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Le nostre fragilità – L’arcobaleno
Le nostre fragilità – L’arcobaleno
Le nostre fragilità – L’arcobaleno
E-book164 pagine2 ore

Le nostre fragilità – L’arcobaleno

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Info su questo ebook

Le nostre fragilità: Sempre più la società è colpita da ingiustizie che coinvolgono gli adulti ma soprattutto i bambini, vittime innocenti di violenze e soprusi, spesso abbandonati a loro stessi in un vortice negativo che li conduce frequentemente ad una vita di stenti, se non peggio. È compito di tutti cercare il più possibile di contribuire ad un miglioramento della qualità della vita di ogni abitante di questo pianeta, non solo dal punto di vista umanitario, ma anche sociale, legislativo, affettivo e sanitario.
LinguaItaliano
Data di uscita31 dic 2019
ISBN9788830616615
Le nostre fragilità – L’arcobaleno

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    Anteprima del libro

    Le nostre fragilità – L’arcobaleno - Maria Paola Sozio

    TRAFFICO D’ORGANI NEI BAMBINI

    Perché non si dice?

    Tutti sanno, ma stanno zitti, osservano...

    Perché?

    Chi grida (missionari, suore, preti...) è inascoltato.

    Perché?

    È un allarme! Agenzia vaticana Fides, l’Unicef, cosa fanno?

    Giornalisti, scienziati, poeti, artisti... svegliamo la nostra coscienza! Diamoci una mossa! Riveliamo le verità nascoste, non alla potenza del denaro, alla ricchezza, ma guardiamoci attorno... ed oltre...

    In Europa tra il 2014-2015 sono scomparsi circa duemila bambini immigrati (già registrati dalle organizzazioni dello Stato).

    In Italia sono scomparsi cinquemila bambini! Non ci sono informazioni su di loro (dopo la scomparsa).

    L’Europol evidenzia che nei bambini ci sia lo sfruttamento sessuale, non d’espianto d’organi, perché questo non sfiora la nostra mente?

    Nel 2010 è stato reso noto, da un rapporto su un’inchiesta del Consiglio d’Europa, che Thaci Hashim, primo ministro del Kosovo, capo dell’armata di liberazione, fa parte di una rete mafiosa, di traffico d’organi; il traffico di organi è andato avanti per anni (pulizia etnica UCK – 1999) scomparvero 400 bambini tra serbi, rom, albanesi. Nel 2004, con la denuncia delle uccisioni di bambini (per asportare i loro organi), padre Claudio Avallone e Judita Edinger vennero uccisi a martellate, per la suddetta rivelazione (successivamente, le carcasse dei bambini vennero buttate nei fossi). I missionari assistevano, osservando sul posto, i poveri resti (erano testimoni scomodi). La polizia perseguitava i testimoni, e non gli assassini, che reputavano i resti ossei una devozione sacrificale (magia nera). Anche in Svezia, mille minori sono scomparsi, ‘svaniti’, non si sa nulla! Ancora, duemila bambini spariti, i magistrati albanesi, hanno indagato e hanno scoperto che i bambini erano stati smussati in Italia e Grecia (i terminali non erano ancora in uso), e non si seppe più nulla! In Mozambico, i coniugi hanno ricevuto sovvenzioni per gli aiuti, allo sviluppo della mattanza, sui trecento ettari di tenuta per polli (subappalto); lì buttavano le carcasse dei bambini di proprietà di O’Connor e sua moglie Tanja Skitter. Ma la denuncia fatta dai missionari e suore (unici!) portò alla dichiarazione delle autorità mozambiche, che esiste il traffico, ed è gestito da una rete internazionale. I bambini erano prigionieri in Macala, Hampula. Dal 2009 ogni anno nel mondo 60.000 bambini sono utilizzati (espianto di organi) fruttando un miliardo e mezzo di essi (statistiche ufficiali). Perché nessuno fa niente? Si nega?

    È il mercato globale, che interessa i potenti mafiosi... non si sa più nulla!

    I criminali che sequestrano le vittime come ‘smaltimento rifiuti’ lavorano per le brave persone che accrescono la loro potente ricchezza! Anche i chirurghi in cliniche specializzate espiantano i ‘pezzi di ricambio’, bravi!!! Poi i medici, gli infermieri, gli anestesisti che lavorano in complicità! Esiste gente che può spendere moltissimo per un trapianto, priva di scrupoli. Gente potente, stimata, di successo, attivano i trapianti clandestini... i servi dei ricchi, dominatori. Il traffico d’organi, per gli oppressi, diventa un ‘ricambio di pezzi’, i grandi poteri economici, dettano un’economia di dominio.

