Affascinante attore americano che ha saputo regalare al cinema internazionale piccoli, ma intensi ed accattivanti, ritratti di ragazzi allo sbando. Ma che soprattutto, in brevissimo tempo, è riuscito a diventare uno dei giovani divi più prolifici, richiesti e promettenti del panorama hollywoodiano. Dotato di un viso angelico, in perenne contrasto con le sue folte sopracciglia, e nato con il pallino della pittura, Jared Leto trova i suoi natali nel cuore delle paludi della Louisiana. Dopo il divorzio dei suoi genitori, vive un'infanzia nomade al seguito della madre: lui e suo fratello Shannon (oggi anche lui attore), infatti, si sposteranno dall'America del Sud all'isola di Haiti, da una comune nel Colorado alla Virginia, dove si stabiliranno definitivamente e frequenteranno il liceo.
Gli inizi
Jared alterna gli studi al lavoro da lavapiatti o da portiere in qualche nightclub, senza tralasciare quella che, fino allora, sembrava essere la sua passione più grande: la pittura. Ma non disdegna neanche la musica e dà vita, assieme al fratello e ad una coppia di amici, ai "30 Second To Mars", la loro band musicale. Si iscrive alla Philadelphia's University of Arts e lì comincia a maturare l'interesse per il mezzo cinematografico che lo spingerà a trasferirsi, nel 1991, a New York, dove frequenterà la School of Visual Arts. I film e la recitazione diventano le sue nuove passioni. Ottenuto il diploma, dopo aver diretto ed interpretato il suo primo cortometraggio Crying Boy, nel 1992 si stabilisce a Los Angeles, sottoponendosi ad estenuanti casting. Due anni dopo, ottiene il ruolo di Jordan Catalano: timido, ma enigmatico boyfriend di Claire Danes nella realistica serie televisiva targata ABC in 19 puntate My So-Called Life diretta a più mani da registi come Edward Zwick e Todd Holland. Il telefilm sulle tribolazioni di una quindicenne, in rapporto al mondo che la circonda, lo fa emergere rapidamente come un sex symbol per le teen-agers americane. E dopo il ruolo (sempre televisivo) del giovane marito di un'insoddisfatta Alicia Silverston in Cool and Crazy, arriva la sua prima apparizione in un film. È il 1995, Jocelyn Moorhouse dirige Gli Anni dei Ricordi con un cast tutto al femminile (Winona Ryder, Ellen Burstyn, Anne Bancroft e molte altre) e Jared recita con loro. Nel 1996, è al fianco di Christina Ricci in The Last of The Kings, storia ambientata nel 1977, a Dublino, in cui Jared è Frankie, un ragazzo in bilico nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta.
L'affermazione
Per due anni di seguito è scelto dal magazine People come una delle 50 persone più belle al mondo. Lo ritroviamo in Switchblack (1997) con Danny Glover e Dennis Quaid e in Prefontaine dove ha sostituito Tom Cruise (che però ha prodotto il film) nella parte di un giovane corridore. Nel 1998 partecipa al film corale La sottile linea rossa di Terrence Malick: storia di un gruppo di soldati americani sbarcati su un'isola nel Sud del Pacifico per estirpare un comando giapponese. Un piccolo ruolo che lo porterà, dopo le pessime parentesi di Urban Legend (ennesimo film d'orrore per teenagers, ma notevole negli incassi) e Basil (film di costume con Christian Slater, inedito in Italia), a scegliere personaggi minori, ma sicuramente più impegnativi. E dopo aver ritrovato Winona Ryder sul set di Ragazze Interrotte (1999), lo scopriamo nei panni di un bad boy nel violento Fight Club (1999) di David Fincher, della prima vittima del serial killer Christian Bale nello scioccante American Psycho (2000) di Mary Harron e di un eroinomane in Requiem for a Dream (2000) di Darren Aronofsky. Per interpretare quest'ultimo ruolo arriva a perdere 30 kg, ma la perdita di peso sarà inversamente proporzionale all'aumento della sua fama. Comincia anche la carriera di produttore con Sol Goode (2001) commediola con Tori Spelling e Carmen Electra, poi David Fincher lo impone in Panic Room (2002) con Jodie Foster e la cronaca rosa segue la sua appassionante love story con un'altra diva del momento: Cameron Diaz. Rotto il fidanzamento con l'attrice, ritroviamo Jared nel cast del kolossal Alexander (2004) di Oliver Stone, dove reciterà l'ambiguo ruolo di Efestione, amico fedele (e non solo quello) del leggendario re macedone interpretato da Colin Farrell. E dopo Lord of War (2005) con Nicolas Cage, lo troviamo nel thriller Lonely Hearts di Todd Robinson con John Travolta e Salma Hayek. Torna in Mr. Nobody (2009) di Jaco Van Dormael, e nel 2013 è nel cast del film di Jean-Marc Vallée Dallas Buyers Club, che gli frutta un Golden Globe e un Oscar come miglior attore non protagonista. Nel 2016 è protagonista della squadra suicida (Suicide Squad) di David Ayer e l'anno dopo sarà nell'atteso Blade Runner 2049 di Villeneuve. Nel 2021 è diretto da John Lee Hancock in Fino all'ultimo indizio, in cui recita accanto a Rami Malek e Denzel Washington, e da Ridley Scott in House of Gucci.