Infermiere Di Famiglia

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L'INFERMIERE DI FAMIGLIA

Contesto, struttura concettuale e curriculum.

SALUTE21, il documento di politica sanitaria della Regione europea dell'OMS, introduce un nuovo tipo di infermiere, l'Infermiere di Famiglia, che dar un contributo chiave in seno all'equipe multidisciplinare di professionisti della salute, al raggiungimento dei 21 obiettivi per il XXI secolo. Basandosi sulle competenze derivate dalla definizione dell'OMS del poliedrico ruolo dell'lnfermiere di Famiglia, stato redatto un curriculum che preparer infermieri qualificati ed esperti per questo nuovo ruolo. I1 curriculum enfatizza l'integrazione tra teoria e pratica. I contenuti sono descritti in sette moduli. Le strategie di insegnamento, apprendimento e valutazione si basano su principi andragogici delle teorie di educazione dell'adulto e fanno uso di vari metodi. Per aiutare a chiarire lo scopo ed il ruolo dell'hfermiere di Famiglia, nell'Allegato 1 sono portati ad esempio alcuni scenari assistenziali, basati sull'assistenza a diverse famiglie. I1 completamento del programma di formazione porter al riconoscimento accademico di un titolo postbase e della qualifica di Infermiere di Famiglia.

Traduzione: M. Giustini, V. Romeo, J. Sansoni

EUR/00/5019309/ 13 00074 - 27 gennaio 2000

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Salute21 Europea Obiettivo 2: Equiti in Salute Entro l'anno 2020, il divario di salute esistente tra i diversi gruppi socioeconomici all'interno dei Paesi dovrebbe essere ridotto di almeno un quarto in tutti gli Stati membri, migliorando sostanzialmente il livello di salute dei gruppi disagiati. Salute21 Europea Obiettivo 3: La salute inizia con la vita Entro l'anno 2020, tutti i neonati, i fanciulli ed i bambini in et prescolare della Regione dovrebbero godere di migliore salute, garantendo una salute che inizia con la vita. Salute21 Europea Obiettivo 4: La salute dei giovani Entro l'anno 2020, i giovani della Regione dovrebbero essere pi sani e dovrebbero essere pi capaci di adempiere i propri ruoli nella societ. Salute21 Europea Obiettivo 5: Invecchiare in salute Entro l'anno 2020, le persone di oltre sessantacinque anni dovrebbero avere l'opportunit di godere tutto il potenziale della salute e di giocare un ruolo sociale attivo. Salute21 Europea Obiettivo 6: Migliorare la salute mentale Entro l'anno 2020, il benessere psicosociale delle persone dovrebbe migliorare e per le persone con problemi di salute mentale dovrebbero essere disponibili ed accessibili servizi pi completi. Salute21 Europea Obiettivo 8: Ridurre le malattie non trasmissibili Entro l'anno 2020, la morbilit, la disabilit e la mortalit prematura dovute alle principali malattie croniche dovrebbero essere ridotte ai minimi livelli possibili in tutta la Regione. Salute21 Europea Obiettivo 15: Un settore sanitario integrato Entro l'anno 2010, la popolazione della Regione dovrebbe avere un accesso pi facilitato ai servizi di salute primaria orientati alla famiglia ed alla comunit, sostenuta da un sistema ospedaliero flessibile ed efficiente. Salute21 Europea Obiettivo 18: Sviluppare le risorse umane per la salute Entro l'anno 2010, tutti gli Stati membri dovrebbero assicurare che i professionisti della salute e i professionisti di altri settori abbiano acquisito conoscenze, attitudini e capacit adeguate a proteggere e promuovere la salute. Salute21 Europea Obiettivo 19: Ricerca e conoscenza per la salute Entro l'anno 2005, tutti gli Stati membri dovrebbero dotarsi di sistemi di ricerca, informazione e comunicazione sanitaria che meglio sostengano l'acquisizione, l'efficace utilizzo e la diffusione delle conoscenze a sostegno della salute per tutti.

(Adottato dal Comitato Regionale dell'OMS per l'Europa nella sua quarantottesima sessione, Copenaghen, Settembre 1998)

PAROLE CHIAVE

NURSING - Tendenze SALUTE FAMILIARE RELAZIONI PROFESSIONISTA-FAMIGLIA FORMAZIONE, NURSING - Tendenze CURRICULUM - formazione Infermieristica EUROPA

ISBN 92 890 1 172 G O Organizzazione Mondiale della Sanit - 2000 Edizione originale: The family health nurse - Context, conceptual framework and curriculum. Documento EUR/00/5019309/13, Ufficio Regionale OMS per l'Europa, Copenaghen, Gennaio 2000. Tradotto per la CNAI da: Marco Giustini, Violetta Romeo, Julita Sansoni. I1 traduttore di questo documento il solo responsabile dell'accuratezza della traduzione.

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INDICE
1 Contesto .......................................................... pag . 1.1 Sviluppo delle risorse umane per la salute pag . 2 L'infermiere di famiglia nel contesto della SALUTE2 1 ............................................ 2.1 Definizione del ruolo dell'infermiere di famiglia ................................................ 2.2 L'infermiere di famiglia - un nuovo concetto? ...................................................
pag . pag . pag .

84 84 84 84 85 85 85 85 86 86 87 88 89 89 89 90 90 90 90 90 90 100 100 112

3 I1 corso ed il curriculum dell'infermiere di famiglia ....................................................... pag . 3.1 Scopo del corso e curriculum ................ pag . 3.2 Struttura. durata e modalit di svolgimento ....................................... pag . 3.3 Requisiti d'accesso ................................... pag . 3.4 Una struttura concettuale per I'infermieristica di famiglia .................... pag . 3.5 Scenari assistenziali ................................. pag . 3.6 Competenze o risultati dell'apprendimento ................................. P%. 3.7 Contenuto del curriculum ...................... pag . 3.8 Strategie di insegnamentolapprendimento e metodi di valutazione .......................... pag . 3.9 Supervisione delle attivit professionalizzanti ................................... pag . 3.10 Numero di partecipanti e rapporto docentildiscenti ...................... pag . 3.1 1 Monitoraggio della qualit e valutazione pag . 4 . Docenti e monitori ....................................... 5. Sede del Corso ...............................................
pag . pag . pag .

6. Qualifica al termine del corso ......................

7 . Contenuto del corso - Moduli da 1 a 7 ....... pag . Allegato 1 Obiettivi SALUTE21 ...................... pag . Allegato 2 Portfolio di scenari assistenziali ...... Allegato 3 Gruppo Pianificazione Curriculum
pag . pag .

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1. Contesto Salute21:, la politica programmatica di Salute per Tutti per la Regione europea dell'OMS (I), stata approvata dal
Comitato Regionale dell'OMS per l'Europa nel Settembre 1998, a seguito di ampie consultazioni tra i 51 Stati europei membri ed altre importanti organizzazioni. Definisce 21 obiettivi per il XXI secolo. Questi obiettivi articolano le aspirazioni della politica regionale. Essi intendono fornire un quadro di riferimento per l'azione in ciascun Stato membro, in modo che ognuno possa adeguare la propria politica e strategie sanitarie in linea con quelle di SALUTE2 1. partecipazione e responsabilit dei singoli, dei gruppi delle comunit delle istituzioni,organizzazioni e settori nello sviluppo della salute. (1: 3-4) 2.1 Definizione del ruolo dell'Infermiere di Famiglia L'Infermiere di Famiglia: "aiuter gli individui e le famiglie ad adattarsi alla malattia e alla disabilit cronica, o nei momenti di stress, trascorrendo buona parte del loro tempo a lavorare a domicilio dei pazienti e con le loro famiglie. Tali infermieri consigliano riguardo gli stili di vita ed i fattori comportamentali di rischio, cos come assisteranno le famiglie con problemi riguardanti la salute. Attraverso la diagnosi precoce, essi possono garantire che i problemi sanitari delle famiglie siano curati in uno stadio precoce. Con la loro conoscenza della salute pubblica, delle tematiche sociali e degli altri servizi sociali, possono identificare gli effetti dei fattori socioeconomici sulla salute della famiglia ed indirizzare quest'ultima alle strutture pi adatte. Possono facilitare le dimissioni precoci dagli ospedali fornendo assistenza infermieristica a domicilio ed agire da tramite tra la famiglia ed il medico di base, sostituendosi a quest'ultimo quando i bisogni identificati sono di carattere prevalentemente infermieristico. (1: 139) Questo ruolo poliedrico garantisce che l'Infermiere di Famiglia si trover nella posizione di contribuire in modo significativo al raggiungimento di 20 dei 21 obiettivi di SALUTE2 1, fatta eccezione per l'obiettivo 17, che prerogativa esclusiva del ruolo dei governi (v. Allegato 1). I1 Consigliere Regionale per l'infermieristica e l'ostetricia della Regione europea OMS, parlando al Forum delle Associazioni Nazionali Infermieristiche ed Ostetriche e OMS, vedeva l'Infermiere di Famiglia come avente un ruolo durante tutto il continuum assistenziale, compresa la promozione della salute, la prevenzione della malattia, la riabilitazione e l'assistenza a coloro che sono malati o nello stadio finale della vita (2). Sebbene il titolo di "Infermiere di Famiglia'! faccia supporre che oggetto dell'assistenza siano soltanto le persone che vivono nelle famiglie, cos come questo concetto viene generalmente inteso, il suo ruolo abbraccia molto pi di questo, comprendendo tutte le persone della comunit, sia che vivano con altri o soli, sia si tratti di persone che abbiano una casa o meno e10 in qualche modo emarginate, e questo include anche la comunit stessa. L'Infermiere di Famiglia avr inoltre un importante ruolo da giocare nel potenziamento delle comunit e nel lavoro congiunto con queste per incrementarne le risorse e le potenzialit, e perch trovino le proprie soluzioni ai motivi di preoccupazione. SALUTE21 puntualizza che "Le famiglie (ambiente domestico) sono le unit di base della societ dove chi si occupa dell'assistenza sar in grado non solo di occuparsi professio-

1.1 Sviluppo delle risorse umane per la salute L'obiettivo n. 18 del documento politico affronta lo sviluppo delle risorse umane per la salute e afferma: "Entro l'anno 2010, tutti gli Stati membri dovrebbero assicurare che i professionisti della salute e i professionisti di altri settori abbiano acquisito conoscenze, attitudini e capacit adeguate a proteggere e promuovere la salute."(I:I98) Nell'equipe sanitaria multidisciplinare, il cui contributo sar essenziale per garantire quei risultati di salute previsti negli obiettivi di politica, sono stati identificati due gruppi. Essi sono la professione medica e quella infermieristica. E' fatto riferimento specifico alle qualifiche dei medici e degli infermieri che lavorano nell'ambito dell'assistenza sanitaria di base, riconosciuti come "il perno della rete dei servizi" richiesti per raggiungere il fine, gli scopi e gli obiettivi della politica. Gli elementi chiave del ruolo del medico di Famiglia e dell'Infermiere di Famiglia sono sottolineati nel documento politico, che pone l'accento sulla necessit di formarli e prepararli in modo da garantire che acquisiscano le necessarie conoscenze di base e le opportune abilit.
2. L'Infermiere di Famiglia nel contesto di SALUTE21 I1 presente documento focalizzato sulla formazione di un nuovo tipo di infermiere, l'INFERMIERE DI FAMIGLIA. importante tenere in mente che ci attuato nel contesto della politica SALUTE21, "l'unico scopo costante" quello di "raggiungere il pieno potenziale di Slute per tutti", attraverso la realizzazione d i d u e scopi principali. Essi sono:"promuovere e proteggere la salute delle persone lungo tutto l'arco della loro vita; e ridurre l'incidenza e la sofferenza causate dalle principali malattie e lesioni". Alla base della politica, nel fine e nei suoi scopi ci sono tre valori fondamentali molto importanti, che costituiscono il principio etico di SALUTE2 1. Questi sono: la salute come diritto umano fondamentale; equit in salute e solidariet nelle attivit tra i Paesi, tra gruppi di persone all'interno dei Paesi, e tra sessi diversi;

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nalmente delle sofferenze fisiche ma anche di tenere conto degli aspetti psicologici e sociali delle loro condizioni. Per chi fornisce assistenza primaria importante conoscere la situazione in cui vivono i pazienti: il loro ambiente domestico e familiare, il lavoro, l'ambiente sociale o fisico possono tutti avere un peso considerevole sulle loro malattie. Se i fornitori di assistenza non sono consapevoli di questi fattori, alcuni sintomi insorgenti possono essere male interpretati ed i problemi non riconosciuti, non vengono curati. I1 risultato potrebbe essere procedure diapostiche e cura non necessarie, che incrementano i costi senza contribuire ad identificare i problemi reali." (1:121) E' previsto che l'infermiere di famiglia sar responsabile di un gruppo definito di "famiglie". sondaggio condotto dal programma di infermieristica ed ostetricia dell'OMS ha rilevato che esistono diversi modelli di infermieristica di comunit. Sia i vari ruoli che i vari titoli, nonch titoli uguali, per esempio "infermiere di salute pubblica", descrivevano ruoli molto diversi in Paesi diversi (3). Ci che nuovo nel concetto di Infermiere di Famiglia di SALUTE 21 la particolare combinazione di vari elementi, il particolare interesse verso le famiglie e verso la casa come ambiente "dove i membri della famiglia possono farsi carico insieme dei problemi di salute e creare un concetto di "famiglia sana."" (4) La posizione ed il ruolo del nuovo Infermiere di Famiglia possono essere raffigurati come mostrato nella figura 1, sotto "l'ombrello" della salute pubblica e dell'assistenza primaria e nel contesto del settore sanitario integrato descritto dall'obiettivo 15 di SALUTE21: "Entro l'anno 2010, la popolazione della Regione dovrebbe avere un accesso pi facilitato ai servizi di salute primaria orientati alla famiglia ed alla comunit, sostenuta da un sistema ospedaliero flessibile ed efficiente." (1 : 1 19)

2.2 L'infermiere di famiglia - un concetto nuovo? I1 ruolo e le funzioni dell'Infermiere di Famiglia come sopra descritti contiene elementi che sono spesso parte del ruolo di diversi tipi di infermiere di comunit che lavorano nell'assistenza primaria in tutta la Regione europea. Un recente

O
modalit di azione sanitaria

Famiglie ed Indivi
Figura 1 L'Infermiere di Famiglia sotto "l'ombrello" della salute pubblica e dell'assistenza sanitaria di base

3 I1 corso ed il curriculum dell'infermiere di famiglia 3.1 Scopo del corso e curriculum


Lo scopo del curriculum di formare l'infermiere di famiglia alla pratica nel ruolo come definito in SALUTE21 e nella precedente sezione 2.1. Lo scopo sar raggiunto per mezzo di un curriculum basato sulla competenza e sulla ricerca.