    Bisogna denunciare gli ‘orrori’, rivelare la realtà, far scoprire la verità. Avere sempre il coraggio di agire. È indignazione, il pensiero di ragazzini assassinati, per il traffico di organi espiantati, e del potente, sempre più famoso e ricco. Muoviamo le nostre coscienze, non facciamo che questo enorme problema, diventi il ‘lampo di un attimo’, da annullare nella nostra mente!

    Il mio pensiero è che siamo tremendamente fragili, di fronte al rispetto della vita. La violenza è una risposta primitiva, incontrollata (un atto di forza) e vuota.

    DIRITTO DEI MINORI – NORMATIVA

    Il diritto dei minori è garantito da un’ampia normativa, che discende dalla Convenzione sui diritti del fanciullo (New York 20 novembre 1989) ratificata in Italia, con la legge n. 176 del 27 maggio 1991 (art. 24).

    Articolo 24

    1) Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare dei servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi.

    2) Gli Stati parti si sforzano di garantire l’attuazione integrale del summenzionato diritto e, in particolare, adottano ogni adeguato provvedimento per:

    • diminuire la mortalità tra i bambini lattanti e fanciulli;

    • assicurare a tutti i minori l’assistenza medica e le cure sanitarie necessarie, con particolare attenzione per lo sviluppo delle cure sanitarie primarie;

    • lottare contro la malattia e la malnutrizione, anche nell’ambito delle cure sanitarie primarie, in particolare mediante l’utilizzazione di tecniche agevolmente disponibili e la fornitura di alimenti nutritivi e di acqua potabile, tenendo conto dei pericoli e dei rischi di inquinamento dell’ambiente naturale;

    • garantire alle madri adeguate cure prenatali e postnatali;

    • fare in modo che tutti i gruppi della società, in particolare i genitori e i minori, ricevevano informazioni sulla salute e sulla nutrizione del minore sui vantaggi dell’allattamento al seno, sull’igiene e sulla salubrità dell’ambiente e sulla prevenzione dagli incidenti e beneficino di un aiuto che consenta di mettere in pratica tali informazioni.

    3) Gli Stati parti adottano ogni misura efficace atta ad abolire le pratiche tradizionali pregiudizievoli per la salute dei minori.

    4) Gli Stati parti si impegnano a favorire e incoraggiare la cooperazione internazionale in vista di ottenere gradualmente una completa attuazione del diritto riconosciuto al presente articolo. A tal fine saranno tenute in particolare considerazione le necessità dei Paesi in via di sviluppo.

    Interventi psicologici sul bambino

    • Disturbo reattivo dell’attaccamento (R.A.D.) reactive attachment disorder.

    • Disturbo da impegno sociale disinibito (D.S.E.D.) disinhibited social engagement disorder.

    Entrambi i disturbi riguardano l’assenza di accudimento adeguato nell’infanzia, essi insorgono in un ambiente di abusi e dall’impossibilità d’attaccamento del caregiver (con diversi affidatari).

    Il R.A.D. è un disturbo depressivo, con comportamento rutirato è l’evitamento dei caregivers, il bambino non cerca il loro sostegno, prova disagio quando gli viene offerto. I bambini tendono ad isolarsi (frustrati) con comportamenti aggressivi, con ansia, tristezza, irritabilità timore. Il ritiro e l’evitamento dagli altri sono protettivi, alla loro sofferenza. Il bambino deve migliorare le relazioni con gli altri e sentirsi sicuro; vi sono interventi (per caregiver e bambini) che (mindfulnsess specifici) migliorano le condizioni d’accudimento del piccolo, internalizzante.

    Il D.S.E.D. è disinibizione esternalizzante evitamento del caregivers. I bambini manifestano comportamenti (verbali o fisici) familiari in modo eccessivo con gli sconosciuti (adulti) e non mostrano esitazione ad allontanarsi da loro. I bambini manifestano felicità a contatto, con gli estranei, però se loro rifiutano emozioni ed attenzione (da parte dei bambini) in loro si manifesta ansia. I bambini non protetti dal caregiver che non soddisfano i loro bisogni emotivi e non li proteggono (per il comportamento disinibito) iniziano a cercare un modo amicale, familiare, in altri che possono aiutarli. Il R.A.D. è meno frequente rispetto a D.S.E.D.; i problemi dei bambini con sintomi misti R.A.D.E. D.S.E.D. sono più gravi e difficili da risolvere (quadro misto). I sintomi misti permangono anche con le migliori, condizioni d’accudimento.

