Titolo originale | The BFG |
Anno | 2016 |
Genere | Avventura, |
Produzione | USA, Gran Bretagna, Canada |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Steven Spielberg |
Attori | Mark Rylance, Ruby Barnhill, Jemaine Clement, Rebecca Hall, Rafe Spall Bill Hader, Adam Godley, Paul Moniz de Sa, Jonathan Holmes, Olafur Olaffson, Penelope Wilton, Daniel Bacon, Chris Gibbs, John Emmet Tracy, Michael Adamthwaite, Ólafur Darri Ólafsson, Marilyn Norry, Callum Seagram Airlie, Haig Sutherland, Shauna Hansen, Denise Jones (II), Gabrielle Rose, Anthony F. Ingram, Chris Shields, Matt Frewer, Geoffrey Wade, William Samples, Andy Thompson (II), Paul Barnhill, Lucia Ryan, Julia Torrance, Cal Davis, Kyle Maloney, Michael Mcleod (II), David Orr, Zachary Read (III), David Glover (II), Joshua Callagan, Todd Biffard, Randy Rafuse. |
Uscita | venerdì 30 dicembre 2016 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,97 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 30 aprile 2019
Dal libro "Il GGG" è già stato tratto un film d'animazione britannico nel 1989 intitolato Il mio amico gigante. In Italia al Box Office Il GGG - Il Grande Gigante Gentile ha incassato 4,8 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Il GGG è un gigante, un Grande Gigante Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG - che è vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli e Sciroppio - rapisce Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose. Il GGG porta infatti Sophie nel Paese dei Sogni, dove cattura i sogni che manda di notte ai bambini e le spiega tutto sulla magia e il mistero dei sogni.
Steven Spielberg doveva prima o poi incontrare Roald Dahl e farlo con questo libro. Innanzitutto per una coincidenza (non astrale ma comunque significativa) che ha fatto sì che "Il GGG" ed E.T. - L'extra-terrestre trovassero l'uno la via delle librerie e l'altro quella degli schermi nello stesso anno (il 1982).
Poi anche (e soprattutto) perché nel testo del grande autore britannico si trovano numerosi elementi che non potevano non accendere l'interesse del regista. Roald Dahl, la cui biografia è così affollata di eventi negativi che neanche il più sadico degli sceneggiatori avrebbe potuto attribuirli a un solo personaggio, sapeva come parlare direttamente ai più giovani (e non solo a loro) del dolore e della sofferenza senza falsi pudori ma era anche consapevole di dover mostrare loro la via della speranza. Il cinema di Spielberg si è sempre fatto innervare, fin dai giorni di Duel da questi due elementi declinandoli con modalità differenti nel corso degli anni. Facendo anche proprio e con forza il tema della diversità che per Dahl è fondamentale. Sophie è diversa in quanto orfana, è diversa in quanto divergente rispetto alle disposizioni delle istituzioni (come Matilda) ed è una sognatrice ad occhi più aperti che chiusi. Ma anche il GGG è un diverso nel suo mondo in cui è di fatto un nano (quanti sviluppi ha nel film questa difformità di sguardi e di valutazioni tra Umani e Giganti!). Tra loro vince una solidarietà inizialmente non prevedibile che li porta a formare una squadra pronta ad affrontare dei rischi tenendo però davanti a sé come un faro il sentimento della Gentilezza (che, dopo Cenerentola, sembra essere diventato un po' il leit motiv della Disney).
La violenza e l'ignoranza restano appannaggio di quelli che sono solo capaci di annusare prede e non di vedere esseri viventi ma anche per loro l'esito finale non sarà la morte. Se poi a tutto ciò si aggiunge che la parte del film riguardante Buckingham Palace è pervasa dalla benevola ironia che solo un americano può esercitare nei confronti della monarchia britannica, si può comprendere come Steven abbia provato un grande piacere a raccontarci la storia di Sophie e del GGG.
A 5 anni da Le avventure di Tin Tin, Spielberg ritorna al cinema per ragazzi che di fatto più di ogni altro lo contraddistingue, confrontandosi per la prima volta con uno dei maggiori autori di libri per bambini, Roald Dahl (che ha avuto, comunque, già una notevole influenza sull'immaginario cinematografico, vedi La fabbrica di cioccolato di Burton).
Spesso ti aspetti molto da un film ma ne rimani deluso; altre volte invece ti aspetti non molto e ne rimani invece colpito. I film andrebbero visti il primo giorno, ma non puoi farlo per tutti. Quando aspetti troppo tempo hai già commesso l'errore di leggere recensioni (qui non molto positive) e il trailer (anche quello non certo brillante ed invogliante).
Il GGG. Il Grande Gigante Gentile (The BFG, 2016) è il trentesimo lungometraggio del regista-produttore Steven Spielberg. Il cinema del 'director' di Cincinnati all'ennesimo film cambia registro o meglio ritorna ad una connotazione di pura fantasia come fatto in altri lustri non disdegnando la peculiarità dell'età da cui si parte, dall'attrazione verso una [...] Vai alla recensione »
A volte la semplicità rilassa. E se viene condita con una discreta dose di magia, poi, può accarezzarti il pensiero fino a trasportarti fuori dal tuo solito ritmo vitale. Non c'è nulla di eclatante in questo film, nessun significato recondito da dover ricercare, nessuna fatica interpretativa. Il tema della favola è assolutamente un classico.
Nino Frassica a "Quelli della notte" si inventò il nano più alto del mondo ... Spielberg in questo film si è inventato il gigante più basso del mondo. E questo è l'unico pensiero che mi fa sorridere, ripensando al film. Per il resto ben poco da dire. La storia è così banale e piatta che più banale e piatta non si può: è [...] Vai alla recensione »
tutti noi conosciamo la versatilità e la maestria del signor Spielberg,che negli anni ci ha deliziato con grandi capolavori e con alcune pellicole forse meno riuscite,ma d'altronde nessuno è perfetto,nemmeno John Ford lo era.Il GGG è una fiaba,una fiaba fantastica trasposta egregiamente sul grande schermo,un film che procede molto lentamente,ed è proprio grazie a questa caratteristica che permette [...] Vai alla recensione »
Il film rientra a pieno titolo nella categoria dei prodotti per ragazzi targati Disney, e Spielberg ce la mette tutta, pur rimanendo fedele al racconto di Dahl, per stupire facendo un gran uso di effetti speciali, che danno enfasi a numerose scene. Il problema della pellicola risiede proprio nell’aver scelto di rimanere ‘troppo’ fedeli allo script originale, senza quel sapore di [...] Vai alla recensione »
Al secondo tentativo la trasposizione su pellicola della fiaba di Dahl funziona. Il primo, risalente al 1989, non aveva avuto molto successo. Perso tra le innumerevoli produzioni per l'infanzia, forse era troppo vicino cronologicamente alla guerra delle Falkland, che come questo gigante, aveva rubato giovani vite seppure con le "migliori" intenzioni.
Non sembrava realistico pensarlo, invece il grande Steven Spielberg ha reso filmicamente"The BFG"(2016)di Roald Dahl, che finora aveva avuto, più di un quarto di secolo fa, solo una versione animata. L'ha fatto, con aderenza all'originale, senza forzare i termini,accentuando con estremo rigore e un'efficacia assoluta la bellezza della produzione di senso e dichiarazione di fondo("gentilezza versus [...] Vai alla recensione »
Steven Spielberg torna dietro la macchina da presa per realizzare questa stupenda favola dove un gigante viene scoperto a perlustrare la città ma viene visto da una piccola bambina orfana e per questo rapita e portata nel mondo dei giganti . Inizia così una pellicola che vede crescere l’amicizia verso due razze completamente differenti : il gigante e la bambina [...] Vai alla recensione »
Che cosa c’è dentro l’inconscio di ogni bambino, del bambino che rimane sempre, anche da adulti, in ognuno di noi? C’è qualcosa di molto più grande di quello che riesce a percepire alla luce del giorno; qualcosa che intuisce quando è solo con se stesso, nel suo letto, alla soglia critica tra il buio della stanza e il sogno.
Difficile commentare un film del genere in quanto va diviso per fascia di età: per chi è sotto i 10-11 anni è un bel lavoro, semplice, colorato e con buoni principi. A tutti gli altri si para davanti una storiella striminzita, probabilmente adatta ad una fiaba corta ma decisamente non adatta a riempire due ore di pellicola.
Ma si, per una volta e' meglio sospendere il giudizio critico su di un film ( detto fra noi uno dei lavori piu' deludenti nella fimografia di Steven Spielberg) per cercare di ritornare bambini sforzandoci di segure la vicenda della piccola orfana Sofia, rapita nel suo collegio dal Grande Gigante Gentile e da lui condotta nella Terra dei Giganti.
