Dal crack vicino alla bandierina del calcio d’angolo della Dacia Arena sono passati 160 giorni. E forse solo in quel pomeriggio di fine settembre Dodo perse il sorriso per qualche ora. Il difensore brasiliano è tornato in panchina in una gara ufficiale ieri sera a Torino dopo la sgambata della settimana scorsa con la Primavera. Sorriso (ci mancherebbe altro), buon umore e una voglia matta di bruciare le tappe. In un primo momento si pensava che l’esterno potesse tornare fra i convocati solo per le ultime gare della stagione. La sua forza di volontà e le strutture del Viola Park hanno però fatto la differenza per accorciare i tempi.
Il ritorno è stato a tempo di record. Adesso Dodo resta in ‘pressing’ su Italiano per assaggiare nuovamente il terreno di gioco. Chance che arriverà presto, la Fiorentina ha dati confortanti sulla stabilità del ginocchio, ma più che altro in questi casi contano le sensazioni del calciatore. Averlo in gruppo e in panchina per Italiano significa già molto. Il rapporto fra i due è strettissimo, l’ex Shakhtar è una pedina fondamentale per tutto lo spogliatoio. Lì sulla destra sarà sicuramente utile per dare il cambio a Kayode e Faraoni. Ci conta lui per primo, ci contano Italiano e la società.
Alessandro Latini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su