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Dark Shade
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E-book159 pagine1 ora

Dark Shade

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Info su questo ebook

Captive Series 3.5

Messico. Kid e la sua ragazza vengono presi in ostaggio da un gruppo di uomini capeggiati da Caleb. A loro insaputa, vengono condotti in casa di Felipe Villanueva, un criminale eccentrico con un debole per il proibito. 
Kid sta per incontrare Felipe e la sua compagna Celia per la prima volta...

CJ Roberts
È una scrittrice indipendente. Predilige storie oscure ed erotiche con elementi tabù. Le sue opere sono definite sexy e disturbanti allo stesso tempo. Il suo romanzo d’esordio, Dark Blue, ha venduto più di 150.000 copie ed è il primo della serie bestseller Captive Series. È nata e cresciuta in California. Si è arruolata nel 1998 nell’aeronautica militare, ci è rimasta dieci anni e ha viaggiato molto. Scrive anche racconti con lo pseudonimo di Jennifer Roberts. 
LinguaItaliano
Data di uscita13 set 2017
ISBN9788822714732
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    Anteprima del libro

    Dark Shade - CJ Roberts

    Indice

    Cover

    Collana

    Colophon

    Frontespizio

    Prefazione

    1. Kid

    2. Celia

    3. Kid

    4. Felipe

    5. Kid

    6. Celia

    7. Felipe

    8. Kid

    9. Celia

    10. Kid

    11. Felipe

    12. Kid

    13. Felipe

    14. Celia.

    15. Kid

    16. Celia

    17. Kid

    18. Celia

    19. Kid

    20. Felipe

    21. Kid

    22. Felipe

    23. Kid

    24. Felipe

    25. Celia

    26. Kid

    27. Celia

    28. Kid

    29. Celia

    30. Kid

    31. Celia

    32. Kid

    33. Celia

    34. Kid

    35. Felipe

    36. Kid

    37. Felipe

    38. Kid

    39. Felipe

    40. Kid

    41. Felipe

    42. Kid

    43. Felipe

    44. Kid

    45. Felipe

    46. Kid

    47. Celia

    48. Felipe

    49. Kid

    50. Felipe

    51. Kid

    52. Felipe/Kid

    53. Celia

    54. Kid/Felipe

    55. Felipe/Celia

    56. Kid

    57. Celia/Kid

    58. Celia

    59. Felipe

    60. Celia

    61. Felipe

    62. Kid

    en

    1786

    Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualunque analogia con fatti, luoghi o persone reali, esistenti o esistite, è del tutto casuale.

    Titolo originale: Determined to Obey

    Copyright © 2014 Neurotica Books., C.J. Roberts

    All rights reserved.

    Traduzione dall’inglese di Milena Sanfilippo

    Prima edizione ebook: ottobre 2017

    © 2017 Newton Compton editori s.r.l.

    Roma, Casella postale 6214

    ISBN 978-88-227-1473-2

    www.newtoncompton.com

    Realizzazione a cura di Corpotre, Roma

    CJ Roberts

    Dark Shade

    Captive Series

    omino

    Newton Compton editori

    Prefazione

    Si prega di leggere

    Nota dell’autrice

    Questa storia è stata scritta inizialmente per essere inclusa nell’antologia Pink Shades of Words. Tutti i proventi sono andati alla ricerca sul cancro al seno. La mia gratitudine va a tutti coloro che ne hanno acquistato una copia e che hanno contribuito a questa meravigliosa causa.

    La storia è stata modificata per consentire una conoscenza di base della trama di Dark Duet e di tutti i suoi personaggi; nell’antologia ho evitato gli spoiler il più possibile. Che leggiate questa storia per la prima volta o meno, spero vi piaccia il lavoro che ho fatto.

    Amo tutti i miei personaggi, ma alcuni di loro mi parlano davvero, e ho sempre avuto un certo debole per Kid, il motociclista diciannovenne dal cuore tenero. In effetti, all’inizio avevo scritto l’intreccio di un triangolo amoroso tra Kid, Livvie e Caleb. Kid doveva essere un personaggio in cui Livvie potesse immedesimarsi, un suo coetaneo che aveva perso una persona amata ed era stato fatto prigioniero. E di certo non guastava il fatto che lui e Caleb avessero così tante caratteristiche fisiche in comune. Tuttavia, alla fine, non potevo giustificare la presenza di altre cento pagine in un secondo volume già enorme.

