A un certo punto, il signor Mondadori mi chiede di diventare il curatore di una rivista scientifica. «Signor Mondadori, sono lusingato, ma mi concede un azzardo?» «Quale, o villoso Barbascura?» «Mi faccia fare una rivista a modo mio.» «Intendi a cazzo di cane?» «Esatto. Una rivista scientifica più pop, dove possiamo parlare anche di roba sconcia, che sia tanto scientifica quanto spassosa, e che se ci scappa faccia venire pure una paresi facciale.» «Intendi "ridere"?» «Non esageriamo.» Quel babbeo del signor Mondadori ha accettato, ed eccoci qui. L'idea è 1. Scegliere l'argomento del volume. 2. Chiedere a varati e ben noti divulgatori scientifici di scrivere pezzi su tale argomento nello stile più smaliziato e pop possibile. 3. Chiedere a stand-up comedian di gettarla in caciara in inserti a loro dedicati. 4. Mischiare il tutto con una mannaia. 5. Ingollare crudo. Considerando che Riprodursi male , il numero precedente, era il primo, se la matematica non mi inganna questo dovrebbe essere il secondo. Potete immaginare la mia se state leggendo queste parole significa che non ci hanno chiuso la baracca. Non ancora. Anzi, ci hanno addirittura dato un premio, il "Premio Satira" per la scienza. E qui non vi nascondo la mia ansia da prestazione. Adesso bisogna alzare l'asticella, parlare di qualcosa che tutti amano ma su cui ci sono ancora un sacco di dubbi. Ero indeciso tra la meccanica quantistica e la merda, ma alla fine come vedete ha vinto la merda. Quindi, buona lettura. Che la cacca abbia inizio!
Squadra che vince non si cambia. Anche il secondo numero del Satiro Scientifico propone la consueta alternanza tra saggi scientifici di esperti (incentrati stavolta sugli escrementi animali, essere umano compreso) e vari intermezzi comici. Incredibile quanto possa essere interessante anche la materia fecale, che può essere un ottimo spunto per ragionamenti e riflessioni che coinvolgono anche temi come le diete, il funzionamento dell'apparato digerente, i sistemi di difesa degli animali, la navigazione spaziale, i fossili, ecc. Tutti i saggi sono interessanti, ma sul mio podio ci finiscono senza dubbio i testi di Luca Perri sulla gestione degli escrementi nel cosmo ("Come si fa nello spazio"), quello di Claudia Penzavecchia sul sistema gastrointestinale e infine quello sui fossili di Willy Guasti ("A cacca di fossili: l'incredibile mondo dei coproliti"). Divertenti anche gli intermezzi comici, anche se ho apprezzato un po' di più quelli del primo numero. In attesa di leggere la terza uscita del Satiro Scientifico, di cui non conosco ancora il tema, confermo che la scienza può continuare ad essere istruttiva e piacevole anche quando viene divulgata in modo originale e divertente. Bravo Capitano, nel senso di Barbascura X.
Il buon capitano Barbascura X è sempre una conferma per quanto riguarda perle scientifiche e discariche abusive di argomenti schifosi di cui nessuno vuole sapere nulla, ma ehi, in entrambi i casi li spiega sempre come piace a noi: MALE! Ridendo e scherzando credo che un saggio sulla cacca sia stata la scelta migliore dopo l’esordio con il “fare l’ammmore” (per non dire che riassume bene l’anno): stiamo pur sempre parlando di orifizi. Molto vicini in questo caso. Ebbene sì, un libro dedicato agli escrementi può confondere i più in effetti, eppure di materiale fumante ce n’è davvero tanto. Troppo. Ma nel complesso si è rivelato assai interessante. Potete ben immaginare le varie argomentazioni cult presenti. Personalmente sono rimasta entusiasta da tutte quelle riguardanti lo spazio e la NASA, i fossili e le varie popò con cui Barbascura è venuto a contatto durante i suoi numerosi viaggi. Herman, eroe di tutti noi. E non preoccupatevi: se avete bisogno di ripassare il sistema digerente all’ultimo minuto c’è un immenso capitolo ben spiegato e tecnico che fa al caso vostro; un viaggio che partirà dalla bocca fino a… beh, lo sapete. E se siete amanti del supporto visivo, Alessio Ciaffi vi verrà incontro con le meraviglie della botanica. Ancora adesso non so se essere stupita o schifata. Per il resto anche gli altri articoli si sono rivelati interessanti, sebbene questa volta non abbia apprezzato molto i piccoli intermezzi presenti. Non tanto per la qualità in sé, ma perché erano perlopiù note o commenti dei precedenti articoli. Insomma, non davano il giusto contributo all’opera a mio avviso. Nell’insieme anche questo saggio è un’opera di tutto rispetto, ben eseguita ed editata, e non vedo l’ora di scoprire di che cosa tratterà il terzo numero de Il Satiro Scientifico. Sicuramente qualcosa di disgustoso, ma ehi, è la Scienza Brutta.
Ho preso questo libro alla fiera del libro di Torino 2024, che da fan di Barbascura X non poteva mancare nella libreria. Questo libro, già da come preannuncia il titolo, affronta un argomento, che non mi aspettavo di trovare così interessante: la cacca, la merda, il liquame, chiamatelo come volete, ma sempre di quello si tratta. Ho trovato molto interessante la parte sulla cacca nello spazio e il ripasso dell’apparato digerente. Unica pecca: le parti in rosso con le scritte in bianco, personalmente, mi rendo conto che è un mio difetto, ho fatto fatica a leggerle, troppo fastidio agli occhi! Tutto sommato è un bel libro di divulgazione scientifica, anche se il tema trattato è la cacca. Ripassate un po’ di chimica, perché qui la troverete, in piccole dosi, ma c’è!
