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La vangela del fiore delle mille e una notte
La vangela del fiore delle mille e una notte
La vangela del fiore delle mille e una notte
E-book371 pagine2 ore

La vangela del fiore delle mille e una notte

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Info su questo ebook

Mille e una notte è la rappresentazione dell’amore portato dalla donna ad un uomo che con i suoi racconti porta a farci sognare ad occhi aperti per l’eternità.
LinguaItaliano
Data di uscita15 feb 2018
ISBN9788869243455
La vangela del fiore delle mille e una notte

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    Anteprima del libro

    La vangela del fiore delle mille e una notte - Gioacchino Cipriani

    LA VANGELA DEL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE

    Gioacchino Cipriani

    LA VANGELA DEL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE

    EDIZIONI SIMPLE

    Via Trento, 14

    62100 Macerata

    [email protected] / www.edizionisimple.it

    ISBN edizione digitale: 978-88-6924-345-5

    Stampato da: WWW.STAMPALIBRI.IT - Book on Demand

    Via Trento, 14 - 62100 Macerata

    Tutti i diritti sui testi presentati sono e restano dell’autore.

    Ogni riproduzione anche parziale non preventivamente autorizzata costituisce violazione del diritto d’autore.

    Prima edizione cartacea: gennaio 2018

    Prima edizione digitale: febbraio 2018

    Copyright © Gioacchino Cipriani

    Diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i paesi.

    dedicato a Domenico Cipriani mio figlio

    INDICE

    Introduzione

    Foto Ufo-Robot

    Primo Capitolo

    La vangela dei fiori di mille e una notte

    Secondo Capitolo

    Apostolo uno

    Conclusioni

    Foto in generale

    Introduzione

    Foto Ufo-Robot

    Primo Capitolo

    La Vangela dei fiori di mille e una notte

    Interpretazione

    paesaggio

    parole

    oppure il fiore delle mille e una notte Pier Paolo Pasolini

    le parti fils pasolini

    prima parte

    - la scommessa di re Harùn e della regina Zeudi

    Si notano un pascolare di cammelli e cammellieri verso le dune del deserto con il loro tipico vestito bianco con indossando indumento di berretti mussulmano e chi ombrellini da sole verso chi sa dove il belare di cammelli va sembrare ad un esodo di massa verso chi sa dove chi dromedari chi cammelli per il sentiero verso le mandrie di accavallano l’uno l’altra e tutti non hanno lo stesso passo e si vede chi si alza e chi si abbassa, la temperatura raggiungere quelli del deserto proibitiva, l’aria afosa e calda il cielo copre la strada una nuvola di caldo afoso non si respira neanche giu via via con le pecore accanto che belano per il cammino  ed altri animali bovini per il cammino incontriamo che dune e cespugli secchi

    - c’è uno che aspetta la carovana e i cammellieri, d’avanti c’è il Signore sul dromedario con un fucile sulle fianco del corpo vestito di pelle di animali e l’altro affianco che porta l’ombrello per non fargli prendere il sole addosso

    -- l’uomo al vedere; d’avanti, questi Signori si inchina per onorare, il loro passaggio, lui e accompagnato da un asino con un bue, due dromedari a groppe, addosso porta lo scettro, collane, anelli, smeraldi e subito avviene una discussione

    il sultano porta lo scettro

    e gli fa queste domande

    - Come ti chiami

    .. ed egli gli risponde

    -il mio nome è Maramed - Beramet

    - quanti anni hai

    -- quindici

    -sei sposato

    - oh no non sono sposato

    penso di non sposarmi mai

    - come le donne ti hanno fatto qualcosa di male per caso

    - no! ho letto nei libri che perfide

    il paradiso terrestre si trova nel loro seno come la luna in cielo sovrasta la terrea la loro collina anche questo ragazzo e stato scritto nei libri

    - per natura le donne tradiscono chi unque si avvicinano sia vicino che lontano si dipingono le Ciglié si dipingono le unghie i e ti fanno inghiottire un sacco di boccone amari

    - veramente vorrei proporti una cosa voi venire con me alla mia reggia

    - o si grazie o mio Signore

    e cosi tutta la tribù si incammina verso la reggia attraversando aspre vie con dune rocce e sabbia il sultano e invecchino con una barba bianca e lunga con un turbante in testa di colore bianco con lo scheletro sul lato sinistro appoggiato sulla spalla d’avanti segno di comando il vocio degli uomini invado il cammino mescolandosi formando un unico brusio

    e le donne battono le mani a dorso sugli asini e sul gregge di capre a piedi cammino il loro padroni

    - un altro padrone viene fatto coinvolgere nel camminare un ragazza si avvicina e la padrone della carovana gli chiede

    - come di chiami

    la ragazza gli risponde sorridente

    - mi chiama Giana

    - quanti anni hai

    quindici

    - voi venire con me

    - con piacere

    si il ragazzo ce la ragazza si trovano dentro una tenda con il letti separati che riposano mentre tutti gli uomini e i capi sono riunti il loro capo e sotto un ombrellone rosso sotto all’ombrello c’è il sultano con una donna e lo schiavo che porta l’ombrello

    - la donna dice al sultano su andiamo

    - perderai la scommessa Zeudi la ragazza che tu parli e un vaso di urina a confronto del mio ragazzo di un ramo di mirro......