3.2 Struttura, durata e modalit di svolgimento I1 corso sar strutturato a moduli, durer 40 settimane, e la modalit preferenziale d i svolgimento il tempo pieno. La possibilit di svolgere il corso a tempo parziale o con elementi di apprendimento a distanza motivo di negoziazione e dipende dalle risorse di ogni Stato membro.

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3.3 Requisiti d'accesso


In Salute21, si rileva che attualmente motivo di dibattito, in diversi Paesi, l'effettivo possesso da parte del medico di famiglia delle necessarie abilit a ricoprire tale ruolo "nell'immediato post laurea", e una questione simile sorge in relazione all'infermiere di famiglia. Sar in grado di svolgere la funzione di anello di collegamento prevista in SALUTE21, subito dopo aver conseguito il diploma? Quindi, per il momento, il Gruppo di Pianificazione Curriculum (Allegato 3) ha adottato la posizione descritta di seguito. I partecipanti al Corso saranno infermieri che hanno completato con successo un programma di formazione infermieristica di base, come descritto nella Strategia Regionale OMS per la formazione infermieristica ed ostetrica, intitolata Infermieri ed Ostetriche per la salute. Una strategia europea O M S per L a formazione infermieristica ed ostetrica (5), o una equivalente. Essi saranno quindi qualificati a lavorare sia in ospedale che nella comunit. Dovranno inoltre aver completato almeno due anni di pratica dopo il diploma e aver fatto un'esperienza di tre mesi di lavoro seguendo una famiglia a domicilio e nell'ambito della sua comunit. Questo periodo del corso, dovr essere svolto sotto la supervisione di un infermiere di famiglia qualificato. Ad interim, in assenza di questa figura infermieristica, la supervisione potr essere effettuata da un infermiere di comunit qualificato. Sar necessario ottenere il consenso informato da parte della famiglia, ed appropriate leggi e regolamenti andranno a specificare i diritti sia dei membri della famiglia che dell'infermiere. Resta inteso che la relazione professionale tra l'infermiere e la famiglia continuer per tutta la durata del corso in modo che lo studente possa verificare i contenuti teorici del corso nella realt pratica della vita della famiglia e delle sue esperienze di salutelmalattia.

relpaziente e infermierelfamiglia ed i concetti di collaborazione e lavoro d'equipe fondamentali nella filosofia dell'assistenza primaria. La teoria dello sviluppo importante per aiutare non solo la comprensione dell'essere umano ma anche dello sviluppo della famiglia, nel contesto dei princi~ a l eventi i della vita che tutte le I Dersone devono affrontare I con varia intensit ed impatto, a seconda di diversi fattori complessi. Queste tre teorie si combinano nel modello concettuale illustrato dalle figure 2 e 3 ed esemplificato nel portfolio degli scenari assistenziali (Allegato 2). La figura 2 illustra come l'infermiere di famiglia e le famiglie con le quali lavora possano essere considerate come sistemi operanti all'interno di un contesto o di un ambiente. Molti elementi dell'ambiente (stressors) influiscono, sia positivamente che negativamente su questi sistemi, rafforzandone o indebolendone l'esistenza e l'integrit. La salute vista come l'equilibrio dinamico che si mantiene tra uno dei sistemi, es. la famiglia o l'individuo, e l'ambiente. Questi sistemi cambiano e si sviluppano nel tempo, non sono mai statici. I1 lavoro dell'infermiere di famiglia un'attivit interattiva, in cui infermiere e famiglia sono partners. Obiettivo dell'attivit infermieristica di mantenere e, se possibile nel tempo, migliorare l'equilibrio o lo stato di salute della famiglia, aiutandola ad evitare o ad adattarsi agli stressors o alle minacce per la salute.
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AMBIENTE

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3.4 Una struttura concettuale per 17infermieristicadi farniglia Una struttura concettuale fornisce un metodo per capire ed organizzare i concetti chiave della pratica e dei programmi di formazione che preparano lo studente per quella pratica in questo caso, quello dell'infermieristica di famiglia. Una tale struttura d la direzione e focalizza, e rende visibili i valori e gli obiettivi dell'attivit. Per descrivere il ruolo dell'infermiere di famiglia e orientare il curriculum presentato in questo documento, il Gruppo di Pianificazione Curriculum ha utilizzato la teoria dei sistemi, la teoria dell'interazione e la teoria dello sviluppo (6,7). La teoria dei sistemi fornisce un utile modo di rappresentare ed analizzare la complessit di una situazione - e l'assistenza una questione dawero complessa. La teoria dell'interazione incoraggia le considerazioni riguardanti i rapporti infermie-

Figura 2 La Famiglia e l'Infermiere di Famiglia come un sistema in un ambiente


La figura 3 illustra i quattro principali tipi di intervento degli infermieri di famiglia: prevenzione primaria, secondaria e terziaria, e interventi in caso di crisi/assistenza diretta. A livello di prevenzione primaria gli infermieri verificano la possibile presenza di fattori dannosi o di minacce alla salute e lavorano attivamente per evitare che questi colpiscano la famiglia. Possono aiutare la famiglia a costruirsi le proprie risorse difensive (7) attraverso l'educazione sanitaria ed il sostegno ed aiutandola a mobilitare altre risorse, monitorando l'integrit del sistema in maniera attiva per identificare possibili fattori dannosi. A livello di prevenzione

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secondaria, possono essere attivamente coinvolti nei programmi di screening e di vaccinazione. Data la loro esperta conoscenza della loro particolare casistica di famiglie, individueranno precocemente l'insorgere di problemi di salute, mettendo in atto rapide misure atte a minimizzare l'impatto sull'individuo e sulla famiglia e chiamando in causa quando necessario altre importanti risorse di personale esperto, agendo nel loro ruolo chiave di collegamento come descritto in SALUTE21 e nella precedente sezione 2.1. Nella prevenzione terziaria, sono coinvolti nella riabilitazione e nella ricostruzione delle "risorse difensive" della famiglia. I1 quarto tipo di intervento, l'assistenza diretta, il ruolo infermieristico tradizionale quando i meccanismi di adattamento dell'individuo/famiglia si spezzano, per esempio a causa di una malattia. In questo caso l'infermiere di famiglia lavora in collaborazione con la famiglia o con il singolo per ottenere, a seconda del caso, cura, riabilitazione, cure palliative e10 sostegno.

Fattori di Stress (Minaccia alla Smlute) Fattori di Stress (Risorse)

Fattori di S t n ~ a NURSING

Prevenzione

Figura 3 L'Infermieristica di Famiglia: aiutare la famiglia a mantenere la salute ed adattarsi positivamente alle minacce d a salute

La relazione tra questi concetti teorici e l'attuale pratica mostrata nella prossima sezione.

3.5 Scenari assistenziali


Per aiutare a capire il nuovo concetto di infermiere di famiglia, l'ampiezza, la profondit e lo scopo del suo ruolo, le conoscenze, le tecniche avanzate e gli atteggiamenti richiesti per gestirlo, nell'allegato 2 vengono forniti alcuni esempi di scenari assistenziali. Questi scenari, che si concludono tutti con un breve commento, simulano quelli che potrebbero essere una parte di una casistica tipo di un infermiere di famiglia. Essi illustrano come e fino a che punto gli infermieri possano trovarsi coinvolti in eventi che accadono in tempi diversi nell'arco della vita delle famiglie e dei

singoli individui, con le relative attivit infermieristiche che potrebbero aspettarsi di mettere in pratica e il loro grado di coinvolgimento col variare del tempo (v. Figura 4 e fare riferimento al caso della persona sola affetta da metastasi al seno). Inoltre, viene illustrato come l'infermiere di famiglia pu trovarsi coinvolto nella comunit e lavorare in collegamento con un ampio numero di agenzie di offerta sanitaria (vedi: casi sulla prevenzione e la gestione della malattia cronica e sulla prevenzione degli incidentilineguaglianza in salute). L'analisi degli scenari assistenziali illustrer il vasto contributo che l'infermiere di famiglia offre al raggiungimento degli obiettivi SALUTE21. Al termine di ciascun commento vengono indicati gli obiettivi prioritari di ogni singolo scenario.

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lo anno

Figura 4 Esempio dei diversi gradi di coinvolgimento deli'Infermiere di Famiglia nello scenario assistenziale di una persona sola affetta da carcinoma mammario metastatico

Questi scenari sono semplici esemplificazioni tracciate da diversi Paesi della Regione europea dell'OMS. La maggior parte stata scritta dai membri del Gruppo Pianificazione Curriculum, sulla base delle esperienze personali e a seguito delle discussioni condivise riguardanti la stesura del curriculum. Alcuni sono stati scritti da colleghi esperti. Questi scenari, insieme con quelli forniti dagli studenti a seguito delle loro esperienze di Infermiere di Famiglia, costituiranno la base per alcune attivit di insegnamento/apprendimento nel curriculum dell'Infermiere di Famiglia, utilizzando l'approccio del problem-solving. Gli scenari assistenziali forniti nell'allegato 2 illustrano il ruolo dell'infermiere di famiglia nelle seguenti situazioni: Prevenzione e gestione delle malattie croniche; ~ssistenza ad una famiglia in cui la madre affetta da carcinoma mammario; Assistenza ad una donna sola affetta da carcinoma mammario metastatico(v. Fig. 4); Assistenza ad una famiglia con problemi di salute mentale ed alcolismo; Assistenza ad una famiglia con un neonato; Assistenza ad una coppia anziana, in cui entrambi hanno problemi di salute; Assistenza ad un vedovo anziano con disturbi da patologie multiple; Assistenza ad una famiglia in cui il padre, forte fumatore, vuole smettere di fumare;

Assistenza ad una paziente diabetica che ha gradualmente perduto la propria indipendenza e deve essere istituzionalizzata; Assistenza ad una famiglia che si prepara alla nascita del primo figlio; Assistenza ad una ragazza madre, incinta e tossicodipendente; Assistenza ad un'adolescente incinta; Assistenza ad una famiglia di rifugiati di una minoranza etnica; Prevenzione degli incidenti / ineguaglianza in salute.

3.6 Competenze o risultati dell'apprendimento Le componenti chiave del ruolo dell'infermiere di famiglia sono simili a quelle del ""Medico a cinque stelle" o "dell'Infermiere a cinque stelle", citati nei documenti Doctors for Health. A WHO Global strategy for changing medical education and medical practice for healtb for all (8) e Nurses and

Midwives for Health. A WHO European Strategy for Nursing and Midwifery Education (5). Queste componenti, chiavi del
ruolo, sono anche le competenze fondamentali dell'infermiere che ha completato con successo il curriculum di infermiere di famiglia. Quindi, l'infermiere di famiglia si aspetta di, e gli richiesto di, essere competente per: Fornire assistenza Prendere decisioni Saper comunicare

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Essere leader Essere manager Queste competenze si acquisiranno attraverso il processo di sviluppo delle competenze di base, cio quelle che consentiranno all'infermiere di famiglia di essere efficiente ed efficace nel: 1. identificare e valutare lo stato di salute ed i bisogni degli individui e delle famiglie nel loro contesto culturale e di comunit; 2. prendere decisioni basate sui principi etici; 3. pianificare, iniziare e fornire assistenza alle famiglie che fanno parte della loro casistica; 4. promuovere la salute degli individui, delle famiglie e delle comunit; applicare la conoscenza di diverse strategie di insegna5. mento ed apprendimento con i singoli, le famiglie e le comunit; 6. utilizzare e valutare diversi metodi di comunicazione; 7. partecipare alle attivit di prevenzione; 8. coordinare e gestire l'assistenza, compresa quella delegata ad altro personale; 9. documentare sistematicamente la propria pratica; IO. creare, gestire ed utilizzare informazioni (dati) cliniche, basate sulla ricerca e statistiche per pianificare l'assistenza e definire le priorit nelle attivit relative alla salute ed alla malattia; 11. sostenere e potenziare gli individui e le famiglie ad influenzare e partecipare alle decisioni relative alla loro salute; 12. definire standards e valutare l'efficacia delle attivit infermieristiche di famiglia; 13. lavorare da soli o come membri di una quipe; 14. partecipare alle attivit di definizione delle priorit relative alla salute ed alla malattia; 15. gestire il cambiamento ed esserne agenti; 16. mantenere relazioni professionali ed un ruolo collegiale di sostegno con i colleghi; e 17. mostrare l'evidenza di un impegno alla formazione continua ed allo sviluppo professionale. primo modulo sull'assistenza. Questo tipo di strutturazione del contenuto dovrebbe assicurare che gli studenti siano in contatto con l'erogazione dell'assistenza mentre sono anche incoraggiati a vedere come i concetti teorici vengono tradotti nella realt della pratica sin dall'inizio del corso.

