Zinédine Zidane
Zinédine Yazid Zidane (pron. francese [ˌzineˈdin jaˈzid ziˈdan]), (Marsiglia, 23 giugno 1972) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore francese, di ruolo centrocampista. Campione del mondo nel 1998 e campione d'Europa nel 2000 con la nazionale francese.
Zinédine Zidane | |||||||||||||||||||||||||
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Zidane nel 2017 | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Francia | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 185 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 79 kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 10 luglio 2006 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 27 maggio 2021 | |||||||||||||||||||||||||
Soprannominato Zizou, è considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio.[1][2][3] Cresciuto nel Cannes, si afferma nel Bordeaux con cui vince una Coppa Intertoto UEFA. Nel 1996 viene acquistato dalla Juventus, dove in cinque stagioni conquista due campionati italiani, una Supercoppa italiana, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale e una Coppa Intertoto UEFA. Nell'estate del 2001 si trasferisce al Real Madrid per la cifra allora record di 150 miliardi di lire,[4] contribuendo alla vittoria di un campionato spagnolo e due Supercoppe di Spagna nonché di una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale. Al termine della stagione 2005-2006 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.
Con la nazionale francese ha partecipato a tre campionati del mondo (Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002 e Germania 2006) e a tre campionati d'Europa (Inghilterra 1996, Belgio-Paesi Bassi 2000 e Portogallo 2004), vincendo da protagonista e numéro dix dei suoi la rassegna iridata del 1998 e quella continentale del 2000. Con la maglia dei Bleus ha totalizzato 108 presenze e 31 reti.
A livello individuale ha vinto un'edizione del Pallone d'oro (1998) e tre del FIFA World Player of the Year (1998, 2000, 2003), record condiviso con Ronaldo.[5] Occupa la 28ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer[6] e la stessa rivista lo ha inserito inoltre nella formazione degli undici migliori giocatori della storia del calcio.[7] La FIFA lo ha inoltre piazzato al terzo posto nella classifica dei migliori numeri dieci della storia[8][9] mentre nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.[10][11] La BBC lo ha definito il miglior giocatore europeo dell'intera storia calcistica[12][13] e nel 2009 è stato inserito nella Squadra ideale del decennio dal periodico britannico Sun.[14]
Da allenatore del Real Madrid, ha vinto tre UEFA Champions League, due campionati spagnoli (2016-2017 e 2019-2020), due Supercoppe UEFA, due Supercoppe di Spagna e due Coppe del mondo per club. Eccezion fatta per il naturalizzato Helenio Herrera,[15] Zidane è stato il primo tecnico francese vincitore della Champions League.[16] È, con Fabio Capello e Marcello Lippi, l'unico allenatore ad aver raggiunto tre finali consecutive della Champions League, ma l'unico ad averle vinte tutte, diventando così il primo allenatore a vincere tre edizioni consecutive della massima competizione europea per club.[17]
Biografia
modificaFamiglia e origini
modificaNacque a Marsiglia, originario di una famiglia berbera:[18] il padre, Smaïl Zidane, era un pastore e musulmano praticante della Cabilia, una regione dell'Algeria settentrionale, che aveva deciso di attraversare il Mediterraneo e andare a lavorare come muratore in Francia nel 1953.[19] Dopo l'indipendenza dell'Algeria, sopraggiunta nel 1962, Smaïl voleva ritornare in patria dopo aver trascorso nove anni nei cantieri della Seine-Saint-Denis,[20][21] ma poco prima di imbarcarsi per l'Africa incontrò Malika, una marsigliese anch'essa originaria della Cabilia, che sposò poco dopo.[19] Alla fine la coppia decide di rimanere in Francia e di stabilirsi a Marsiglia.[19]
Vita privata
modificaA diciassette anni, Zinédine Zidane incontra la futura moglie Véronique;[22] la coppia si sposa nel 1994[19] e ha quattro figli: Enzo (nato nel 1995 e così chiamato in omaggio a Enzo Francescoli, idolo d'infanzia di Zizou[19]), Luca (1998) e Théo (2002), nati a Marsiglia, e Élyaz (2005), nato a Madrid.[19]
Tutti giocano o hanno giocato nel Real Madrid, con il cognome della madre (Fernández[23]): Enzo giocava come centrocampista (Real Madrid C / Real Madrid Castilla), Luca come portiere (Juvenil B), Théo come attaccante (Infantil B) ed Elyaz (Benjamin A).[24] Convocabile sia da parte della Francia che da parte della Spagna, Enzo Fernández viene selezionato nel 2009 nell'Under-15 della Spagna e poi nell'Under-19 della Francia nel 2014.[25] Il 16 novembre 2015 ha debuttato nel Real Madrid Castilla, seconda squadra dei blancos della Segunda B (terza serie) allenata dal padre.