    Detto questo, un ragazzo bellissimo tenuto prigioniero in una casa con una coppia di edonisti come Celia e Felipe costituiva una tentazione troppo forte per resistere. un avvertimento: nel testo sono presenti tutti gli accoppiamenti sessuali.

    Il personaggio di Kid appare sia in Dark Blue che in Dark Red.

    Questa storia si svolge in Messico e segue Kid dopo che lui e la sua ragazza, Nancy, sono stati presi in ostaggio da un gruppo di uomini guidati da Caleb. A loro insaputa, Kid e Nancy vengono condotti al palazzo di Felipe Villanueva, un eccentrico boss criminale con una passione per il proibito.

    Ingiustamente accusato da Nancy del tentato stupro e della successiva aggressione alla prigioniera fuggitiva di Caleb, Kitten, Kid viene torturato dai suoi rapitori.

    Ci uniamo a Kid nelle celle sotterranee, dove sta per incontrare Felipe e la sua compagna Celia per la prima volta…

    1. Kid

    È solo, completamente solo… Perso! Non si è mai perso. Non si è mai chiesto se vedrà di nuovo la sua famiglia. Kid ha otto anni; è terrorizzato per la prima volta in vita sua. I suoi occhi guardano ovunque, ma non riesce a vederla. Dovrebbe essere lì – sulla panchina – ad aspettare. Non è stato via per molto, pensa, ma non ne è sicuro. Quanto è grande il parco? Lei dov’è? Dov’è la sua mamma? La lingua sfreccia lungo il labbro superiore: sale. Polvere. Disperazione. Lui urla, in modo improvviso e violento: «Mamma!».

    Nessuna risposta.

    Un vecchio si gira a guardarlo, e tutte le raccomandazioni che gli hanno fatto sugli estranei – soprattutto sugli uomini strani – gli risuonano nel sangue. A Kid hanno detto quanto è bello, lo hanno avvertito che è una tentazione, gli hanno parlato delle persone a cui piace toccare le parti intime. Così quando il vecchio fa un passo verso di lui, Kid corre.

    Corre, ma non ha idea di dove vuole andare. Deve solo continuare a muoversi, a cercare, a gridare – qualunque cosa pur di trovarla. Se smette di muoversi, cadrà a terra e inizierà a piangere. Suo padre dice che piangendo non si è mai risolto nessun problema.

    Pensa di ritornare alla rampa per lo skateboard per vedere se i ragazzi che ha conosciuto sono andati via, ma sa già che è così. È tornato solo perché se ne stavano andando. Non si ricorda dov’è parcheggiata la macchina di sua madre. E se non c’è più? Scaccia via quel pensiero – sua madre non lo lascerebbe mai.

    «Kid», grida sua madre. Sa già che è lei senza neanche guardarla. Il sollievo lo travolge così velocemente da coglierlo impreparato. Le ginocchia cedono e atterrano sull’erba soffice mentre il suo sedere colpisce le caviglie, e lui piange. Piange forte fino a sentire la gola bruciare e i crampi allo stomaco.

    Sua madre cade in ginocchio davanti a lui. Lui urla mentre le sue piccole braccia vengono schiacciate nella stretta di sua madre – non gli ha mai fatto del male prima. Sussulta dispiaciuta e gli massaggia le braccia. Lo ispeziona con le mani, controllando e ricontrollando ferite immaginarie. Le manca il respiro – anche lei sta piangendo.

    «Oh, Kid… Oh, Dio, grazie a Dio! Pensavo di averti perso», dice tra singhiozzi e baci alla rinfusa. Contenta che non sia ferito, gli passa le dita tra i biondi capelli sudati, e poi preme il naso contro il suo cuoio capelluto e annusa. Gli asciuga le lacrime dagli occhi azzurro cristallo e lo fissa come solo una madre può fare – come se lui fosse la sola cosa di cui le sia mai importato, come se potesse morire per lui, come se potesse uccidere.