3.7 Contenuto del curriculum I1 curriculum sar articolato in una serie di sette moduli, descritti dettagliatamente nella sezione 7. Fatta eccezione per il modulo introduttivo, che definisce l'ambito in relazione ai concetti e alle strategie di insegnamentolapprendimento ed alla valutazione che sono basilari al curriculum, tutti gli altri moduli avranno una componente basata sulla pratica. Due moduli si svolgeranno in contemporanea, ad esempio, il modulo introduttivo pu occupare un giorno alla settimana, seguito dal modulo sul Processo Decisionale anch'esso di un giorno la settimana e nel frattempo, potrebbe partire il

3.8 Strategie di insegnamentolapprendirnento e di valutazione Queste strategie stimoleranno l'apprendimento a tutti e sei i livelli di abilit cognitive, cos come descritti da Bloom (9). Le strategie di insegnamentolapprendimento e di valutazione impiegate nel corso saranno congruenti ai principi andragogici, in ragione del fatto che docenti e studenti porteranno nel corso competenze esistenti-conoscenze rilevanti, abilit ed attitudini - che contribuiranno ad un processo mutuamente educativo. La partecipazione attiva dello studente, facilitata dagli infermieri insegnanti (che avranno un ruolo sia in ambito universitario che nella praticA), e dai monitori (nella pratica), sar la norma. Gli scenari assistenziali saranno il punto focale della maggior parte dell'insegnamento, che utilizzer un approccio problem-solving cos come un diverso range di altri metodi. In generale, si privilegeranno gli approcci interattivi, come seminari condotti dagli studenti e lavoro di gruppo, e dimostrazioni pratiche, ad esempio la valutazione della salute fisica, l'utilizzo di strumenti tecnici e le abilit di una comunicazione verbale e non verbale efficace. Per promuovere tali approcci si dovranno utilizzare le risorse tecnologiche pi aggiornate a disposizione presso l'universit a seconda dello Stato membro, per esempio i video interattivi. Ci sar ancora spazio per le lezioni frontali,ma queste costituiranno relativamente una minima parte del curriculum. I metodi di valutazione dovranno essere adatti all'approccio dell'apprendimento nell'adulto, basarsi sulla ricerca e comprendere, per esempio, progetti di lavoro, ricerche bibliografiche, presentazione di casi studiati, valutazioni sanitarie, profili di comunit e attivit di apprendimento individuali. I1 successo di queste strategie di insegnamentolapprendirnento e valutazione dipender essenzialmente dalla disponibilit e dallo sviluppo di infermieri insegnanti adeguatamente qualificati e preparati che sono impegnati nella filosofia degli approcci all'insegnamento agli adulti. Inoltre, tali approcci andragogici interattivi e di problem-solving dovranno essere supportati da spazi adeguati, di biblioteche ed altre risorse tecnologiche, e questo sar da considerare dal momento della programmazione.

3.9 Supervisione delle attivit professionalizzanti A suo tempo, le componenti pratiche del corso per infermiere di famiglia saranno supervisionate da un infermiere di famiglia qualificato, sebbene questo non sar possibile

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per i primi anni del corso. Al fine di formare un numero consistente di infermieri di famiglia, sar necessario per gli Stati membri awiare corsi di infermieristica di famiglia, e di selezionare infermieri di pratica di comunit ed infermieri di comunit insegnanti per frequentare questi corsi. Negli anni successivi, gli infermieri insegnanti e gli infermieri di comunit che sono stati introdotti al concetto di Infermieristica di Famiglia agiranno come insegnanti e supervisori. sono una sfida per,i docenti, per i monitori e per gli studenti. quindi importante, se si vogliono applicare efficacemente, che vengano coinvolti soltanto infermieri insegnanti e monitori qualificati (vedi anche il punto 3.8). La disposizione di strutture in grado di consentire il sostegno "tra pari" e lo stretto collegamento tra docenti e monitori sar particolarmente importante nei primi anni, poich non ci saranno modelli di ruoli di riferimento sia nella formazione che nella pratica.

3.10 Numero di partecipanti e rapporto docentildiscenti


Poich durante tutto l'arco del corso si utilizzeranno metodi di insegnamento interattivo per adulti e varie strategie di apprendimento e valutazione che comprenderanno la supervisione clinica, si ritiene che il numero ottimale di discenti da ammettere per ciascun corso si aggiri sulle 30 persone e per la stessa ragione, il rapporto ideale tra docenti e studenti non dovrebbe superare 1:10, ossia un insegnante ogni 10 studenti.

5. Sede del corso Le componenti teoriche del corso dovrebbero venire svolte in una sede universitaria o analoga struttura per l'istruzione superiore. Le componenti pratiche si svolgeranno presso il domicilio delle famiglie ed in altri ambiti non istituzionali della comunit.
6 . Qualifica al termine del corso
Al positivo completamento del curriculum, l'infermiere ricever la specifica qualifica ed il riconoscimento accademico a livello post-laurea di "Infermiere di Famiglia".

3.1 1 Monitoraggio deiia qualit e valutazione


Per valutare la qualit e gli standard del corso, le strategie di insegnamento/apprendimento, le votazioni degli studenti ed i risultati sia per quanto riguarda lo studio che le competenze pratiche, sar necessaria una verifica esterna, cosi come previsto dalla struttura del curriculum. La valutazione del curriculum sar effettuata dagli insegnanti, dagli studenti ed anche da coloro che forniscono i servizi quali gli infermieri dirigenti e, a tempo dovuto, gli infermieri di famiglia praticanti.

7. Contenuto del Corso - Moduli 1 a 7


Le descrizioni di tutti questi moduli, che compongono il curriculum, sono fornite nelle pagine seguenti. Si noti che una serie di concetti ed argomenti che vengono introdotti in un modulo, vengono ripresi ed approfonditi in un altro. Con I'acquisizione di conoscenze ed esperienze nuove, gli studenti saranno in grado di vedere questi concetti ed argomenti da angolazioni diverse e di costruire sui lavori precedenti. Giusto per dare due esempi, i concetti di "infermieristica di famiglia" per se e di "teamwork" si svilupperanno ed arricchiranno man mano lo studente percorrer il curriculum, sia negli elementi teorici che in quelli pratici.

4. Docenti e monitori
Le modalit di insegnamentolapprendimento e le .strategie di valutazione considerate essenziali per questo curriculum

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OMS - Ufficio Regionale per l'Europa Curriculum deli'Infermiere di famiglia Modulo 1 Titolo: Corso per infermieri di famiglia Modulo introduttivo Concetti, pratica e teoria Durata: 2 settimane Contenuto del modulo - Sommario Questo modulo introduce gli studenti nei concetti chiave che hanno dato forma al curriculum del corso. L'approccio incoragger lo studente a costruire, integrare ed allargare le proprie conoscenze, abiliti ed esperienze servendosi delle nuove conoscenze ed esperienze che andri ad acquisire. Utilizzando le esperienze pre-corso dello studente in ambito familiare, si indagherh sulla stretta correlazione tra la pratica infermieristica e le conoscenze teoretiche e di ricerca relative all'infermieristica. Le strategie di insegnamento/apprendimento incoraggeranno lo studente a conoscere i propri compagni di corso ed a condividere le conoscenze ed esperienze professionali. Si indagher sul valore del dibattito sull'importanza dei contenuti teoretici nella pratica infermieristica. Questo modulo si svolger in ambito universitario. Programma di studio: L'infermiere di famiglia Scenario dei casi Un approccio al ciclo di vita, compresi gli eventi critici Il curriculum basato sulle competenze e sulla ricerca Concetto di competenza Andragogia - Strategie di insegnamento/apprendimento per studenti e discenti adulti Mezzi per l'apprendimento Abilit trasferibili Problem-solving Team work Il dibattito come forma di sfida costruttiva Il pensiero critico ed analitico e le sue relazioni con la pratica dell'infermieristica di famiglia Sviluppo professionale continuo / formazione permanente Letture Pubblicazioni OMS Letteratura nazionale ed internazionale inerente al programma di studio

Relazioni (concetti fondamentali) Studio dei casi Brainstorming Seminari Lavori di gruppo Dibattiti e discussioni Role play

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Metodi di valutazione: Data della valutazione: due settimane al termine del modulo Metodo di valutazione: .Punteggio ottenuto %: Valutazione del corso: (50% del totale) Lo studente sceglier due temi contenuti nel programma e scriver un breve saggio - massimo 600 parole - illustrando I'importanza dei temi scelti per la sua comprensione personale, a questo stadio iniziale del corso, di ci che ci si aspetter da lui in qualit di infermiere di famiglia qualificato. Esame finale del modulo: (50% del totale) Punteggio ottenuto %: Votazione finale (in centesimi) %: Verifica totale:

OMS - Ufficio Regionale per l'Europa Curriculum dell'Infermiere di famiglia Modulo 2 Titolo: Erogare assistenza : lavorare con le famiglie Durata: 10 settimane Contenuto del modulo - Sommario Questo modulo consentir allo studente di identificare i vari fattori che influenzano la pratica infermieristica nella famiglia. I contenuti fondamentali comprendono anche tematiche professionali sul ruolo dell'infermiere di famiglia e sugli interventi di assistenza preventiva, curativa, riabilitativa, palliativa e di sostegno. L'infermiere svilupper principi e metodi di pianificazione, attuazione e valutazione dell'assistenza familiare nel contesto di un ambito assistenziale dinamico di comunit consapevole delle risorse disponibili. Le strategie di apprendimento del dialogo riflessivo e dell'auto-apprendimento offriranno l'opportunit di analizzare le pratiche e gli interventi di infermieristica di famiglia in ambienti protetti. I1 40% di questo modulo sar basato sulla pratica. Pronramma di studio: La famiglia: definizioni, relazioni, dinamiche, ruoli . I1 concetto di famiglia come cliente I1 concetto di famiglia come contesto - impatto della famiglia sulla salute e sulla gestione della salute dei singoli Teorie sulla famiglia Struttura concettuale dell'infermieristica di famiglia - concetto di salute come equilibrio e di infermieristica che consente alle persone di adattarsi. L'infermiere di famiglia: ruolo, responsabilit, funzioni; prospettive professionali, legali ed etiche. La casa come luogo di cura L'infermieristica di famiglia che utilizza l'approccio lungo il corso della vita Sviluppo del bambino, dell'adulto e dell'anziano - l'approccio lungo il corso della vita Valutazione della famiglia La famiglia "disfunzionale" Terapia familiare Approcci di counselling e loro applicazioni Strutture concettuali nell'infermieristica di famiglia Valutazione sanitaria - tipi, strumenti Approccio alla promozione della sdute ed all'educazione sanitaria

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Applicazione di interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria Valutazione dei rischi Sorveglianza sanitaria Controllo delle infezioni Gestione delle emergenze Interventi terapeutici in relazione alle crisi di vita Gestione dei programmi di assistenza curativa e riabilitativa per pazienti acuti e cronici L'approccio palliativo nell'assistenza infermieristica di famiglia Abuso di sostanze Incapacit di apprendimento Salute mentale Sostenere le famiglie Bilanciare 1 priorizzando le necessit degli individui con quelli della famiglia e dellla comunit Potenziare le famiglie I1 diritto di famiglia Lavorare in partnership con le famiglie Advocacy Valutazione - strategie, risultati

Pubblicazioni OMS Letteratura nazionale ed internazionale inerente al programma di studio Strategie di insegnamentolapprendimento: Letture (concetti fondamentali) Interviste Dimostrazioni Studio dei casi Brainstorming Discussione Role play Esercitazioni sul campo Metodi di valutazione: Data scadenza della valutazione: Metodo di valutazione: Valutazione del corso: (30% del totale) Valutazione pratica: (40% del totale) Esame finale del modulo: (30% del totale) Verifica totale:

Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto % Votazione finale (in centesimi) %

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OMS Uficio Regionale per l'Europa Curriculum deli'Infermiere di famiglia Modulo 3 Titolo: I1 processo decisionale Durata: 4 settimane Contenuto del modulo - Sommario Questo modulo abiliter l'infermiere ad ampliare le proprie conoscenze riguardo il processo decisionale, la tipologia e le abilit in preparazione al futuro ruolo di infermiere di famiglia. Le strategie di apprendimento incoraggeranno l'infermiere a considerare le proprie esperienze personali e cliniche incoraggiandolo a sviluppare il pensiero riflessivo. I1 10% di questo modulo sar basato sulla pratica. Programma di studio: I1 processo decisionale - teorie, processi, abilit Il ragionamento diagnostico, terapeutico, clinico I concetti di responsabilit e autonomia nel processo decisionale I1 pensiero critico nella pratica Strategie nel processo decisionale Abilit di negoziazione Priorizzare l'assistenza Razionalizzare l'assistenza Aspetti legali Responsabilit, autonomia, etica I1 processo decisionale a domicilio Letture: Pubblicazioni OMS Letteratura nazionale ed internazionale inerente ai contenuti Strategie di insegnamentolapprendimento: Letture (concetti fondamentali) Dimostrazioni Studio dei casi Lavori di gruppo Discussione Role play Esercitazioni sul campo Metodi di valutazione: Data scadenza della valutazione: Metodo di valutazione: Valutazione del corso: (30% del totale)

Punteggio ottenuto %

Valutazione pratica: (40% del totale) Esame finale del modulo: (30% del totale) Verifica totale:

Punteggio ottenuto O/o Punteggio ottenuto % Votazione finale (in centesimi) %

OMS - UKcio Regionale per l'Europa Curriculum dell'Infermiere di famiglia Modulo 4 Titolo: Gestire l'informazione e ricerca Durata: 6 settimane Contenuti del modulo - Sommario Questo modulo progettato per aiutare l'infermiere a sviluppare le proprie conoscenze e abilit riguardo agli aspetti applicati della gestione dell'informazione e della ricerca. Esso svilupper la comprensione dei metodi di approccio alla gestione dell'informazione, della ricerca, dell'apprendimento, della motivazione, della comunicazione e metodi di insegnamento. La componente della ricerca focalizzer particolarmente gli studi e le evidenze che contribuiscono ad accrescere le conoscenze nell'area dell'infermieristica di famiglia. Le strategie di apprendimento includeranno sia metodi di insegnamento tradizionali che di apprendimento sperimentale per facilitare lo sviluppo dell'interazione e le abilit di ricerca. I1 10% di questo modulo sar basato sulla pratica. Programma di studio: Fontiltipi di informazione, conoscenza, evidenze I1 pensiero critico, la valutazione critica e interrogativi sulla pratica Il processo di ricerca, modelli e disegni di ricerca Statistica di base, l'interpretazione dei dati demografici e statistici, analisi dei dati e conclusioni Gestione delle informazioni e tecnologie informatiche Identificare e misurare i risultati Gestire le informazioni, le tecnologie informatiche Documentazione - struttura e standardizzazione Sistemi informativi nazionali e locali Scrivere un rapporto Dati fondamentalilminimi Questioni etiche, confidenzialith, sicurezza Documentazione in infermieristica di famiglia Teorie e principi deli'apprendimento e della motivazione Metodi di insegnamento e loro applicazione all'infermieristica di famiglia Definire gli obiettivi Preparazione e valutazione dei metodi di insegnamento Letture: Pubblicazioni OMS Letteratura nazionale ed internazionale inerente al programma di studio Strategie di insegnamentolapprendimento: Letture (concetti fondamentali)

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Dimostrazioni Esercitazioni Seminari tenuti dagli studenti Role play Studio dei casi Workshop Esercitazioni sul campo
Metodi di valutazione:

Data scadenza della valutazione: Metodo di valutazione: Valutazione del corso: (30% del totale) Valutazione pratica: (40% del totale) Esame finale del modulo: (30% del totale) Verifica totale:

Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto O o / Punteggio ottenuto % Votazione finale (in centesimi) ?h

