Fulvia Una Matrona Fra I Signori Della Guerra
Fulvia Una Matrona Fra I Signori Della Guerra
Fulvia Una Matrona Fra I Signori Della Guerra
Fulvia
Una matrona tra i signori della guerra
9876543210
20172016201520142013
Le cifre sulla destra indicano il numero e lanno dellultima ristampa effettuata
Grafica di copertina:
Progetto grafico e fotocomposizione: EdiSES S.r.l.
Fotoincisione: PrintSprintNapoli
Stampato presso la Litografia di Enzo Celebrano Pozzuoli (NA)
Per conto della EdiSES Via Nuova San Rocco, 62/A Napoli
ISBN9788879597722
www.edises.it
[email protected]
biografie
Il mondo antico
le vite dei protagonisti
Collana diretta da
Lorenzo Braccesi
Non irrilevante sul mercato librario oggi la richiesta di biografie sia da parte della comunit di studenti, sempre pi insofferente
dei manuali, sia da parte del pubblico pi adulto, che ama il confronto tra le realt di ieri e di oggi attraverso la lettura delle vite
dei grandi protagonisti della storia.
Dunque a una platea di lettori ampiamente variegata si rivolge la
presente collana che intende offrire agili monografie biografiche di
personaggi del mondo antico che hanno inciso profondamente sulle
vicende storiche della loro et. Monografie che, anzitutto, si prefiggono di essere vivaci nellesposizione e rigorose nel contenuto.
Scrivere per un vasto pubblico, senza cedere a tentazioni giornalistiche o peggio ancora a paludamenti accademici, non facile, e per questo, a redigere le singole biografie, sono stati chiamati
studiosi di prestigio, con riconosciute esperienze di ricerca, ma non
digiuni dallarte della comunicazione.
Indice
Introduzione
Di donna non aveva altro che il corpo
Capitolo 1
Fulvia tra realt e modello
Capitolo 2
Nobili e famosi: gli antenati di Fulvia
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Capitolo 3
Moglie di Publio Clodio Pulcro
21
Capitolo 4
Per la causa dei popolari: il matrimonio
con Gaio Scribonio Curione
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Capitolo 5
Al servizio di Cesare: lunione con Marco Antonio
63
Capitolo 6
Insieme ad Antonio: spettatrice e complice nel 44 a.C.
77
Capitolo 7
In rappresentanza di Antonio nel 43 a.C.:
Fulvia vedova bianca
89
VIII Indice
Capitolo 8
Le proscrizioni: uno spazio di regia per Fulvia
97
Capitolo 9
Dux femina: Fulvia presso le truppe nella guerra
di Perugia
103
Capitolo 10
Lopportuna morte di Fulvia
121
Capitolo 11
Fulvia tra storia e memoria
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Bibliografia
Introduzione
Capitolo 1
Plutarco a formulare, nella sua raccolta di biografie femminili Mulierum virtutes, il concetto secondo cui meno si parla delle
donne, meglio . Nellesprimere questo punto di vista lo storico
di Cheronea faceva propria unopinione largamente condivisa
presso gli antichi, secondo la quale la vita di una donna, e in
particolare di una matrona, espressione dellaristocrazia, doveva
essere avvolta dal silenzio nel corso della sua intera esistenza e,
talvolta, anche dopo la sua morte. Se, dunque, gli uomini di famiglia erano chiamati a tutelare, diremmo oggi, la privacy delle
loro donne da ogni sguardo esterno, parimenti era opportuno che
la riservatezza connotasse anche le modalit della condotta delle
matrone.
Nella pratica della storiografia classica questa mentalit si traduce in prassi compositiva: solo episodicamente alle donne riservato, infatti, uno spazio che non sia cursorio. Oltre allapproccio ideologico a cui si fatto cenno, tale circostanza va ricondotta
a una molteplicit di altri fattori.
Lattenzione degli storici direzionata in prevalenza alle dinamiche belliche e alle questioni politiche, ai temi istituzionali
e agli scontri di potere, ambiti questi che, con eccezioni assai
circoscritte, escludono nel mondo antico le donne. Costoro risultano confinate, al contrario, in una dimensione prevalentemente
domestica e privata ed emarginate da gran parte delle iniziative
pubbliche e politiche.
Nel dar conto di tale condizione la tradizione recepisce le specificit del quotidiano femminile, quantomeno nellet arcaica e repubblicana, ma anche quella teorizzazione ideale che in Roma fin
rimanessero nella storia come exemplum, con una postuma funzione educativa nei confronti delle generazioni successive, la volont di applicare il modello indusse alla valorizzazione di alcuni
aspetti ritenuti in linea con esso e alla omissione o al ridimensionamento di altri reputati, invece, incompatibili se non addirittura
confliggenti con tale paradigma. Ma il modello venne utilizzato
anche allo scopo di delegittimare alcune matrone, la cui denigrazione si compiva attraverso questo parametro di confronto e che
pertanto assumevano i tratti di antimodello.
A questultima categoria femminile appartiene Fulvia, discendente di Scipione lAfricano, ma passata alla storia per i matrimoni che la unirono a tre tra i pi famosi e potenti personaggi della tarda repubblica, tutti in diverso modo legati a Giulio Cesare:
Publio Clodio Pulcro, Gaio Scribonio Curione, Marco Antonio.
La documentazione antica sulla donna non ampia. Conosciamo forse i suoi tratti fisiognomici da alcune monete di et triumvirale, che sembrano ritrarne il profilo. Se lidentificazione, che
rimane incerta, corretta, Fulvia la prima matrona vivente a
essere raffigurata su supporto monetale.
