolo e Canaletto, oltre a una selezione di miniature, stampe, tessuti, sculture, ceramiche, disegni, modelli architettonici, oggetti in vetro e di uso quotidiano.

Visita al Palazzo Ducale di Venezia: info, orari, biglietti e prenotazioni

Per visitare il Palazzo Ducale di Venezia, è possibile acquistare il biglietto online al costo di 26 euro e ridotto al costo di 13 euro per ragazzi da 6 a 14 anni, studenti dai 15 ai 25 anni e over 65. L’ingresso è gratuito per bambini fino a 5 anni, persone con disabilità e accompagnatore e residenti del Comune di Venezia.

E’ possibile prenotare online anche una visita guidata agli itinerari segreti del Palazzo Ducale di Venezia che includono alcune stanze in cui si svolgevano, nei secoli della Serenissima, alcune importanti attività legate all’amministrazione dello Stato e all’esercizio del potere.

Il Palazzo Ducale è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:00).