OMS - Ufficio Regionale per l'Europa Curriculum dell'Infermiere di famiglia Modulo 5 Titolo: Erogare assistenza 2: (L'infermiere di famiglia - lavorare con le comunit) Durata: 10 settimane Contenuti del modulo - Sommario

Questo modulo esplorer aspetti "della comunit" in relazione al ruolo dell'infermiere di famiglia. All'interno del modulo, l'analisi dei fattori sociali della salute aumenter la conoscenza e la comprensione dell'infermiere su come identificare e soddisfare i bisogni della comunit in cui opera. Le strategie di apprendimento utilizzate in questo modulo incoraggeranno l'infermiere a sintetizzare ed utilizzare le politiche e dati statistici per capire la comunit. I1 40% di questo modulo sar basato sulla pratica.
Programma di studio:

I1 concetto di comunit come cliente Concetti ed approcci alla salute pubblica Fattori determinanti la salute di comunit Salute e benessere sociale Sistemi sanitari (politiche nazionali e locali) Sistema sanitario, assistenza primaria, secondaria e terziaria Comunit e salute pubblica I1 servizio di assistenza sanitaria familiare Definizione di: salute, malattia, infermit, disabilit Disuguaglianze e salute Epidemiologia Malattie trasmissibili Farmacologia: farmaci, stoccaggio, somministrazione, programmi di immunizzazione, protocolli, trattamento di anafilassi,

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questioni legali e professionali Definizione di comunit I gruppi svantaggiati Discriminazione Cultura, razza e religione Educazione e lavoro Povert Concetto e definizione e di bisogno Valutazione della comunit (compreso il profilo) Interventi basati sulla comunit, es. sviluppo della comunit Accesso alle statistiche (nazionali e locali) Lavorare con la comunit Rafforzare le comunit I1 ruolo dell'infermiere di famiglia nelle comunit Letture: Pubblicazioni O M S Letteratura nazionale ed internazionale inerente al programma di studio Strategie di insegnamentolapprendimento: Letture (concetti fondamentali) Interviste Dimostrazioni Studio dei casi Brainstorming Discussione Role play Esercitazioni sul campo Metodi di valutazione: Data scadenza della valutazione: Metodo di valutazione: Valutazione del corso: (30% del totale) Valutazione pratica: (40% del totale) Esame finale del modulo: (30% del totale) Verifica totale:

'r

Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto % Votazione finale (in centesimi) %

O M S - Ufficio Regionale per l'Europa Curriculum dell'Infermiere di famiglia Modulo 6 Titolo: Gestire le risorse Durata: 4 settimane Contenuto del modulo - Sommario
p -

Questo modulo studier aspetti gestionali che abbiano ricadute sull'assistenza erogata ed il ruolo dell'infermiere di famiglia nella pratica.

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Le strategie di insegnamento e apprendimento consentiranno all'infermiere di esaminare ed applicare le conoscenze dei concetti del management al proprio campo di in infermieristica di famiglia. I1 10% di questo modulo sar basato da pratica. Programma di studio: Management - teorie e processi Gestire le risorse umane I1 controllo del budget Gestire il tempo La famiglia come risorsa Agenzie statali, private e di volontariato Organizzazione e gestione dei servizi infermieristici di famiglia I1 ruolo di coordinamento dell'infermiere di famiglia Gestire l'assistenza I sistemi di garanzia della qualit Letture: Pubblicazioni OMS Letteratura nazionale ed internazionale inerente al programma di studio Strategie di insegnamento/apprendimento: Letture (concetti chiave) Studio dei casi Lavori di gruppo Discussione Role play Metodi di valutazione: Data scadenza della valutazione: Metodo di valutazione: Valutazione del corso: (30% del totale) Valutazione pratica: (40% del totale) Esame finale del modulo: (30% del totale) Verifica totale:

Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto % Votazione finale (in centesimi) %

OMS - Ufficio Regionale per l'Europa Curriculum dell'Infermiere di famiglia Modulo 7 Titolo: Leadership e lavoro multidisciplinare Durata: 4 settimane Contenuto del modulo Sommario All'interno di questo modulo gli infermieri analizzeranno e rifletteranno sugli aspetti della leadership. Gli infermieri saran-

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no assistiti nel riconoscere l'importanza del lavoro d'equipe e nell'apprezzare la complessa natura dei cambiamenti organizzativi. Le strategie di apprendimento offriranno l'opportunit di lavorare in equipe. Cosa che richiede rispetto, fiducia, cooperazione e delega. Lo sviluppo di queste capacit fondamentale affinchd gli infermieri siano in grado di intraprendere l'interazione di gruppo e di trasferire queste conoscenze alla pratica infermieristica di famiglia. I1 10% di questo modulo sar basato sulla pratica.
Programma di studio

Leadership - teorie, tipologie, processi e abilit Gestire il cambiamento ruoli, responsabilit, funzioni Principi del lavoro dYequipe, Dinamiche di gruppo La delega Supervisione clinica e monitoraggio Questioni legali/professionali L'infermiere di famiglia come agente di cambiamento La famiglia come membro dell'equipe Lavorare con altre agenzie
Letture:

Pubblicazioni OMS Letteratura nazionale ed internazionale inerente al programma di studio


Strategie di insegnamentolapprendimento:

Letture (concetti chiave) Lavori di gruppo Discussione Studio di casi Role play Esercitazioni sul campo
Metodi di valutazione:

Data scadenza della valutazione:


2

Metodo di valutazione: Valutazione del corso: (30% del totale) Valutazione pratica: (40% del totale) Esame finale del modulo: (30% del totale) Verifica totale:

Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto % Punteggio ottenuto % Votazione finale (in centesimi) %

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Obiettivo Obiettivo Obiettivo Obiettivo Obiettivo Obiettivo Obiettivo Obiettivo

Health21: the health for al1 policy for the W H O European Region. Copenaghen, Ufficio Regionale OMS per l'Europa, 1999 (European Health for Al1 Series, No. 6). Fawcett-Henesy, A. The family health nurse a new nurse on the horizon. Copenaghen, Ufficio Regionale O M S per l'Europa, 1 9 9 9 ( d o c u m e n t o D L V R 0 2 0 1 0 61616, inedito). White, L.A. & Alexander, M.F. Community nursing: transition curriculum. A foundation course to prepare experienced hospital nurses to work in the community. Copenaghen, Ufficio Regionale OMS per l'Europa, 1999 (documento DL VR 020402, inedito). Asvall, J. T h e Alma-Ata Declaration - 20 years of impact on the European Region of W H O , In: W H O Primary healthe care 2 1: Everybodys business. Ginevra, Organizzazione Mondiale della Sanit (in stampa). Nurses and midwives for health. A W H O European strategy for nursing and midwifery education. Copenaghen, Ufficio Regionale O M S per l'Europa, 2000 (documento inedito EUR100/5019309115 per la Seconda Conferenza Ministeriale sull'Infermieristica e l'ostetricia in Europa, Monaco, Giugno 2000). Clark, J. A mopdel for health visiting. In: Kershaw, B. & Savage, J.J. Models for5ursing. Londra, Wiley and Sons, 1986. Antonowsky, A. Stress, health and coping. New York, Jossey Bass, 1999. Doctors for Health. A W H O Global strategy for changing medical education and medical practice for health for all. Ginevra, Organizzazione Mondiale della Sanit, 1996 (documento non pubblicato WHOlHRHl96.1). Bloom, B. Taxonomy of educational objectives, handbook 1. New york, david McKay Co, 1996.

10 - Un ambiente fisico salutare e sicuro 1 1 - Un modo di. vivere pi sano 12 - Ridurre i danni da alcool, droga e tabacco 13 -Ambienti salubri 14 - Responsabilit multisettoriali per la salute 15 - Un settore sanitario integrato 16 - Gestione della qualit delle cure 17 - Finanziamento del Servizio Sanitario e distribuzione delle risorse Obiettivo 18 - Sviluppare le risorse umane per la salute Obiettivo 19 - Ricerca e conoscenza per la salute Obiettivo 20 - Mobilitare altri settori per la salute Obiettivo 2 1 - Politiche e strategie per la salute per tutti

Allegato 2
PORTFOLIO DI SCENARI ASSISTENZIALI In questi scenari, le bibliografie riferite d'Infermiere di famiglia e al medico di famiglia sono da considerare in eguale misure per tutti e due i sessi

Prevenzione e gestione delle malattie croniche


Stadio iniziale Durante i loro incontri settimanali l'infermiere di famiglia ed il medico di famiglia discutono di un recente rapporto clinico che identifica il rischio di malattia cardiaca e rende nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 (non insulino-dipendente) l mese L'infermiere di famiglia analizza le cartelle mediche ed infermieristiche delle famiglie, e si serve di questo database per identificare le persone diabetiche. Inoltre fa una revisione delle linee guida per la pratica per evidenziare gli interventi efficaci nell'assistenza a persone affette da diabete tipo 2. 2' mese In collaborazione con il medico di famiglia pianifica una strategia assistenziale incentrata sulla promozione della salute, la prevenzione della malattia e la gestione del diabete. 3 mese Con la comunit locale pianifica una mostra di promozione della salute dedicata al diabete, facendosi fornire poster ed opuscoli dal dipartimento di salute pubblica. Gli espositori vengono collocati nel centro di salute familiare, nel centro di incontro della comunit e nelle chiese locali. 60 mese L'infermiere visita le famiglie in cui sono presenti casi di diabete ed effettua il relativo screening dei familiari dei pazienti, effettuando analisi delle urine e misurazione della pressione arteriosa. Durante queste visite, insegna ai pazienO

Allegato l
OBIETTIVI D I SALUTE21 Obiettivo 1 - Solidariet per la salute nella regione europea Obiettivo 2 - Equiti in Salute Obiettivo 3 - La salute inizia con la vita Obiettivo 4 - La salute dei giovani Obiettivo 5 - Invecchiare in salute Obiettivo 6 - Migliorare la salute mentale Obiettivo 7 - Ridurre le malattie trasmissibili Obiettivo 8 - Ridurre le malattie non trasmissibili Obiettivo 9 - Ridurre i danni conseguenti a violenza e incidenti

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ti il monitoraggio pi efficace della glicemia, diete e stili di vita e li consiglia sulle complicanze della malattia. Durante le visite successive, discuter con i pazienti circa l'assunzione dei farmaci, la congruit o meno con quanto prescritto e controller la pressione, la glicemia e la funzionalit renale. Discuter i risultati di queste visite con il medico di famiglia che modificher alcune prescrizioni farmacologiche per facilitare un miglior controllo del diabete 12' mese Una valutazione della strategia dell'infermiere di famiglia effettuata dopo 12 mesi dalla fase iniziale, dimostra che il 70% dei pazienti gi malati in partenza mantiene livelli accettabili di glucosio nel sangue. Inoltre, nel 20% dei pazienti sono stati diagnosticati precocemente sintomi di patologia cardiaca e renale. La strategia di promozione ha spinto diverse persone della comunit a contattare l'infermiere di famiglia per problemi concernenti la propria salute. Finora, grazie allo screening di routine effettuato sulla popolazione dai 65 anni in su, il diabete tipo 2 stato diagnosticato a 4 pazienti. diagnosticato come cancro. A questo punto l'infermiere di famiglia visit la famiglia per aiutarla ad affrontare il ricovero in ospedale della madre e l'intervento chirurgico. La madre fu sottoposta a mastectomia e a un ciclo di chemioterapia. Quando la donna fu dimessa dall'ospedale, l'infermiere di famiglia continu a visitare la famiglia per circa un anno poich la ferita non era guarita. La signora torn a lavorare ma recentemente ha perso il lavoro a causa delle frequenti assenze dovute alla malattia. La signora non si aspettava di guarire dal cancro ed ora effettivamente sta morendo. La famiglia abbastanza aperta alla situazione ed entrambi i genitori hanno preparato i figli alla morte della madre. I1 ragazzo di 13 anni ha appena iniziato la scuola superiore ed il padre trova che diventato senza motivo aggressivo e violento nei confronti del fratello minore. I1 padre vorrebbe trascorrere pi tempo con i figli ma occupato con il lavoro e teme il licenziamento se la situazione familiare interferisce con l'attivit professionale. Egli chiede all'infermiere di famiglia come gestire i ragazzi. Lavorando a stretto contatto con la famiglia, l'infermiere di famiglia in grado di valutarne i bisogni e di incoraggiarla a partecipare all'assistenza alla madre, garantendo nel contempo la continuit assistenziale. Egli incoraggia i componenti della famiglia a porre domande su qualunque cosa che possa preoccuparli. Si occupa della madre (controllo del dolore, medicazione della ferita, cure igieniche, informazione sulle tappe future della malattia) e discute con lei sulle possibili reazioni del marito e dei figli. L'infermiere di famiglia, nel suo ruolo di coordinamento, assicura la continuit delle cure da parte dello staff ventiquattro ore su ventiquattro poich la malata vuole morire a casa, e cos organizza l'approvvigionamento di quanto necessario. Conferisce con il medico di famiglia, l'assistente sociale ed altri operatori su specifici problemi e controlla che amici e familiari effettuino visite brevi e positive, discute con il padre sui fattori stressanti che il cambiamento di scuola dei figli comporta e suggerisce di discutere la situazione con gli insegnanti del figlio maggiore. Informa il marito dell'esistenza di gruppi di supporto al lutto e alla perdita. Svolge attivit di supervisione ed insegnamento nei confronti dei membri dello staff che non hanno esperienza di assistenza ai malati che muoiono a casa.

In atto
Dalle cartelle e dai registri del medico di famiglia l'infermiere ottiene tutti i nominativi degli ultra 65enni e li invita al centro di assistenza familiare per sottoporli ad esame delle urine e alla rilevazione della pressione per lo screening del diabete tipo 2.

Commento In questo scenario l'infermiere di famiglia dimostra le molteplici sfaccettature del suo ruolo, che comprende la promozione della salute, la prevenzione della malattia e la gestione delle malattie croniche. Egli deve conoscere la malattia, la sua gestione, le possibili complicanze e deve avere l'abilit di saper selezionare e valutare gli interventi nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Inoltre, la conoscenza dettagliata della comunit in cui opera, consente all'infermiere di famiglia di coinvolgere i gruppi locali in attivit di promozione e prevenzione. I membri della comunit lo vedono come persona disponibile ad essere contattata e che incoraggia una politica di accesso universale per la gente preoccupata della propria salute.