    Nel 2017:

    - 10.000 bambini uccisi, mutilati per bombardamenti in aree di guerra;

    - 100 mila neonati muoiono ogni anno, a causa di guerre, malattie, mutilazioni;

    - 420 milioni 1 su 5 bimbi vivono in zone di conflitto (30 milioni in più dal 2016).

    (Dati di Save the Children)

    L’Asia ha 195 milioni di bambini in aree di guerra. Il primato è del Medio Oriente, 40% in zone di guerra, 35 milioni in Yemen (utilizzo di bombe dall’Italia). 85 mila bambini sotto i 5 anni sono morti per fame o malattia.

    Per Save the Children è una violazione del diritto dei minori.

    Sfruttamento invisibile: Perché i governi non intervengono?

    Il lavoro nero, l’accattonaggio, la prostituzione, la tratta di esseri umani, questi fenomeni in crescita non hanno un’importanza fondamentale? Per i governi non è così! È un fenomeno per chi sbarca in Italia (senza essere accompagnati) sono schiavi che non si vedono... Giovani perduti, senza un futuro, mandati in strada per chiedere l’elemosina, sfruttamenti nel lavoro, adolescenti costrette a prostituirsi da organizzazioni criminali. Bambini che non hanno nessuno a cui chiedere aiuto, ragazzi bloccati alle frontiere o nelle città, senza essere sistemati, ed accesso in Europa.

    Lo sfruttamento che emerge maggiormente è quello della prostituzione forzata: per il 67% lo sfruttamento riguarda le adolescenti nigeriane (racket-prostituzione); ragazzi minori bengalesi sfruttati nel lavoro nero 21% in lavori edili, agricoli, manifatturiero, nei servizi domestici nella ristorazione. Riguardo la tratta di esseri umani sono 15 mila i minori in Italia: 50% sono italiani (16-17 anni); il 50% è lo sfruttamento sessuale; lo sfruttamento lavorativo il 5,4%; l’accattonaggio il 3,6%.

    Molti arrivano da Africa, Romania, Nigeria. I programmi Italia-Europa di Save the Children ci informano che esistono criminali organizzati che spostano nei confini i minori, con violenze di ogni tipo. I bambini e gli adolescenti, che arrivano in Europa, invece, di sicurezza di un futuro da raggiungere, trovano chi li sfrutta, approfittando di loro.

    Anche in Italia non si è riuscito ad intervenire sulla tratta-sfruttamento lavorativo e sessuale, riguarda le ragazze rumene, per esempio, provenienti da Moldova, Montenia, Neamt, Galati, Braila. In Italia ricevono proposte fasulle non esistenti, e messe sulla strada dagli sfruttatori con dipendenza da alcool, droghe, etc.

    Per via mare, arrivano in Italia ragazze di 13-14 anni (Delta, Lagos, Amambra); vengono vendute con debito da restituire e violentate, costrette a prostituirsi, schiave che pagano mensilmente alla maman il posto in strada, diventano così schiave del sesso.

    Per le organizzazioni criminali il loro reddito riguarda: droga, prostituzione, tratta di ragazzi non accompagnati per proseguire il loro viaggio, si consegnano ai criminali organizzati (verso il Nord Europa). I minori non accompagnati, che arrivano in Italia sono cresciuti in modo rilevante, provengono da famiglie povere, poco scolarizzati sono egiziani, bengalesi. I minori sono le vittime da parte d’italiani, di cinesi, lavorano per pochi spiccioli e si rendono disponibili per lo spaccio di droga, nella pedofilia e nello sfruttamento sessuale.

    EMERGENZA BULLISMO –

    INSERIMENTO SOCIALE

    I rapporti fra i ragazzi non riguardano i contrasti culturali, ma quelli psicologici. Gli studenti fragili sono vittime dei prepotenti, i ragazzi che arrivano in Italia sono disorientati nell’ambiente, il razzismo è una forma aggressiva, dovuto al nuovo inserimento. Il compito degli insegnanti è quello di educare i ragazzi alle diverse culture. L’integrazione comincia proprio a scuola, spesso i genitori immigrati ostacolano la socializzazione dei figli, esiste tutt’ora il problema del bullismo (ragazzi più fragili). Anche gli studenti delle scuole superiori, non si frequentano, le famiglie sono reticenti sono filippini o islamici, poiché loro hanno case piccole, fatiscenti, poco ospitali, per accogliere ‘amici’. Il problema del razzismo è evidente con i Rom, gli ebrei, i neri, esiste però per loro anche la difficoltà d’inserimento nelle scuole. Gli insegnanti devono collaborare per l’accoglienza dei ragazzi stranieri, anche con la loro famiglia, favorendo la sensibilità ‘tra culture diverse’, la

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