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Ultrasoma: Corpi, ultracorpi, robot e organizzazioni del III millennio
Ultrasoma: Corpi, ultracorpi, robot e organizzazioni del III millennio
Ultrasoma: Corpi, ultracorpi, robot e organizzazioni del III millennio
E-book152 pagine2 ore

Ultrasoma: Corpi, ultracorpi, robot e organizzazioni del III millennio

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Info su questo ebook

La molteplicità dei corpi e la molteplicità delle intelligenze (naturali ed artificiali) è l’identità dei nostri giorni, l’identità dei nostri corpi e delle nostre organizzazioni. Stiamo procedendo a grandi passi verso una concezione disruption di ufficio come spazio liquido, disseminato e on demand con un corpo collettivo composto di umani, umani aumentati, avatar, robot. Essere fuori di noi – e avere identità multiple - non è più patrimonio di santi o pazzi, è la normale condizione della modernità digitale. Parliamo di corpi e di menti in una condizione di ambiguità tra fisico e digitale, tra cibernetico e biologico che ci porta a riconsiderare completamente la nostra integrità e unicità - la nostra umanità, il nostro ‘soma’ - alla luce di un'evoluzione culturale e tecnologica che ci sta portando sulle strade inesplorate di un vero e proprio, ennesimo, mutamento antropologico.
Questo progetto maturato a partire dal gennaio 2018 con l’incontro ‘Rinascimento e Robot’ è un fluire costante di parole, pensieri, sensazioni a più voci, 12 in totale. Un lavoro organico che trasversalmente ha scelto l’oralità (e la conseguente trascrizione) come dominante per cercare più vicinanza con l’essenza profonda del linguaggio.
Consapevoli di vivere un vero e proprio cambiamento antropologico all’interno della apocalisse culturale dei nostri giorni.
LinguaItaliano
Data di uscita16 dic 2020
ISBN9791220238175
Ultrasoma: Corpi, ultracorpi, robot e organizzazioni del III millennio

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    Anteprima del libro

    Ultrasoma - Fabrizio Bellavista

    Stefano Lazzari, Fabrizio Bellavista, Stefania Operto

    Ultrasoma

    Corpi, ultracorpi, robot e organizzazioni del III millennio

    Ultrasoma.

    Corpi, ultracorpi, robot e organizzazioni del III millennio

    Di Fabrizio Bellavista, Stefano Lazzari, Stefania Operto

    Edizione a cura di StreetLib

    ISBN | 9791220289818

    © Copertina e immagine di copertina: Carlo Alfano

    © Tutti i diritti riservati agli autori. Nessuna parte di questo libro può

    essere pertanto riprodotta senza il preventivo assenso.

    UUID: b9c74c0f-6ae1-43a4-9eea-eb985e1d1adf

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Ringraziamenti

    Il lavoro richiesto dalla stesura di questo testo si è avvalso della collaborazione insostituibile di Antonio Cirella, co-founder di DigitalGuys e di Luisa Cozzi, Digital PR e Direttore Editoriale del Format Tv Poetando Video Poesia. Un grazie anche, per l'importante apporto concettuale, a Fiorella Operto, Board Of Directors at School of Robotics, all'interno dell'evento Rinascimento e Robot.

    Indice

    Ringraziamenti

    Introduzione

    Metodologia

    Il corpo del progetto in 4 parti

    Visione - Stefania Operto

    Nascere

    Crescere

    Morire

    Educare alla tecnologia

    Dialogo - Stefano Lazzari, Fabrizio Bellavista

    Riflessione - Francesco Morace

    Ultrasoma: la vendetta della realtà fisica

    Interazione

    Tiziana Cera Rosco

    Tommaso Correale Santacroce

    Gaetano Fausto Esposito

    Leonardo Federighi

    Francesco Gallucci

    Caterina Garofalo

    Massimo Giordani

    Claudio Tancini

    Note

    Introduzione

    Essere fuori di noi non è più patrimonio di santi o pazzi, è la normale condizione della modernità digitale. Non solo abbiamo identità multiple, che dialogano con un gran numero di persone (i nostri profili social, le mail, ecc.) ma siamo quotidianamente in relazione con bot e con algoritmi che ci profilano, ci accompagnano nelle nostre scelte, condizionano la nostra quotidianità e stanno già interloquendo con noi e intrattenendo una narrazione del tutto nuova, in cui cose e persone si confrontano da pari a pari. Almeno apparentemente - e non sempre.

    Parliamo di corpi e di menti in una condizione di ambiguità tra fisico e digitale, tra intelligenze artificiali e naturali, tra cibernetico e biologico che non ha esempi nella nostra storia passata e che ci porta a riconsiderare completamente la nostra integrità e unicità - la nostra umanità, il nostro soma - alla luce di un'evoluzione culturale e tecnologica che ci sta portando sulle strade inesplorate di un vero e proprio ennesimo mutamento antropologico.

