Gabriele di Saluzzo

abate di Staffarda e vescovo di Aire, poi ultimo marchese di Saluzzo prima dell'annessione al Delfinato

Gabriele di Saluzzo, o Gabriele Ludovico del Vasto (Saluzzo, 26 settembre 1501Pinerolo, 29 luglio 1548), è stato un abate e marchese italiano. Fu priore dell'abbazia di Santa Maria di Staffarda, vescovo di Aire e ultimo marchese di Saluzzo.

Gabriele di Saluzzo
Il marchese Gabriele di Saluzzo
(Cappella marchionale di Revello)
Marchese di Saluzzo
Stemma
Stemma
In carica1537 –
1548
PredecessoreFrancesco di Saluzzo
SuccessoreFine dell'indipendenza del marchesato
Nome completoGabriele Ludovico del Vasto
NascitaSaluzzo, 26 settembre 1501
MortePinerolo, 29 luglio 1548 (46 anni)
SepolturaChiesa di San Giovanni (Saluzzo)
DinastiaDel Vasto
PadreLudovico II di Saluzzo
MadreMargherita di Foix-Candale
ConsorteMaddalena di Annebault
FigliEttore, detto il romano (naturale)
ReligioneCattolicesimo
Gabriele di Saluzzo
vescovo della Chiesa cattolica
Gabriele di Saluzzo (scuola di François Clouet)
 
Incarichi ricopertiVescovo di Aire (1530-1538)
 
Nato26 settembre 1501 a Saluzzo
Consacrato vescovo1530
Deceduto29 luglio 1548 (46 anni) a Pinerolo
 
Marchesato di Saluzzo
Del Vasto

Manfredo I
Figli
Manfredo II
Manfredo III
Figli
Tommaso I
Figli
Manfredo IV
Figli
Manfredo V
Federico I
Figli
Tommaso II
Figli
Federico II
Figli
  • Tommaso III
  • Amedeo
  • Ugo
  • Bernardo
  • Roberto
  • Giacomo
  • Polia
  • Violante
  • Constanza
  • Giovanna, naturale
  • Franceschina, naturale
  • Margherita, naturale
Tommaso III
Figli
Ludovico I
Figli
  • Ludovico II
  • Federico
  • Margherita
  • Gian Giacomo
  • Antonio
  • Carlo Domenico
  • Bianca
  • Amedea
  • Luigia
  • Tommaso, naturale
  • Pietro, naturale
Ludovico II
Michele Antonio
Figli
  • Anna, naturale
Giovanni Ludovico
Figli
  • Augusto, naturale
  • Francesco, naturale
  • Michele, naturale
Francesco
Figli
  • Michele, naturale
  • Antonio, naturale
  • Aleramo, naturale
Gabriele
Figli
  • Ettore, naturale

Biografia

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Quintogenito di Ludovico II e di sua moglie Margherita di Foix-Candale, venne avviato sin dalla tenera età alla carriera ecclesiastica, divenendo abate di Santa Maria di Staffarda e poi, per intercessione della madre, vescovo di Aire (Guascogna) dal 1530 al 1538, quando rinunziò allo stato clericale ed ottenne le redini del marchesato di Saluzzo nel momento più critico della sua storia. Lo Stato, sempre ambito dalla Francia e dai Savoia, era devastato dalle controversie interne dei fratelli Michele Antonio, Giovanni Ludovico e Francesco, che avevano prosciugato le sue finanze. L'energica Margherita di Foix deteneva da anni il potere di fatto, coadiuvata dall'autorevole vicario Francesco Cavassa e, per non perderlo, entrò in conflitto soprattutto con Francesco e Giovanni Ludovico, indirizzando decisamente la politica saluzzese verso la corona di Francia.[1]

La marchesa madre prediligeva apertamente Michele Antonio, ma, vedendo fallire i suoi tentativi di conservazione dell'autorità perché fortemente contrastata dagli altri due figli, si ritirò nella contea di Castres (che le era stata concessa), in Linguadoca, non lontana dal suo luogo di origine, dove morirà nel 1536.[2]

Fatto imprigionare Giovanni Ludovico (sostenitore di Carlo V, aveva regnato per poco più di un anno, ma sarà l'ultimo della linea dinastica, dato che la fine della sua vita avverrà nel 1563 in Francia), Francesco gli succedette per otto anni. Scomparso questi il 28 marzo 1537 senza prole, i francesi fecero lasciare la carica vescovile all'ultimogenito trentaseienne di Ludovico II e di Margherita, Gabriele, che così poté diventare marchese. Non possedeva brillanti capacità di governo, ma accettò e si trasferì nel palazzo di Revello, residenza preferita dalla madre: affidò subito la conduzione dello Stato al francese signore di Sanfront.[3] La zecca di Carmagnola coniò pochissimi esemplari – due tipi in argento e tre di moneta sussidiaria – considerando la debole situazione economica del Paese e chiuse nel 1546.[4]

