Giovanni Domenico Juras
Giovanni Domenico Juras (in croato: Ivan Dominik Juras; Arbe, 23 dicembre 1742 – Pola, 19 settembre 1802) è stato un vescovo cattolico dalmata, ultimo occupante della sede di Pola prima della sua unione con la diocesi di Parenzo.
Giovanni Domenico Juras vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Pola (1778-1802) |
Nato | 23 dicembre 1742 ad Arbe |
Ordinato presbitero | 14 agosto 1766 |
Nominato vescovo | 20 luglio 1778 da papa Pio VI |
Consacrato vescovo | 9 agosto 1778 dal cardinale Carlo Rezzonico |
Deceduto | 19 settembre 1802 (59 anni) a Pola |
Biografia
modificaGiovanni Domenico Juras nacque sull'isola di Arbe, allora parte della Repubblica di Venezia, nel dicembre 1742. Dedicatosi alla carriera ecclesiastica, fu ordinato sacerdote nel 1766, per poi completare i suoi studi in Italia, laureandosi in utroque iure presso l'università di Padova nel 1774. Nell'estate del 1778 fu nominato vescovo di Pola e ricevette la consacrazione episcopale a Roma dalle mani del cardinale Carlo Rezzonico, co-consacranti gli arcivescovi Giuseppe Maria Contesini e Carlo Camuzi.
Durante il suo episcopato entrò più volte in contrasto con le autorità veneziane: dapprima, il Senato della Serenissima tentò di limitare la libertà del vescovo nella scelta dei propri canonici e in generale nella gestione del capitolo diocesano, costringendo in più occasioni Juras a intentare causa per difendere i privilegi della diocesi e a recarsi di conseguenza a Venezia per partecipare alle udienze; poi, nel 1783, a seguito del trattato austro-veneziano volto ad armonizzare i confini delle diocesi con quelli tra i due Stati, si vide privare, senza che gli organi diocesani o persino la Santa Sede fossero consultati o avvisati, della giurisdizione sui due terzi della sua diocesi controllati dalla monarchia asburgica, territori nei quali gli fu anche proibito di recarsi da lì in avanti. Juras inviò a riguardo un lungo e dettagliato resoconto a Roma, lamentando anche la generale condizione di trascuratezza e miseria in cui versava la sua diocesi, ma senza ottenere alcun risultato. Per tentare di migliorare la situazione diocesana fece inoltre restaurare la cattedrale di Pola e il vicino palazzo vescovile, i cui lavori terminarono nel 1795.
Dopo la firma dei trattati di Leoben e Campoformio, che sancirono la cessione dei territori veneziani all'Austria nel 1797, Juras fece immediato atto di sottomissione all'imperatore Francesco II, dimostrandosi pronto a collaborare con le autorità asburgiche nella speranza di riottenere per Pola la parte di diocesi che le era stata sottratta, ma i suoi sforzi furono vani.
Morì a Pola il 19 settembre 1802 e fu seppellito nella cattedrale diocesana.[1]
Genealogia episcopale
modificaLa genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Giovanni Francesco Albani
- Cardinale Carlo Rezzonico
- Vescovo Giovanni Domenico Juras
Note
modifica- ^ Raul Marsetič, Il cimitero civico di Monte Ghiro a Pola - Simbolo dell’identità cittadina e luogo di memoria (1846-1947) (PDF), collana Collana degli Atti, Rovigno, Centro di ricerche storiche – Rovigno, Unione italiana – Fiume, Università Popolare di Trieste, 2013, p. 41, ISBN 978-953-7891-00-8.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) David M. Cheney, Giovanni Domenico Juras, in Catholic Hierarchy.
- (HR) bopis biskupa, su biskupija-porecko-pulska.hr.