..cosa si deve chiedere a un film con sceneggiatura non originale? Di saper rendere l'atmosfera del libro cui si ispira e di far uscire lo spettatore con dentro l'idea dell'"opera originale", e questo anche se il regista "re-interpreta" l'opera. Ho letto chi ha criticato il film e si capisce che lo ha fatto grossolanemente e non rendendosi conto di cosa sia il bro, probabilmente non letto (fiaba?. Vai alla recensione »
Spielberg questa volta non riesce a fare centro. La storia è una fiaba per bambini, ma assai striminzita e con alcune parti fuori luogo ( l' intervento della regina e dell' esrcito inglese ). Non scatta la scintilla capace di coinvolgere anche gli adulti come sempre accade nelle pellicole di Spielberg. Solo il passaggio nel mondo dei sogni del gigante e la bambina ha un profondo e coinvolgent [...] Vai alla recensione »
Spieberg scalda ancora una volta occhi e cuore. Sarà l’incontro con Roald Dahl, saranno gli effetti speciali, saranno le storie adatte a un pubblico pre-scolare dalle molteplici letture, un marchio della “fabbrica” che il regista americano porta avanti da anni, sarà perchè sentivamo da tempo, almeno dal 1991 ai tempi di Hook, la necessità di una favola di orfani in un mondo dalle magiche atmosfere [...] Vai alla recensione »
Il Grande Gigante Gentile è un omone alto più di sette metri molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che, ad esempio come San Guinario, si nutre di esseri umani, preferibilmente bambini. Una notte il GGG, che è vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli palesemente marci, rapisce Sophie e la porta nella sua caverna. Inizialmente la piccola cerca di fuggire spaventata dal misterioso [...] Vai alla recensione »
Come tantissimi altri bambini, da piccolo ho letto il libro di Roald Dahl, e da allora ne porto un bellissimo ricordo. Oggi, ormai adulto, ho potuto rivivere le stesse emozioni e magie. Spielberg fa un grandissimo omaggio all'autore gallese, e soprattutto regala ai bambini di oggi una pellicola davvero incantata. Come da tradizione del regista, alterna un film "serio" ad uno "per [...] Vai alla recensione »
Usate come sceneggiatura il libro del compianto Roald Dahl e mettete dietro la macchina da presa Steven Spielberg e avrete unito due dei più grandi creatori di sogni dell’ultimo secolo: e di sogni si parla, della capacità di imprigionarli, di dominarli e alla fine la vittoria arriderà a chi saprà comunicare agli altri i sogni giusti.
Ciò che giustifica la grandezza di Steven Spielber è la sua capacità di guardare al mondo sempre con gli occhi di un bambino. Questo è quello che ha fatto con il GGG, riprodurre in immagini di pura gioia per gli occhi l'incredbile mondo dei sogni. La storia è quella del GGG: riprendendo in mano un capolavoro della letteratura per l'infanzia ha compiuto la [...] Vai alla recensione »
Ma ve lo sareste apsettato che Spielberg ritornasse con una specie di cartoon? E invece il grande regista statunitense torna a trattare argomenti (apparentemente) infantili e a lavorare (come solo lui sa fare) con un'attrice bambina: il vero capolavoro del film! Ecco emergere un nuovo talento, Ruby Barnhill, giovanissima attrice britannica (dodicenne), che probabilmente oscurerà l'enorme [...] Vai alla recensione »
Giancarlo Zeppoli non accenna una recensione: stronca film geniali e osanna vere schifezze. L'unico pregio del GGG è quello di conciliare il sonno: anche mio figlio di nove anni ha continuato a sbadigliare per tutta la durata del film.
"L'Ima(imagination) au pouvoir", slogan sessantottino, ossia"L'immaginazione al potere": potrebbe essere questa la migliore definizione del film de 2016 di SPielberg, dal romanzo di Roald Dahl, che era gia'stato reso filmicamente, in una pellicola d'animazione nel 1969. Spielberg lavora su toni e colori tenuti, non"dark", volutamente, anche [...] Vai alla recensione »
Il film è fatto molto bene e gli effetti speciali sono sorprendenti, ma la storia è esclusivamente per bambini, io l'ho trovato lento e noioso, ma è dovuto alla mia età, per i bambini lo trovo più che adatto.