I ministri di Francesco I di Francia fecero pressione sul debole Gabriele affinché si sposasse per evitare l'estinzione della dinastia: fu scelta Maddalena, figlia di Claudio d'Annebault, e il matrimonio fu celebrato il 10 dicembre 1544 nella cappella marchionale di Revello. Nonostante la giovinezza della sposa, la coppia non ebbe figli e il destino del marchesato, ovvero l'annessione alla Francia, era ormai segnato.[5]

Le sontuose nozze rappresentarono per i sudditi l'estremo momento di illusione di riavere uno Stato forte e prestigioso come un tempo. Ma il marchese non riuscì ad impedire alle truppe francesi di insediarsi stabilmente intorno alla capitale e nei punti strategici, al fine di un più capillare controllo. Gabriele era ormai isolato e il suo ruolo marchesale puramente formale. I francesi, sicuri che i saluzzesi non si sarebbero opposti, il 23 febbraio 1548 accusarono il sovrano di cospirare con gli imperiali e lo rinchiusero nella fortezza di Pinerolo. Poco dopo lo liberarono, ma non poteva lasciare la cittadina. Il successivo 29 luglio l'ultimo marchese di Saluzzo morì, all'età di quasi 47 anni, dopo aver mangiato un melone avvelenato.[6]

La salma di Gabriele fu prima tumulata nella chiesa pinerolese di San Francesco; poi, reclamata dagli ex sudditi, in San Bernardino a Saluzzo e, infine, nella cappella della chiesa di San Giovanni, non lontana dal sarcofago del genitore Ludovico II.[7]

Dopo la deposizione di Gabriele (che aveva avuto un solo figlio naturale, Ettore), i rappresentanti dei comuni saluzzesi, riunitisi per decidere le sorti dell'antico feudo, decisero di chiedere l'annessione alla Francia e la conseguente perdita dell'indipendenza: nel 1549 Enrico II unì al Delfinato le terre che avevano costituito il marchesato di Saluzzo.[8]

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Tommaso III di Saluzzo Federico II di Saluzzo  
 
Beatrice di Ginevra  
Ludovico I di Saluzzo  
Margherita di Roucy Ugo II di Pierrepont  
 
Bianca di Coucy  
Ludovico II di Saluzzo  
Giovanni Giacomo del Monferrato Teodoro II del Monferrato  
 
Giovanna di Bar  
Isabella Paleologa  
Giovanna di Savoia Amedeo VII di Savoia  
 
Bona di Berry  
Gabriele di Saluzzo  
Gastone I di Foix-Candale Arcimbaldo di Grailly  
 
Isabella di Foix-Castelbon  
Giovanni I di Foix-Candale  
Margherita d'Albret Arnaud-Amanieu VIII d'Albret  
 
Margherita di Borbone-Clermont  
Margherita di Foix-Candale  
Tommaso Kerdeston Leonardo Kerdeston  
 
Margherita  
Margherita Kerdeston  
Elisabetta de la Pole Michele de la Pole, II conte di Suffolk  
 
Katherine de Stafford  
 
  1. ^ Muletti, p. 279
  2. ^ Piovani, p. 174
  3. ^ Piovani, p. 178
  4. ^ Roggiero, p. 35
  5. ^ Beltrami, p.59
  6. ^ Piovani, pp. 179-180
  7. ^ Muletti, p. 284
  8. ^ Mola, p. 65

Bibliografia

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  • Delfino Muletti, Carlo Muletti, Memorie storico-diplomatiche appartenenti alla città ed ai marchesi di Saluzzo, vol. VI, Lobetti-Bodoni, Saluzzo 1833.
  • Carlo Beltrami, I Marchesi Di Saluzzo e i loro successori, 1885 (ristampato da Kessinger Publishing, 2010).
  • Orazio Roggiero, La zecca dei marchesi di Saluzzo, Chiantore-Mascarelli, Pinerolo 1901.
  • Piccolo archivio storico dell'antico marchesato di Saluzzo sotto il patronato del conte Ludovico di Saluzzo-Crissolo dei marchesi di Saluzzo / diretto da Domenico Chiattone; con la collaborazione di Costanzo Rinaudo, Ferdinando Gabotto, Giuseppe Roberti. - Rist. anast. - Saluzzo: Editoriale Rosso, 1987.
  • Anita Piovano, Lotte e intrighi alla corte dei Saluzzo, G.M., Sommariva Bosco 1990.
  • Aldo Alessandro Mola, Saluzzo: un'antica capitale, Newton & Compton, Roma 2001.
  • Marco Fratini, L'annessione sabauda del Marchesato di Saluzzo tra dissidenza religiosa e ortodossia cattolica: secc. XVI-XVIII, Claudiana, 2004.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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