    In questo contesto anche l'impresa si configura sempre più come un individuo ed esprime dunque le stesse caratteristiche nella costruzione di una personomia in un ecosistema, in questo momento sempre più complesso: nella mutazione non incorre soltanto il corpo fisico dell'uomo e dell'azienda, ma anche il corpo sociale, politico, economico, lo scenario intero della nostra civiltà. Le organizzazioni: memoria, identità, senso di appartenenza, ruoli... In quali corpi saranno ancora rintracciabili?

    La molteplicità dei corpi è anche molteplicità delle intelligenze e la corsa delineata dalla Singolarità tecnologica non è un inciampo evolutivo ma un operare su saperi transumani complessi: è la realtà dei nostri giorni.

    Metodologia

    La parte centrale dell'ebook, denominata Dialogo, ha una lunga gestazione, partita nel 2018: si tratta di una serie di conversazioni - audio registrate e poi trascritte – intercorsa per molti mesi tra Stefano Lazzari e Fabrizio Bellavista. Un dialogo spontaneo scevro da alcun accordo preordinato: ne escono due personalità molto diverse e sono state scelte, da parte di entrambi, metodologie di scrittura differenti (per esempio il primo ha preferito mettere la bibliografia in calce).

    Anche la parte chiamata Visione, che contiene il pensiero di Stefania Operto, ha le sue radici in un incontro pubblico e in varie video chat. Nel capitolo Interazione sono raccolte, invece, una serie di testimonianze, anch'esse focalizzate sulle nuove identità e, anche in questo caso, i testi provengono da una trascrizione degli interventi tenuti durante l'evento Corpi, ultracorpi e robot all'interno del Festival della Crescita 2019. Proprio legato alla creazione ed allo svolgimento del Festival della Crescita che, per anni, ha connesso le intelligenze d’Italia del III millennio, è il capitolo Riflessione scritto da Francesco Morace.

    Perché è stata scelta per questo progetto la trascrizione di conversazioni piuttosto che la tradizionale scrittura diretta?

    Da anni sta emergendo sempre più chiara una particolare forma di cultura orale secondaria (citazione di Walter Ong), favorita dai media elettronici. La conseguenza è che il nostro attuale approccio ci porta a leggere di più ed in modo diverso rispetto a ciò che accadeva solo 20 anni fa, a partire dalla quotidianità degli sms, dei tweet, degli alert, dei post, dei pin e del chatting che si somma al flusso dei media cartacei, degli e-book e delle news online. Ricordiamo che il testo 2.0 comprende iperlink, emoticons, gif animate ed espressioni gergali unitamente ai messaggi audio: tutto ciò ci avvicina sempre più ad una cultura orale benché contestualizzata alla contemporaneità. Per finire il dato più importante: prevalgono sempre più le immagini ed i video, dunque un nuovo tipo di trasmissione del sapere che coinvolge aree diverse del nostro impianto cognitivo.

    Il corpo del progetto in 4 parti

    Visione

    Stefania Operto

    Dialogo

    Stefano Stex Lazzari e Fabrizio Bellavista

    Riflessione

    Francesco Morace

    Interazione

    Con interventi di Tiziana Cera Rosco; Tommaso Correale Santacroce; Gaetano Fausto Esposito; Leonardo Federighi; Francesco Gallucci; Caterina Garofalo; Massimo Giordani; Claudio Tancini.

    I presenti e loro job title

    Fabrizio Bellavista, consulente marketing digitale e partner Emotional Marketing Lab;

    Tiziana Cera Rosco, poetessa e body performer;

    Tommaso Correale Santacroce, Digital Content Manager & Video artist, Fondazione Bassetti;

    Gaetano Fausto Esposito, economista e segretario generale di Assocamerestero;

    Leonardo Federighi, Innovation expert & Cloud Service Director at Wiit;

    Francesco Gallucci, vice-presidente Associazione Italiana Neuromarketing AINEM;

    Caterina Garofalo, presidente Associazione Italiana Neuromarketing AINEM;

    Massimo Giordani, presidente Associazione Italiana Sviluppo Marketing AISM;

    Stefano Lazzari, Digital Content Manager, Co-fondatore DigitalGuys;

    Francesco Morace, sociologo, president at Future Concept Lab, fondatore del Festival della Crescita;

    Stefania Operto, sociologa, studiosa di processi sociali e tecnologia;

    Claudio Tancini, founder Informatica Solidale Onlus.

    La copertina

    La copertina è opera d’arte di Carlo Alfano, artista multimediale.