Zidane risiede a Madrid, nel quartiere residenziale Conde de Orgaz, dove possiede una proprietà di circa 600 m².[19][26] Possiede inoltre una vasta proprietà nel comune di Onet-le-Château, regione di Rodez dove vivono i suoceri.[27][28]
Zinédine Zidane è portatore sano di anemia mediterranea (talassemia minor): caratteristica genetica diffusa nel bacino del Mediterraneo e condizione sostanzialmente benigna.[29]
A proposito della sua religione, Zidane si è definito come un «musulmano non praticante».[30]
Impegno nel sociale
modificaDal 2001 è ambasciatore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).[31] A Marsiglia, la sua città natale, ha fondato una scuola calcio per aiutare i bambini più poveri.[4]
Altre attività
modificaNel 2008 ha interpretato una piccola parte nel film Asterix alle Olimpiadi. Nel 2011 ha pubblicato un libro autobiografico dal titolo La semplice eleganza di un eroe.[32]
Caratteristiche tecniche
modificaGiocatore
modifica«Io ho allenato il trequartista per definizione, Zidane. Quando tornava a togliere palloni a centrocampo con le cattive maniere, la squadra era come attraversata da una scossa. Se picchia Zidane, noi dobbiamo dare il doppio di energia.»
Accostato ai connazionali Michel Platini e Raymond Kopa,[34][35] Zidane era un trequartista[36] in grado di coniugare potenza fisica e doti tecniche.[4][37] Il suo ruolo preferito era dietro le punte,[38] anche se in carriera è stato impiegato talvolta come seconda punta,[39] come tornante o centrocampista centrale nel 4-4-2[40][41][42] e nel ruolo di regista di centrocampo nel 4-3-3.[43][44]
Pur non essendo molto veloce,[37] aveva una buona accelerazione palla al piede.[45] Abile nel dettare i tempi della squadra[45] e nel fornire assist per i compagni,[46][47] era inoltre dotato di fantasia,[37] senso della posizione e una grande visione di gioco.[48][49] Dotato di un'eleganza innata,[48] eccelleva anche nel controllo di palla[4][48][50] e nel dribbling (spesso effettuato con il gesto della veronica).[48][51] Ambidestro,[52] era inoltre un buon finalizzatore, che ha spesso segnato gol decisivi in carriera,[37][45][47] pur non essendo particolarmente prolifico.[53] Specialista nei calci di rigore[54][55][56] e nei calci piazzati,[57] era abile anche nel gioco aereo.[37][48]
Si faceva anche apprezzare nel gioco senza palla per le sue doti di corsa, lo spirito di sacrificio e l'attenzione alla fase difensiva.[36][37][38]
Allenatore
modificaIn panchina si dimostra un tecnico dal gioco non spettacolare ma molto pragmatico[58][59] (facendo in questo tesoro delle esperienze passate agli ordini, o al fianco, di allenatori quali Marcello Lippi o Carlo Ancelotti),[59] capace di adattarsi e quindi sfruttare al meglio le qualità dei giocatori a disposizione in rosa,[58] oltreché col carisma necessario per sostenere le pressioni derivanti dal gestire uno spogliatoio di grandi nomi o il lavorare in piazze calcistiche dalle alte aspettative.[60]
Carriera
modificaGiocatore
modificaClub
modificaGli inizi
modificaZidane ha dato i primi calci al pallone nel suo quartiere marsigliese; il suo idolo è stato da sempre il trequartista uruguaiano Enzo Francescoli.[61][62] Fino all'età di 11 anni, inoltre, è stato appassionato anche di judo.[63]
All'età di nove anni entra nel club del quartiere, l'AS Foresta 11,[64] del quale diventa ben presto capitano.[63] L'anno seguente, nel 1982, entra nella squadra del Saint-Henri, dove veste la maglia numéro dix[65] e, l'anno dopo, passa al Septèmes-les-Vallons.[62] Nel 1986 partecipa ad alcune importanti selezioni, durante le quali cattura l'attenzione di Jean Varraud, ai tempi osservatore del Cannes. Si reca dunque in Costa Azzurra per un provino dalla durata di sei settimane: la società, intuendo già da quel momento le capacità del ragazzo, alla fine decide di fargli firmare un contratto da professionista.[66]
Cannes
modificaZinédine Zidane entra nel 1987, all'età di quindici anni, nella squadra del Cannes, all'epoca allenata da Guy Lacombe.[67] Viene ospitato a Pégomas, villaggio che in futuro dedicherà una piazza in suo nome.[68] In questo periodo è importante l'aiuto di Jean Varraud.[69] L'esordio con la maglia del Cannes arriva il 20 maggio 1989, a 16 anni, in una partita di Ligue 1 pareggiata dalla sua squadra 1-1 con il Nantes;[69][70] in questa gara entra a dodici minuti dalla fine.[69] Il 10 febbraio 1991 segna il suo primo gol da professionista in campionato nel vittorioso 2-1 contro il Nantes,[71] per il quale verrà premiato dal presidente della squadra con un'auto nuova.[69] Al termine della stagione, il Cannes si classifica al quarto posto, qualificandosi per la UEFA Europa League.[69] Zidane riesce a farsi notare da diversi allenatori che cercano in tutti i modi di acquistarlo.[69]
