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Lacrimando
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E-book113 pagine1 ora

Lacrimando

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Info su questo ebook

Un percorso di vita intenso, pieno di ostacoli da superare, sempre con la determinazione della prima volta. L’esistenza della protagonista si aggrappa spesso a un filo, che sta per spezzarsi ma non lo fa mai del tutto. Eleonora Murtinu da quegli sfilacciamenti riparte, ricostruisce e delinea le mosse per il futuro, anche quando le stelle le vanno contro. In quest’opera non mancano momenti felici, che si alternano però a dolori, paure, angosce di ieri e di oggi. Eleonora affronta tutto a viso aperto con la complicità e l’amore dei suoi genitori, della sua compagna Anna e di suo figlio Alessandro.

Eleonora Murtinu nasce a Bazzano, in provincia di Bologna, nel 1982. Dopo aver svolto diversi impieghi, attualmente vive a Bologna, dove gestisce il suo Emporio online per lo più dedicato al mondo femminile. Appassionata di lettura, astrologia e trekking, è giunta finalmente alla pubblicazione del suo primo libro.
LinguaItaliano
Data di uscita6 mag 2024
ISBN9791220152242
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    Anteprima del libro

    Lacrimando - Eleonora Murtinu

    cover01.jpg

    Eleonora Murtinu

    Lacrimando

    © 2024 Europa Edizioni s.r.l. | Roma

    www.europaedizioni.it - [email protected]

    ISBN 979-12-201-4904-4

    I edizione maggio 2024

    Finito di stampare nel mese di maggio 2024

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distributore per le librerie Messaggerie Libri S.p.A.

    Lacrimando

    Alla mia Mamma:

    «Ogni volta che mi abbracci,

    sento il calore del tuo amore.

    Grazie per avermi insegnato a volare,

    ma anche per essermi stata vicina

    quando sono caduta».

    Al mio Papà:

    «Una parola che ha il sapore di casa,

    di calore, di braccia che t’avvolgono

    e ti tengono al sicuro...quello che fai tu

    sempre con me».

    Introduzione

    Che bello!

    Sono molto emozionata di arrivare a questo punto del viaggio e iniziare una nuova avventura. Un qualcosa a cui non avrei pensato solo qualche tempo fa, e che ora appare in tutta la sua forza. Sono qua. Pronta. A rimboccarmi le maniche e a partire da capo. Non è la prima volta, ci sono abituata, a volte a mio malgrado. Ho deciso che è arrivato il momento di aprirmi a chi mi conosce, ma anche agli sconosciuti. Il volume che segue, raccoglie parte della mia esperienza. Le mille sfaccettature che la vita può prendere, anche solo da un anno all’altro. Mi piacerebbe riguardare con gli occhi di oggi la bambina e la ragazza che ero, in seguito la donna e la madre che sono diventata.

    In questo libro vi parlerò di me e di tutto ciò che mi è accaduto in questi anni. Tante cose sono avvenute, ve le racconterò con molta calma. Sedetevi e immaginatevi la situazione, godetevi il momento, prendendovi una pausa. Quella che non ho davvero preso per anni e che mi è mancata terribilmente.

    Vi racconterò delle mie impressioni, mentre compivo un passaggio fondamentale dell’esistenza. Di come, da un giorno all’altro, senza che me ne accorgessi stava cambiando la mia vita. Si stava ribaltando il mio mondo. Ho cominciato a seguire un nuovo flusso, mi sono lasciata andare, ho intrapreso delle azioni che mai avrei immaginato. Ho svolto viaggi, cammini e ho fatto diverse letture, mi sono avvicinata a una nuova filosofia. Anche questo libro rientra in una delle nuove esperienze che dovevo compiere. Ma tutto questo non sarebbe avvenuto se non avessi avuto le persone più care al mio fianco. Sono qui sulla mia scrivania con la luce soffusa di una candela accesa e il pc incollato ai miei occhi che penso a ciò che mi aspetta. Il cervello sta correndo negli anni addietro, verso un passato più lontano, oppure su un dettaglio a cui non ripensavo da anni.

    Ho sempre avuto ritmi sfrenati e reagito d’impulso adesso ho voglia di essere più riflessiva. E voglio portarvi dentro al mio cambiamento e come è accaduto, di come una malattia avrebbe potuto cambiarmi, e invece mi ha insegnato a vivere meglio, l’ho accettata e ne ho fatto tesoro. È difficile essere più forti del destino, ma è possibile scegliere! Questo, forse, è l’unico insegnamento che mi sento di darvi.

    Alcune ferite sono rimaste impresse nella mia mente e sul mio corpo, non mi risparmierò di raccontarle. Lavoro ogni giorno per migliorarmi, lo farò per sempre. Sto per stringere un patto con voi e non voglio deludervi. Se siete arrivati in fondo a questa pagina, sono quasi sicura che arriverete alla fine della mia storia. Non vi trattengo oltre, ora si entra nel vivo

    Buon viaggio!

    Sai cosa si fa quando non se ne può più?

    Si cambia

    (Alberto Moravia)

    Capitolo 1

    La mia prima vita

    Ciao a tutti,

    sono nata a Bazzano, in provincia di Bologna, il 1° luglio 1982 da papà Angelo e mamma Franca. Da subito mi presento al mondo con non poche complicazioni, mia madre è costretta a sottoporsi ad un cesareo d’urgenza a seguito della rottura improvvisa delle acque, rischiammo entrambe la vita, ma per fortuna andò tutto bene e sono qui a raccontarvelo...

    Fino alla mia nascita i miei genitori non erano a conoscenza del sesso del bambino che aspettavano, ma erano certi, inconsapevolmente, che sarei stata una bambina e ancora più sicuri del nome che avrei portato: Eleonora!

    Sono nata in un anno e in un mese importante, l’Italia vinse i mondiali di calcio esattamente 10 giorni dopo la mia nascita, posso dire che

    Il mio segno zodiacale è il Cancro, segno d’acqua governato dalla Luna, mi ritrovo moltissimo nelle caratteristiche che lo rappresentano: sensibile, creativa, dinamica, intuitiva, introspettiva...ma anche soggetta a sbalzi d’umore, instabile, emotiva e decisamente nostalgica. Non sono una calcolatrice, agisco d’impulso perché in tutto ciò che faccio ci metto il cuore, ma sono anche capace di fare un passo indietro di umiltà e so chiedere scusa se mi accorgo di aver sbagliato.

    Ho imparato a camminare nella piccola attività che all’epoca era dei miei genitori, una macelleria di paese, della provincia di Modena.

    Avevo circa 5 anni quando i miei si separarono, rimasi a vivere con la mamma e con papà, nonostante lo vedevo in giorni prestabiliti, mantengo un bellissimo rapporto, ma inevitabilmente la sua mancanza l’ho sentita molto.

    Purtroppo nei primi anni di scuola elementare questi problemi familiari erano abbastanza evidenti, rifiutavo il cibo e piangevo moltissimo e sicuramente una delle mie maestre non era molto d’aiuto, perché non capendo il mio disagio, mi metteva al centro del salone dove mangiavamo come se fossi una bimba da punire. Per fortuna la situazione si risolse con qualche seduta congiunta dalla psicologa con i miei genitori e qualche integratore alimentare a supporto.

    Siamo verso la fine degli anni ‘80 e la separazione non è un evento usuale, tantomeno se la tua vita si svolge in un piccolo paese dove ci si conosce tutti, per forza di cose ti ritrovi a fare i conti con situazioni che amplificano le circostanze: la scuola, le recite, le gite, le feste dove spesso e volentieri ti senti in imbarazzo, triste, non capita, diversa e arrabbiata...d’altronde sei solo una bambina, solo con gli anni e tanto lavoro su me stessa ho capito che la loro scelta è stata la più giusta per tutti e che se avessero portato avanti un matrimonio senza amore, saremmo stati tutti più infelici.

    Infatti nonostante la separazione ho avuto la fortuna di potermi sempre confrontare con entrambi, sono sempre stati presenti per me e come amo dire , senza mai mortificarmi o farmi sentire in colpa quando sbagliavo. Anzi, sono sempre stati al mio fianco per aiutarmi a rimettermi sulla strada giusta, il che vuole dire che si sono subiti crisi isteriche, insicurezze varie, condite con attacchi di panico casuali...insomma quelle situazioni che solo l’amore di un genitore può gestire.

    Ma tendenzialmente, sono una tranquilla...

    Credo di essere un bel mix di entrambi i miei genitori: da mia madre ho ereditato il suo essere diretta, ho pochi filtri e poche mezze misure, bianco o nero, le sfumature solo se c’è il sole, nei problemi non mi piace nascondermi dietro ad un dito vanno affrontati a testa alta, non m’imbarazzo a piangere o a urlare davanti alla gente, siamo tutte e due ripetitive per paura di non essere capite fino in fondo; da mio padre ho ereditato,

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