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Qui vissero…: Le dimore dei nobili in Castello
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Qui vissero…: Le dimore dei nobili in Castello
E-book153 pagine1 ora

Qui vissero…: Le dimore dei nobili in Castello

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Info su questo ebook

“Qui vissero…” è un viaggio a ritroso nel tempo dentro Castello, il quartiere che è il cuore del passato di Cagliari. Luci e ombre delle antiche famiglie, eventi lieti, tragedie e complotti sono documentati grazie a un accurato lavoro di ricerca, attraverso il quale viene ricostruita la storia dei palazzi più importanti e delle strade principali. Di ogni edificio si racconta da chi venne costruito, i passaggi di proprietà attraverso vendite, eredità e matrimoni, fino a descrivere la condizione attuale e le particolarità architettoniche. Il libro, che esplora un settore di ricerca finora mai battuto con questa completezza, è un contributo prezioso per capire come e perché la roccaforte della città è arrivata al Terzo millennio nella veste in cui oggi la possiamo osservare.
La  Cagliari dei quattro rioni storici è dominata dal quartiere di Castello, noto come Casteddu ‘e susu. Eretta dai Pisani nel XIII secolo, la “cittadella” fu considerata strategica anche dai  dominatori che vi sono susseguiti, eleggendola a capitale del Regno, collocandoci le principali sedi istituzionali e circondandola da possenti fortificazioni. All’interno delle sue mura hanno costruito monumenti, palazzi e residenze.
LinguaItaliano
EditoreCondaghes
Data di uscita18 mar 2018
ISBN9788873569367
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    Qui vissero… - Fabia Cocco Ortu

    Fabia Cocco Ortu

    Qui vissero...

    Le dimore dei nobili in Castello

    fotografie di Elisabetta Messina
    ISBN 978-88-7356-936-7

    Condaghes

    Indice

    Nota introduttiva e ringraziamenti

    Castello – Evoluzione del quartiere

    Le dimore dei nobili in Castello

    Palazzo Boyl

    Palazzo Zapata (Brondo)

    Palazzo De Candia

    Palazzo Teulada (Ripoll)

    Casa detta di Carta

    Palazzo Nieddu

    Palazzo Fois

    Palazzo Asquer (Zapata)

    Palazzo Rossi (Cadello)

    Palazzo Sanna Cao

    Palazzo Fois (Ospedale civile)

    Palazzo Siotto (De Silva)

    Palazzo Cugia (Nieddu)

    Palazzo Rossi

    Casa detta di Rossu

    Casa Asquer

    Palazzo Asquer (Nin, Pilo Manca)

    Palazzo Aymerich

    Palazzo Melis (Ximenes)

    Palazzo Delitala

    Casa Guirisi

    Palazzo Asquer (Nin di San Tommaso, Vivaldi, Pasqua, Bonfant)

    Palazzo De Magistris (Roberti)

    Palazzo Nin di San Tommaso

    Palazzo Amat (Masones)

    Palazzo Palomba (Garzia)

    Palazzo Carboni (Asquer)

    Palazzo Cugia (Borro Carnicier)

    Palazzo Pes

    Palazzo Ortu Ravot

    Palazzo Prunas (Barrago)

    Palazzo Amat (De Candia)

    Palazzo Carboni

    Palazzo Sanjust

    Palazzo Loy Donà (De Candia)

    Palazzo Pes (Viale, Castelli)

    Casa Asquer (Porcile)

    Palazzo Lostia

    Casa Nieddu

    Palazzo Manconi Ballero (Bacallar di San Filippo) Nota casa Martini

    Palazzo Onnis, Bellegrandi (Chappelle)

    Palazzo Azara

    Le strade del Castello di Cagliari attraverso i secoli

    Pianta di Castello

    Bibliografia

    L'Autrice

    La collana Pósidos

    Colophon

    Nota introduttiva

    Negli ultimi anni si è risvegliato nel panorama sardo un forte interesse per il tema dell’identità nei suoi vari aspetti e versanti (storici, culturali, linguistici, ecc.) testimoniato da un’ormai consistente letteratura.

    Il desiderio di ricostruire, definire e affermare la propria struttura identitaria, preservando le memorie collettive e le proprie tracce nella storia, è diventato un nodo acuto e scoperto dell’incalzante dialettica generale/locale in tempi di globalizzazione.

