I draghi volanti di Avatar sono esistiti davvero

Studiosi cinesi hanno ritrovato resti fossili di uno pterosauro che ha incredibili somiglianze con gli ikran del pianeta Pandora
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Le creature volanti del mondo immaginario di Pandora cavalcate dal popolo Na’vi nel film di James Cameron popolavano la Terra 120 milioni di anni fa. Alcuni ricercatori cinesi hanno ritrovato le tracce fossili di un rettile volante che ha molte caratteristiche in comune con gli Ikran (questo il nome in Na’vi, la lingua inventata appositamente per il mondo di Pandora). Simile a tal punto che gli scienziati hanno pensato bene di chiamare la nuova specie “Ikrandraco Avatar”, ovvero “il drago Ikran di Avatar”. Uno pterosauro che ricorda da lontano un pellicano, ma con il collo più lungo, due ali enormi e una cresta lungo la mascella inferiore, tale e quale a quella delle creature nel film.

È proprio la somiglianza con il pellicano a essere importante per gli studiosi. Il “drago di Avatar” aveva una mascella molto simile, si nutriva di piccoli pesci che pescava volando sopra la superficie dell’acqua e immergendo il becco. L’animale ha vissuto nel Cretaceo ed è stato probabilmente il primo animale vertebrato in grado di volare ed è stato un antenato di uccelli e pipistrelli che sono apparsi in seguito. I resti più antichi degli pterosauri risalgono a oltre 220 milioni di anni fa e hanno vissuto sulla Terra fino a 65 milioni di anni fa, quando si pensa che la Terra sia stata colpita da un asteroide che ha spazzato via tutti i dinosauri.

Xiaolin Wang, il direttore dell’istituto di Paleontologia dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino, ci ha tenuto a precisare che «ovviamente nessuno ha mai cavalcato questo pterosauro». E chiaramente non aveva la possibilità di stabilire un legame neurale con nessuno come avveniva in Avatar. Un altro ricercatore del team cinese, Alexander Kellner dell’Università di Rio de Janeiro, ha scherzato: «Possiamo escludere che ci fossero ominidi blu durante il Cretaceo». Nemmeno lo stesso Cameron, autore anche della sceneggiatura di Avatar, poteva pensare che una creatura simile potesse essere esistita realmente. Ma tant’è, a volte la realtà riesce a eguagliare e superare la fantasia.

D’altronde non è la prima volta per Avatar. Alcuni mesi fa uno scienzato statunitense, Ziv Williams, era riuscito a creare un collegamento neurale tra due scimmie di modo tale da permettere a una di controllare con la mente il corpo dell’altra. Una sorta di controllo a distanza dell’avatar proprio come avveniva nel film di Cameron per gli umani. Lo studio potrebbe rappresentare la svolta nel campo della ricerca medica contro la paralisi per cercare di portare i pazienti a far compiere movimenti naturali. Ancora sembra fantascienza, ma, visti i recenti sviluppi, ci sono speranze che possa presto trasformarsi in realtà.