Nel mondo della pallanuoto il suo nome lo conoscevano tutti: Sante Marsili. Poetico, unico, epico come la famiglia di pallanuotisti che, negli anni, ha guidato ed educato: il fratello Mino, i figli Elios e Mario e, oggi, il nipotino Sante, figlio di Elios. Tutti pallanuotisti, tutti dotati di talento: il suo, però, era il più grande. Ecco perché oggi il mondo della pallanuoto piange Sante Marsili, morto nella sua Napoli all’età di 73 anni. Da giocatore ha incantato con le due squadre che dominavano la pallanuoto partenopea prima dell’avvento del Posillipo, la Rari Nantes Napoli (in cui era cresciuto) e la Canottieri Napoli, con cui vinse scudetto e Coppa Italia, trofeo che farà suo anche con la calottina del Pescara, l’unica squadra non napoletana ad averlo tra le sue fila, insieme alla Fiat Torino.
Ma Sante Marsili era amato da tutti gli appassionati italiani – e non solo – soprattutto per le sue gesta col Settebello: tre partecipazioni olimpiche in carriera, l’argento di Montreal ’76 preceduto dal bronzo europeo di Cali ’75 e seguito da quello di Jonköping ‘77 e dall’oro ai Mondiali di Berlino ’78. Poi l’avventura da tecnico, sulle panchine di Posillipo e Rari Nantes Napoli.
La pallanuoto piange oggi un campione vero, uno dei “giocatori più forti di tutti i tempi”, come si legge nel comunicato con cui la Federnuoto ha voluto omaggiarlo (in basso il comunicato completo).
In questo momento di dolore la Waterpolo Development non può che unirsi alle condoglianze alla famiglia Marsili, in particolare ad Elios, da sempre entusiasta amico della nostra associazione.
I funerali di Sante Marsili sono in programma mercoledì 4 settembre alle ore 13 presso la Chiesa di Santa Maria della Rotonda in via 11 Fiori del Melarancio, a Napoli.
Il comunicato della Federnuoto per ricordare Sante Marsili
E’ morto Sante Marsili, napoletano, avrebbe compiuto 74 anni il prossimo 25 ottobre. E’ considerato tra i giocatori di pallanuoto più forte di tutti i tempi. Con la nazionale italiana è diventato campione del mondo a Berlino Ovest nel 1978 ed è stato argento olimpico a Montreal nel 1976 dopo il sesto posto a Monaco 1972 e prima dell’ottavo a Mosca 1980. Con il Settebello ha partecipato pure alle prime edizioni dei mondiali col quarto posto a Belgrado 1973 e il bronzo a Cali 1975 e a due edizioni dei campioni europei col quinto posto a Vienna 1974 e il bronzo a Jonkoeping 1977.
Ha indossato le calottine di Rari Nantes Napoli, Canottieri Napoli (con cui vince lo scudetto e la Coppa Italia), Fiat Torino e Pescara (con cui vince una seconda Coppa Italia). Dopo il ritiro dall’attività agonistica ha allenato Circolo Nautico Posillipo e Rari Nantes Napoli. Nel 2016 ha ricevuto una targa e la medaglia della città di Napoli dal sindaco Luigi De Magistris per il suo impegno nello sport, in particolare modo rivolto ai giovani.
Famiglia di sportivi e pallanotisti di eccellenza, giungano al fratello Mino, alla moglie Olimpia, ai figli Mario ed Elios e a tutti i suoi cari, le profonde condoglianze del presidente Paolo Barelli, del presidente onorario Lorenzo Ravina, dei vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del consiglio e degli uffici federali, del presidente del GUG Roberto Petronilli, dei commissari tecnici del Settebello Alessandro Campagna e del Setterosa Carlo Silipo, del presidente del Comitato Regionale Campania Paolo Trapanese e di tutto il mondo della pallanuoto. Sante raggiunge il fratello Vittorio: li immaginiamo a palleggiare insieme. Un forte abbraccio
I funerali saranno celebrati mercoledì alle ore 13:00 presso la Chiesa di Santa Maria della Rotonda in via 11 Fiori del Melarancio, a Napoli.