Bordeaux
modificaNel 1992 arriva al Bordeaux, dopo la retrocessione del Cannes,[69] che lo ha acquistato per 3 milioni di franchi (460.000 euro).[69] L'approccio con la nuova squadra è facilitato dalla presenza dell'allenatore Rolland Courbis, anche lui marsigliese.[69] Lo stesso Courbis darà a Zidane il soprannome "Zizou".[69] Con i compagni francesi Christophe Dugarry e Bixente Lizarazu forma il "triangolo di Bordeaux".[69] Al termine della prima stagione, Zidane segna 10 gol e gioca 35 partite, risultando il miglior giocatore della squadra.[72]
Qualificato per la Coppa UEFA, ottenuta grazie al quarto posto in campionato, il Bordeaux riesce ad ottenere grandi risultati in campionato, grazie specialmente a Zidane.[73] Nonostante il cartellino rosso contro il Marsiglia a causa di un pugno dato a Marcel Desailly nel settembre del 1993, Zidane è diventato il beniamino della sua squadra.[74] L'eliminazione precoce in Coppa non impedisce Bordeaux di concludere il campionato con un ottimo quarto posto. Alla fine della stagione, dopo aver segnato 6 gol in 34 partite,[72] Zidane riceve il Trophées UNFP du football come miglior esordiente nel 1994.[75] Nella stagione successiva, il Bordeaux viene eliminato subito in Coppa UEFA e ottiene il quinto posto in campionato. Zidane rimane uno dei punti determinanti per la squadra, segnando sei 6 gol in 37 partite.[72]
Nella stagione 1995-1996, il Bordeaux vince la Coppa Intertoto, grazie anche a Zidane che segna 5 gol in 8 partite.[76] Nel quarto turno di Coppa UEFA, Zidane ha segnato un gol da quaranta metri nella sfida contro il Real Betis.[77] Ai quarti di finale, il Bordeaux è costretto a battere il Milan.[78] Dopo aver perso la prima gara per 2-0, i francesi riescono a ribaltare il precedente risultato grazie al risultato di 3-0. In questa gara, Zidane è uno dei protagonisti, essendo l'autore dei due assist per la doppietta di Christophe Dugarry.[79] La squadra riesce ad arrivare in finale, ma perde contro il Bayern Monaco. Zidane termina la stagione con 6 gol in 33 partite e riceve il suo secondo Trophées UNFP du football, stavolta come miglior giocatore del 1996.[80]
Con il Bordeaux Zidane ha giocato per quattro anni, siglando 28 gol in 139 gare di campionato.
Juventus
modificaNel 1996 arriva in Italia, alla Juventus, squadra allenata da Marcello Lippi, per 7,5 miliardi di lire.[81] Seppur all'inizio presenti un calo atletico,[82] Zidane riesce in breve tempo a mettersi in mostra con la nuova squadra. Segna il suo primo gol, il 20 ottobre 1996, nella gara vinta per 2-0 contro l'Inter.[83] La prima stagione è un successo per i bianconeri: vincono una Coppa Intercontinentale, la Supercoppa UEFA e il loro 24º scudetto. Zidane è protagonista di questi successi anche grazie ai suoi cinque gol e alle sue 29 presenze in campionato.[72] In Champions League Zidane ha giocato ottimamente, ma ciò non è bastato a vincere la finale contro il Borussia Dortmund.[84]
La stagione 1997-1998 si apre con la conquista della Supercoppa italiana.[85] In campionato, Zidane gioca 32 partite e segna 7 gol e, al termine di questo torneo, conquista il suo secondo scudetto consecutivo.[86] In Champions League, la Juventus perde ancora una volta la finale, stavolta con il Real Madrid.
Dopo aver conquistato il titolo di campione del mondo con la nazionale francese, Zidane viene insignito del Pallone d'oro a dicembre del 1998, diventando il quarto giocatore francese ad aggiudicasi tale trofeo.[87][88] La stagione 1998-1999, però, non è molto fortunata per il giocatore francese: segna solo 2 gol in 25 partite ed è vittima di un duro infortunio a fine stagione.[89] Al termine della stagione, la Juventus si classifica al 7º posto e Lippi viene sostituito da Carlo Ancelotti.
Nella stagione 1999-2000, pur con gli alti e bassi vissuti a livello di club, con cui ottiene solo la vittoria della Coppa Intertoto, Zidane è comunque il favorito per vincere il suo secondo Pallone d'oro, soprattutto grazie alle ottime prestazioni offerte con la nazionale al campionato d'Europa 2000.[69] Tuttavia, a causa dei suoi cartellini rossi rimediati in Champions League, perde la possibilità di ottenere il riconoscimento calcistico.[90][91] Nella stagione 2000-2001, Zidane trova complicità con l'attaccante francese David Trezeguet: la coppia riesce a portare la Juventus in testa alla classifica.[92] Tuttavia, il pareggio di 2-2 con la Roma, impedisce alla Juventus di vincere lo scudetto. Conclude la stagione con 6 gol in 33 partite.
