Telescopi Base
Telescopi Base
Telescopi Base
&
L ' A STRONOMIA
M ANUALE D'U SO
con la collaborazione di
Attilio Bogi
L'OSSERVAZIONE pag. 17
BILANCIAMENTO DI UN TELESCOPIO
CON MONTATURA EQUATORIALE pag. 17
STAZIONAMENTO DEL TELESCOPIO ZIEL
CON MONTATURA EQUATORIALE pag. 18
BUON DIVERTIMENTO!
TELESCOPIO RIFRATTORE
COSMO 1
COSMO 3
EVOLUTION
COSMO 2
EVOLUTION
GEM 30
MAHK 50 GEM 27
GEM 38
GEM 35
PULSAR 60 GEM 60
FUOCO
RAGGI DI LUCE
OCULARE
Fig. 1
Queso strumento (fig. 1) è costituito principalmente da due gruppi di lenti.
Il primo gruppo è posto all’estremità anteriore di un tubo cilindrico e viene
chiamato obiettivo: ha lo scopo di raccogliere la luce proveniente
dall’oggetto che stiamo osservando.
Il secondo gruppo è posto all’estremità posteriore del tubo e prende il
nome di oculare: ha lo scopo di ingrandire l’immagine dell’oggetto e di
condurla al nostro occhio
TELESCOPIO RIFLETTORE
ORBITER 65 GALAXY 1 ORBITER 40
EVOLUTION
ORBITER 35
MAHK 90
GALAXY 2
EVOLUTION
OCULARE
SPECCHIO PARABOLICO PRIMARIO
FUOCO
Fig.2
Fig.3
ottimo contrasto
Diametro obiettivo D in mm
Lunghezza focale F in mm
Lunghezza focale F in mm
dell'oculare
MONTATURA ALTAZIMUTALE
fig. 4
10
fig. 5
11
ALLINEAMENTO ALLINEAMENTO
ERRATO fig. 6 CORRETTO
12
Diametro:
i diametri più comuni sono tre: 24,5mm, 31,8mm e 50,8mm.
I più usati nei telescopi amatoriali Ziel sono quelli da 31,8 mm e da 50,8 mm.
Focale:
gli oculari possono avere una focale variabile da 4 mm a 60 mm. Le focali
corte producono ingrandimenti più alti: si consiglia quindi, prima della
scelta degli oculari, di verificare il massimo ingrandimento utile del
telescopio (vedi pagg. 8 e 9).
Schema ottico:
lo schema ottico indica il numero e il tipo di lenti usate per la costruzione
dell’oculare. Gli schemi ottici più comuni in ordine di qualità (dal più
semplice a quello con elevate prestazioni) sono: Huygens, Kellner,
Ortoscopico, Plössl e Super .
Ricordiamo che un buon oculare consente di ottenere prestazioni
decisamente superiori rispetto ad un oculare economico e di bassa qualità.
13
Declinazione:
La declinazione (Dec.) corrisponde alla latitudine terrestre. Si misura in
gradi e va dai +90° al polo nord celeste a -90° al polo sud celeste;
all’equatore celeste il valore della declinazione è di 0°.
Un astro che si trova a metà strada tra il polo nord celeste e l’equatore
celeste ha una declinazione di +45°.
Ascensione retta:
L’ascensione retta (A.R.) corrisponde alla longitudine terrestre e viene
espressa in ore (h), minuti (m) e secondi (s).
Il punto da cui si inizia a contare l’ascensione retta è chiamato punto
14
22 giugno
Solstizio d'estate
ica
litt
Ec
23 settembre
Equinozio d'autunno
21 marzo
Equinozio di Primavera
Orizzonte
ste
cele
ore
uat
Eq
22 dicembre
Solstizio d'Inverno
fig. 7
MAGNITUDINE
Le stelle nel cielo non appaiono tutte ugualmente brillanti. La grandezza
utilizzata per classificare i corpi celesti in base alla loro luminosità appa-
rente è chiamata magnitudine. Si parla di luminosità apparente perchè la
brillantezza della stelle dipende dalla quantità di luce che emettono, ma
anche dalla distanza dalla Terra: infatti, più una stella è distante, più appare
piccola e poco luminosa.
15
SEEING
Chi pensa che le migliori osservazioni vengano effettuate in serate limpide,
in cui le stelle vengono viste scintillare, commette un grosso errore: lo
scintillio delle stelle indica la presenza di una turbolenza atmosferica che
viene ulteriormente amplificata se osservata con un telescopio. Ciò non
consente di ottenere buone immagini.
Il termine seeing identifica la qualità del cielo, sulla base della visibilità e
della stabilità degli oggetti che si stanno osservando.