In questo scenario assistenziale l'Infermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SAL UTE21. Nello specifico, viene data priorit allhbiettivo 8 (v. allegato l).
Assistenza ad una famiglia in cui la madre affetta da carcinoma mammario
La famiglia composta dal padre (45 anni), ingegnere, la madre (45 anni), insegnante e due ragazzi di 13 e 9 anni. Diciotto mesi fa, la madre scopr un nodulo al seno che fu

Commento I1 principale ruolo dell'infermiere di famiglia in questo scenario di supporto e collegamento e nel contempo di rendere la famiglia capace di prendere decisioni e coinvolgerla nella cura della madre. I bisogni complessi di questa famiglia in continuo cambiamento nel lasso di tempo in cui egli in contatto con loro, richiedono che l'infermiere di fami-

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glia identifichi i problemi ed intervenga prima che essi raggiungano il punto di crisi. L'infermiere un punto di riferimento per la famiglia, nonch l'elemento di coordinamento rispetto agli altri servizi di supporto e alle altre agenzie. tit assunta, e la valutazione del dolore secondo una scala da O (assenza di dolore) a 10 (dolore severo insopportabile). Questo esercizio indica che il controllo del dolore non soddisfacente e l'infermiera di famiglia, discutendone con il medico di base, fissa una visita con l'oncologo - che ha curato la paziente. I1 dosaggio degli antidolorifici viene aumentato ma la somministrazione rimane orale. La paziente da valore alla propria indipendenza e l'infermiera ha rispetto di ci, continuando a farle visita settimanalmente ma incoraggiando la paziente, come prima, a chiamarla se il dolore diventasse incontrollabile. Durante tutti questi anni la famiglia estesa si dimostrata molto d'appoggio, ma con l'aumento del dolore della paziente, l'infermiera inizia a preoccuparsi per quei membri della famiglia - vecchi e giovani - che, pi vicini alla paziente vanno a trovarla frequentemente, spesso incontrando l'Infermiera di Famiglia quando questa e dalla paziente. Con il consenso e il sostegno della paziente, l'infermiera di famiglia mantiene contatti telefonici regolari con la persona chiave della famiglia estesa, parlando con lei delle varie preoccupazioni e rispondendo alle domande che man mano sorgono. 12" - 14"anno Le condizioni fisiche della paziente deteriorano lentamente e, bench riesca ancora a camminare con l'aiuto di un deambulatore a ruote, trascorre buona parte del tempo a letto. Poich molto magra, ella vulnerabile alla formazione di ulcere da pressione. L'infermiera di famiglia gradualmente trascorre sempre pi tempo nell'assistenza diretta, facendole cambiare posizione quando a letto, assistendola nell'igiene personale ed organizzando, discutendone con il medico, un aumento dei farmaci antidolorifici, ora somministrati per via iniettiva. L'infermiera di famiglia l'anello di congiunzione di tutta la complessa gamma di bisogni assistenziali della paziente, ma sempre in collaborazione con lei tenendo conto del suo punto di vista. L'infermiera di Famiglia organizzer la fornitura di attrezzature compreso un letto ed un materasso speciali ed una copertura assistenziale 24 ore su 24 da parte di altri infermieri di famiglia oltre lei stessa, assistenti infermieristici e aiuti domestici che si occupino del bucato e delle pulizie di casa. L'Infermiera di Famiglia organizza inoltre il carrello dei pasti, per il pasto principale del giorno. Lei consapevole, per averne parlato con la paziente, che questa pienamente consapevole del progredire del cancro e della prognosi infausta ed anche consapevole della forte fede e che essa spiritualmente preparata al fatto che la morte non lontana. L'Infermiera di Famiglia si tiene in stretto contatto con il familiare che si fa carico di tenere compagnia alla paziente, sostenerla e provvedere alla spesa ed in stretto collegamento con il medico di famiglia, avvisandolo in caso rite-

In questo scenario assistenziale L'Infermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SALUTE 21. Nello specifico, viene data priorit allhbiettivo 15 (v. allegato l).
Assistenza ad una donna sola affetta da carcinoma mammario metastatico
La "famiglia" in questo scenario costituita da una donna sola, che vive in casa propria. Ella molto indipendente ed attiva, ha un'occupazione a tempo pieno, una grande famiglia di fratelli e sorelle ed una zia molto amata dai numerosi nipoti. l O anno Scopre un nodulo in una delle mammelle, si reca dal suo medico di famiglia che la indirizza all'ospedale locale per effettuare tests diapostici. Viene diagnosticato un cancro della mammella, e la paziente subisce una mastectomia e inizia un regime di chemioterapia, radioterapia e cure a lungo termine al fine di diminuire le probabilit di recidiva del tumore. La ripresa buona ed ella continua a svolgere il proprio lavoro e le normali attivit. L'infermiera di famiglia viene a sapere della paziente, le fa visita una volta e poi, per un certo periodo di tempo, non ha necessit di tornare a vederla.

5 anno
La signora comincia ad avvertire dolori lombari che si irradiano alla gamba destra. I1 medico di famiglia le prescrive antidolorifici e la indirizza all'ospedale, dove, dopo i dovuti accertamenti viene sottoposta ad un ciclo di radioterapia per metastasi alla colonna. L'infermiera di famiglia contatta la paziente e le lascia il proprio recapito telefonico incoraggiandola a chiamarla in qualsiasi momento. 6'- l l O anno Durante questo periodo la paziente andata in pensione nell'et prevista per il pensionamento ed ella rimane attiva. Tuttavia, il dolore gradualmente aumenta ed ella torna in ospedale per ulteriore radioterapia. L'infermiera di famiglia registra i progressi della paziente attraverso: esaminando le annotazioni presenti nella sua cartella presso il medico curante, mantenendo con lei contatti costanti con visite prima mensili e poi settimanali; controllando il suo livello di adattamento generale, verificando se i farmaci antidolorifici prescritti sono realmente efficaci nel controllo del dolore. Questo controllo avviene fornendo alla paziente una scheda per la valutazione del dolore, della quale viene spiegato il funzionamento. La scheda viene quindi gestita dalla paziente che vi registra a che ora assume i farmaci, la quan-

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nesse che la paziente possa avere bisogno di un ricovero in una degenza ospedaliera 15' anno La paziente stessa decide che giunto il momento di farsi ricoverare in ospedale per quello che lei si attenda essere l'ultimo tempo, ossia per ricevere l'assistenza terminale. L'Infermiera di Famiglia comunica all'oncologo dell'ospedale ia desiderio della paziente e concorda il ricovero con lo staff infermieristico ospedaliero. Si occupa anche di interrompere il servizio infermieristico domiciliare e di restituire tutti i medicinali inutilizzati e le attrezzature al centro sanitario. Completa la documentazione che ha aggiornato durante il periodo di assistenza alla paziente. Di quando in quando fa visita alla donna durante le tre settimane di ricovero che precedono una morte serena, alla presenza di diversi membri della famiglia. L'infermiera fa visita ai membri pi stretti della famiglia in tre occasioni dopo il funerale, fornendo ascolto, e per verificare come questa parte della famiglia si stia adattando (v. fig. 4). tomi di schizofrenia, dimesso, tornato in famiglia una settimana fa. Sua madre presenta sintomi di depressione. I1 padre ha cominciato a bere sempre di pi da quando il figlio - ha interrotto i suoi studi all'universit. Giusto una settimana dopo il ritorno a casa, il figlio ha smesso di assumere i suoi farmaci, sempre pi colpito da allucinazioni, specialmente di notte. I suoi genitori sono in ansia quando si trovano da soli in casa con lui. Considerando che la situazione della famiglia molto difficile, un amico contatta il centro sanitario. L'infermiere di famiglia raccoglie le informazioni contenute nella cartella del ragazzo e, programma una visita alla famiglia dopo averne discusso con il medico di famiglia. L'Infermiere di Famiglia, incontra la madre ed il figlio a casa loro ed acquisisce una buona panoramica della situazione, ma riconosce di aver bisogno di ottenere informazioni da parte di tutti i membri della famiglia, per poter effettuare una valutazione completa e stabilire le priorit di intervento. E' evidente che le relazioni familiari si sono spezzate, e che madre e figlio hanno "perso i contatti" l'uno con l'altra. Per questo motivo l'infermiere decide di far loro visita quotidianamente per una settimana. Dopo un ulteriore colloquio con il medico, viene data priorit al cercare di convincere il ragazzo ad accettare il programma di cura assumendo tutti i farmaci prescritti. L'infermiere di Famiglia ritorna a casa della famiglia nel pomeriggio per cercare di stabilire una relazione con il ragazzo e fargli un'iniezione. Egli accetta di farsi fare l'iniezione, ma non parla. La madre piange. . L'infermiere dispone un piano di assistenza prioritaria per i suoi interventi, basato sulle sue valutazioni e su ogni diagnosi infermieristiche, con relativi obiettivi a breve e lungo termine. Nei giorni seguenti fa di tutto per riuscire a stabilire una relazione con tutti i membri della famiglia, ma difficile fissare una visita quando sia in casa anche il padre. La priorit assoluta di migliorare le condizioni mentali del figlio, quindi nei giorni successivi continua la terapia iniettiva. La madre cos depressa che l'Infermiere di Famiglia, con il suo consenso, le fissa un appuntamento in ambulatorio dove viene visitata da un medico specialista che le prescrive alcuni farmaci. Anche il padre ha bisogno di cure per il suo problema di alcolismo, cos l'Infermiere di Famiglia, dopo averne discusso con il medico di famiglia, decide di contattare un terapista familiare che possa lavorare con questa famiglia nello sforzo di arrivare alla radice del problema alcool e degli altri problemi e aiutare i membri della famiglia a ristabilire migliori relazioni l'uno con l'altro. Durante questo periodo, l'Infermiere di Famiglia fa visita alla famiglia una volta a settimana. Dopo circa un mese la situazione all'interno della famiglia
-

Commento L'infermiere di famiglia ha riconosciuto il bisogno d'indipendenza di questa paziente ed il suo desiderio di avere il controllo sulla sua malattia. Esso valuta la situazione, quindi controlla i progressi della paziente ad intervalli regolari, assicurando che la paziente abbia informazioni sufficienti a renderla capace di prendere contatto con l'Infermiere di Famiglia quando sente di aver bisogno della sua assistenza. L'infermiere di Famiglia fornisce gradualmente sempre maggiore sostegno e cure basate sulla ricerca. Egli fa intervenire altre agenzie se e quando la paziente esprime questo bisogno, la sua conoscenza della paziente le consente di fornirle un'assistenza olistica; per esempio, l'Infermiere di Famiglia conosce, capisce e rispetta i valori terapeutici delle profonde credenze religiose della paziente nel prepararla alla morte. La conoscenza e la comprensione del lutto e della perdita consentono all'Infermiere di Famiglia di continuare a sostenere la famiglia dopo il decesso della paziente. Egli, inoltre, riconosce il proprio bisogno di addolorarsi per la scomparsa di una paziente che ha conosciuto bene e seguito per un lungo periodo di tempo.

'

In questo scenario assistenziale 11nfermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SALUTE 21. Nello specifico, viene data priorit agli obiettivi 6 e 15 (v. allegato 1). Assistenza ad una famiglia con problemi di salute mentale ed alcolismo;
Un ragazzo di 21 anni sta seguendo un trattamento per sin-

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migliorata. I1 figlio mostra pi interesse a stabilire relazioni migliori e la madre meno depressa; per esempio, in uno dei giorni di visita, l'Infermiere di Famiglia ha trovato che la madre aveva pulito la casa (prima era piuttosto sporca e poco curata) e aveva fatto il pane. I1 padre beve ancora troppo per, ma ora sta di pi a casa, e la coppia parla di pi. L'infermiere valuta i vari interventi alla fine del mese successivo e registra nei suoi appunti che il figlio ha deciso di.partecipare alla riabilitazione giornaliera. Fissa un incontro con il medico di famiglia per discutere dei progressi della famiglia. L'obiettivo a lungo termine per l'infermiere di lavorare in collaborazione con la famiglia al fine di aumentare le capacit di ognuno di aiutare gli altri e di adattarsi allo stress, di aiutare il figlio ad ottenere una qualifica per il lavoro e di assisterli tutti nel tentativo di stabilire un minimo di contatti con la comunit in cui vivono. nato il fratellino la bambina di 18 mesi mostra disturbi comportamentali e alterazioni del sonno. I1 padre un fumatore accanito. La madre ha difficolt a smaltire i chili in eccesso accumulati durante la gravidanza. Presto torner a lavorare. La settimana prossima la madre del signor Ruzat verr a far visita alla famiglia per un breve periodo. I1 rapporto tra la signora Ruzat e sua suocera non buono. La suocera crede che la nuora non sia ne una buona moglie ne una buona madre e ci aggiunge ulteriori pressioni sulle relazioni familiari.

Commento Nell'assistere questa famiglia, l'Infermiere d i Famiglia mostra abilit specialistiche relative alla salute mentale, ma le combina con le sue conoscenze delle dinamiche e delle relazioni familiari. Riconosce la necessit di coinvolgere il medico di famiglia e le abilit pi specialistiche di un terapista familiare. Una considerazione molto importante il bisogno per l'Infermiere di Famiglia di ottenere la fiducia di tutti i membri della famiglia. Necessita di costruire rapidamente rapporti e relazioni con una famiglia in crisi. Egli riconosce il bisogno di un monitoraggio costante ed una valutazione a lungo termine delle strategie che ha deciso di attuare.

Commento I1 ruolo dell'Infermiere di Famiglia, in prima istanza, quello di lavorare con la famiglia per identificare come meglio loro sentano di poter far coincidere i loro bisogni, e nel fare questo egli attento a esaminare con loro le loro pratiche culturali rispetto all'assistensa al bambino. Offrir il proprio sostegno nei momenti di stress e sar particolarmente vigile per quanto riguarda i sintomi di depressione post-partum nella madre, o una vera depressione nel marito. Egli insegnante e consigliere sanitario, aiuta sia il padre che la madre a cambiare stile di vita per ci che riguarda la dieta, l'esercizio fisico e lo smettere di fumare. Lavora a fianco della famiglia, fornendole informazioni sugli altri servizi e, quando necessario, aiutandola ad accedervi - per esempio, per essere assistita circa la casa umida e per avere un aiuto economico in una situazione di necessit. Infine, rende consapevole la famiglia dell'esistenza di gruppi di sostegno, ad esempio per i rifugiati, i disoccupati, e madre e figlio.

