Guglielmo III dei Paesi Bassi

re dei Paesi Bassi e granduca del Lussemburgo (r. 1849-1890)

Guglielmo III dei Paesi Bassi, nato Willem Alexander Paul Frederik Lodewijk (Bruxelles, 17 febbraio 1817Apeldoorn, 23 novembre 1890), fu re dei Paesi Bassi e granduca del Lussemburgo dalla morte del padre Guglielmo II nel 1849 fino alla sua morte nel 1890. È stato l'ultimo sovrano maschio dei Paesi Bassi fino al 30 aprile 2013, quando Guglielmo Alessandro è stato incoronato re.

Guglielmo III dei Paesi Bassi
Guglielmo III dei Paesi Bassi nel 1887 circa
Re dei Paesi Bassi
Stemma
Stemma
In carica17 marzo 1849 –
23 novembre 1890
PredecessoreGuglielmo II
SuccessoreGuglielmina
Granduca di Lussemburgo
In carica17 marzo 1849 –
23 novembre 1890
PredecessoreGuglielmo II
SuccessoreAdolfo
Nome completoolandese: Willem Alexander Paul Frederik Lodewijk van Oranje-Nassau
italiano: Guglielmo Alessandro Paolo Ludovico di Orange-Nassau
Altri titoliDuca di Limburgo
NascitaBruxelles, 17 febbraio 1817
MortePalazzo di Het Loo, Apeldoorn, 23 novembre 1890 (73 anni)
Luogo di sepolturaChiesa Nuova di Delft
Casa realeOrange-Nassau
PadreGuglielmo II dei Paesi Bassi
MadreAnna Pavlovna di Russia
ConsortiSofia di Württemberg
Emma di Waldeck e Pyrmont
Figliprime nozze:
Guglielmo
Maurizio
Alessandro
seconde nozze:
Guglielmina
ReligioneRiforma olandese

Biografia

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Guglielmo era figlio di Guglielmo II e della moglie Anna Pavlovna Romanova, figlia dello zar Paolo I di Russia. Dopo aver servito nell'esercito, nel 1839 sposò la prima cugina Sofia Federica di Württemberg, figlia di Guglielmo I di Württemberg e della granduchessa Caterina di Russia, sua zia materna. Il matrimonio fu infelice e molteplici scontri si ebbero sull'educazione dei figli: Sofia era una libera pensatrice ed odiava tutto ciò che era imposto e gerarchico, ad iniziare dall'esercito, mentre Guglielmo era più semplice, più conservatore ed amava i militari. Proibendo attività intellettuali in casa propria, venne definito dalla regina Vittoria del Regno Unito, che corrispondeva con Sofia, uno "zotico contadino"; le sue intense attività extraconiugali invece gli fecero meritare dal New York Times il titolo di "il più grande debosciato del secolo".

Un'altra causa di tensioni coniugali (e successivamente di problemi politici) era il suo carattere incostante e capriccioso: poteva infuriarsi contro qualcuno un giorno ed essere estremamente gentile ed amichevole il seguente.

Guglielmo avversò profondamente i mutamenti costituzionali del 1848 favoriti da suo padre Guglielmo II e da Johan Rudolf Thorbecke: se Guglielmo II e la principessa Sofia li considerarono necessari alla sopravvivenza della monarchia, il principe ereditario li vide solo come delle limitazioni al potere reale, che gli avrebbero impedito di governare come suo nonno, Guglielmo I dei Paesi Bassi. Meditò quindi di cedere i propri diritti a suo fratello minore Enrico, ma la madre lo convinse a recedere: appena un anno dopo, nel 1849, l'improvvisa morte del padre lo fece essere il terzo sovrano dei Paesi Bassi.

 
Guglielmo III dei Paesi Bassi nel 1887

Guglielmo III meditò ripetutamente di abdicare non appena suo figlio Guglielmo di Orange-Nassau fosse stato maggiorenne (cioè nel 1858), ma essendogli sempre difficile prendere una decisione, rimase re. Il suo primo atto fu l'inaugurazione del governo di Thorbecke, il liberale che aveva scritto la costituzione del 1848, che Guglielmo detestava. Quando la gerarchia cattolica dei vescovi venne ristabilita nel 1853, il sovrano trovò un utile pretesto per allontanarlo. Nei suoi primi due decenni di regno licenziò parecchi governi e sciolse molte volte gli Stati Generali, favorendo la creazione di governi regi che regolarmente cadevano di lì a poco, essendo privi di supporto in Parlamento. Provò anche a vendere il Granducato di Lussemburgo nel 1867: il tentativo quasi causò una guerra fra Prussia e Francia, ma contribuì poi a rendere il Lussemburgo un paese del tutto indipendente.