    Nelle piaghe di questa nota e complessa problematica, che non è qui opportuno affrontare, può trovare forse spazio anche questo breve discorso sull’identità urbana di Cagliari. Questa è stata riferita alla città più rappresentativa dell’Isola con esclusivo riguardo al suo principale quartiere storico: il Castello.

    Questo libro non è stato tuttavia pensato come testo di vera e propria storia, ma più semplicemente come studio, censimento e illustrazione delle case e residenze private del rione storico per eccellenza della città capoluogo, che ne hanno costituito, nel tempo, l’ossatura portante.

    Frutto di una lunga osservazione e ricerca ne è nata una microstoria, i cui documenti non sono cartacei ma abitativi.

    D’altronde è noto che disgiungere la storia di un centro abitativo dai luoghi e dalle abitazioni che ne sono stati teatro significherebbe comprendere e interpretare in maniera parziale e mutilata i momenti e l’evoluzione degli eventi storici che in quei luoghi e in quelle abitazioni si sono svolti.

    Attraverso un percorso di studio si è tentato così di ripercorrere lo sviluppo del modello abitativo del Castello, a partire dal XVII secolo, che accompagna il cambiamento sociale e politico verificatosi con il passaggio dalle dominazioni pisana e aragonese a quella spagnola. È soprattutto con l’affermarsi di questa e il formarsi di una classe nobiliare, precedentemente inesistente, che si registra il suo insediamento in strutture abitative adeguate al rango e al potere acquisiti. Poiché la nobiltà isolana, per la sua stessa origine storica e per altre circostanze sfavorevoli, che sarebbe lungo richiamare, non disponeva di alta progettualità, né di grandi risorse economiche, non sempre riuscì a esprimere e a tradurre nelle sue abitazioni qualcosa che colpisca per ricchezza, bellezza e grandiosità.

    Anche ripercorrendo il nostro patrimonio edilizio più antico avvertiamo che la storia ha lasciato segni modesti rispetto alle altre città italiane, ma non perciò meno significativi.

    Le schede che compongono il nucleo centrale del libro possono in tal senso costituire un aiuto a comprendere meglio il corpo abitativo della nostra città, riscoprendone pregi e limiti.

    Il risultato è ora affidato al lettore che potrà decidere se scegliere questo libro come compagno ideale di una passeggiata domenicale tra le mura del Castello o come testo di lettura per una serata piovosa.

    Per chi l’ha scritto resta un affettuoso tributo alla città natale.

    Ringraziamenti

    Nato da un progetto di un gruppo di persone amanti del Castello, il volume si è quindi avvalso di lunghe ricerche archivistiche nonché di documentazioni familiari e personali messe gentilmente a disposizione.

    Se molti libri sono il risultato di contributi comuni e di congiunte fatiche, questo lo è particolarmente.

    Desidero perciò ringraziare le persone che hanno contribuito in vari modi alla realizzazione di questo volume.

    In particolare ringrazio Maria Giovanna Amat che mi ha suggerito l’idea della ricerca e ha quindi contribuito alla realizzazione del progetto fornendomi informazioni tratte da volumi e documenti della sua biblioteca privata.

    Un particolare ringraziamento devo a Nereide Rudas che mi ha affettuosamente sorretta e incoraggiata, aiutandomi, con i suoi consigli e la sua esperienza, a portare a termine un lavoro per me nuovo.

    Ringrazio anche mia sorella Flavia Cocco Ortu per la sua preziosa collaborazione nelle ricerche archivistiche, e mio figlio Lucio Mostallino per avere avuto la pazienza di insegnarmi l’uso del computer, e per avermi aiutato nella stesura delle schede.

    Un particolare ringraziamento va anche alla fotografa Elisabetta Messina per l’impegno con cui si è dedicata alla realizzazione delle fotografie contenute in questo volume.

    Castello

    Evoluzione del quartiere

    Le strutture abitative del Castello di Cagliari, dal XIII secolo a oggi, hanno cambiato più volte aspetto, pur occupando sempre lo stesso spazio racchiuso tra le mura.

    Non abbiamo molte notizie riguardo al periodo in cui nel Castello abitavano i Pisani; ma da qualche documento d’archivio

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