Loderingo degli Andalò

religioso italiano

Fra' Loderingo degli Andalò o Loderengo (Bologna, 1210 circa – Ronzano, 1293) è stato un religioso italiano, tra i fondatori dell'ordine della Milizia della Beata Vergine Maria, noto anche come dei frati Gaudenti.

Una targa che ricorda il quartier generale dei Frati Gaudenti a Firenze, via Porta Rossa

Biografia

Nacque a Bologna nel 1210 presso una famiglia nobile ghibellina: da Andrea Lovello, soprannominato Andalò (donde il suo cognome) e da Ota. Fratello della beata Diana fondatrice del monastero domenicano di sant'Agnese e di Brancaleone che fu podestà di Genova e poi senatore a Roma. Fu imprigionato nel 1239 da Federico II. Ricoprì in seguito la carica di podestà a Modena, Firenze e Bologna.

Nel 1260 fondò l'ordine dei Frati Gaudenti (o cavalieri di Santa Maria). Questo ordine, costituito da chierici e laici, aveva il compito sia di contrastare le eresie, sia di pacificare le avverse fazioni cittadine e per questi motivi i membri dell'Ordine avevano il permesso di portare armi. Assieme a Catalano dei Malavolti fu paciere in varie città per conto di Papa Clemente IV, sebbene il loro ordine vietasse di ricoprire cariche politiche. I due religiosi furono due volte rettori a Bologna (1265 e 1267), mentre nel 1266, poco dopo la battaglia di Benevento e la sanguinosa cacciata dei ghibellini, furono inviati come pacieri a Firenze. Qui ebbe modo di conoscerli Dante, che li collocò entrambi nella bolgia degli ipocriti all'Inferno (Canto XXIII), costretti a vagare per l'eternità coperti da pesantissime cappe di piombo, all'esterno ricoperte d'oro zecchino.

Nel 1267 Loderingo si ritirò nel [[convento (eremo) di Ronzano]] sulle colline bolognesi. Qui ebbe per compagno Guittone d'Arezzo che gli dedicò una canzone nella quale esaltava la sua serena pazienza. Morì in convento nel 1293.

Bibliografia