    Primo vangelo

    La terza parte dell’episodio del film: Pier Paolo Pasolini – Il fiore delle Mille e una notte ‘1974

    La scommessa di re Harùn e della regina Zeudi

    Appaiono una immensa carovana di cammelli adesso cavalcano i cammellieri il capo re è avanti alla carovana il suo servitore porta un ombrello a forma circolare con la parte superiore di stoffa colore scuro intorno scendono ai penzoloni che circondano tutta la parte inferiore della circonferenza dell’ombrello anche di colore scuro il cielo è bianco è il cielo del deserto si sentono i tamburi che suona e trombe che accompagno i tamburi: tin, tin, tun, tun è il suono si propaga, è un clima di festa accanto al re il principe che, è a dorso del dromedario che camminano per la pianura desertica incontrano i loro sudditi che si inchinano al passare della loro presenza con asino a presso e bastone sulle spalle con i capelli riccioluti sul sabbia infocata dal sole.

    il re dice: come ti chiamai il mio nome è benansudu o benanette

    Pasolini – il fiore delle Mille e una notte (ninetto Davoli 3 di 3 )

    You tube – Pubblicato il 11 mag 2010

    Ulteriori informazioni su: http:// aleksejfiorianKlose.splinder.com

    Episodio di Aziz e Aziza

    Sottotitoli in lingua inglese o americana

    Il fiore delle Mille e Una Notte

    Regia di Pier Paolo Pasolini

    Con Ninetto Davoli, Franco Citti, Tessa Bouchè, Franco Merli

    Italia 1974

    Categoria – Film e animazione

    Licenza – Licenza You Tube standard

    Durata 00.00 / 9:56

    APOSTOLO UNO

    Domanda e risposta

    Listen

    We hear and obey. Say good-bye to

    Her who has prevented my love

    The girl who recited those line

    Has died

    If had Known about her I would

    Not have let you near me

    She is my cousin

    She Knew we loved

    Ja o Yes

    May God make you weep for her

    As you made her weep for you

    Go and see her

    How long will the ceremony go on?

    We shall pray until late tonight. You,

    Too with her death on your conscience

    What did you do to break her heart?

    She told me nothing

    What did you to break her heart?

    She told me nothing

    I didn’t do anything

    Before she died she recited a line

    For you to tell the other girl

    Fidelity is splendid but

    No more than infidelity

    I’ll tell her

    She left something to give you. But

    I want to see you suffer for her death

    Show me

    I don’t see you crying and praying

    Because she she is dead

    I must go I can’t wait

    My love

    You were right, she is dead.

    We buried her today

    I’m sure you are to blame

    For her death

    She left some words for you

    Fidelity is splendid, but

    No more than infidelity

    That message may have saved you

    I thought I would cause you harm

    Harm? How?

    Tonight, before you make love to me.

    go and seek charity for her soul

    Then have a marble tombstone carved,

    Fit for a saint

    I’ll do as you ask

    Go

    Aziz some more perfume

    Read me this letter from my son.

    He works far away

    Dear father. I am well

    But I can’t earn money here

    It is God’s Will. I send my love

    Your son, Ali

    Now come into my house.

    Let me offer you wine

    Beautiful

    Eh! Aziz

    Which would you prefer:

    Living or dying?

    Dead et life

    Life

    Then let’s get married

    I married

    Then you’ll be safe from Mad Budar

    Who is she?

    Don’t you know?

    You’ve made love to her for a year

    You’ve been safe because of Aziza, but

    Where will you find another like her?

    You know nothing of the perversity

    Of women do you?

    I want to save you, but I’m not like

    Your cousin I want reward I’m rich

    Nothing’s lacking in my house

    All I ask is’ be my, rooster

    Rooster? How?

    Come close you can’t get away

    Do what you like to me.

    I am your slave

    Give me all of yourself

    It’s been a year and we’ve

    Kept our promises

    You can go to your mother,

    But swear to return tonight

    I swear it

    Budar

    You’re waiting for me? How did you

    Know l’d return today?