In questo secondo volume della rivista scientifica satirica, curata dal Capitano Barbascura X, l'argomento cardine é la materia fecale degli animali: larve, insetti, cavalli, gatti, cani, gorilla, renne, tardigradi, chi più ne ha più ne metta e, ovviamente, noi esseri umani. Dal funzionamento del nostro apparato gastrointestinale e digerente, ai metodi di gestione degli escrementi nello spazio, fino a quanto sia fattibile usare la cacca come concime per le patate su Marte.
Anche per questo secondo volume si utilizza la formula corale a più voci di esperti e comici che curano gli intermezzi tra un articolo e l'altro. Parlando degli interventi scientici non posso che dire di averli trovati assolutamente affascinanti, interessanti ed estremamente curiosi, specialmente quelli dedicati allo spazio e agli astronauti, quello sui fossili e il capitolo che raccoglie la collezione fotografica di Barbascura sulle cacche che ha incontrato lungo i suoi viaggi. Hanno un ritmo molto più bilanciato e scorrevole.
I vari intermezzi, per quanto interessanti, mi hanno colpito leggermente meno rispetto a quelli del precedente volume: sembrano più degli orpelli che non aggiungono niente di particolare.
Una menzione speciale va al fumetto realizzato da Alessio Ciaffi sulla bellezza delle piante carnivore e non solo.
Con questo secondo volume si conferma che si può fare divulgazione in modo divertente ed ironico, senza perdere il lato più istruttivo. Curiosa di conoscere l'argomento del terzo volume.
Questa rivista scientifica rispecchia benissimo le aspettative, nel senso che tratta argomenti scientifici in modo divertente e non noioso. Leggere questa rivista è un po' come assistere a una lezione di scuola, ma la lezione è fatta da un amicə. Nonostante questo, l'ho trovato molto imprevedibile, infatti mi ha sorpreso davvero tanto scoprire quante cose si possono fare con la merda.
Okay non avrei detto che la cacca potrebbe essere interessante eppure.
Qualsiasi cosa parla di animali per me è bellissima, la natura e chi la abita sono favolosi quindi anche parlare della loro cacca è evocativo, poi c'è anche un capitolo sulla cacca fossile io sono tutto tuo. A livello informativo ci sono tante cose anche semplici ma carine anche solo come funziona la digestione anche perché nessuno si fa domande sulla cacca e invece porsele è interessante tipo COME FANNO CACCA GLI ASTRONAUTI o la cacca delle piante. Io impazzisco queste cose la mia sete di curiosità tipo pascoliano fanciulletto è appagata e consiglio la lettura
Questo secondo volume l'ho trovato anche più scorrevole del primo e con meno alti e bassi, solo un capitolo perde un po'. Gli intermezzi sono belli come idea ma tante volte non li capisco giustifico chi li scrive perché comici ma non fanno ridere Però come scrive Barbascura, Zoosparkle o come racconta Ciaffi (fumetto stupendo per disegni) mi catturano e sono mi fanno passare oltre anche a cose su cui strocerei il naso non vedo l'ora di un'altro volume e spero che dopo il sesso e la cacca ci sia una tematica ancora più cazzara
Lettura piacevole e interessante. Consigliatissima!
Unica nota negativa ,la maggior parte degli intermezzi non scientifici non li ho trovati particolarmente divertenti, mentre i capitoli principali (vero focus e anima del libro) erano interessanti e divertenti. Non avrei mai pensato di divertirmi imparando la merda!
Lettura consigliata a scientifici e non, specialmente se cercare aneddoti da usare in una cena di lavoro.
Non vedo l'ora di sapere quale sarà la prossima uscita della scienza brutta!
Ho preso appunti per futuri romanzi di Xenofiction. E non guardatemi così! Sembra strano ma anche gli scienziati si possono divertire e non è scritto da nessuna parte che la divulgazione debba essere fatta solo da vecchi dottori morigerati (oh! Ne avrei di storie da raccontare sui premi Nobel e Ignobel, ma lascio a Barbascura). Leggetelo per imparare e farvi una risata.
Ironico e irriverente, una degna continuazione al primo volume. Interessante e conturbanti informazioni ci faranno compagnia durante questa "lettura di merda" un plauso al capitolo di Lucca Perri, al primo di Barbascura dal titolo "la mia collezione di cacche" e quello di Willy Guasti sui coproliti. 4,5 di valutazione ma ne lasciamo 5 per il fantastico progetto!
Ho avuto il blocco del lettore all’ultimo capitolo. Lo stile è simile al volume precedente. La maggior parte degli interventi è interessante. Però non si capisce che tipo di opera è. Un po’ fa ridere , ma fa anche riflettere; cit.
Secondo capitolo del satiro scientifico: "storie di merda", solo di nome e non di fatto. È semplicemente spettacolare, come il precedente numero un approccio interessante, differente non solo nell'approccio ma anche nel contenuto. Vale la pena.
La risposta a domande che non mi sono mai posta ma che è bello scoprire. Una lettura all'apparenza leggera che fa scoprire un lato meno consociuto del mondo. Consigliato se siete cuoriosi in generale