Automotive

Honda e Nissan, via alle trattative per la fusione. Sarà il terzo gigante mondiale dell’auto

Deal esplorativo: a giugno la finalizzazione. Da agosto 2026 la nuova holding quotata alla Borsa di Tokyo. Mitsubishi decide a gennaio

Auto elettriche e cinesi: è questo il futuro del mercato?

3' di lettura

Honda e Nissan confermano il piano di fusione che porterà alla creazione del terzo gruppo mondiale del settore automotive, per tentare di contrastare il predominio dei veicoli elettrici prodotti dalle case concorrenti cinesi, e in vista dell’applicazione di nuovi dazi con l’avvento della seconda amministrazione Trump, negli Stati Uniti. In un comunicato congiunto la seconda e la terza casa auto nipponica hanno reso noto di aver siglato un memorandum di intesa che porterà alla costituzione di una holding nella quale potrebbe essere inclusa anche la Mitsubishi Motors, già partecipata di Nissan, per una valore di mercato di 58 miliardi di dollari.

Il consolidamento creerebbe il terzo gruppo automobilistico al mondo per vendite di veicoli dopo Toyota e Volkswagen, il tutto mentre le case automobilistiche tradizionali affrontano le crescenti sfide dell’elettrico con Tesla e i rivali cinesi.

Loading...

Honda nominerà la maggioranza del consiglio di amministrazione della holding, compreso il proprio capo-azienda. L’integrazione dei due storici marchi giapponesi segnerebbe il più grande riassetto dell’industria automobilistica globale da quando Fiat Chrysler Automobiles e Psa si sono fuse nel 2021 per creare Stellantis in un deal da 52 miliardi di dollari.

Il futuro è dell'automobile sapiens

I due gruppi creeranno un comitato che lavorerà all’integrazione e, sulla base delle discussioni del comitato e dei risultati della due diligence, esamineranno e analizzeranno la possibilità di realizzare sinergie più specifiche. «Nissan e Honda possono puntare a diventare un’azienda di mobilità di livello mondiale con un fatturato superiore a 30mila miliardi di yen e un utile operativo di oltre 3mila miliardi di yen», fanno sapere.

La tabella di marcia dell’accordo Honda-Nissan

La tabella di marcia dell’operazione prevede l’esecuzione di un accordo definitivo di integrazione delle attività a giugno 2025, le assemblee degli azionisti ad aprile 2026 e il delisting dalla Borsa di Tokyo dei due titoli Nissan e Honda dall’estate 2026. Ad agosto 2026 è prevista la quotazione in Borsa delle azioni della nuova entità alla Borsa di Tokyo.

Le negoziazioni si concluderanno entro giugno, hanno reso noto i due big nipponici dell’automotive, e grazie all’intesa saranno in grado di condividere gli ingenti costi di ricerca e sviluppo attraverso l’integrazione della componentistica comune, ottimizzando le spese di produzione. Già in marzo le due case auto avevano concordato di avviare uno studio di fattibilità per una partnership strategica per l’assemblaggio di veicoli elettrici, compreso lo sviluppo di tecnologie software correlate, per ridurre i costi e migliorare la competitività.

Lo scorso novembre Honda aveva rivisto al ribasso le previsioni di utile per l’anno fiscale in corso a 950 miliardi di yen (5,9 miliardi di euro), con un calo del 14,2% rispetto all’anno precedente, a causa del rallentamento delle vendite in Cina.

Simultaneamente Nissan aveva annunciato un piano per tagliare 9mila posti di lavoro e ridurre la capacità produttiva globale del 20%, citando le difficoltà delle proprie attività negli Stati Uniti e in Cina. I veicoli elettrici sono considerati uno dei segmenti più critici per la crescita dell’industria automobilistica mondiale, ma sia Honda che Nissan, assieme ad altre case automobilistiche giapponesi si trovano a inseguire le principali concorrenti, tra cui la cinese BYD e la statunitense Tesla.

I veicoli elettrici e gli ibridi plug-in in Cina

In Cina i veicoli elettrici e gli ibridi plug-in rappresentano circa il 50% delle vendite di nuove vetture, la percentuale più alta tra le principali economie, con la leader di mercato BYD che ha venduto circa 3,76 milioni di veicoli da gennaio a novembre di quest’anno: un aumento del 40% rispetto al 2023. Al contrario le vendite di Honda in Cina sono diminuite del 31% a 740mila unità, mentre Nissan ha registrato un calo dell’11% a 620mila unità. Secondo gli analisti del settore le due case auto nipponiche vedranno le loro immatricolazioni per l’intero anno in Cina ridursi di circa la metà rispetto al 2019.

A livello globale le vendite combinate dalla fusione di Honda e Nissan, con la presenza della Mitsubishi che sarà definita entro il prossimo gennaio, sono ammontate a circa 8 milioni di veicoli nel 2023, dietro a quelle di Toyota e Volkswagen.

La Foxconn di Taiwan, che sta cercando di espandere la sua nascente attività di produzione di veicoli elettrici, si è avvicinata a Nissan per un’offerta, ma l’azienda giapponese l’ha rifiutata. Foxconn ha deciso di sospendere l’approccio dopo aver inviato una delegazione a incontrare Renault in Francia.

Riproduzione riservata ©
Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti