Cloruro di solforile
Il cloruro di solforile, SO2Cl2, è l'analogo clorurato dell'acido solforico.
Cloruro di solforile | |
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Nome IUPAC | |
Diossido dicloruro di zolfo(VI) | |
Nomi alternativi | |
solfonil cloruro cloruro solforico dicloruro di solforile | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | SO2Cl2 |
Massa molecolare (u) | 134,96 |
Aspetto | liquido incolore, tendente al giallo per esposizione all'aria |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 232-245-6 |
PubChem | 24648 |
SMILES | O=S(=O)(Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,67 |
Solubilità in acqua | reazione energica |
Temperatura di fusione | −54,1 °C (219,05 K) |
Temperatura di ebollizione | 69,1 °C (342,25 K) |
Tensione di vapore (Pa) a 293,15 K | 51100 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 314 - 335 - EUH014 |
Consigli P | 280 - 301+330+331 - 304+340 - 305+351+338 - 309+310 [1] |
A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore pungente. Ha effetto lacrimogeno. Analogamente al cloruro di tionile, la sua elevata tendenza a subire idrolisi lo rende introvabile in natura.
La reazione di idrolisi è la seguente:
- 2 H2O + SO2Cl2 → 2 HCl + H2SO4
con produzione di acido cloridrico e acido solforico.
Sintesi
Il cloruro di solforile viene sintetizzato, in condizioni controllate di pressione e temperatura, a partire da anidride solforosa e cloro gassosi utilizzando un catalizzatore come il carbone attivo:
- SO2 + Cl2 → SO2Cl2
Il prodotto impuro può essere purificato per distillazione frazionata.
Si ottiene anche per ossidazione di cloruro di zolfo con ossigeno in presenza di cloro o per decomposizione termica (180 °C) di acido clorosolfonico. In ogni caso il cloruro di solforile grezzo viene depurato per distillazione frazionata.
Usi
Il cloruro di solforile è utilizzato nella sintesi chimica in qualità di fonte di cloro, più pratico e maneggiabile rispetto all'alogeno. I suoi usi principali riguardano la formazione di α-alogenuri di composti attivati dalla presenza di carbonili (R2C=O) o solfossidi (R2S=O), ma anche di cloroderivati di altri composti quali gli idrocarburi e gli epossidi. SO2Cl2 è anche in grado di reagire con gli alcoli producendo cloruri alchilici.
Reazioni
Mettendo a contatto con l'acqua il cloruro di solforile si ha una violenta reazione chimica che produce acido solforico liquido e acido cloridrico gassoso.
Alla temperatura di 100 °C inizia a decomporsi in cloro e anidride solforosa. Con zolfo a 200 °C si formano cloruri di zolfo e anidride solforosa; con acido solfidrico reagisce dando zolfo, anidride solforosa, acido cloridrico e cloruro di zolfo; con acido solforico concentrato a 700 °C si forma acido clorosolfonico mentre con ammoniaca in eccesso si ottengono cloruro di ammonio e derivati solfonammidici.
In ambito industriale viene principalmente utilizzato per la produzione di pesticidi e nell'industria tessile per evitare il restringimento della lana.
Note
- ^ scheda del cloruro di solforile su IFA-GESTIS