Con i bianconeri gioca complessivamente 212 partite e segna 31 gol, di cui 24 in Serie A. Seppur osannato dai tifosi, dopo la cessione del giocatore, nel 2001, Agnelli lo definì "più divertente che utile".[93]
Real Madrid
modificaNel 2001 si trasferisce dalla Juventus al club spagnolo del Real Madrid, che, per averlo tra le sue file, oltre a siglare un contratto triennale con il giocatore, spende 150 miliardi di lire, realizzando il più costoso trasferimento di un giocatore nella storia del calcio fino a quel momento.[4][94] Sceglie di indossare la maglia numero cinque,[95] precedentemente appartenuta alla bandiera madrilena Manuel Sanchís.[96] All'inizio della sua prima stagione, Zidane non riesce a trovare il giusto spazio in squadra, anche a causa della concorrenza con gli altri giocatori come Raúl e Figo.[97] Con l'arrivo di Zidane la squadra si aggiudica subito la Supercoppa di Spagna.[98] Zidane ha segnato il suo primo gol il 15 settembre 2001 contro il Real Betis.[99] Ben presto il francese si dimostra grande protagonista nella stagione dei madrileni, culminata con la sua pregevole e decisiva marcatura nella vittoria per 2-1 contro il Bayer Leverkusen nella finale della UEFA Champions League 2001-2002. In quell'occasione Zidane riesce a trasformare il traversone di Roberto Carlos in un tiro al volo che si infila nell'angolo alto della porta difesa dal portiere Hans-Jörg Butt.[100] Al termine della stagione, Zidane vince per la prima volta la UEFA Champions League, dopo due finali perse.[101] e, successivamente, anche la Supercoppa UEFA[102] e alcuni mesi dopo la Coppa Intercontinentale.[103]
Nella stagione 2002-2003 vince per la prima volta il campionato spagnolo all'ultima giornata, realizzando 9 gol in 33 partite,[104] ma, dopo la vittoria della Supercoppa di Spagna 2003, malgrado la politica dei cosiddetti Galácticos voluta dal presidente Florentino Pérez, incentrata all'acquisto dei migliori calciatori del panorama mondiale, la squadra non avrebbe più centrato successi nelle tre annate seguenti.[105]
Nel 2003-2004 il francese chiude, con i compagni, il campionato al quarto posto, realizzando 6 gol in 33 presenze e perde la finale di coppa nazionale contro la Real Sociedad. Ancora più negativa è, per la squadra, l'annata 2004-2005, e anche la stagione 2005-2006 è avara di soddisfazioni per il Real Madrid, giunto alla fine di un ciclo. Il 15 gennaio 2006 Zidane realizza la prima tripletta in carriera, nella vittoria per 4-2 in campionato contro il Siviglia; è il primo calciatore francese a realizzare tre reti in una partita della Liga spagnola. Seguirà un'altra tripletta, realizzata dal fuoriclasse contro l'Espanyol (4-0).[106] Il 25 aprile seguente Zidane rende nota l'intenzione di ritirarsi dopo il campionato del mondo 2006.[107] Il 7 maggio 2006 disputa la sua ultima partita a livello di club, contro il Villarreal allo stadio Santiago Bernabéu: i tifosi del Real Madrid gli riservano un caloroso tributo, sventolando dei cartelli con il suo nome e il suo numero di maglia, il 5, e i suoi compagni di squadra indossano magliette commemorative con la scritta ZIDANE 2001-2006 sotto il logo del club.[108] Zidane firma il gol del provvisorio 2-2 con un colpo di testa vincente su cross di David Beckham (la gara finisce 3-3).[109] Conclude l'ultima annata della propria carriera agonistica con 6 reti segnate in 29 partite di campionato.[110]
Per le Olimpiadi di Atene 2004 Zidane fu uno dei tedofori.
Nazionale
modificaGli esordi, l'europeo 1996
modificaNel 1994 partecipa all'europeo Under-21, dove i francesi si classificheranno al quarto posto dopo aver perso la semifinale contro l'Italia e quindi la finale per il terzo posto contro la Spagna.