    I’ve waited a year, without moving

    Day and night

    I’m married. We have a son, I can

    Only stay with you for one night

    Thank you very much. Aziz

    But as you’re married I’m no longer

    Interested if I can’t have you

    Women!

    Fidelity is splendid, but

    No more than infidelity

    Once again those words save you

    Your life is saved, but I’ii

    Punish you

    Get powders for the wound

    What are you doing?

    Budar

    Budar

    Budar

    Pietas

    No!

    No!

    No!

    Aziza

    Aziz

    Aziz

    My son

    Where have you been?

    Where Is

    What do you doing

    What have you been doing

    All this time?

    Aziz

    Aziz

    Aziza

    Aziza how good you were to me.

    How you loved me

    Aziza left this for you

    Now I can give il to you

    This is the work of Princess Dunya

    You must believe that I do not

    Blame you for anything

    I thank God for letting me die

    Before you die. Your Aziza

    I entered the garden of Dunya

    I saw her and fell in love with her

    What can I do now? I have become

    Like a girl

    What is the matter sir?

    Italiano

    Piange e si dispera la fanciulla si gira nel suo giaciglio da una parta all’altra poi si alza in modo supino e reca in mano una pergamena illustrata da un albero al centro con le foglie e due animali una a destra e l’altra a sinistra del tronco il alto una scritta in arabo recita : Il fiore delle mille e una notte – Pasolini ed è un volatile e un quadrupede le sue mani sono posizionate la destra in giù e la sinistra in su del foglio della pergamena.

    Appare nella scena seguente un uomo

    e una donna nuda che si parlano:

    Ascolta

    Noi abbiamo udito ed ubbidito e

    quindi noi moriamo salute a me a tè

    Che hai impedito il mio amore

    In nome di Dio la ragazza che ti ha detto

    questi versi, i versi che ti ha detto; è morta

    Se avessi saputo di questa ragazza non

    ti avrei fatto avvicinare a me

    Cosa dici , è mia cugina

    Lo sapeva che facevamo l’amore

    Si

    Che Dio ti faccia piangere sulla tua

    giovinezza come tu hai fatto piangere alla sua su vai a vedere

    Si reca sul luogo della sepoltura dove uomini e donne invocano con preghiera al riposo eterno recitando con parole in arabo: ai racca man ai vari o in dim acca mani tua a jassi sai in asserati gostamin ti a lein sin a gtan mani tali tali as tu ta ali vas tu auli auli sig la ri gustarin ali gusta pin

    Ma questa cerimonia di mia cugina

    la funziona quando durerà

    La donna avvolta con un sciallo dalla

    testa ai piedi

    Continueremo a pregare fino a notte alta

    quando fino alla notte

    Tutta la notte, porti sulla coscienza

    la colpa della sua morte, notte, ti vorrei

    i sapere cosa gli hai fatto per farli scoppiare

    il cuore lei non ha voluto dirmi niente,

    dimmi cosa gli hai fatto

    Ma io non gli fatto niente

    Prima di morire la ragazza mi ha chiesto

    di solito dove vai

    La fedeltà è un bene e

    un bene anche la leggerezza

    Glielo dirò

    Poi mi ha lasciato per consegnarti una

    cosa solo quando ti vedrò gemere

    sinceramente prometti per la sua morte

    Fammela vedere

    Mi sembra di volerti piangere

    gemere sinceramente per la sua morte

    Bè adesso io devo andare non posso

    aspettare

    E si allontana dal posto della sepoltura mentre corre grida:

    amore

    amore mio

    avevi ragione è morta

    abbiamo sepolta oggi al cimitero

    la colpa della sua morte è stata tua!

    E tu attento a non doverla pagare

    poi ha lasciato detto di dirti

    di queste parole

    la fedeltà è un bene

    e un bene anche la leggerezza

    ti ha salvato con queste parole

    e perché io avevo deciso di farti del male

    del male

    come

    questa notte stessa prima di fare l’amore

    con mè devi andare a fare l’elemosina come

    fanno hai santi per l’anima di tua cugina

    incaricare un muratore di fare

    una tomba di marmo come si fa per i santi

    tieni

    farò come tu chiedi

    va

    in mano ha un sacchetto pieno di moneta d’oro si salutano con un cenno di testa si gira e corre via per il sentiero polveroso

    aspetta Aziza

    vuoi un pò di profumo

    vuoi un bicchiere di questo vino fresco

    lo bene

    grida una voce

    salute

    e va via tutto contento canzonando:

    din cand diss ne candan dis ni son film ma gai in ja I it de tè lak im is lem ei es li e it ai i sit na non adian diano dianon ben lin

    ei bel giovane senti vieni qui

    senti legge questa lettere di mio figlio

    che sta lavorando ed è lontano

    dai qua

    caro padre io ti

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