Nel 1877 la moglie Sofia morì e terminarono anni di litigi nel palazzo reale. Nel gennaio 1879 Guglielmo III decise di sposare la principessa Emma di Waldeck e Pyrmont, proveniente da una case regnante minore germanica: ci fu stupore e contrarietà da parte di una parte del mondo politico, perché la sposa aveva più di quarant'anni meno dello sposo: al momento della nozze, lui aveva sessantatre anni e lei ventuno, ma egli scelse una moglie giovane nella speranza di far continuare la famiglia avendo degli altri figli visto che il primogenito rifiutava di sposarsi se non con la contessa Mathilde di Limburg-Stirum, matrimonio reso impossibile per l'opposizione dello stesso sovrano olandese, e l'altro figlio era considerato di salute cagionevele. Emma comunque si mostrò una donna alla mano e quando Guglielmo chiese il permesso al Parlamento (come prevedeva la Costituzione), questo fu accordato facilmente. Emma non era stata la sua prima scelta: precedentemente Guglielmo III era stato rifiutato dalla di lei sorella, la principessa Paolina di Waldeck-Pyrmont e dalla principessa Thyra di Danimarca (sorella di Alessandra, principessa del Galles e poi regina del Regno Unito, e della zarina di Russia Maria Fëdorovna).

Emma ebbe un'ottima influenza sulla personalità capricciosa ed incostante di Guglielmo III ed il matrimonio fu estremamente felice: l'ultimo decennio del regno fu senza dubbio il migliore, dato che il re aveva completamente smesso di intromettersi negli aspetti di governo. Nel 1880 nacque la principessa Guglielmina, divenuta erede al trono dopo la morte dell'ultimo figlio vivente della regina Sofia, dato che dei suoi tre figli maschi uno era morto a sette anni, mentre gli altri morirono entrambi celibi e senza figli. Guglielmo III, ormai anziano, si ammalò gravemente di una malattia ai reni nel 1887 e cominciò a soffrire di demenza. Morì tre anni dopo a 73 anni, e poiché Guglielmina era minorenne, avendo soli dieci anni, Emma fu reggente per la figlia fino al suo diciottesimo compleanno nel 1898.

Poiché il Granducato del Lussemburgo poteva essere ereditato soltanto tramite discendenza maschile, secondo la legge salica, divenne granduca Adolfo, ex duca di Nassau.

Matrimoni ed eredi

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Guglielmo si sposò due volte.

Nel 1839 sposò la cugina Sofia Federica di Württemberg, figlia del re Guglielmo I di Württemberg e della granduchessa Ekaterina Pavlovna Romanova. Da questo matrimonio nacquero tre figli:

  • Guglielmo (Guglielmo Nicola Alessandro Federico Carlo Enrico) (1840-1879), erede al trono dal 1849 fino alla morte;
  • Maurizio (Guglielmo Federico Maurizio Alessandro Enrico Carlo) (1843-1850);
  • Alessandro (Guglielmo Alessandro Carlo Enrico Federico) (1851-1884), erede al trono dal 1879 fino alla morte.

Nel 1879 sposò la principessa Emma di Waldeck e Pyrmont, dalla quale ebbe una figlia:

  • Guglielmina (Guglielmina Elena Paolina Maria) (1880-1962), erede al trono dal 1884 al 1890 e regina dei Paesi Bassi dal 1890 al 1948.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Guglielmo V di Orange-Nassau Guglielmo IV di Orange-Nassau  
 
Anna di Hannover  
Guglielmo I dei Paesi Bassi  
Guglielmina di Prussia Augusto Guglielmo di Prussia  
 
Luisa Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Guglielmo II dei Paesi Bassi  
Federico Guglielmo II di Prussia Augusto Guglielmo di Prussia  
 
Luisa Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Guglielmina di Prussia  
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt Luigi IX d'Assia-Darmstadt  
 
Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld  
Guglielmo III dei Paesi Bassi  
Pietro III di Russia Carlo Federico di Holstein-Gottorp  
 
Anna Petrovna Romanova  
Paolo I di Russia  
Caterina II di Russia Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst  
 
Giovanna di Holstein-Gottorp  
Anna Pavlovna Romanova  
Federico II Eugenio di Württemberg Carlo I Alessandro di Württemberg  
 
Maria Augusta di Thurn und Taxis  
Sofia Dorotea di Württemberg  
Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt Federico Guglielmo di Brandeburgo-Schwedt  
 
Sofia Dorotea di Prussia  
 
 
Il re in divisa da Marina Militare

Onorificenze

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Onorificenze olandesi

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Onorificenze lussemburghesi

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Onorificenze straniere

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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