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Percorsi formativi 24 CFU: Metodologie didattiche e Pedagogia
Percorsi formativi 24 CFU: Metodologie didattiche e Pedagogia
Percorsi formativi 24 CFU: Metodologie didattiche e Pedagogia
E-book130 pagine1 ora

Percorsi formativi 24 CFU: Metodologie didattiche e Pedagogia

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Info su questo ebook

Metodologie didattiche e Pedagogia sono due delle quattro materie per il superamento del PF24, sono argomenti complementari, quindi è utile studiarli insieme. Questo ebook quindi è utile al superamento del test per i 24 CFU per l'insegnamento. Sono presenti anche le possibili domande e le parti di maggior importanza sono evidenziate. 
LinguaItaliano
EditoreLia Nussor
Data di uscita27 gen 2021
ISBN9791220808521
Percorsi formativi 24 CFU: Metodologie didattiche e Pedagogia

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    Percorsi formativi 24 CFU - Lia Nussor


    Metodologie didattiche

    Domande

    L’insegnamento è una forma di seduzione. Si tratta, infatti, di un’attività che non può essere considerata un mestiere, ma che nelle sue forme più nobili e più autentiche che presuppone un avere propria provocazione.

    Il rumore nella comunicazione è tutto ciò che disturba il processo di comunicazione tra un trasmettitore e un ricevente

    La metacognizione è il valore della consapevolezza del soggetto che apprende

    Secondo gli studiosi fra il network di riconoscimento, il network strategico e il network affettivo c’è un’intima interconnessione

    Gli aspetti fondamentali che determinano la didattica sono gli obiettivi, i contenuti disciplinari, la conoscenza del contesto e il processo

    Universal design significa la progettazione di prodotti ed ambienti affinché siano usabili da tutte le persone, nel modo più ampio possibile, senza bisogno di adattamenti o di progettazione specializzata

    Secondo il principio numero 2 della universal design for instruction, uso equo, sono da evitare i percorsi didattici individualizzati e differenziati, devono invece essere proposte soluzioni equivalenti

    Secondo il principio numero 4 della universal design for instruction, percettibilità delle informazioni, è necessario prestare attenzione alle possibilità di discriminare ciò che ha un’importanza centrale rispetto alle informazioni secondarie

    L’ universal design for Learning l’attenzione si sposta sulla neurovariabilità delle persone

    Secondo le linee guida della universal design for Learning lo studente deve poter variare la modalità e gli strumenti che gli permettono di esprimersi in risposta alle richieste didattiche

    Per tecnologie Assistive si intende un oggetto, strumento o prodotto, sia esso acquistato, modificato o personalizzato, che è usato per aumentare, mantenere o migliorare capacità funzionali di una persona con disabilità

    Ai fini di una buona progettazione didattica la condivisione del team è indispensabile

    La verificabilità di una progettazione si misura comparando i risultati attesi con quelli ottenuti realmente

    La verifica dell’apprendimento da parte del docente si basa sulla discrepanza tra risultati attesi e risultati ottenuti

    I principali canali della comunicazione non verbale sono: postura, prossemico, espressione del volto, sguardo, gestualità e paralinguistica

    La distinzione fra azione ludica e azione ludiforme consiste in: nell’azione ludica lo scopo è il gioco, nell’azione ludiforme il gioco è il mezzo

    I giochi linguistici, o Ludolinguistica, sviluppano la consapevolezza metafonologica

    Per consapevolezza metafonologica si intende la capacità di richiamare alla mente, e successivamente il pronunciare, il suono corrispondente a un segno convenzionale riconosciuto come lettera alfabetica

    Secondo Vygotskij il gioco contiene tutte le tendenze dello sviluppo in forma condensata

    Secondo Vygotskij esiste una zona di sviluppo prossimo alle cognitiva che va attivata nel processo di insegnamento apprendimento

    Per un’adeguata progettazione didattica l’osservazione del contesto è fondamentale

    Un’adeguata didattica non può prescindere dalle dimensione organizzativa, relazionale e metodologica

    Uno studio condotto nel 1972 da Albert Mehrabian A mostrato che durante un messaggio vocale di valenza neutrale, la maggiore incisività alla comunicazione viene data dal linguaggio non verbale

    Secondo Seymour Papert l’obiettivo è di insegnare in modo tale da offrire il maggiore apprendimento con il minimo di insegnamento

    La didattica ha per oggetto il metodo di insegnamento

    Secondo la teoria costruttivista è necessario dare enfasi alla costruzione della conoscenza e non alla sua riproduzione

    Il processo di apprendimento, per essere tale, deve provocare una modificazione permanente del comportamento

    Per il costruttivismo l’apprendimento consiste nell’interiorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri processi cognitivi

    Per il costruttivismo l’apprendimento deve rendere progressivamente il soggetto autonomo nei propri processi conoscitivi

    Secondo l’approccio costruttivista un compito deve essere autentico, cioè basata sul contesto ovvero situato (= l’apprendimento si verifica in funzione dell’attività, del contesto e della cultura nella quale proviene)

    L’approccio cognitivista considera la metodologia un dispositivo del contenuto culturale al soggetto in apprendimento