Dopo la mancata qualificazione al campionato del mondo 1994, la nazionale maggiore francese è in crisi: il nuovo commissario tecnico Aimé Jacquet decide di convocare alcuni giovani e, tra questi, spicca il nome dello stesso Zidane, reduce da ottime prestazioni con il Bordeaux.[74] Durante la gara contro la Rep. Ceca del 17 agosto 1994, Zidane esordisce in nazionale maggiore all'età di 22 anni; il giocatore entra al 63' minuto di gioco al posto di Corentin Martins sul punteggio di 2-0 per i cechi[111] e firma in pochi minuti una doppietta che consente di agguantare un pareggio in rimonta.[112]
Divenuto trequartista titolare,[113] Zidane viene convocato per il campionato d'Europa 1996 in Inghilterra, dove indossa la maglia numéro dix. Dopo aver vinto ai tiri di rigore contro i Paesi Bassi,[114] i francesi vengono sconfitti, sempre ai rigori, in semifinale dalla Repubblica Ceca.[115] Zidane chiude il torneo con una prestazione deludente e poco incisiva per la squadra.[116] L'anno seguente viene convocato per il Torneo di Francia, dove realizza un unico gol nella partita contro l'Italia, conclusasi 2-2,[117] inaugurando così lo Stade de France.[117]
Le vittorie del mondiale 1998 e dell'europeo 2000
modificaSempre da Aimé Jacquet viene convocato per il campionato del mondo 1998. La Francia ottiene la qualificazione con un turno d'anticipo battendo l'Arabia Saudita 4-0; Zidane, colpevole di un fallo di reazione a risultato già fissato, viene espulso dall'arbitro e squalificato per due turni.[118] Torna in campo nella partita di Saint-Denis il 3 luglio valida per l'accesso alla semifinale. La Francia sconfigge l'Italia per 4-3 dopo i rigori; Zidane segna il primo penalty dei francesi.[119] Battuta anche la Croazia in semifinale,[120] il 12 luglio allo Stade de France di Saint-Denis, la Francia vince il trofeo in finale contro il Brasile (campione in carica) per 3-0, grazie alla doppietta di Zidane e al gol di Emmanuel Petit.[121][122] La Francia vince il mondiale per la prima volta.[122]
Zidane viene convocato per il campionato d'Europa 2000 che si giocherà in Belgio e nei Paesi Bassi. Raggiunti i quarti di finale, la Francia affronta il 25 giugno a Bruges la Spagna:[123] qui Zidane segna un gol, portando la Francia alla vittoria per 2-1. Decide con un golden gol anche la semifinale giocata e vinta a Bruxelles il successivo 28 giugno, col medesimo punteggio, contro il Portogallo.[124] Il 2 luglio a Rotterdam vince il suo primo titolo europeo, battendo in finale l'Italia, grazie al golden gol di David Trezeguet, dopo l'1-1 dei tempi regolamentari.[125]
Le delusioni del mondiale 2002 e dell'europeo 2004
modificaDopo il ritiro di Didier Deschamps, Zidane viene nominato vice-capitano della squadra francese.[126]
Il 26 maggio 2002, poco prima della partenza per il campionato del mondo 2002 (al quale la Francia è qualificata d'ufficio in quanto campione in carica), Zidane si infortuna al quadricipite della coscia sinistra.[127] In sua assenza, la Francia perde e pareggia rispettivamente con Senegal e Uruguay nelle prime due sfide della fase a gironi. Zidane torna in campo contro la Danimarca, tuttavia, trovandosi in condizioni fisiche piuttosto precarie, non risulta incisivo per la squadra francese, che viene sconfitta per 2-0. La Francia è, a sorpresa, fuori dal mondiale, con un solo punto ottenuto in tre gare e nessuna rete segnata: è il peggior risultato per una nazionale campione del mondo in carica nella storia della rassegna iridata.[128] L'anno seguente non viene convocato per la Confederations Cup, vinta comunque dai transalpini.[129]
Partecipa anche al campionato d'Europa 2004, esordendo con una doppietta che vale il successo in rimonta contro l'Inghilterra.[130][131] Nell'ultima gara del girone, realizza un altro gol nella partita vinta per 3-1 con la Svizzera.[132] I campioni d'Europa vengono eliminati nei quarti di finale dalla Grecia, che succederà poi loro nell'albo d'oro della manifestazione.[133] Nell'agosto dello stesso anno, il calciatore annuncia il proprio addio alla Nazionale.[134][135][136][137]
Il secondo posto al mondiale 2006 e il ritiro
modificaNell'estate 2005 torna tuttavia sui propri passi,[138] comunicando il rientro nei Bleus allenati da Raymond Domenech.[139] Festeggia il suo ritorno il 17 agosto,[140] segnando un gol nell'amichevole con la Costa d'Avorio.[141][142] Prende quindi parte alla rassegna iridata in Germania. Qualificatasi agli ottavi di finale, la Francia sconfigge la Spagna per 3 a 1 grazie ai gol di Zidane, Ribéry e Vieira.[143] Durante la seconda fase del torneo Zidane si rende autore di ottime prestazioni, tra cui quella con il Portogallo, durante la quale segna il gol su rigore che vale alla Francia l'accesso alla finale contro l'Italia.[144]
Nei minuti iniziali della finale di Berlino, con un calcio di rigore a cucchiaio (mandando la palla a battere contro la parte interna della traversa prima di varcare la linea di porta), porta in vantaggio i suoi:[145][146] è il suo terzo gol in una finale mondiale, dopo la doppietta del 1998, affiancando così i brasiliani Vavá (1958 e 1962) e Pelé (1958 e 1970) e il tedesco Paul Breitner (1974 e 1982) nel gruppo dei giocatori che hanno segnato in due diverse finali della rassegna iridata; a questi si aggiungerà in seguito un connazionale di Zidane, Kylian Mbappé (2018 e 2022).[147]