La scala di seeing più utilizzata in Italia è la seguente:
16
BILANCIAMENTO DI UN TELESCOPIO
ZIEL CON MONTATURA EQUATORIALE
Dopo aver montato lo strumento si orienti il suo asse polare verso il polo
celeste, a questo punto si procede bilanciando il peso del tubo nel seguente
modo:
• sbloccate il movimento di A.R. con l'apposita levetta;
• sbloccate il contrappeso posto sull’apposita asta e fatelo scorrere finchè
lo strumento è bilanciato correttamente e rimane fermo in qualunque
posizione lo si ponga;
• bloccate il movimento di A.R. e sbloccate il movimento di declinazione;
• fate scorrere il tubo nella propria sede fino a quando non raggiunge il
giusto equilibrio;
• controllate nuovamente che tutto sia ben bilanciato, sbloccando ambedue
gli assi e imprimendo piccoli movimenti allo strumento
Le operazioni di bilanciamento vanno effettuate con lo strumento pronto
per l'osservazione, senza tappi e con l’oculare inserito (fig 8) oppure con
la fotocamera o la camera CCD al posto dell'oculare, quando si vuole
osservare con queste strumentazioni.
fig. 8
17
Per seguire l’oggetto che stiamo osservando senza farlo uscire dal campo,
sarà sufficiente agire sul pomolo del movimento di A.R. (fig.9); allo
strumento si può applicare un motore con la corretta velocità di
inseguimento e non sarà più necessario intervenire manualmente.
18
ASCENSIONE RETTA
ASSE DI DECLINAZIONE
ASSE POLARE
fig.9
19
LA LUNA
fig.9 10
20
IL SOLE
21
I PIANETI
22
LE GALASSIE
23
fig. 14
24
Sono sistemi costituiti da due o più stelle, vincolate dal loro stesso campo
gravitazionale a ruotare attorno al baricentro comune. Possono essere di
dimensione e di colore disomogenei.
LE COMETE
25
26
LENTE DI BARLOW
FILTRO LUNARE
27
RADDRIZZATORE D'IMMAGINE
ADATTATORE FOTOGRAFICO
MOTORE EQUATORIALE
MOTORE DI DECLINAZIONE
28
7
10 6
4
9 13
12
3 2
5
Estraete dalla scatola per prima la montatura del telescopio (9), quindi
attaccate le tre gambe (11) ad essa usando i bulloni e i dadi a farfalla, ricordan-
dovi di orientare le gambe in modo che gli attacchi del vassoio siano
posizionati verso l'interno. Fissate ad essi il vassoio porta accessori con le viti
ed i dadi a farfalla. Appoggiate il tubo del telescopio (1) sulla montatura (9) e
fissatelo con la vite di blocco (10). Il cercatore (6), indispensabile per il
puntamento, va inserito nel suo supporto (8), dopo aver svitato le tre viti di
blocco (7) e quindi fissato al corpo del telescopio tramite le due viti cromate
(13). Il cercatore va regolato come da istruzioni dettagliate a pag 12 . Inserite
quindi il prisma diagonale (5) nel tubo di messa a fuoco (2) ed in esso un
oculare (4) tra quelli disponibili e fissateli con la vite laterale. A questo punto
il Vostro telescopio è pronto per l'uso.
29
10
11
6
8
13 7
9 4
15
16
17 3 2
5
14
12
18
30
Estraete dalla scatola per prima la montatura del telescopio (9), quindi
attaccate le tre gambe (12) ad essa usando i bulloni e i dadi a farfalla, ricordan-
dovi di orientare le gambe in modo che gli attacchi del vassoio siano posiziona-
ti verso l'interno. Fissate ad essi il vassoio porta accessori (18) con le viti ed i
dadi a farfalla. Inserite la manopola flessibile di declinazione (14) nell'attacco
apposito, stringendo la piccola vite. Ripetete l'operazione per la manopola
flessibile di ascensione (15). Infilate il contrappeso (16) nella barra di contrap-
peso (17), e bloccatelo con l'apposita vite. Avvitate ora la barra alla montatura
equatoriale (9). Avvitate i due anelli di supporto (10) del telescopio alla
montatura (9), appoggiate il tubo del telescopio (1) sugli anelli e fissatelo con
le viti di blocco (11). Il cercatore (6), indispensabile per il puntamento, va
inserito nel suo supporto (8), dopo aver svitato le tre viti di blocco (7) e quindi
fissato al corpo del telescopio tramite la vite cromata (13). Il cercatore va
regolato come da istruzioni dettagliate a pag. 12. Inserite quindi un oculare (4),
tra quelli disponibili, nel tubo di messa a fuoco (2) e fissatelo con la vite
laterale. A questo punto il Vostro telescopio è pronto per l'operazione di
stazionamento (pag. 18).
31
36
32