In questo scenario assistenziale l'Infermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SALUTE21. Nello specifico, viene &tu priorit agli obiettivi 6 e 12 (v. adllegato
1).

In questo scenario assistenziale l7nfermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SALUTE21. Nello specz$co, viene data priorit allhbiettivi 3 (v. adllegato 1).

Assistenza ad una famiglia con un neonato I Ruzat sono una famiglia giovane, con una figlia di 18 mesi ed un figlio di 6 mesi. Sono arrivati da Sarajevo durante i conflitti politici. Ed hanno avuto difficolt a stabilirsi nel paese ospite. I1 sig. Ruzat fino a poco tempo fa faceva l'autista di taxi, la signora Ruzat in congedo maternit dal suo lavoro di assistente domestica all'ospedale locale. La famiglia vive al 6 piano in un appartamento. Non c' ascensore. L'appartamento umido e difficile da riscaldare. I1 bambino allattato artificialmente ed ha avuto difficolt ad alimentarsi fin dalla dimissione dall'ospedale a 5 giorni dalla nascita. Negli ultimi tre mesi ha sofferto di persistenti infezioni del tratto respiratorio superiore, curate con antibiotici, e non mai stato generalmente bene. Da quando

Assistenza ad una coppia anziana, in cui entrambi hanno problemi di salute In questo scenario, l'uomo anziano si prende cura di sua moglie, affetta da diabete di tipo 1 eche inoltre soffre di disturbi da malattia di Alzheimer. Egli ritiene sia relativamente semplice assisterla, ma confessa all'Infermiere d i Famiglia che a volte lei ha degli accessi di aggressivit che, egli dice, di poter di gestire. Lui affetto da cancro alla prostata, al momento ben sotto controllo. La figlia della coppia si rivolta all'Infermiere di Famiglia perch sospetta che il padre abusi fisicamente della madre. Afferma di aver notato delle escoriazioni nella parte interna delle cosce della madre. L'infermiere visita regolarmente la famiglia per aiutarla a gestire il diabete e gli effetti del-

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1'Alzheimer. Offre aiuto al marito e consigli per quanto riguarda gli accessi di aggressivit della moglie e lo mette in contatto sia con gruppi di sostegno, sia con i servizi che offrono assistenza affinch possa fruire di momenti di stacco. L'Infermiere di Famiglia esamina la moglie alla luce dei sospetti della figlia, ma non riscontra segni di escoriazioni. Si consulta con l'assistente che si occupa regolarmente di fare il bagno alla signora, ma questa non in grado di confermare i sospetti della figlia. L'Infermiere di Famiglia decide di portare avanti un programma di visite a cadenza regolare a questa famiglia vulnerabile e di offrire un sostegno costante alla coppia, restando vigile circa possibili segni di abuso. Nel corso delle visite, ricorre alle proprie conoscenze circa le relazioni familiari per cercare di aiutare la figlia ed i genitori ad appianare i contrasti, ed incoraggiandoli a cercare aiuto presso un servizio di counselling. Si accerta che il medico di famiglia sia informato delle sue attivit e registra sulla cartella multidisciplinare'le decisioni adottate circa l'assistenza alla famiglia. Tempo fa ha subito l'asportazione della prostata per un tumore e da due anni a questa parte ha un catetere permanente che a volte si ostruisce causando dolori acuti per la ritenzione urinaria. L'infermiere di famiglia ha sostituito pi volte il catetere in seguito ai blocchi. L'Infermiere di Famiglia esamina regolarmente le urine per controllare l'insorgenza di infezioni, cosa che di quando in quando si verifica. Egli incoraggia il paziente a bere almeno due litri di liquidi al giorno, ma egli riluttante. Il paziente viene inoltre regolarmente sottoposto al controllo del glucosio nelle urine, per timore che insorga il diabete mellito. Oltre a questo problema primario alle vie urinarie, l'uomo ha altri problemi di salute. Soffre di un'ulcera alla gamba che l'infermiere di famiglia ha regolarmente medicato una volta alla settimana per sette anni, tenendosi anche aggiornato sulle novit della ricerca per la cura di queste ulcere e consultandosi costantemente con il medico di famiglia. I1 paziente inoltre fortemente soprappeso, soffre di arteriosclerosi, insufficienza cardiaca congestizia e relativa dispnea. L'infermiere di famiglia cerca di motivare il paziente a partecipare a qualcuna delle attivit che si svolgono presso il centro di assistenza diurna vicino a casa sua. Organizza la fornitura di pasti a domicilio e cerca di verificare regolarmente l'apporto nutrizionale. In occasione dell'ultima visita l'infermiere di Famiglia diagnostica una lieve depressione durante un colloquio viene confermata dal paziente stesso. Con il consenso dell'uomo, contatta il medico di famiglia per suggerirgli di indirizzare il paziente all'equipe infermieristica psichiatrica. L'infermiere di Famiglia spiega regolarmente al paziente quanto sia importante per la sua salute l'esercizio fisico costante, ad esempio una camminata quotidiana, magari prima di pranzo, quando il traffico nella zona in cui vive meno intenso. Fa del suo meglio per motivarlo. Comunque, per lui evidente che il paziente non ha interessi e non gli importa di iniziare queste attivit, o di frequentare il centro d iurno. ' L'infermiere di Famiglia continua a discutere del caso di questo paziente con l'equipe di cui fa parte, cercando altre idee per motivarlo ad agire per migliorare la sua salute e la qualit di vita. Continuer a fargli visita ad intervalli regolari per poter valutare ogni ulteriore possibile minaccia alla sua salute ed al suo benessere, ed interverr attivamente, sempre con il consenso e quando possibile in collaborazione con il paziente.

Commento
L'accessibilit dell'Infermiere di famiglia per gli individui della comunit in cui lavora dimostrata dal fatto che la figlia di questa famiglia l'abbia preso l'iniziale contatto con l'Infermiere di Famiglia una questione particolarmente delicata. I1 ruolo fondamentale dell'infermiere di Famiglia con questa famiglia quello di: monitorare, per garantire l'individuazione precoce di sintomi di deterioramento dei rapporti familiari o di deterioramento della salute del marito o della moglie; insegnamento all'assistente in modo che questa sia in grado di rilevare qualsiasi segno di abuso fisico e sappia come e dove denunciarli; assicurare che il medico di famiglia sia a conoscenza della situazione della famiglia. L'infermiere si serve delle proprie abilit decisionali per ci che riguarda il tipo di azioni da intraprendere in questa fase, compresa la scelta di quali figure dell'equipe sanitaria coinvolgere, e di quali compiti delegare all'assistente. L'Infermiere di Famiglia perfettamente consapevole di essere responsabile del tipo di assistenza che la famiglia riceve e di tutte le decisioni prese.

In questo scenario assistenziale L'Infermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SAL UTE21. Nello specifico, viene data priorit all'obiettivi 5 e 9 (v. allegato I).

Assistenza ad un vedovo anziano con disturbi da patologie multiple Quest'uomo vive da solo da otto anrii. E' pensionato e faceva il muratore. Ora il suo unico interesse collezionare francobolli. Fa pochissima attivit fisica e non esce molto.

Commento
L'infermiere di famiglia, oltre a fornire assistenza diretta alla persona, riconosce anche che la motivazione e la malattia comportamentale sono aspetti importanti nel tentativo di prevenire le complicanze in un processo patologico ben definito.

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I1 paziente affetto da patologia complessa e, nonostante gli sforzi degli infermieri di Famiglia per coinvolgerlo nell'assistenza, non dimostra alcun interesse verso l'auto-cura o la maggiore indipendenza. L'infermiere di famiglia avverte che questa mancanza di motivazione sia in parte legata al suo isolamento sociale ed alla paura che, diventando pi capace di occuparsi di se stesso, si possa allentare il contatto con l'unica persona che va a trovarlo regolarmente- l'infermiere di Famiglia. Questi capisce che scopo dell'assistenza non sempre la cura; pu essere anche il mantenimento del massimo potenziale possibile di salute. Decide di continuare le visite, di coinvolgere altri membri dell'equipe sanitaria per cercare di migliorare alcuni dei problemi di salute identificati, e di continuare a incoraggiare il paziente a frequentare le strutture assistenziali locali. Riconosce che questo obiettivo potrebbe diventare raggiungibile se si riuscisse a fare in modo che la sua depressione venisse curata. glia informazioni circa i sintomi da astinenza e su come sedarli. Inoltre, spiega loro l'efficacia di una terapia sostitutiva della nicotina come strategia per smettere di fumare, soprattutto per chi nicotino-dipendente ma allo stesso tempo motivato a smettere. Gli fornisce informazioni scritte, in forma di volantino sullo smettere di fumare, che gli suggerisce di condividere con la sua famiglia, e lo invia, con il suo consenso, ad un gruppo di auto-aiuto che si riunisce nella sala comunale. Dopo la "data finale" scelta dal sig. Virtanen per smettere di fumare, lui e l'infermiere di Famiglia si sono incontrati due volte la prima settimana, e poi una volta la settimana per i due mesi successivi. Dopodich essi si sono incontrati una volta al mese per sei mesi ed hanno concordato di sentirsi telefonicamente, ogniqualvolta il sig. Virtanen desideri parlare di quatcosa che riguardi i suoi sforzi per smettere di fumare. Ora, trascorso circa un anno da quando ha smesso di fumare, l'asma di sua moglie migliorata, poich ora loro vivono in un ambiente libero dal fumo, e le sue figlie sono felici ed orgogliose del loro padre non fumatore. I1 sig. Virtanen continua a frequentare i gruppi di auto-aiuto partecipando attivamente alle loro attivit.

In questo scenario assistenziale l'Infermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SAL UTE21. Nello speczfko, viene data priorit. all'obiettivi 5 (v. adllegato l).
Assistenza ad una famiglia in cui il padre, forte fumatore, desidera smettere di fumare
I1 Sig. Virtanen un trentanovenne, padre di due figlie. H a iniziato a fumare a 14 anni perch i suoi migliori amici erano fumatori. Gradatamente, si reso conto di non essere pi in grado di smettere. Sua moglie di recente diventata asmatica e lui sa che lei nervosa perch il suo opprimente fumare esacerber la sua condizione. Inoltre, egli non vuole essere un modello negativo per le figlie. "Mia moglie e le mie figlie mi chiedono di smettere di fumare", dice al suo infermiere di Famiglia. "Io desidero dawero di smettere di fumare, per ho paura delle crisi di astinenza. H o fumato venti sigarette al giorno per circa venticinque anni. Non ho mai cercato di smettere. Mi piace talmente fumare che non sono completamente sveglio fino a quando non ho fumato la prima sigaretta del mattino. Comunque ora sono dawero motivato a tentare di smettere" L'infermiere di famiglia sostiene e rafforza la decisione di smettere di fumare del sig. Virtanen. Insieme, lavorano ad un piano di "stop al fumo" che il sig. Virtanen decide di seguire per i successivi sei mesi. I1 piano comprende attivit quali la negoziazione della data in cui smetter di fumare, la rilevazione dei livelli di monossido di carboni0 nel sangue, l'esecuzione del test per la nicotinodipendenza e l'assemblaggio di consigli pratici su come evitare o gestire le situazioni difficili in cui possa verificarsi il rischio di una ricaduta, per esempio nei momenti di relax in compagnia di amici che fumano. Insieme decidono un calendario di incontri di follow-up, e l'infermiera d al sig. Virtanen ed alla sua fami-

Commento In questo scenario centrato sulla salute, l'infermiere di Famiglia mostra il giusto atteggiamento a non giudicare, le sue abilit nel counselling e nel proporre l'intervento appropriato. La sua conoscenza dei diversi e seri impatti del fumo sulla salute lo sprona ad assicurare un supporto continuo a quest'uomo e alla sua famiglia. Comprende inoltre che ci sono spesso motivi complessi per cui una persona fuma e che questi motivi rendono difficile smettere di fumare. La sua conoscenza delle strutture di sostegno locali e nazionali per coloro che desiderano smettere di fumare gli permette di raggiungerle e di presentarle alla famiglia. La prevenzione e la cessazione del fumo sono tra le attivit pi difficili del lavoro di un infermiere di Famiglia in tutti i campi di cura Egli, insieme con altri gruppi attivi nell'assistenza sociale e della salute, in una posizione chiave sia per organizzare programmi individuali per smettere di fumare, che per coordinare e partecipare ad interventi anti-fumo a livello di comunit.

In questo scenario assistenziale l'Infermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SALUTE21. Nello speciJz'co,viene data priorit all'obiettivo 12 (v. alegato l).
Assistenza ad una paziente diabetica che ha gradualmente perduto la propria indipendenza e deve essere istituzionalizzata
L'infermiere di famiglia ha fatto visita per diversi anni ad

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una signora anziana che vive da sola, con solamente la compagnia del suo cane. E' diabetica, e le ragioni delle visite regolari, condotte due volte l'anno, sono di tenere sotto controllo il suo stato di salute generale e benessere, l'andamento del diabete, e di verificare che sia sempre in grado di vivere indipendentemente, cosa che determinata a fare. E' vedova, ma ha una figlia e due nipoti. I rapporti con la figlia non sono buoni da diversi anni, i contatti sono rari, e quindi vede poco le sue nipoti. Bench questa signora viva, per sua scelta, una vita alquanto isolata, attiva e sta bene. Tutti gli sforzi fatti dall'infermiere di famiglia di discutere sull'opportunit di riallacciare i rapporti con la figlia e la famiglia sono stati tutti rifiutati. Lo stato generale di salute si mantiene buono e la donna sembra adattarsi al fatto di essere diabetica fino a quando, in occasione di una visita di controllo, l'infermiere riscontra diversi problemi misurandole la pressione, controllando la glicemia e valutando le condizioni generali. I livelli di glicemia sono ben al di sopra dei valori normali, e ulteriori domande rivelano che ella non si sente bene, si sente spesso stanca e di aver trascurato la dieta bilanciata che era solita seguire. L'infermiera fa visitare la paziente da un diabetologo del Centro Sanitario, per un certo periodo va da lei ogni giorno per controllare che abbia compreso e segua il nuovo dosaggio di insulina prescrittole, dispone che un servizio di volontari le consegni a domicilio un pasto al giorno, anche nei fine settimana, e che abbia un aiuto regolare per mantenere la casa pulita. Tutto ci all'inizio fatto con una certa opposizione da parte dell'anziana signora, poich lei vede questi servizi come una minaccia alla sua indipendenza, tuttavia, poich insiste nel voler vivere a casa propria godendosi la compagnia del suo cane, lei brontolando accetta l'aiuto. L'infermiere di Famiglia decide di organizzare questa rete di servizi di supporto piuttosto che istituzionalizzare l'anziana signora, perch sa quanto importante per lei poter restare a casa propria. Nei due anni successivi la salute dell'anziana signora va gradatamente peggiorando, la circolazione periferica compromessa a causa del diabete e l'infermiere di famiglia, assieme alla paziente, prende la decisione che a questo punto I'istituzionalizzazione l'unica soluzione adeguata. Si occupa del ricovero e, discutendo con i colleghi durante una riunione, trovano una buona sistemazione in campagna per il cagnolino della signora. L'infermiere di famiglia ora fa visita alla paziente una volta la settimana presso la casa di riposo, I rapporti con la figlia sono stati riallacciati ed ora sia qussta che le nipoti vanno a trovarla. Sebbene l'anziana signora ora non in grado di camminare senza aiuto e sia veramente smemorata - di tanto in tanto non riconosce la figlia - sta relativamente bene e si inserita nella vita c m u n e della casa di riposo. Sebbene ricordi il suo cane e ne senta molto la mancanza, ma la consola sapere che stato bene accolto in un'altra casa.