Negli ultimi minuti dei tempi supplementari, tuttavia, Zidane macchia la propria partita con un grave gesto: dopo avere avuto un poco edificante scambio di battute con il difensore italiano Marco Materazzi, gli assesta una violenta testata al petto, gesto che gli costa l'espulsione, la dodicesima della carriera (3 a Bordeaux, 5 con la Juventus, 2 con il Real Madrid e 2 con la nazionale francese).[148] L'Italia vince il mondiale ai tiri di rigore ma il giorno successivo, il 10 luglio 2006, Zidane viene comunque eletto miglior giocatore del torneo: ciò scatenerà polemiche riguardo a un premio giudicato dai più come «vinto in partenza» per questioni di sponsor.[149] La finale persa contro l'Italia è l'ultima partita da giocatore disputata da Zidane.[150]
Il 12 luglio 2006, in un'intervista rilasciata a una televisione francese, Zidane si scusa pubblicamente per il suo gesto che, riconosce, "non è cosa da farsi", ma senza rivolgersi direttamente a Materazzi, e precisa che "se c'è una reazione è perché c'è una provocazione". Pur escludendo che Materazzi abbia proferito offese razziste, Zidane lascia intendere si sia trattato di insulti molto gravi e ripetuti alla sua famiglia.[151] Il 18 agosto 2007 Materazzi, in un'intervista a TV Sorrisi e Canzoni, dichiara di aver insultato la sorella di Zidane, offesa alla quale il francese avrebbe reagito violentemente.[152] Insieme al brasiliano Cafu, è il giocatore che ha ricevuto più cartellini (4 gialli e 2 rossi) nelle fasi finali del mondiale; le due espulsioni lo rendono anche il giocatore più volte allontanato dal campo, al pari del camerunese Rigobert Song.[153]
Allenatore
modificaReal Madrid
modificaPrime esperienze (2009-2016)
modificaDopo aver ricoperto, tra il 2009 e il 2013, vari incarichi dirigenziali per il Real Madrid,[154][155] il 9 luglio 2013 entra nello staff tecnico di Carlo Ancelotti in qualità di vice allenatore dei madrileni.[156]
Il 25 giugno 2014 inizia la sua prima esperienza in panchina, venendo nominato alla panchina del Real Madrid Castilla, seconda squadra del Real Madrid, militante nella terza divisione del campionato di calcio spagnolo.[157] Nella prima stagione conduce la squadra al 6º posto finale.
Passaggio in prima squadra (2016-2018)
modificaIl 4 gennaio 2016, a seguito dell'esonero di Rafael Benítez, viene promosso sulla panchina della prima squadra del Real Madrid.[158] All'esordio sulla panchina delle merengues ottiene una vittoria casalinga per 5-0 contro il Deportivo La Coruña.[159] Nel maggio 2016 si aggiudica la UEFA Champions League, guidando i madrileni all'undicesimo successo nella competizione grazie alla vittoria, nel derbi madrileño, contro l'Atlético Madrid ai tiri di rigore: nella circostanza Zidane diviene il primo tecnico francese, fatta eccezione per il naturalizzato Helenio Herrera, a vincere la massima competizione europea per club.[160]
Nella stagione successiva Zidane conduce la squadra dapprima alla vittoria della Supercoppa UEFA e della Coppa del mondo per club, poi centra il double campionato-UEFA Champions League che mancava da 59 anni:[161] riporta, infatti, a Madrid il titolo nazionale, a cinque anni di distanza dalla precedente affermazione,[162] e si aggiudica la UEFA Champions League, battendo per 4-1 la Juventus a Cardiff; nell'occasione Zidane diviene il primo allenatore a vincere due edizioni consecutive del trofeo nell'era Champions League.[163]
L'annata 2017-2018 si apre con una nuova vittoria della Supercoppa UEFA, contro il Manchester United.[164] Segue, pochi giorni dopo, la conquista della Supercoppa di Spagna, nel doppio Clásico contro il Barcellona.[165] A dicembre il club madrileno si aggiudica nuovamente la Coppa del mondo per club, grazie alla vittoria per 1-0 in finale contro il Grêmio: con tale successo Zidane diventa il primo tecnico a vincere la competizione per due edizioni consecutive.[166] A coronamento di un'altra stagione passata agli annali, il 26 maggio 2018 il francese vince per la terza volta di fila la UEFA Champions League, battendo il Liverpool per 3-1 nella finale di Kiev: con questo successo, Zidane eguaglia il primato di Bob Paisley e Carlo Ancelotti, diventando inoltre il primo e unico allenatore ad aver vinto tre edizioni consecutive della Coppa dei Campioni/Champions League.[17] Ciononostante, appena cinque giorni dopo il trionfo Zidane rassegna, a sorpresa, le dimissioni, adducendo la necessità «di un cambio, di un'altra metodologia di lavoro» per la squadra e paventando l'imminente fine di un ciclo in casa madrilena.[167]
Secondo ciclo a Madrid (2019-2021)
modificaTali sensazioni trovano conferma nei mesi seguenti, stanti i deludenti risultati conseguiti dai suoi successori, Julen Lopetegui prima e Santiago Solari poi, sulla panchina del club. Anche in ragione di ciò, l'11 marzo 2019 il tecnico francese è chiamato a riassumere la guida tecnica del Real Madrid.[168] Il suo secondo ciclo non riesce a eguagliare il precedente, ma vede comunque, nel gennaio 2020, la conquista, ai tiri di rigore, della Supercopa di Spagna contro l'Atlético Madrid, un successo che coincide per Zidane con la nona finale vinta su altrettante disputate con i blancos,[169] oltreché, a fine stagione, il secondo alloro nazionale da allenatore, con la vittoria della Liga.[170] Al termine della stagione successiva, chiusa senza vincere trofei, Zidane lascia nuovamente la panchina del club spagnolo.[171]
Con 11 titoli è il terzo allenatore più vincente della storia del Real Madrid, dopo Carlo Ancelotti (13) e Miguel Muñoz, detentore del record con 14 trofei vinti.[172]
Statistiche
modificaIn totale, tra club e nazionale, ha messo a segno 156 gol in 798 partite, con una media di 0,19 reti a partita.
