Montagna in Valtellina

comune italiano

Montagna in Valtellina (Muntàgna in dialetto valtellinese) è un comune italiano di 2 959 abitanti[1] della provincia di Sondrio in Lombardia.

Montagna in Valtellina
comune
Montagna in Valtellina – Stemma
Montagna in Valtellina – Veduta
Montagna in Valtellina – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Amministrazione
SindacoRoberto Menegola (lista civica Menegola per Montagna) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate46°11′N 9°54′E
Altitudine567 m s.l.m.
Superficie44,97 km²
Abitanti2 959[1] (31-10-2023)
Densità65,8 ab./km²
Comuni confinantiPiateda, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Sondrio, Spriana, Torre di Santa Maria, Tresivio, Chiuro, Lanzada, Faedo Valtellino, Caspoggio
Altre informazioni
Cod. postale23020
Prefisso0342
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT014044
Cod. catastaleF393
TargaSO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 041 GG[3]
Patronosan Giorgio
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montagna in Valtellina
Montagna in Valtellina
Montagna in Valtellina – Mappa
Montagna in Valtellina – Mappa
Posizione del comune di Montagna in Valtellina nella provincia di Sondrio
Sito istituzionale

Geografia fisica

modifica

Il paese si trova nella media Valtellina. Il punto più elevato del territorio comunale è la vetta del Pizzo Scalino (3323 m). Il torrente Davaglione è un tipico torrente di montagna che nasce presso le alte praterie alpine sovrastanti l'alpeggio di Mara, e dopo aver attraversato il paese, sfocia nel fiume Adda, sul fondovalle valtellinese. Nei pressi del cimitero il Davaglione forma la cascata della Pisaloccacon un salto di circa 20 m. Nel bacino di alimentazione del torrente Davaglione si rinvengono interessanti fenomeni "le piramidi di Terra" dovuti ad erosione accelerata in depositi morenici, tra cui la più caratteristica, che ha dato luogo a storie e leggende, è il "Capel del Diaul". Il pendio soleggiato del territorio, dalle contrade alte al piano, è stato in tempi antichi dissodato; con grande fatica e tenacia sono stati realizzati i tipici terrazzi nei quali si coltiva ancora oggi la vite che produce i rinomati vini DOC e DOCG, esportati anche all'estero, Rosso di Valtellina e Grumello.

Il territorio di Montagna era popolato già nell'Olocene (VII-VI secolo a.C.) dai primi uomini che si recavano in quota alla ricerca di animali da preda. Nel I secolo a.C. inizia la conquista romana delle vallate alpine con conseguente romanizzazione del territorio in cui persistono radicate tradizioni retiche, come l'uso dell'alfabeto nord-etrusco, che nell'arco alpino era diffuso sul finire del IV secolo. Lo attestano l'iscrizione rinvenuta a S. Maria Perlungo nel 1909, scolpita nella pietra con caratteri dell'alfabeto nord-etrusco. Il prezioso reperto viene oggi datato all'inizio della romanizzazione, ossia all'inizio del I secolo a.C.

Montagna ha una storia antica e ciò lo si può dedurre, più che dalla scarsa storiografia, dal territorio. I reperti archeologici rinvenuti, i toponimi (Castaldo e Studegarda sono termini di probabile origine longobarda), i castelli, i resti di antichi nuclei nobili e rurali testimoniano che il territorio di Montagna fu abitato fin dai tempi più remoti, visse le lotte medioevali fra Guelfi e Ghibellini, fu residenza di nobili e ricche famiglie che avevano lasciato tracce di vita cortese nelle sale affrescate delle quattrocentesche e cinquecentesche dimore.

Montagna è ricordata per la prima volta come "vico de Muntania" nel 971 in un atto di vendita. Fece parte, dal punto di vista ecclesiale, della pieve di Tresivio e comprendeva nel proprio territorio anche Spriana, Marveggia, Pendolasco (l'attuale Poggiridenti) e Busteggia. Il 21 gennaio 1429 avvenne il distacco di Montagna dalla Pieve di Tresivio e la costituzione della parrocchia autonoma con sede nella chiesa di San Giorgio.

Simboli

modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica in data 19 giugno 1998.

«D'azzurro, al castello d'argento, aperto, murato e finestrato di 4, poste 2, 2, una sull'altra di nero, esso castello torricellato di due, il fastigio merlato di tre, le torri di due, accompagnato in capo dalla vite pampinosa di verde, accollata al suo calocchio di legno al naturale, curva sotto il peso di un grappolo di porpora, il tutto fondato sulla campagna di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica

Architetture religiose

modifica

Chiesa di San Giorgio

modifica

La chiesa parrocchiale, volta a nord, è dedicata a san Giorgio e presenta una facciata a capanna, risalente al XV secolo. Sempre in centro del paese sono presenti altre due chiese: la chiesa della Madonna del Carmine (XV secolo) con uno splendido presbiterio completamente affrescato dal noto pittore comasco Sigismondo de Magistris e la chiesa della Beata Vergine Addolorata (XVIII secolo) detta popolarmente "dei morti".

Altre chiese

modifica
  • Nella contrada Madonnina si trova una chiesa del XVIII secolo dedicata alla Madonna di Caravaggio.
  • Nei pressi del castello Grumello si trovano la Chiesa di Sant'Antonio Abate (XVII secolo) e la chiesetta di San Rocco (XII secolo).
  • A circa 900 m s.l.m. si trovano altre due chiese: Santa Maria Perlungo (secolo XV) a est del torrente Davaglione e la chiesa di San Giovanni Battista (XV-XVI secolo) a ovest del torrente.
  • Inoltre sulla strada panoramica, appena giunti a Montagna, si trovano il Santuario del Cuore Immacolato di Maria e l'annesso Convento dei Padri Cappuccini, eretti tra il 1961 e il '62 su progetto dell'ing. Tirinzoni.
  • A Montagna Piano si trova la chiesa di San Giuseppe eretta nel 1969 su progetto di Giulio Conforto Galli.

Architetture civili

modifica

Sono presenti i resti di due castelli medioevali: il castello Grumello (oggi di proprietà del F.A.I.) e il castello di Mancapane (900 m s.l.m.)

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[4]

Cultura

modifica

A Montagna occasione di ritrovo sono le seguenti feste: 1) Sagra di Sant'Antonio; 2) Montagna vive le tradizioni; 3) Feste della Madonnina; 4) Festa di Ca' Farina 5) Festa di Santa Maria. 6) Santo patrono San Giorgio. 8) Festa di Mara.

Geografia antropica

modifica

Contrade

modifica

Il territorio di Montagna in Valtellina è diviso in varie "contrade" poste sulle pendici del versante retico, di cui: Centro (detto anche Piazza) - Madonnina (Ca' Leuscc) - Pace - Ca' Bonini - Campagna - Ca' Credaro e Ca' Paini a ovest del Torrente Davaglione e: Prada - Ca' Castaldo - Ca' Vervio - Ca' Farina - Caparoni - Ca' Magini e Ca' Maiolo a est del torrente, nonché l'insediamento in pianura sviluppatosi in tempi recenti e denominato Montagna Piano - una zona che, fino a non molti anni fa era destinata all'agricoltura e sfruttata, oltre che per la fienagione, anche per la transumanza nel periodo autunnale e primaverile.

Amministrazione

modifica

Da giugno 2024 il Sindaco è Roberto Menegola sostenuto dalla lista civica Menegola per Montagna.

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia

modifica
  • Montagna, Storia di una terra e della sua gente, Biblioteca Comunale di Montagna in Valtellina, 1990.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN249423143 · GND (DE4819239-9
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia