Conferenza Pirolisi Pollina
Conferenza Pirolisi Pollina
Conferenza Pirolisi Pollina
PREMESSA
Il progetto scaturisce dallattivit di ricerca sia agroindustriale che energetica, sviluppata in 15 anni attraverso il coinvolgimento di vari partners, tra i quali possiamo citare: MIUR, Cons. Int. per la Frutticoltura di Cagliari, Nuoro e Oristano, ENEA, Istituto Poligrafico dello Stato, Ribs. Di seguito si riportano alcuni risultati dellattivit agro-industriale ed in particolare del progetto n. 867 finanziato dal MIUR negli anni 2000-2006
OTTANA-ARBOREA-ILLORAI-VILLASOR
COLTURA IRRIGUA
90-102 ton/ha (Arborea) 80-90 ton/ha (Ottana) 73-97 ton/ha (Ussana) fine aprile met maggio estate autunno CUBA 2032 G-4 WIR 505 L 42
Kenaf in dettaglio
Prodotti ottenibili
Prodotti ottenibili
Prodotti ottenibili
C
Carbonio organico
H2 O
acqua
CO
ossido di carbonio
H2
idrogeno
I prodotti di tale pirolisi sono unicamente il gas di sintesi (syngas) ed un residuo solido carbonioso (Biochar), in proporzioni che dipendono dalle condizioni operative e dalla matrice organica sottoposta a pirolisi. Limpianto di pirolisi lenta umida e catalizzata, frutto di un lungo lavoro di conoscenza e perfezionamento della tecnica della pirolisi, un impianto che permette di ottenere unaltissima produzione di gas, un elevato rendimento di trasformazione in energia elettrica, assenza di diossine e furani, ossidi di azoto e di zolfo. Inoltre presenta una elevata semplicit operativa ed un elevato grado do flessibilit. Relatore: Ing. Mario Cruccu e-mail:[email protected]
REATTORE
Il reattore di pirolisi costituito da due parti: la prima una camera cilindrica rotante orizzontale realizzata in acciaio inox; la seconda coassiale alla prima rivestita con materiale refrattario; longitudinalmente alla seconda camera, e sulla parte inferiore, alloggiato il sistema di riscaldamento che garantisce una temperatura nel reattore di circa 400-600C.
L IMPIANTO PIROLITICO
Limpianto di trattamento a tecnologia pirolitica trasforma la biomassa in gas combustibili puliti per la produzione di energia elettrica.
PULIZIA GAS
REATTORE PIROLITICO
CAMINO BRUCIATORE BIOCHAR PULIZIA FUMI
FANGHI
GAS PULITO
ENERGIA
CENERI
IMPIANTO DIMOSTRATIVO
60 % 15 % 8% 5% 12 % < 0,5 %
RENDIMENTI Termico da biomassa a syngas 64 % Elettrico con motori MCI da syngas a energia elettrica 40 % Elettrico con microturbine da syngas a energia elettrica 35 %
CALORE
CENERI 30/40 KG
!
DIOSSINE OSSIDI DI AZOTO OSSIDI DI ZOLFO
BIOMASSA
1 ton
BIOCHAR CENERI 0 KG
GAS COMBUSTIBILE
OTTANA-ARBOREA-ILLORAI-VILLASOR
VALORE ENERGETICO DEL KENAF PCI del cippato di kenaf (20% di umidit) PCI del cippato di kenaf secco 3.100 Kcal/Kg 12.960 KJ/Kg 3.870 Kcal/Kg 16.200 KJ/Kg
I NUMERI
LATO AGRICOLTORE
ETTARI COLTIVATI PRODUZIONE CIPPATO DI KENAF (25 ton/ha biomassa al 20% di umidit( COSTI COLTIVAZIONE RICAVI VENDITA CIPPATO DI KENAF ( 110 / ton di biomassa al 20% di umidit) MARGINE MARGINE per ETTARO
5.195.000,00 13.750.000,00
8.555.000,00 1.711,00 / ha
I NUMERI
LATO INDUSTRIA
POTENZA DELLA CENTRALE INVESTIMENTO Energia Elettrica prodotta RICAVI VENDITA ENERGIA ELETTRICA ( 0,075 / kwh) RICAVI DA VENDITA CERTIFICATI VERDI ( 0,10 / kw)
20 Mw
40.000.000 150.000.000 kwh/anno 11.250.000 /anno
15.000.000 /anno
TOTALE RICAVI
26.250.000 /anno
IL MODELLO MATEMATICO
Il processo di pirolisi proposto pu essere studiato mediante un modello matematico che consentir, dopo la necessaria taratura, di determinare con sufficiente approssimazione la quantit di gas pirolitico che pu essere stoccato per utilizzi futuri, nonch la quantit di inerti, di polverino di carbone e di condense prodotte. La taratura del modello al caso specifico dovr essere effettuata con una accurata indagine analitica delle biomasse da utilizzare, del gas pirolitico e dei fumi prodotti. Il modello si basa sullutilizzo di un foglio elettronico, che consente di effettuare il bilancio di materia e di energia delle reazioni di pirolisi della biomassa corrispondenti ai dati di input.
Il gas pirolitico prodotto viene lavato ed inviato alla sezione di PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA per mezzo di gruppi elettrogeni.
Per motivi di sicurezza il sistema corredato da una torcia in grado di assorbire le eccedenze di gas pirolitico prodotto e non utilizzato nei generatori o, in casi di emergenza e sicurezza.
Obiettivi
I principali obiettivi possono essere cos sintetizzati: Lutilizzo delle biomasse a scopo energetico produce consistenti benefici a livello ambientale, occupazionale e di politica energetica. Completo recupero dellenergia come gas (idrogeno e ossido di carbonio) parte del quale per il mantenimento della reazione nellimpianto di pirolisi; Limpianto di pirolisi inserito nello schema progettuale non produce diossine; Gestione di un sistema energetico integrato. Benefici occupazionali E evidente che le diverse fasi del ciclo produttivo del combustibile da biomassa, sia esso di origine agricola o forestale, creano posti di lavoro e favoriscono la ripresa dei settori agricolo e forestale. Inoltre, anche l'industria collegata alle tecnologie di conversione energetica potrebbe trarre un considerevole beneficio occupazionale. Benefici per la politica energetica Il gap di costo tra le fonti rinnovabili e quelle fossili, sarebbe invertito se venissero considerati nell'analisi costi-benefici gli aspetti ambientali ed i costi sociali connessi alla combustione dei materiali fossili. Infatti, in generale, le esternalit della generazione energetica non sono incorporate nei costi. Un meccanismo per rendere competitiva lenergia da biomassa quello di applicare tecnologie in grado di aumentare il livello di rendimento della conversione in energia e di ridurre, contemporaneamente, i costi di investimento.
Altissimi RENDIMENTI di trasformazione della biomassa in energia Non produce DIOSSINE, PM10, idrocarburi policiclici aromatici, furani e benzofurani; Produce BIOCHAR fortemente richiesto in agricoltura; Altamente remunerativa; Consente di trasformare una vasta gamma di materiali secchi o umidi, come le biomasse agricole e boschive, i rifiuti solidi urbani, i fanghi di depurazione ecc.. Possibilit di realizzare impianti anche di medie o piccole dimensioni inseribili anche in un contesto urbano, potendo facilmente realizzare teleriscaldamento o raffrescamento per sfruttare anche lenergia termica prodotta dallimpianto; Impianto a bassissimo impatto ambientale; Non un impianto di combustione o incenerimento, ma di trasformazione delle biomasse in idrogeno, ossido di carbonio e idrocarburi leggeri; Non ha reflui