Commento Questo scenario evidenzia il ruolo dell'infermiere di famiglia nel riconoscere il diritto di questa anziana signora a condurre per quanto pi a lungo possibile una vita indipendente. Le conoscenze geriatriche dell'Infermiere di Famiglia gli consentono di offrire alla paziente interventi terapeutici e sostegni sociali fino al momento in cui l'esacerbarsi dei problemi di salute ed entrambi riconoscono che non pi possibile continuare a vivere da sola con il cane. In assenza della famiglia, l'infermiere di Famiglia agisce per conto della paziente e la incoraggia a partecipare al processo decisionale che riguarda la sua assistenza futura. Egli riconosce i bisogni psicologici della paziente ed il legame affettivo che si instaurato con il cagnolino che le ha fatto compagnia per anni. L'intervento dell'Infermiere di Famiglia ha consentito a questa donna di sfruttare al massimo la propria indipendenza e di riunirsi alla famiglia.

In questo scenario assistenziale L'Infermiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SALUTE21. Nello specifico, viene data priorit agli obiettivi 5 e 14 (v. alegato
1).

Assistenza ad una famiglia che si prepara alla nascita del primo figlio L'infermiere di famiglia e l'ostetrica spesso collaborano strettamente ed assistono congiuntamente la stessa famiglia. L'infermiere di famiglia ha ricevuto dall'ostetrica la segnalazione di una coppia in attesa del primo figlio. Di prassi I'infermiere di famiglia visita tutte queste famiglie circa tre o quattro settimane prima della data presunta del parto. I1 motivo di tale visita di preparare i genitori alla nuova situazione familiare che verr a crearsi con la nascita del loro bambino. Ci sono molti argomenti pratici sui quali discutere, per esempio come preparare la casa per il bambino e come prendersi cura di un neonato. Uno degli argomenti fondamentali I'allattamento al seno e la preparazione della coppia per questo. I1 tema dell'allattamento sar sicuramente stato affrontato con loro dall'ostetrica all'inizio della gravidanza, tuttavia l'infermiere di famiglia la persona che visiter pi spesso la famiglia dopo il parto, importante che continui la discussione e la preparazione della coppia per quanto riguarda l'allattamento. E' risaputo che quanto pi la coppia i genitori sono preparati, tanto pi a lungo la madre allatter il loro bambino. E' anche dimostrato che "al seno meglio" e che un neonato allattato al

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seno pi sano e corre meno rischi di infezione rispetto ad uno allattato artificialmente. Perci gli obiettivi principali della prima visita alla famiglia dell'infermiere di Famiglia sono la reciproca conoscenza, la discussione circa le aspettative della coppia riguardo la nascita di un figlio, compresa la preparazione alla nascita, il tema dell'allattamento al seno. L'infermiere di famiglia e l'ostetrica concordano sul fatto che in questo caso i reciproci ruoli si sovrappongono ed entrambi sono consapevoli delle responsabilit di mantenere una cartella clinica comune e di coinvolgere il medico di famiglia se e quando necessario. l'assistenza ai tossicodipendenti, uno psicologo clinico, un consigliere infermieristico che lavora con il medico di famiglia, un ginecologo ed un'ostetrica che si occuperanno della giovane alla maternit, e da un rappresentante del gruppo locale di prevenzione ed aiuto per la droga. La giovane viene invitata a frequentare gli incontri del gruppo, ma inizialmente evita di farlo. L'infermiere di famiglia, che svolge il ruolo di coordinatore del gruppo, concorda di mantenerla in contatto con il gruppo di discussione che valuter la sua situazione globale, decider come sostenerla nel periodo prenatale e pianificher il parto ed i mesi successivi. I1 gruppo discuter anche di piani a pi lungo termine per la futura salute della giovane e si appogger all'infermiere di famiglia quale elemento di collegamento tra le varie agenzie che saranno coinvolte nell'assistenza. L'infermiere di famiglia visita regolarmente la ragazza, insieme all'ostetrica. Insieme, la convincono ad aderire ad un'iniziativa sowenzionata dallo Stato che offre cure e sostegno a coloro che vogliono liberarsi dalla droga e che la aiuterebbe ad iniziare a riorganizzare quello che lei stessa definisce uno stile di vita caotico, preparandosi inoltre alla nascita del bambino. Durante la gravidanza entrambe assistono la ragazza evitando di dare giudizi, cercando di ricostruire la sua autostima, monitorandone i progressi, rispondendo alle sue domande e discutendo con lei sull'opportunit di tenere il bambino o darlo in adozione. Dopo un parto normale awenuto al reparto maternit, l'infermiere di Famiglia continua a far visita alla donna e sostenerla nel prendersi cura del suo bambino. La ragazza sembra essersi liberata dalla droga, ma l'infermiere di Famiglia ben conscio del rischio di ricadute. I1 gruppo multidisciplinare, che si consulta regolarmente sia faccia a faccia che attraverso la posta elettronica per valutare i progressi delle famiglie o degli individui particolarmente vulnerabili della comunit, continua a sostenere le decisioni dell'infermiere riguardo l'assistenza a questa donna. I risultati a lungo termine per questa giovane donna sono stati la piena riabilitazione e, circa due anni dopo, il matrimonio con il padre del suo secondo figlio. I1 primo figlio continua a vivere con la famiglia adottiva cui era stato affidato poich le relazioni affettive sono ben radicate e il bambino e ben curato in un clima familiare amorevole e stabile.

Commento
Questo scenario illustra la necessit che l'infermiere di famiglia lavori in stretta collaborazione con l'ostetrica in questo momento fondamentale della vita di una famiglia la nascita del loro primo figlio. Per poter svolgire il proprio ruolo con questa famiglia, l'infermiere di Famiglia deve conoscere e capire il ruolo e le responsabilit dell'ostetrica, del lavoro interdisciplinare, delle dinamiche familiari, delle relazioni di coppia, particolarmente quando un primo figlio entra a far parte della famiglia, e i processi di una gravidanza fisiologica e patologica. E' oltretutto importante che egli pratichi un'assistenza basata sull'evidenza e che sia un efficiente comunicatore.

In questo scenario assistenziale l i n f rmiere di Famiglia afionta la maggior parte degli obiettivi della SAL UTE21. Nello specifico, viene data priorit all'obiettivo 3 (v. aallegato I).
Assistenza ad una ragazza madre, incinta e tossicodipendente Una giovane donna non sposata, eroinomane, incinta del secondo figlio. I1 suo primo figlio, di due anni, le stata tolto a causa della sua tossicodipendenza. La giovane non sa chi sia il padre del primo figlio. Lei sa chi il padre del secondo figlio, ma non lo ha informato, per timore di interrompere questa nuova relazione alla quale sembra tenere. H a perso ogni contatto con la famiglia d'origine, vive da sola, in un piccolo appartamento di un grande condominio e si mantiene con un sussidio sociale. Si finanzia le dosi di eroina prostituendosi. All'inizio della sua seconda gravidanza si fatta visitare dal medico di famiglia che l'ha indirizzata all'infermiere di famiglia e all'ospedale. L'infermiere di famiglia, riconoscendo la complessit della situazione in cui versa la giovane e sapendo che precedenti tentativi di tirarla fuori dal giro della droga sono falliti, decide di portare il caso all'attenzione dell'equipe multidisciplinare che lui stesso ha costituito per trattare efficacemente con i giovani in circostanze di vita molto difficili. I1 gruppo composto da un'assistente sociale specializzata nel-

'

Commento.
In questo scenario, il ruolo di collegamento dell'infermiere di famiglia fondamentale alla riuscita della seconda gravidanza di questa giovane donna ed al ripristino di condizioni di vita e di relazione molto migliori per il nuovo marito e per il bambino. L'infermiere di famiglia, nel suo ruolo multiforme, dimostra tutte e cinque le competenze fondamentali dell'Infermiere di Famiglia qualificato (v. sezione 3.6).

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Egli fornisce assistenza, prende decisioni, un comunicatore, un leader di gruppo ed un manager e soddisfa tutti questi compiti agendo quale professionista riconosciuto che ha l'autorit e la responsabilit di coinvolgere tutti coloro che ritiene siano pi capaci di assisterlo nel migliorare la salute della famiglia/individuo che assiste. ruolo di "piccolo della famiglia". Potrebbe essere risentito delle attenzioni che sua madre rivolge al nuovo arrivato e tentare di attirare l'attenzione assumendo un comportamento distruttivo. Suggerisce ad Emma di passare un po' di tempo da sola con George e di rassicurarlo sul fatto che lei gli vuole ancora bene, anche se adesso ha il bambino, ma anche di stare attenta a non lasciare mai il ragazzino da solo con il piccolo fratello. Infine, chiede ad Emma di fissare l'incontro successivo in un momento in cui non sia presente sua madre in modo da poter parlare di come aiutare George ad accettare il neonato. L'infermiere di famiglia, poi, spiega ad Emma l'importanza di sottoporsi alla visita post-natale, discute con lei di eventuali metodi contraccettivi e solleva la questione della vaccinazione del bambino, spiegandole cosa comporta e sollecitandola a contattare un pediatra. L'Infermiere di Famiglia le chiede cosa ha notato circa lo sviluppo di suo figlio e quindi lo visita. Si complimenta con Emma per come si prende cura del bambino che sta facendo ottimi progressi, e le spiega le fasi successive del suo sviluppo, accertandosi che la ragazza sappia di dover prendere le opportune precauzioni quando il suo bambino comincer a gattonare e a toccare tutto. Prima di andarsene, egli lascia ad Emma il suo recapito e le raccomanda di chiamarlo se si sentisse in ansia per qualcosa. La incoraggia a parlare della visita con i genitori, e a fissare un appuntamento con l'infermiere di Famiglia quando sua madre potr parteciparvi.

In questo scenario assistenziale sono stati afiontati la maggior parte degli obiettivi SAL UTE21. Nello speczjco, viene stata data priorit agli obiettivi 3 e 12 (v. allegato I).

Assistenza ad un'adolescente incinta Emma ha 16 anni, non sposata ed madre di un bambino di 10 settimane. Vive in casa con i genitori e due fratelli minori, Stephen di 12 anni e George di 7. Suo padre lavora in una fabbrica locale e fa il turno di notte ma preoccupato per il futuro del suo lavoro perch molti suoi colleghi sono stati licenziati per esubero di personale. La madre di Emma fa la domestica part-time. La gravidanza di Emma stata difficile ed il travaglio lungo. I1 bambino nato a termine ma pesava soltanto 2.45 kg., era quindi sotropeso, probabilmente dovuto al fatto che Emma fumava sigarette durante tutta la gravidanza. I1 bambino adesso alimentato artificialmente con successo e sta prendendo peso. I genitori di Emma mantengono sia lei che il bambino, ma in famiglia c' tensione perch non approvano Darren, il fidanzato di Emma e padre del bmbino. Attualmente lui non ha lavoro e i genitori di Emma ritengono abbia su di lei un'influenza negativa. I1 comportamento del suo fratello minore diventato distruttivo da quando la sorella tornata dall'ospedale con il bambino. L'infermiera di famiglia fa la prima visita a questa famiglia perch Emma non si presentata in clinica per il controllo post-natale. Parla con Emma da sola e la ragazza confida all'infermiere di Famiglia di essere molto stanca e di trovare difficile adattarsi al ruolo di madre. H a paura che il pianto del bambino durante il giorno disturbi il sonno di suo padre ed preoccupata per il comportamento di suo fratello George nei confronti del bambino. Dice che un po' rude con lui. Xinfermiera di famiglia ascolta attentamente Emma e la incoraggia ad esprimere le sue preoccupazioni e paure. La rassicura dicendole che i neonati sono impegnativi e che non c' da stupirsi se lei si trova in difficolt nell'adattarsi all'arrivo del bambino. Capita a molte giovani madri. Le parla dell'esistenza di lezioni rivolte ai neo-genitori spiegandole che sono frequentate da altre giovani madri, alcune adolescenti non sposate come lei e le consiglia di chiedere a sua madre di occuparsi del bambino ogni tanto, in modo da potervi partecipare. Le spiega anche che George potrebbe essere geloso del nipotino che lo ha rimpiazzato nel

Commento In molti Paesi le gravidanze tra le adolescenti costituiscono un serio problema sanitario, e molto spesso queste giovani madri non possono contare sul sostegno del padre dei loro figli. In questo scenario l'infermiere di famiglia si rende conto che i genitori della ragazza la aiutano ma percepisce comunque le tensioni esistenti. Con abilit mescola all'educazione sanitaria e ai consigli apprezzamenti per gli sforzi che la giovane madre sta facendo, consapevole dell'importanza di ricostruire l'autostima dell'adolescente. Affronta l'argomento fumo e scopre che anche il padre di Emma fuma. Si rende quindi conto che probabilmente questo non il momento pi adatto per chiedere ad Emma di smettere di fumare per le spiega che il fumo passivo dannoso e suggerisce alla ragazza e al padre di non fumare nella stanza del bambino o di evitare di farlo quando gli sono vicini. L'infermiera di famiglia conosce le evidenze scientifiche che collegano il fumo ad un maggior rischio di morte neonatale improvvisa e ad un aumento delle patologie respiratorie nei neonati e nei bambini piccoli, tuttavia decide che non il momento di allarmare la giovane madre fornendole tali informazioni. Prende mentalmente nota di controllare l'abitudine al fumo di Emma.