Presenze e reti nei club
modificaStagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1988-1989 | Cannes | D1 | 2 | 0 | CF | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 2 | 0 |
1989-1990 | D1 | 0 | 0 | CF | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 | |
1990-1991 | D1 | 28 | 1 | CF | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 31 | 1 | |
1991-1992 | D1 | 31 | 5 | CF | 3 | 0 | CU | 4 | 0 | - | - | - | 38 | 5 | |
Totale Cannes | 61 | 6 | 6 | 0 | 4 | 0 | - | - | 71 | 6 | |||||
1992-1993 | Bordeaux | D1 | 35 | 10 | CF | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 39 | 11 |
1993-1994 | D1 | 34 | 6 | CF | 3 | 0 | CU | 6 | 2 | - | - | - | 43 | 8 | |
1994-1995 | D1 | 37 | 6 | CF | 5 | 1 | CU | 4 | 1 | - | - | - | 46 | 8 | |
1995-1996 | D1 | 33 | 6 | CF | 3 | 0 | Int+CU | 7+8 | 5+1 | - | - | - | 51 | 12 | |
Totale Bordeaux | 139 | 28 | 15 | 2 | 25 | 9 | - | - | 179 | 39 | |||||
1996-1997 | Juventus | A | 29 | 5 | CI | 2 | 0 | UCL | 10 | 2 | SU+CInt | 2+1 | 0 | 44 | 7 |
1997-1998 | A | 32 | 7 | CI | 4 | 1 | UCL | 11 | 3 | SI | 1 | 0 | 48 | 11 | |
1998-1999 | A | 25 | 2 | CI | 4 | 0 | UCL | 10 | 0 | SI | 1 | 0 | 40 | 2 | |
1999-2000 | A | 32 | 4 | CI | 3 | 1 | Int+CU | 2+4 | 0 | - | - | - | 41 | 5 | |
2000-2001 | A | 33 | 6 | CI | 2 | 0 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 39 | 6 | |
Totale Juventus | 151 | 24 | 15 | 2 | 41 | 5 | 5 | 0 | 212 | 31 | |||||
2001-2002 | Real Madrid | PD | 31 | 7 | CR | 7 | 2 | UCL | 9 | 3 | SS | 2 | 0 | 49 | 12 |
2002-2003 | PD | 33 | 9 | CR | 1 | 0 | UCL | 14 | 3 | SU+CInt | 1+1 | 0 | 50 | 12 | |
2003-2004 | PD | 33 | 6 | CR | 5 | 1 | UCL | 10 | 3 | SS | 2 | 0 | 50 | 10 | |
2004-2005 | PD | 29 | 6 | CR | 1 | 0 | UCL | 10[173] | 0 | - | - | - | 40 | 6 | |
2005-2006 | PD | 29 | 9 | CR | 5 | 0 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 38 | 9 | |
Totale Real Madrid | 155 | 37 | 19 | 3 | 47 | 9 | 6 | 0 | 227 | 49 | |||||
Totale carriera | 506 | 95 | 55 | 7 | 117 | 23 | 11 | 0 | 689 | 125 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
modificaNazionale maggiore
modificaNazionale B
modificaCronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Francia | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
17-1-1995 | Nantes | Francia | 1 – 0 | Bielorussia | Amichevole | - | 46’ [176] |
Totale | Presenze | 1 | Reti | 0 |
Nazionale Under-21
modificaStatistiche da allenatore
modificaStatistiche aggiornate al 22 maggio 2021. In grassetto le competizioni vinte.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
2014-2015 | Real M. Castilla | SDB | 38 | 16 | 10 | 12 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 38 | 16 | 10 | 12 | 42,11 | 6º |
2015-gen. 2016 | SDB | 19 | 10 | 7 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 19 | 10 | 7 | 2 | 52,63 | [177] | |
Totale Real M. Castilla | 57 | 26 | 17 | 14 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 57 | 26 | 17 | 14 | 45,61 | ||||||
gen.-giu. 2016 | Real Madrid | PD | 20 | 17 | 2 | 1 | CR | - | - | - | - | UCL | 7 | 4 | 2 | 1 | - | - | - | - | - | 27 | 21 | 4 | 2 | 77,78 | Sub. 2º |
2016-2017 | PD | 38 | 29 | 6 | 3 | CR | 6 | 3 | 2 | 1 | UCL | 13 | 9 | 3 | 1 | SU+Cmc | 1+2 | 1+2 | 0+0 | 0+0 | 60 | 44 | 11 | 5 | 73,33 | 1º | |
2017-2018 | PD | 38 | 22 | 10 | 6 | CR | 6 | 3 | 2 | 1 | UCL | 13 | 9 | 2 | 2 | SS+SU+Cmc | 2+1+2 | 2+1+2 | 0+0+0 | 0+0+0 | 62 | 39 | 14 | 9 | 62,90 | 3º | |
mar.-giu. 2019 | PD | 11 | 5 | 2 | 4 | CR | - | - | - | - | UCL | - | - | - | - | SU+Cmc | - | - | - | - | 11 | 5 | 2 | 4 | 45,45 | Sub. 3º | |
2019-2020 | PD | 38 | 26 | 9 | 3 | CR | 3 | 2 | 0 | 1 | UCL | 8 | 3 | 2 | 3 | SS | 2 | 1 | 1 | 0 | 51 | 32 | 12 | 7 | 62,75 | 1° | |
2020-2021 | PD | 38 | 25 | 9 | 4 | CR | 1 | 0 | 0 | 1 | UCL | 12 | 6 | 3 | 3 | SS | 1 | 0 | 0 | 1 | 52 | 31 | 12 | 9 | 59,62 | 2º | |
