Michael Czerny

gesuita e cardinale canadese

Michael Czerny (Brno, 18 luglio 1946) è un cardinale, arcivescovo cattolico e gesuita canadese di origine cecoslovacca, dal 23 aprile 2022 prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Michael Czerny, S.I.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Czerny all'inaugurazione della scultura Angels Unawares in Piazza San Pietro.
Suscipe
 
TitoloCardinale diacono di San Michele Arcangelo
Incarichi attualiPrefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale (dal 2022)
Incarichi ricoperti
 
Nato18 luglio 1946 (78 anni) a Brno
Ordinato presbitero9 giugno 1973 dal vescovo Thomas Benjamin Fulton
Nominato arcivescovo23 settembre 2019 da papa Francesco
Consacrato arcivescovo4 ottobre 2019 da papa Francesco
Creato cardinale5 ottobre 2019 da papa Francesco
 

Biografia

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È nato nel 1946 a Brno, nell'omonima diocesi, all'epoca parte della Cecoslovacchia, oggi in Repubblica Ceca. È emigrato con la famiglia nel 1948 a Montréal, in Canada.

Formazione e ministero sacerdotale

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Nel paese Nordamericano frequenta la Loyola High School.

Nel 1963, dopo il diploma, è entrato nella Compagnia di Gesù. Il 9 giugno 1973 è stato ordinato sacerdote della provincia gesuitica canadese. Nel 1978 ha conseguito il dottorato in Studi Interdisciplinari presso l'Università di Chicago. Nel 1979 ha fondato a Toronto il Centro dei Gesuiti per la Fede e la Giustizia Sociale e l'ha diretto fino al 1989.

L'attività in America centrale

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Il 16 novembre 1989 si è consumato l'assassinio di sei confratelli Gesuiti presso l'Università dell'America centrale (UCA) a San Salvador; appresa la notizia si è trasferito nel paese centroamericano per sostituirli. Qui fu prima vice-rettore dell'università e in seguito direttore dell'Istituto per i Diritti Umani della stessa. Ha collaborato attivamente con le Nazioni Unite tra il 1980 e il 1992 per la soluzione del conflitto civile che ha interessato El Salvador. È stato membro di una commissione d'inchiesta inviata dalle Nazioni Unite ad Haiti.

Dal 1992 al 2002 è stato segretario per la Giustizia sociale presso la Curia generalizia della Compagnia di Gesù. Nel 1995 ha partecipato alla XXXIV Congregazione generale della Compagnia.

L'attività in Africa

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Nel 2002 in Africa ha fondato e diretto l'African Jesuit AIDS Network (AJAN), rete di sostegno ai gesuiti africani impegnati per la lotta contro l'AIDS. Dal 2005 ha insegnato all'Hekima College presso la Catholic University of Eastern Africa di Nairobi, collaborando con la Conferenza Episcopale del Kenya. Nel 2009 è stato nominato adiutor del Sinodo dei Vescovi per l'Africa da papa Benedetto XVI. Dal 2010 è stato consulente presso il Pontificio consiglio della giustizia e della pace.

Il 14 dicembre 2016, avendo papa Francesco ristrutturato alcuni uffici della Curia romana, facendo confluire il Pontificio consiglio Iustitia et Pax nel Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, è stato nominato, con Fabio Baggio, sottosegretario della Sezione migranti e rifugiati, che si occupa specificamente di quanto concerne i profughi e migranti; tale nomina ha avuto decorrenza a partire dal 1º gennaio 2017[1]. Dall'ottobre 2018 è membro del Sinodo dei giovani e dal 2019 è stato segretario speciale del Sinodo per la Regione Pan-amazzonica sull'Amazzonia, dove la Rete ecclesiale Pan-amazzonica (REPAM) avrebbe avuto un ruolo importante.

Nel 2016 ha commissionato a Timothy Schmalz la creazione della scultura Angels Unawares: essa raffigura una barca che trasporta migranti e rifugiati, rappresentati con abiti che li identificano con una varietà di culture e periodi. È stata inaugurata in Piazza San Pietro in Vaticano nel 2019.[2]

Ministero episcopale e cardinalato

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Il 1º settembre 2019, benché padre Czerny non fosse vescovo, papa Francesco ne ha annunciato la nomina a cardinale nel concistoro del 5 ottobre[3].

