Titolo originale | The Chase |
Anno | 1966 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 135 minuti |
Regia di | Arthur Penn |
Attori | Robert Redford, Jane Fonda, Miriam Hopkins, Angie Dickinson, Marlon Brando, Martha Hyer E.G. Marshall, Janice Rule, Richard Bradford, Robert Duvall, James Fox, Diana Hyland, Henry Hull, Jocelyn Brando, Katherine Walsh, Malcolm Atterbury. |
Tag | Da vedere 1966 |
MYmonetro | 3,76 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un evaso, Bubber Reeves, arriva al paese e scopre che la moglie ha una relazione con Jake, figlio di chi ha in mano il paese.
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CONSIGLIATO SÌ
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Un evaso, Bubber Reeves, arriva al paese e scopre che la moglie ha una relazione con Jake, figlio di chi ha in mano il paese. Vorrebbe fare una strage, ma lo sceriffo cerca di convincere l'evaso a costituirsi e quasi avrebbe raggiunto il suo scopo, se la folla inferocita non linciasse sia l'evaso sia l'amante di sua moglie.
Arthur Penn traspone un omonimo romanzo di Horton Foote, autentica critica impegnata a una società ricca, snob e ipocrita quale quella texana degli anni '60. Non manca una massiccia dose di melodramma e un pizzico di retorica anti-borghese, ma in fondo, non si discosta troppo dalla realtà. Un ottimo Marlon Brando, già icona di Hollywood, nei panni dello sceriffo che cerca di [...] Vai alla recensione »
Un detenuto per reati minori, si unisce ad un vero delinquente in un'evasione. Purtroppo, quest'ultimo, che poi scappa su un'auto, lasciando solo l'altro, Bubber Reeves (un giovane Robert Redford), non prima di aver ucciso il conducente della macchina rubata.Ma per gli inquirenti, tranne lo sceriffo Calder (Marlon Brando), l'assassino potrebbe essere Bubber.
La caccia è solo il pretesto per esprimere una forte condanna nei confronti di una società ipocrita, indifferente, bigotta, piegata al potere in cui emerge una sorta di ribellione al perbenismo ma in maniera frustrata che esprime il lato più bieco dell'animo umano. In questo film c'è tanto, forse tutto il lato negativo di una società cotta in un finto benessere [...] Vai alla recensione »