Lepigrafia menziona Fulvia solo in una serie di ghiande missili, proiettili di piombo utilizzati nel corso dellassedio di Perugia. Fu, questo, lepisodio conclusivo della guerra che, tra il
41 e il 40 a.C., contrappose Ottaviano ai familiari del collega
triumviro Antonio, ovvero Lucio Antonio e Fulvia appunto, per
la distribuzione di terre italiche ai veterani di Filippi. Tali armi da
getto, al pari di quanto avviene sui missili utilizzati nelle guerre
tecnologiche del nostro tempo, recavano di frequente, graffite o
a rilievo, brevi frasi che riproducevano il nome del comandante
o del reparto legionario da cui erano utilizzate oppure insulti al
nemico: offese generiche ma soprattutto allusioni esplicite alla
destinazione oscena che si voleva la ghianda raggiungesse sul
corpo dellavversario, e quindi anche di Fulvia.
Le fonti letterarie riservano alla matrona un pi consistente corpus di riferimenti; si devono rilevare, tuttavia, alcune circostanze
determinanti nel condizionare la memoria della matrona. In questo senso si deve intendere loggettivo ridimensionamento quantitativo delle informazioni rispetto alla ricchezza della vita di una
donna che dovette invece svolgere un ruolo significativo in molti
momenti dellet in cui visse. In analoga prospettiva vanno lette la
polarizzazione delle notizie su pochi fatti divenuti, cos, emblematici della biografia di Fulvia, ma che certo non dovettero esaurire
la sua complessa esistenza, e la valorizzazione dei racconti aneddotici, che traduce la sua vita in una sequenza di episodi talvolta
disancorati da quella rete di nessi causa-effetto che chiariscono le
dinamiche degli eventi. In questottica si deve intendere, infine, la
strumentalizzazione della vita di Fulvia, impostata in modo tanto
radicale da farne un antimodello e certo funzionale primariamente
a delegittimare coloro che con la matrona condivisero segmenti importanti della loro vita, ovvero in primis Clodio e Antonio.
Risulta infatti immediatamente evidente come la selezione delle
notizie e la contestazione di gran parte dei suoi comportamenti,
nonch del suo aspetto e del suo carattere, non siano gli esiti di
una ricezione neutra della sua storia; se non scaturiscono da una
forzatura, almeno rappresentano un punto di vista parziale.
Nelle violazioni dei principi ispiratori della condotta femminile e talvolta nella loro vera e propria distorsione lazione di
Fulvia divenne, dunque, paradigmatica, seppure in prospettiva
invertita rispetto agli exempla muliebri. In ci la matrona sembra
essersi spinta anche oltre rispetto ad altre nobildonne contestate
del suo tempo, come Clodia, la Lesbia di Catullo, e Sempronia,
coinvolta nella congiura di Catilina, donne, queste, che significativamente appartenevano alla famiglia di Fulvia essendone la prima la cognata e la seconda, con ogni probabilit, la zia materna.
Sempronia rappresenta il paradigma della trasgressione: al pari
della matrona ideale bella, fertile, facoltosa; ma queste virtutes
sono poste al servizio di scopi perversi. Di Clodia si enfatizzano
i costumi licenziosi, violazione della castitas, ma anche gli atteggiamenti provocanti, labbigliamento e la libert nellespressione
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sosteneva di aver perduto entrambi gli occhi mentre era amico del
triumviro Marco Antonio. Disse che la moglie di Antonio, Fulvia,
che aveva una guancia pi gonfia dellaltra, vi verificava la punta
dello stilo, e non per questo era meno caro ad Antonio, tuttaltro.
, invece, sulla base delle teorie del determinismo fisiognomico che larcheologo tedesco, datato il busto allet tardo repubblicana per la coincidenza tra lacconciatura e la moda del tempo,
fondava la sua lettura, evidenziando la possibile corrispondenza
tra i tratti del volto di questa matrona, che ha la fronte poco profonda e gli angoli della bocca rivolti verso il basso, e le caratteristiche deprecabili del carattere che le fonti attribuiscono a Fulvia,
ovvero unindole brutale associata, ma solo nellintepretazione di
Helbig, a una mente modesta. Egli supportava, inoltre, la sua ipotesi rilevando la somiglianza del volto in questione con il ritratto
femminile riprodotto su cinque monete datate tra il 43 e il 40
a.C. e da buona parte della critica, seppure non universalmente,
attribuito proprio a Fulvia. Si tratta di un quinario di Antonio coniato a Lione di cui sono pervenuti due esemplari (RRC 489,5 e 6
tav. LVIII), di un aureo del monetale Gaio Numonio Vaala (RRC
514,1 tav. LXII); di un denario del monetale Lucio Mussidio Longo (RRC 494,40 tav. LX), di un asse emesso a Eumenia di Frigia,
citt rifondata probabilmente nel 41 a.C. da Antonio con il nome
di Fulvia (RPC 4509,1). Il volto femminile rappresentato, da taluni identificato invece con una Vittoria o con Ottavia, moglie di
Antonio dopo la morte di Fulvia, ha tratti decisi, occhi grandi, un
naso aquilino, labbra sottili e una folta chioma pettinata secondo
la moda del tempo. Se lidentificazione con Fulvia della donna
riprodotta sulle monete corretta, anche a prescindere dalla pi
incerta attribuzione alla matrona del busto dei monti Albani la
moglie di Antonio doveva essere, se forse non pulchra secondo i
canoni classici, certo di aspetto estremamente interessante.
Anche il momento storico nel quale Fulvia visse consente di
comprendere, almeno in parte, le ragioni a fondamento di alcune
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