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Le conoscenze dell'infermiere di famiglia gli consentono di incoraggiare l'adolescente ad ampliare la propria rete di sostegno sociale frequentando lezioni rivolte ai neo genitori e rassicurandola sul fatto che non sar l'unica madre adolescente del gruppo. Questo scenario illustra il ruolo dell'infermiere di famiglia nell'incoraggiare un inizio di vita sano per questa bambina, nel sostenere la giovane madre in questa fase critica della vita, nell'aiutare la famiglia che si trova ad affrontare e dover accettare un evento che sta diventando sempre pi frequente nelle famiglie - la gravidanza inattesa di una figlia adolescente. Inoltre, l'infermiere di famiglia stesso un membro del gruppo "D'Azione comunitaria per la salute" che si riunisce nel caseggiato dove vive la giovane Emma e lavora nelle scuole locali occupandosi in particolare di temi collegati alla salute e alla sessualit. Questo quartiere registra una percentuale di gravidanze tra le adolescenti superiore al resto della citt e il consiglio locale ha finanziato un progetto finalizzato ad affrontare tale problema. I1 gruppo che si occupa del progetto composto da laici e da professionisti che lavorano assieme alla ricerca di soluzioni positive al problema. L'infermiere di famiglia, grazie alla profonda conoscenza dello sviluppo umano e delle relazioni familiari, un valido componente del gruppo. L'infermiera riconosce che che la figlia minore presenta una sindrome di Down. Durante i primi due mesi di visite settimanali alla famiglia, l'infermiere di famiglia acquisisce gradualmente una comprensione della loro cultura e stili di vita, sotto molti aspetti diversi da quelle predominanti nel Paese ospite. Nonostante rispetti il diritto ed il bisogno della famiglia di mantenere la propria cultura e le proprie abitudini, si rende conto che per certi aspetti queste possono minacciare la salute. Per esempio, essi non scelgono una dieta bilanciata con i pasti disponibili al campo; i genitori vorrebbero che i figli fossero circoncisi ma all'inizio rifiutano di farli vedere da un medico in modo che l'operazione venga effettuata con tecnica sterile in ospedale; gli adulti non mostrano interesse a cercarsi un lavoro. L'infermiere di famiglia, pienamente consapevole del fatto che ci vorr tempo per conquistarsi la fiducia della famiglia e riconoscendo la necessit di regolari verifiche prima che questa raggiunga il pieno potenziale di salute dopo il cambiamento della propria condizione, d priorit ad una serie di azioni. Prima di tutto fissa un appuntamento per tutta la famiglia con il team di counselling che fa parte del gruppo di sostegno ai rifugiati creato dal Paese ospite. Lo scopo di fare in modo che inizi il processo di guarigione emotiva. Quindi spiega alla famiglia la natura della malattia genetica della bambina e prenota una visita pediatrica alla quale li accompagner. Nei quattro mesi successivi, insieme ad un collega infermiere di famiglia, si accerta che la famiglia riceva una visita settimanale, garantendo cos una continuit di assistenza e consigli. Trova un lavoro al giovane padre in un autolavaggio privato e lo convince ad accettarlo. Per il nonno trova una sistemazione come aiuto ad un fattore e, poich questi era a sua volta un fattore nel Paese d'origine, sembra intenzionato ad accettare. La famiglia ha deciso di restare nel Paese ospite, quindi l'infermiere di famiglia provvede alla copertura sanitaria di tutti i membri ed inizia a contattare lo staff che si occupa di trovare alloggi permanenti per coloro che desiderano fermarsi. Inizia quindi un programma sistematico di educazione sanitaria, inizialmente incentrato sulla nonna e sulla giovane madre. Dialogando apertamente con loro e rispettando i loro punti di vista, egli si concentra sul tema dell'alimentazione di tutti i membri della famiglia e sullo sviluppo e la crescita dei bambini, aiutando cos le due donne ad offrire ai piccoli un inizio di vita sano nella loro nuova condizione. Con entrambe affronta il delicato argomento della contraccezione. L'infermiere capisce quali sono gli elementi culturali e religiosi importanti per questo gruppo etnico; per esempio, per ci che concerne la contraccezione, cerca un infermiere maschio che possa parlarne con i due uomini della famiglia. Incoraggia con successo

In questo scenario assistenziale sono stati afiontati la maggior parte degli obiettivi SALUTE 21. Nello specz?co, stata data priorit agli obiettivi 4 e I I (v. allegato l).
Assistenza ad una famiglia di rifugiati di una minoranza etnica Una famiglia, di sette persone, arrivata nel Paese ospite dal confinante Kosovo. Sono albanesi. I1 nonno ha 40 anni, la nonna 38, il loro figlio 19 e la nuora 17. Questi ultimi hanno tre figli: una coppia di gemelli di 2 anni ed una bambina di 10 mesi. La famiglia non era mai stata nel Paese ospitante e qui non ha n parenti, n amici. Hanno perso la loro casa, non hanno denaro, n lavoro, n copertura sanitaria. Sono molto provati, bench riconoscenti di essere ancora tutti vivi ed insieme come gruppo familiare. Temporaneamente sono accampati in una tenda del campo rifugiati. L'infermiere di famiglia fa parte di una equipe socio-assistenziale che lavora nel campo rifugiati. L'Infermiere di famiglia parla la lingua dei profughi, li incontra ed effettua una valutazione completa dei loro bisogni. Registra i dati in una scheda multidisciplinare, aperta dal gruppo di accoglienza che ha documentato l'arrivo di ogni famiglia. La valutazione iniziale rivela che i membri della famiglia godono di buona salute fisica, bench siano emotivamente molto provati. I quattro adulti spesso discutono tra loro.

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tutta la famiglia a frequentare i gruppi d'azione comunitari dove coloro che non intendono tornare al Paese d'origine possono partecipare a lezioni e gruppi di discussione che li aiutano ad operare scelte informate circa la propria vita, dopo la crisi che hanno dovuto sopportare. Questo gruppo ha anche un asilo per i bambini e fornisce volantini nella lingua dei rifugiati che questi possono portare a casa e discutere privatamente in famiglia.
Commento Nel suo ruolo chiave di collegamento, l'infermiere di famiglia, assistendo professionalmente questo gruppo di rifugiati, dimostra la propria ampia conoscenza dei determinanti della salute, della condizione disabilitante chiamata sindrome di Down con relative implicazioni per la famiglia e per la bambina, dell'ampio sistema di assistenza sociosanitaria offerto dal suo Paese e delle recenti politiche di intervento anti-crisi attuate per far fronte all'afflusso dei rifugiati. Si dimostra sensibile alla cultura ed alla religione di chi gli sta di fronte e utilizza queste conoscenze per rendere efficace il suo piano di educazione sanitaria. Egli cerca di potenziare la vita degli adulti inserendoli nel tessuto sociale e di incrementarne l'autostima convincendo i due uomini ad accettare un lavoro in modo da guadagnare denaro e ricominciare a mantenere la famiglia. L'infermiere documenta sistematicamente il lavoro effettuato con questa famiglia e verifica regolarmente sia i successi che le difficolt in modo tale che gli altri membri del gruppo di sostegno multidisciplinare possano servirsi del suo contributo esperto nel contesto olistico dell'assistenza a questa famiglia.

prevenzione degli incidenti e decide di concentrare i propri sforzi sugli incidenti domestici e stradali. Discutendo con il medico di famiglia, concordano che questa debba essere la priorit annuale per la prevenzione. Si serve della rete locale esistente tra i lavoratori, le scuole, i centri di assistenza all'infanzia, le autorit per i trasporti e la casa creando un gruppo di coordinamento per la prevenzione degli incidenti. Attraverso i lavoratori della comunit organizza un incontro con i genitori per informarli del numero di incidenti e per sentire il loro punto di vista e circa la percezione che hanno del problema. Il gruppo dei genitori indica una serie di elementi che devono essere affrontati, tra i quali: la velocit del traffico della zona la mancanza di aree-gioco sicure per i bambini l'addestramento dei genitori al primo soccorso la mancanza di griglie di sicurezza alle finestre degli appartamenti, e il problema di non potersi permettere impianti a norma nelle case L'infermiere organizza un incontro congiunto tra i genitori ed il gruppo di coordinamento e viene concordato un piano d'azione. L'infermiere di Famiglia organizza per i genitori una serie di corsi di primo soccorso di quattro settimane ciascuno, comprendenti anche informazioni sulla prevenzione degli incidenti domestici. Per le prime tre edizioni lui stesso a tenere le lezioni, dopodich decide di addestrare allo scopo alcuni dei genitori, fornendo loro un pacchetto informativo da utilizzare. Insieme all'assistente sociale aiuta i genitori a far richiesta di un garante per predisporre un piano di finanziamento per gli impianti di sicurezza. Hanno successo ed a volte si fanno carico essi stessi del piano, con uno dei genitori che si assume l'incarico di coordinatore remunerato. I1 Dipartimento per la casa accetta di verificare le serrature delle finestre e, in tutti gli appartamenti dove vivono bambini piccoli, vengono installate nuove serrature. L'infermiere di Famiglia fornisce informazioni ai genitori dell'impatto positivo che hanno i dispositivi di rallentamento della velocit sugli incidenti e, attraverso altri colleghi infermieri, li mette in contatto con persone che vivono in un'area in cui tali dispositivi sono stati posizionati. A seguito di insistenti petizioni e campagne dei genitori, il dipartimento dei trasporti decide di dotare le strade del quartiere di dossi che obblighino al rallentamento e di imporre limiti di velocit pi restrittivi. I1 gruppo di coordinamento non ancora riuscito ad ottenere aree sicure in cui i bambini possano giocare, ma il gruppo dei genitori continua a fare pressioni sulle agenzie

In questo scenario assistenziale sono stati afiontati la maggior parte degli obiettivi SALUTE21. &LO specijco, stata data priorit all'obiettivo 2 (v. dallegato I).
Prevenzione degli incidenti 1 ineguaglianza in salute L'infermiere di Famiglia ed il medico di famiglia sono stati informati che il loro governo ha dato massima priorit alla riduzione degli incidenti che coinvolgono i bambini. L'infermiere di Famiglia ha controllato le percentuali di incidenti nei bambini relative alla comunit che segue ed ha riscontrato che sono pi elevati che in altre comunit pi numerose. Egli lavora in un'area in cui tutte le abitazioni sono cedute in affitto dallo Stato e dove ci sono numerose strade trafficate e pochi spazi sicuri in cui i bambini possano giocare. Egli discute la questione con i colleghi della salute pubblica che gli forniscono i dati relativi all'affluenza dei bambini al pronto soccorso dell'ospedale locale le cifre confermano la sua preoccupazione. Egli rivede i riscontri dell'efficacia della

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locali ed ha iniziato a raccogliere fondi per l'acquisto di attrezzature. L'infermiere di famiglia si tiene in stretto contatto con i colleghi della salute pubblica che stanno monitorando i tassi locali relativi agli incidenti e, come parte del suo lavoro con le singole famiglie, chiede a tutti i genitori di identificare i pericoli presenti nelle loro case e di pensare in quale modo proteggere i figli. Continua a registrare gli incidenti che accadono e trasmette regolarmente queste informazioni al gruppo di coordinamento. Sta progettando uno stand dimostrativo ed informativo per accrescere la consapevolezza del problema; tale stand verr sistemato nel centro commerciale locale e sar gestito da membri del gruppo genitori.
Ailegato 3 Gruppo Pianificazione Curriculum
Mar,aretF, Alexander ~ro"sorof~ursing Department of Nursing and Communiry Health Glasgow Caledonian Universiry Glasgow, United Kingdom

JuneClark Professor of Community Nuning ~niversityof~a~es Swansea, United Kingdom Ella Danielson Professor of Mental Health Nursing Department of Health and Social Care Mid Sweden University Osrersund, Sweden Tatjana Gec Community Nuning Manager Community Health Centre Maribor, Slovenia Bente Sivertsen Head of Educational Department Danish Nurses' Organization Copenhagen, Denmark Lesley A. Whyte LecturerIDistrict Nurse Pratictioner

Commento In questo scenario l'infermiere di famiglia mostra un approccio di sviluppo della comunit nell'affrontare un importante problema sanitario in una comunit deprivata. I1 suo ruolo in questo senso si incentra nel facilitare la crearione ed il funzionamento di un gruppo di genitori e nell'agire da delegato nella campagna contro il traffico. Egli non fa tutto il lavoro da solo, al contrario, attinge dalle conoscenze e dalle capacit della popo~azionelocale per arrivare a trovare le soluzioni ai problemi locali. Egli inoltre preoccupa inoltre di rendere la comunit pi forte offrendole occasioni di apprendimento, migliorando abilit locali e fornendo lavoro. Egli considera tutti questi aspetti estremamente importanti per migliorare la salute a lungo termine. Dimostra di capire la necessit di raccogliere ed utilizzare dati in collegamento con gli specialisti di salute pubblica. La chiave del suo approccio sta nel pianificare sulla base del bisogno. Egli lavora come membro di un'equipe multidisciplinare e multi-agenzia per la prevenzione degli incidenti, riconoscendo che per ottenere cambiamenti reali e duraturi necessaria l'azione di altri servizi, quali quelli che si occupano delle case e dei trasporti, piuttosto che solamente il servizio sanitario. Utilizza le proprie abilit di lavorare in gruppo e le conoscenze sulla promozione della salute ed il primo soccorso per dare ai genitori le nozioni e la fiducia in se stessi necessarie a fornire interventi di primo soccorso in casa propria e nella comunit. I1 suo atteggiamento nongiudicante e la capacit di lavorare in collaborazione con le famiglie locali fanno s che queste non lo vivano come una minaccia, ma piuttosto come una utile risorsa per la comunit.

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ForhValle~Primary CareTrust Glasgow, United Kingdom Le basi per gli scenari di ostetricia sono stati forniti da Margrethe Nielsen, Ostetrica e Consulente per lo Sviluppo, Associazione delle Ostetriche Danesi. Ainna Fawcett-Henesy, Consigliere Regionale per I'Infermieristica e l'ostetricia, Ufficio Regionale OMS per l'Europa, stata coinvolta nei lavori di questo gruppo.

In questo scenario assistenziale l 'Infermiere di Famiglia a&,ta la maggior parte degli obiettivi della SALUTE21. Nello specifico, viene data priorit allbbiettivo 2 0 (v. aallegato I).

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