    Visione

    Stefania Operto

    "La casa era piccola ma luminosa. All’interno, il silenzio era interrotto a intervalli regolari solo da un suono leggero, una vibrazione quasi confortante: il continuo movimento del robot che svolgeva in modo autonomo le attività programmate. Andrea aprì gli occhi, alzò lo sguardo e guardò l’ora impressa sul soffitto: 7.56. Una voce allegra riempì lo spazio: «Buongiorno amore, chi vincerà oggi?». Andrea si alzò e, dondolando lateralmente per stabilizzare l’equilibrio, andò in cucina per abbracciare il corpo di quella voce, un corpo vigoroso e statuario, ma al contempo straordinariamente agile e flessibile. Era il rito quotidiano con cui rinnovavano ogni giorno la loro relazione: stringersi con forza e non lasciarsi mai finché uno dei due avesse ceduto all’altro. Andrea, fino a quel momento, aveva sempre perso.

    Mentre si perdevano in quell’abbraccio, così cogente da non lasciare spazio ad altro, lo sguardo di Andrea indugiò sulle cifre luminose che lampeggiavano a intermittenza sul suo polso: SN-19-11. «Restano undici giorni, dobbiamo prenotare la tua visita periodica, cerchiamo di non arrivare all’ultimo momento», disse Andrea con l’affanno che quell’appuntamento ogni volta provocava a entrambi. «Non ti preoccupare amore mio, faranno i consueti controlli e poi ci saranno i soliti documenti da firmare», rispose con tenerezza l’altro corpo: SN-19, il corpo del robot".

    Le prime righe di questo breve racconto fissano lo sguardo su un fotogramma di vita quotidiana di due innamorati. Il seguito, svelandosi, apre ad alcuni interrogativi: chi sono i due personaggi? Chi è il robot? Chi è l’essere umano? E se fossero entrambi robot o esseri umani potenziati? Forse, un giorno, sarà difficile stabilire ciò che è umano da ciò che non lo è o, forse, in futuro non sarà più così importante osservare il corpo, l’involucro che ci permette non solo di essere nello spazio ma anche di immagazzinare i ricordi, conservare le emozioni, esteriorizzare i sentimenti. Il corpo: un sistema complesso e fragile destinato a evolversi e deteriorarsi con il tempo, custode mortale della nostra umanità.

    Il corpo è da sempre uno dei principali oggetti di studio da parte degli esseri umani e questa conoscenza è iniziata in epoche così remote da precedere anche la scienza, così come la intendiamo oggi. La conoscenza del corpo ci ha permesso di acquisire consapevolezza dei nostri limiti biologici e ci ha stimolato a cercare soluzioni per superarli: dagli oggetti artificiali con cui ci siamo protetti o abbiamo affrontato l’ambiente, agli strumenti di pietra, alle pelli per coprirci, manufatti antesignani delle protesi che oggi continuiamo a sviluppare. Ma il corpo umano non è solo un dominio interessante dal punto di vista biologico: per la sociologia il corpo è un concetto multidimensionale complesso, intriso di ruoli sociali, simboli, un progetto, un luogo in evoluzione in cui si costruiscono e decostruiscono processi di identificazione individuale e collettiva.

    Il progresso tecnologico non è una novità nello sviluppo umano e la nostra storia è contraddistinta da scoperte che hanno segnato le epoche storiche, tanto che abbiamo attribuito i nomi in base alle invenzioni del periodo: età della pietra, dei metalli e, più di recente, del vapore, dell’elettricità, dell’elettronica. Nella storia dell’umanità, però, è la prima volta che la tecnologia pervade la vita degli individui e le loro relazioni in modo così profondo.

    Perché analizzare la diade tecnologia e società? Quale ruolo agiscono e come reagiscono allo sviluppo tecnologico concetti come corpo, identità, relazione, memoria? L’introduzione di una nuova invenzione modifica coloro che la usano, ma occorre tempo perché si instauri una nuova cultura collettiva; abbandonato il modello deterministico che considerava lo sviluppo tecnologico una variabile totalmente indipendente dal contesto sociale – il modello causa-effetto in cui la società cambia perché modificata, appunto, dall’impatto conseguente all’introduzione e diffusione della tecnologia – oggi sappiamo che il rapporto tra tecnologia e società è articolato, complesso e storicamente contestualizzato.

    Tecnologia e contesto sociale cooperano nel processo di incorporazione e l’ingresso di un nuovo dispositivo o invenzione nell’interazione quotidiana non è un percorso lineare poiché coinvolge in modo profondo anche la sfera simbolica. La tecnologia struttura nel corso della vita umana simboli e riti tecnologicamente assistiti, nei quali avviene la costruzione dei significati associati all’oggetto tecnologico e, successivamente, il trasferimento di questi significati nelle interazioni quotidiane. Una volta che un rito tecnologicamente assistito si consolida in una pratica formalizzata può assumere un valore simbolico non solo per il singolo individuo ma per tutta la comunità di riferimento. Corpo, identità, relazione sono da sempre luoghi

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