    Kid s’immerge nell’amore di sua madre come un fiore che assorbe la luce, voltandosi nella sua direzione. Permette a se stesso di piangere nel bozzolo del suo abbraccio, perché in realtà ci sono dei problemi che possono essere risolti piangendo. Sa che ci saranno delle conseguenze per essersi allontanato, eppure sembra irrilevante. Sua madre lo ama, lo tiene al sicuro, ed è tutto ciò che conta.

    «Non piangere, piccolo», gli canta all’orecchio e lo culla.

    «Non piangere».

    2. Celia

    Il ragazzo non la pianterà di piagnucolare. Le spezza un po’ il cuore. Gli passa dolcemente le mani tra i capelli e lo abbraccia. «Non piangere», gli sussurra all’orecchio. Non parla inglese molto bene, ma se la cava lo stesso. Dovrà impararlo se vuole tenersi il nuovo animale domestico.

    «Mi dispiace», replica il ragazzo, e si arrende al suo tocco. Sta morendo di sete e trema per la paura. «Ero tutto solo». Si lecca una piega asciutta lungo il labbro superiore. Arriccia il naso per il disgusto – forse dovuto al sapore del suo stesso sangue secco. «Ti voglio bene, mamma».

    Celia avverte una fitta al cuore. Per tante notti ha desiderato di sentirsi chiamare madre, ma non lo sarà mai. È un peccato che questo ragazzo non possa tornare a casa mai più. Deve volere molto bene a sua madre; è un sentimento che lei comprende solo vagamente, non avendo mai conosciuto la sua. «Shhh, pobrecito».

    3. Kid

    Kid conosce quella parola. Significa povero piccolo o qualcosa del genere. Si acciglia; sua madre non parla spagnolo. Una punta di consapevolezza penetra la fitta nebbia della sua coscienza – sta sognando. È molto importante non svegliarsi. Scava più a fondo in quel ricordo vecchio di undici anni delle braccia di sua madre, dell’ultima volta che si è perso e poi è stato ritrovato. Lo ha trovato di nuovo. Lo porterà a casa. La casa è la strada. No… non è così. La casa è…

    La casa non c’è più.

    «Non lasciarmi», sussurra Kid. Gli fa male il petto. Vagamente, comprende che c’è ancora altro dolore da catalogare, sa di aver sofferto per un po’. Scuote la testa, si lascia sfuggire un lamento. Non aprire gli occhi.

    Un uomo parla. Kid inizia a tremare, perché quando sente voci maschili succedono solo cose brutte. Quella consapevolezza s’insinua in lui come sabbie mobili che lo tirano giù nel suo corpo e nel presente.

    Non ha più otto anni.

    I suoi genitori sono morti da un pezzo.

    L’ultimo membro della sua famiglia è stato ucciso sotto i suoi occhi.

    Lui e Nancy sono stati presi in ostaggio.

    Sono stati picchiati.

    Nancy lo ha tradito.

    4. Felipe

    All’inizio, Felipe non voleva avere niente a che fare con il casino di Rafiq. Non ha mai conosciuto Caleb, l’apprendista di Rafiq, e non ha mai sentito questa necessità. Ma le cose cambiano. Gli uomini potenti invecchiano e dormono sugli allori. Felipe è sempre stato paziente ad attendere certi momenti. Momenti come questo.

    Può servirsi del ragazzo per ottenere informazioni su Caleb. Felipe sa già un mucchio di cose, ma non è mai troppo quello che si sa sui propri alleati e sui propri nemici – soprattutto quando l’uno può diventare altro, il nemico del mio nemico eccetera eccetera.

    Perciò quando Rafiq ha chiesto – in modo piuttosto altisonante – se Caleb poteva servirsi della piantagione di Felipe, ha acconsentito. Se avesse saputo che Caleb avrebbe permesso alla sua schiava rapita di scappare e spingere il suo carceriere a sgozzare tre uomini, appiccare un fuoco, prendere due ostaggi, e portarli a casa di Felipe a

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