Il 23 settembre 2019 è stato eletto arcivescovo titolare (titolo personale) di Benevento di Proconsolare e il successivo 4 ottobre ha ricevuto la consacrazione nella Basilica vaticana per imposizione delle mani di papa Francesco[4], co-consacranti i cardinali Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità e Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Il 5 ottobre 2019 è stato creato cardinale diacono di San Michele Arcangelo, diaconia della quale ha preso possesso il 19 gennaio 2020.[5] La sua croce pettorale è ricavata dal relitto di una barca usata dai migranti per attraversare il Mar Mediterraneo[6][7]. Di notevoli dimensioni, è stata creata dall'artista italiano Domenico Pellegrino[8].

È stato nominato membro della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli il 21 febbraio 2020 e membro del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso l'8 luglio 2020.

È stato membro della giuria del Premio Zayed per la Fratellanza Umana nel giugno 2021.

Il 23 dicembre 2021 papa Francesco lo ha nominato prefetto ad interim del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, con decorrenza dal 1º gennaio 2022.[9]

A marzo 2022, dopo l'invasione russa dell'Ucraina, il papa ha inviato il cardinale Michael Czerny con aiuti umanitari in Ucraina insieme all'elemosiniere apostolico, il cardinale Konrad Krajewski.[10] Questa missione, che consisteva in diversi viaggi,[11][12] fu considerata un gesto molto insolito da parte della diplomazia vaticana.[13]

Il 23 aprile 2022 lo stesso papa lo nomina prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale[14].

Araldica

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Il suo stemma è composto da un campo verde che evoca l'enciclica di papa Francesco Laudato si', e un barcone carico di migranti come quelli che attraversano il mediterraneo dal Nordafrica all'Europa.

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

Onorificenze

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  1. ^ Rinunce e nomine. Nomina di Sotto-Segretari del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 14 dicembre 2016. URL consultato il 10 settembre 2019.
  2. ^ Williams Megan, Canadian artist's bronze statue depicting plight of refugees in boat unveiled at St. Peter's Square in Rome, in CBC, 29 settembre 2019. URL consultato il 26 gennaio 2020.
  3. ^ Annuncio di Concistoro il 5 ottobre per la creazione di nuovi Cardinali, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 1º settembre 2019. URL consultato il 9 settembre 2019.
  4. ^ Avviso dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche. Ordinazione episcopale conferita dal Santo Padre Francesco, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 26 settembre 2019. URL consultato il 26 settembre 2019.
  5. ^ Avviso dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche, 13.01.2020, su press.vatican.va.
  6. ^ (EN) Cardinal Czerny: My family during World War II - Vatican News, su vaticannews.va, 7 dicembre 2019. URL consultato il 26 gennaio 2020.
  7. ^ (EN) A migrant's cross for a new Jesuit cardinal, su America Magazine, 4 ottobre 2019. URL consultato il 26 gennaio 2020.
  8. ^ (FR) Christophe Herinckx, Cardinal Michael Czerny : “Ma croix est plus connue que moi”, su Cathobel.be, 17 ottobre 2024. URL consultato il 20 ottobre 2024.
  9. ^ Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, su press.vatican.va, 23 dicembre 2021. URL consultato il 23 dicembre 2021.
  10. ^ Vecchi, Gian Guido, Papa sull'Ucraina: «Santa Sede è pronta a tutto per fermare la guerra, è una pazzia», su Corriere della Sera, 3 giugno 2022. URL consultato il 13 aprile 2022.
  11. ^ Il cardinale inviato in Ucraina avverte del rischio di traffico «sotto il nostro naso», su infobae. URL consultato il 13 aprile 2022.
  12. ^ Un'ambulanza per Leopoli - L'Osservatore Romano, su osservatoreromano.va. URL consultato il 13 aprile 2022.
  13. ^ (EN) Associated Press, Pope Francis dispatches 2 cardinals to Ukraine, su POLITICO. URL consultato il 13 aprile 2022.
  14. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Prefetto, del Segretario e del Sotto-Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, su press.vatican.va, 23 aprile 2022. URL consultato il 23 aprile 2022.
  15. ^ Il cardinale Michael Czerny, S.I., Balì Gran Croce di Onore e Devozione dell'Ordine di Malta, su orderofmalta.int, 10 gennaio 2024. URL consultato il 16 febbraio 2024.

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Collegamenti esterni

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