Buio come il Cuore

Film 2024 | Thriller, 101 min.

Regia di Marco De Luca. Un film con Elisabetta Pellini, Antonio Grosso, Antonietta Bello, Luc Merenda, Gabriele Rossi. Cast completo Genere Thriller, - Italia, 2024, durata 101 minuti. Uscita cinema giovedì 12 dicembre 2024 distribuito da Blue Film. - MYmonetro 3,21 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 dicembre 2024

In Italia al Box Office Buio come il Cuore ha incassato 7,5 mila euro .

Consigliato sì!
3,21/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,13
PUBBLICO 5,00
CONSIGLIATO SÌ
Un noir dalle tinte oscure impreziosito da una fotografia avvolgente ma indebolito da una narrazione frenetica e spaesante.
Recensione di Silvia Guzzo
martedì 10 dicembre 2024
Recensione di Silvia Guzzo
martedì 10 dicembre 2024

Affascinante attrice con un passato misterioso, Anna è impegnata nella realizzazione di un film in un maestoso palazzo di Reggio Calabria. Al suo fianco sul set l'assistente Daniela, una donna dedita al lavoro e pronta ad aiutarla nei momenti di difficoltà. Nel frattempo Fabio, il fotografo di scena, sembra essere particolarmente interessato all'attrice, mentre il ricco marito Andrea vigila dall'alto sul procedere delle riprese. Un giorno, l'apparente tranquillità di Anna viene bruscamente interrotta: durante un'intervista concordata, una giornalista inizia a porle domande scomode, facendo emergere oscuri segreti. Da questo momento, la protagonista verrà travolta da un torbido vortice di fraintendimenti e inganni, che cambierà per sempre la sua vita.

Diretto da Marco De Luca, Buio come il cuore è un noir che mescola erotismo e intrighi per raccontare la storia oscura di quattro personaggi mossi da sordide inquietudini. Ricco di richiami al cinema del passato, il film si avvale di una fotografia capace di restituire il senso di claustrofobia provato dalla protagonista, procedendo però con un ritmo frenetico e spaesante.

Ispirato ai grandi film noir degli anni Quaranta e Cinquanta, Buio come il cuore è un thriller ambientato in una moderna Reggio Calabria divisa tra luci e ombre. La luminosità del lungomare della città si scontra infatti con il buio degli esterni notturni e, soprattutto, degli ambienti interni, abitati dalle inquietudini dei personaggi. L'accattivante fotografia di Cristian Mantio sottolinea con efficacia il contrasto tra l'apparente normalità delle relazioni che legano i protagonisti e gli oscuri retroscena che si nascondono dietro alle loro azioni, restituendo con efficacia il crescente senso di tensione e claustrofobia provato da Anna.

Attrice dal passato oscuro vestita come una diva di un film hitchcockiano, la protagonista è interpretata da un'Elisabetta Pellini costantemente scossa, risucchiata in un vortice di oscurità e follia. Al suo fianco sul set, seppur nei panni di personaggi minori, due star del cinema nazionale del passato come Luc Merenda (protagonista dei pulp italiani anni Settanta e Ottanta) e Stefania Casini (la Sarah dell'horror cult di Dario Argento Suspiria). Nei ruoli principali anche Antonio Grosso (il cupo marito Giulio), Stefano Giannino (l'affascinante fotografo Fabio) e Antonietta Bello (nel ruolo dell'assistente Daniela), impegnati a dar vita a personaggi ambigui e calcolatori. Volutamente composta e, in alcune scene eccessiva, la recitazione sopra le righe degli attori appare a tratti ridondante, indebolendo la credibilità degli eventi mostrati e delle emozioni provate dai personaggi.

La tensione efficacemente creata a livello visivo viene in parte spezzata da una narrazione che procede in modo frenetico, quasi confusionario. Ad acuire il senso di disorientamento degli spettatori, un montaggio spesso repentino e spaesante, che non aiuta il pubblico ad orientarsi nei tempi e nei luoghi della storia. In conclusione, Buio come il cuore è un film con una forte identità visiva, costruita attraverso un sapiente gioco di luci e ombre. Apprezzabile anche l'esplorazione di un genere poco frequentato dal cinema italiano contemporaneo e la volontà di omaggiare la grande filmografia del passato. Ciò che non convince è un racconto caotico degli eventi, incapace di dare il giusto risalto ai colpi di scena presenti nella sceneggiatura, ulteriormente affievoliti da una recitazione rigida e affettata. Il risultato è un'opera dalle buone premesse e ricca di spunti potenzialmente interessanti, cui purtroppo non è dato un adeguato sviluppo.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 13 dicembre 2024
Greta Leo
La Rivista del Cinematografo

Lui, lei, l'altro. Niente di nuovo se non fosse che la lei in questione è un'attrice con una spiccata attitudine a mischiare arte e vita. Tutto a inizio quando Anna, sposata a un ricco imprenditore, si appresta a interpretare il ruolo da sempre sognato, quello che finalmente potrebbe regalarle gloria e ammirazione. Ma Anna non è una qualunque. Preda di desideri e passioni inconfessabili ha troppo da [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 dicembre 2024
Sarah Mataloni
Close-Up

Partendo da premesse interessanti costruite abilmente con una fotografia capace di risaltare i caratteri chiaroscurali dei protagonisti e di esaltare le luci e le ombre di una moderna Reggio Calabria, Buio come il Cuore, thriller psicologico diretto da Marco De Luca, parte inizialmente con il piede giusto ma perde d'intensità, credibilità e linearità strada facendo.

giovedì 12 dicembre 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Reggio Calabria noir con dark lady (Pellini) dal doppio e triplo gioco, curiosa ambientazione "astratta" per un thriller di tradimenti, specchi scuri e fiamme del peccato scritto (col regista De Luca) dall'"espertone" del cinema Claudio Masenza, critico veterano di chiara fama e ancestrale passione per i classici di Hollywood. Buio (anche la fotografia di genere) come il cuore è il titolo del film [...] Vai alla recensione »

martedì 3 dicembre 2024
Rocco Moccagatta
Film TV

L'ufficio stampa la spara grossa, anzi, grossissima: il film di Marco De Luca s'ispira a La fiamma del peccato e Basic Instinct, quindi, al noir hollywoodiano classico e oltre. Non si discutono le intenzioni (confermate dalla presenza quale co-sceneggiatore di Claudio Masenza), ma gli esiti sì. Sul set di un film a Reggio Calabria, un'attrice dai nervi fragili e con un torbido passato (Elisabetta Pellini, [...] Vai alla recensione »

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