    Secondo Ausubel il ruolo del soggetto in apprendimento deve essere attivo

    Per apprendimento significativo si intende un processo di integrazione tra il nuovo apprendimento e la matrice cognitiva pregressa

    L’apprendimento significativo è un processo di assimilazione di competenze e abilità nel quale chi apprende collega le idee in modo non arbitrario a ciò che sa già, vale a dire agli aspetti già esistenti del suo bagaglio conoscitivo

    Le dimensioni della didattica procedono secondo un processo aspirale

    Che cosa si intende per effetto millepiedi? Storia che Paul Watzlawick, psicologo ed esponente della scuola di palo alto, citava spesso nel corso delle sue conferenze, raccontando una storia dove una formichina ricambiava un millepiedi ad un diverso modo di muovere le zampe a cercare un maggior controllo della camminata. Questa forzatura induce l’individuo a controllare ogni sua attività e a non essere naturale. Si innesca così una spirale che non gli permette di fare più niente in quanto pensa a come dovrebbe fare le proprie attività.

    Per didattica laboratoriale si intende un luogo in cui è possibile sviluppare una dimensione progettuale ed operativa, capace di mobilitare il sapere esplicito e tacito

    La didatticalaboratoriale è caratterizzata da trasformazione ed originalità

    L’elaborazione del portfolio delle competenze è un dispositivo utile per promuovere favorire l’attività di riflessione e autovalutazione

    La valutazione educativa è la disciplina finalizzata ad emettere giudizi sulle azioni formative e di insegnamento (o complesso di azioni organizzate come programmi o corsi), intenzionalmente progettate o svolte per guidare e sviluppare apprendimenti (individuali, collaborativi, organizzativi) nei destinatari, con effetti sui sistemi formativi, economico e sociale, e fondata sull’uso di metodi e strumenti propri della ricerca empirica e sperimentale in educazione

    Il cooperative learning, o anche apprendimento cooperativo è un metodo di organizzare l’apprendimento in piccoli gruppi, in genere eterogenei, con uno scopo comune, una responsabilità individuale, un esercizio delle abilità sociali, un buono spirito di collaborazione e il controllo del modo di lavorare insieme

    Attraverso le piattaforme del Web 2.0(tecnologie vuote) lo stile didattico maggiormente efficace è la didattica attiva e collaborativa.

    La didattica  è un’area che comprende le varie metodologie necessarie all’apprendimento, non coincide con il metodo d’insegnamento (eresia pedagogica), ci sono molti molti metodi di insegnamento.

    La metodologia studia le tecniche di impiego dei metodi didattici.

    Definizione di didattica

    Didaktikós  (greco) = ciò che si riferisce all’insegnare

    Didactique  (francese) = (ars) didactica  (latino) = arte dell’insegnare

    Didactica magna, Comenio, 1657

    Opera considerata eponima della didattica.

    Docendi artificium  = arte di insegnare.

    L’oggetto di studio e ricerca della didattica sono le metodologie di insegnamento.

    Herbart , 1776-1841

    Sia l’attività di chi insegna sia la riflessione e la progettazione relative all’insegnamento, alla definizione di orientamenti, conoscenze, condizioni, modalità operative che si ritiene possano assicurarne l’efficacia formativa.

    L’ apprendimento  è una modificazione permanente (del comportamento) delle strutture neurologiche  (si forma un solco, engramma, restano fino alla morte o si perdono con danni cerebrali). Memoria rievocativa.

    La didattica è una parte della pedagogia che ha per oggetto di metodo di insegnamento , è quindi intimamente connessa con la metodologia. La definizione rimanda a quella di insegnamento, inteso come abilità, conoscenze, atteggiamenti, valori, competenze.

    Il docente non può prescindere dalla padronanza degli aspetti che determinano la didattica ( aspetti fondamentali ):

    Che cosa perseguire (gli obiettivi)

    Che cosa insegnare (i contenuti disciplinari)

    Le caratteristiche psico-sociali dello studente e della classe (la conoscenza e l’osservazione del contesto)

    Le metodologie didattiche da attivare (il processo: docente autorevole vs docente autoritario)

    [Libro consigliato: La testa ben fatta - Morin

    È meglio costruire teste ben fatte che teste piene]

    Il gioco è fondamentale per lo sviluppo cognitivo.

    La didattica è l’azione dell’insegnamento, la pedagogia che si fa prassi , ovvero quella particolare azione formativa che si svolge dentro la scuola, contraddistinta da carattere di intenzionalità e sistematicità.

    Intenzionalità  = esistenza di traguardi formativi consapevolmente perseguiti.

    Sistematicità  = organizzazione strutturata e progressiva dell’azione educativa e formativa.

    Per didattica si intende la modalità di organizzazione dell’ambiente di apprendimento, la gestione della mediazione fra  soggetto e oggetto di apprendimento, l’osservazione del ruolo dello studente nel processo di insegnamento/apprendimento, la messa a fuoco del patrimonio culturale su cui lavorare, la strutturazione della comunicazione educativa tra docente e discente, lo studio del processo di apprendimento*, la ricerca sull’insegnamento, la riflessione sulle intenzionalità formative e l’analisi del comportamento dell’insegnante.

    * Le fasi di sviluppo

    Secondo Bruner  noi attuiamo un cambiamento qualitativo della struttura,

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