Senza messaggio e fantasia la storia di questo film ci lascia solo ridere di quanto poteva scendere Spielberg a fare un film di genere. Scarsi anche i attori e le battute. Meno male che abbiamo pagato solo 2 euro per vederlo. Non vale assolutamente la pena. L'unica cosa bellina e ben fatta e' la mimica del GGG. Quello che ci rimarra' in mente sono i bollicini che vanno giu'.
Sinceramente,mi aspettavo qualcosina di più...il film spazia da momenti di profonda magia,aiutata anche dalle splendide scenografie, a momenti banali e forzati... Consiglio di vedere questo film in lingua originale perchè il doppiaggio è di basso livello (sopratutto quello della bambina)
Difficile commentare un film del genere in quanto va diviso per fascia di età: per chi è sotto i 10-11 anni è un bel lavoro, semplice, colorato e con buoni principi. A tutti gli altri si para davanti una storiella striminzita, probabilmente adatta ad una fiaba corta ma decisamente non adatta a riempire due ore di pellicola. Dopo i primi dieci minuti di ambientazioni fiabesche, [...] Vai alla recensione »
Dolce Spielberg! È proprio così, un film dolce in cui la dolcezza è generata sia dalla piccolina di turno, sveglia, intraprendente ed adorabile, che e soprattutto dal 'mostro' di turno, in cui la dolcezza, o gentilezza che dir si voglia, diviene ancora più evidente poiché contrasta con la natura fisica dell'essere. L'ambientazione ė del tutto pertinente, con reminiscenze che riportano all'all'orfanotr [...] Vai alla recensione »
Diventato da tempo uno dei più celebri e potenti registi per adulti, Spielberg forse ha perso la capacità di conquistare il cuore dei ragazzi? E a quali fasce di pubblico si rivolge in sostanza quest'ultima fantasmagoria fantasy, peraltro già un flop memorabile negli Usa? Sta di fatto che "Il GGG - Il Grande Gigante Gentile", trasposizione del bestseller di Roald Dahl che la sua storica produttrice [...] Vai alla recensione »
Capace di alternare con disinvoltura film realistici con storie fantastiche, Spielberg fa transitare dagli uni alle altre anche i suoi attori favoriti. Come Mark Rylance che, dopo l'Oscar per il ponte delle spie, ora ricopre il ruolo del titolo in questo adattamento di un libro di Roald Dahl. Rylance recita in motion-picture (procedimento già utilizzato da Spielberg nelle Avventure di Tintin), assumendo [...] Vai alla recensione »
È enorme. E buonissimo. Abita in una spelonca terrificante, dormendo sdraiato su un veliero. Possiede una collezione di barattoli che contengono sogni: belli, brutti, imprevedibili, insomma sogni di tutti i generi. Inoltre - dettaglio decisivo - non è carnivoro. Mangia solo smisurati, bitorzoluti, disgustosi cetrioli. Anzi "cetrionzoli", come dice nella sua buffa lingua.
Dall'incantevole libro di Roald Dahl (Salani) Spielberg ha ricavato un film altrettanto incantevole e firmatissimo, seppur concepito in spirito di fedeltà. Prendiamo la parte iniziale, quando «nell'ora delle ombre» l'orfanella Sofia viene rapita nel lettuccio da un misterioso gigante. Bene: Spielberg impregna quelle dieci paginette del suo sentimento del fiabesco, creando una magica cornice notturna [...] Vai alla recensione »
Lo scrittore Roald Dahl (Charlie e la fabbrica di cioccolato, Fantastic Mr. Fox) e il regista Steven Spielberg, perché no? Primo approccio con Gremlins, ispirato a un racconto dell'autore gallese, diretto da Joe Dante e prodotto da Spielberg nel 1984; due anni prima, curiosa coincidenza, esce E.T l'extraterrestre e viene pubblicato The BFG, da noi Il GGG, il Grande Gigante Gentile.
Un gigante vegetariano rapisce un'orfana. Dopo l'iniziale spavento, la giovane si fiderà dell'insolito amico, grazie anche all'uso dei sogni; quelli cannibali, però, la minacciano. La diversità, tanto cara all'autore Roald Dahl, è alla base di un'opera nella quale la mano di Spielberg è ben riconoscibile. Sia Sophie, sia il gigante, sono trattati in modo differente anche all'interno del loro mondo. [...] Vai alla recensione »