Totale Real Madrid | 183 | 124 | 38 | 21 | 16 | 8 | 4 | 4 | 53 | 31 | 12 | 10 | 11 | 9 | 1 | 1 | 263 | 172 | 55 | 36 | 65,40 | ||||||
Totale carriera | 240 | 150 | 55 | 35 | 16 | 8 | 4 | 4 | 53 | 31 | 12 | 10 | 11 | 9 | 1 | 1 | 320 | 198 | 72 | 50 | 61,88 |
Record
modificaGiocatore
modifica- Unico calciatore insieme a Vavá, Pelé, Paul Breitner e Kylian Mbappé ad aver segnato in due finali diverse di un campionato mondiale di calcio.[178]
- Unico calciatore insieme a Ronaldo ad aver vinto per tre volte il FIFA World Player of the Year (1998, 2000, 2003).[5]
Allenatore
modifica- Unico allenatore ad aver vinto la Champions League per tre anni di fila.[172][179]
- Insieme a Giovanni Trapattoni, Miguel Muñoz, Johan Cruijff, Carlo Ancelotti, Frank Rijkaard e Pep Guardiola è tra i pochi ad aver vinto la Champions League sia da calciatore che da allenatore.[180]
Palmarès
modificaGiocatore
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Juventus: 1997
- Real Madrid: 2002-2003
Competizioni internazionali
modifica- Real Madrid: 2001-2002
Nazionale
modificaIndividuale
modifica- Miglior giovane della Division 1: 1994
- Miglior giocatore della Division 1: 1996
- 1997, 2002, 2003
- 1997-1998, 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004
- 1998, 2002
- Champion des champions de L'Équipe: 1
- 1998
- 1998
- All-Star Team del campionato mondiale di calcio: 2
- FIFA World Player: 3 (record condiviso con Ronaldo)
- Onze d'or: 3
- 1998, 2000, 2001
- Miglior giocatore della finale del campionato mondiale di calcio: 1
- Miglior centrocampista: 1997-1998
- 1999
- Miglior giocatore del campionato europeo di calcio: 1
- Miglior giocatore della finale di Champions League: 1
- 2001-2002
- 2001, 2002, 2003
- Miglior giocatore straniero della Liga (Premio Don Balón): 1
- 2002
- 2001-2002
- Inserito nella FIFA 100
- 2004
- UEFA Golden Jubilee Poll (miglior giocatore europeo dei precedenti 50 anni): 1º posto
- 2004
- 2005, 2006
- 2006
- 2007
- 2008
- 2008
- Team of the Decade del Sun: 1
- 2009
- Team of the Decade di ESPN: 1
- 2009
- Player of the Decade di ESPN: 1
- 2009
- Player of the Decade di Sports Illustrated: 1
- 2009
- Miglior giocatore del decennio di Marca: 1
- 2010
- Giocatore del decennio Don Balón: 1
- 2010
- Miglior giocatore della storia della UEFA Champions League: 1
- 2011
- Team of the Decade dell'UEFA: 1
- 2011
- 2011
- Top 11 di sempre di World Soccer: 1
- 2013
- Miglior giocatore della storia della Ligue 1: 1
- 2014
- Goal Hall of Fame: 1
- 2014
- Miglior giocatore francese della storia: 1
- 2016
- Top 11 di tutti i tempi del campionato europeo di calcio: 1
- 2016
- Candidato al Dream Team del Pallone d'oro (2020)
- Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano nella categoria Giocatore straniero
- 2022
Allenatore
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modificaCompetizioni internazionali
modificaIndividuale
modifica- Allenatore rivelazione della Liga: 1
- Allenatore rivelazione della UEFA Champions League: 1
- 2016, 2017
- Miglior allenatore della Liga: 2
- Miglior allenatore della UEFA Champions League: 1
- Premio Onze al miglior allenatore europeo dell'anno: 3
- 2017, 2018, 2021
- 2017
- 2017, 2018
- 2017
- Allenatore dell'anno Globe Soccer Awards: 1
- 2017
- Miglior allenatore dell'anno ESPN: 1
- 2017
- Miglior allenatore dell'anno L'Équipe: 1
- 2020
- 2020
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Pelè è più forte di Maradona, Zidane 3º, Baggio 9º: i migliori 10 secondo la Fifa, su gazzetta.it. URL consultato il 14 marzo 2019.
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Bibliografia
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Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su zidane.fr.
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