Vi siete mai chiesti quale sia il segreto per una frittura di calamari perfetta? Ecco alcuni semplici accorgimenti per prepararla in maniera croccante e appetitosa!

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Vi siete mai chiesti quale sia il segreto per una frittura di calamari perfetta? Come fare per ottenerla dorata e panata al punto giusto, croccante e assolutamente non molliccia, senza alcun segno di bruciatura? Il metodo esiste e sta tutto in alcuni semplici accorgimenti… Non ci credete? Scopriamo insieme quali sono!

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Frittura di calamari perfetta: ecco tutti i segreti

Gran parte del lavoro va fatto prima della frittura vera e propria, oltre che durante la preparazione. Le regole per una frittura di calamari perfetta non sono affatto un segreto custodito in antichi papiri, ma semplici accorgimenti.

Innanzitutto: prima di lavorare i nostri calamari (e di immergerli nell’olio), cercate di asciugarli ed evitate di salarli. Anche la pastella è meglio prepararla senza sale. Calamari troppo umidi e salati, infatti, rendono la frittura molliccia e poco piacevole. Meglio salarli a fine frittura, rimarranno appetitosi e croccanti.

Un altro accorgimento importante è la temperatura: meglio non mettere i calamari nell’olio subito dopo averli tolti dal frigorifero. Vanno invece lasciati riposare a temperatura ambiente, per non abbassare troppo la temperatura dell’olio.

Come friggere al meglio i calamari?

Inoltre, bisogna friggere in una padella capiente ma mettendo pochi pezzi alla volta, per evitare che la temperatura dell’olio cali e che – ancora una volta – i nostri calamari assumano una consistenza molliccia. La frittura va fatta per immersione totale: dà uniformità di cottura, minor tempo di contatto con l’olio e quindi un minor assorbimento di quest’ultimo da parte del cibo. Insomma, rende piacevole il nostro piatto.

Infine, nelle regole per avere una frittura di calamari perfetta non può mancare l’olio: bisogna sceglierlo di qualità, ma anche quello giusto. Meglio l’olio di arachidi, che ha un punto di fumo molto alto (210°), bene anche quello d’oliva, a patto che abbia una bassa acidità. Da evitare assolutamente l’olio di mais, quello di girasole o di altri semi.

Foto: Shutterstock

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