4 Improvvisazione (Michele Francesconi)
4 Improvvisazione (Michele Francesconi)
4 Improvvisazione (Michele Francesconi)
Secondo Davide Sparti limprovvisazione data dal grado con cui composizione ed
esecuzione convergono nel tempo.
Il composer e il performer.
Esistono gradi diversi di improvvisazione.
Interpretazione
Abbellimento1
Variazione
Improvvisazione libera (radicale)
Il performer si confronta con questi 5 requisiti.
1. Inseparabilit.
Il performer pu essere anche un composer, ma nel momento in cui esegue accetta tutte
le regole che seguono.
2. Originalit.
E una delle chiavi dellestetica jazz. Per questo si incidono tanti dischi. Le take
3. Estemporaneit.
Nelle sue Lezioni Americane (ed. Garzanti, Milano, 1988, p.53), Italo Calvino racconta
questo
apologo:
Tra le molte virt di Chuang-Tzu cera labilit nel disegno. Il re gli chiese il disegno di un
granchio. Chuang-Tzu disse che aveva bisogno di cinque anni di tempo e di una villa con
dodici servitori. Dopo cinque anni il disegno non era ancora cominciato. - Ho bisogno di
altri cinque anni, disse Chuang-Tzu. Il re glieli accord.
Allo scadere dei dieci anni, il re and da Chuang Tzu e gli chiese: - Allora, il disegno?. - E
pronto, rispose lartista. - E dov?, domand ansiosamente il re. Chuang-Tzu chiam un
servitore, si fece portare un foglio, prese il pennello e in un istante, con un solo gesto
disegn il pi perfetto granchio che si fosse mai visto.
4. Irreversibilit.
Capacit del performer di sapere accettare quello che ha appena fatto, perch quello
specchio di se stesso.
5. Responsivit.
Relazioni:
con se stesso
coi partner
col pubblico
Una bravissima cantante italiana che si muove tra la contemporanea e il jazz ha detto: Non c niente di scabroso a prepararsi le
cose. Sottoscrivo in pieno questo concetto.
La libert viene data dallatto in fieri del fare jazz, dallo sviluppo creativo della musica, e,
paradossalmente, dal superamento dei parametri detti sopra (per esempio muoversi
liberamente allinterno del tempo, ma anche arrivare a stonare per una necessit
timbrica)
Limprovvisazione
E una percentuale. Nella storia del jazz si va dallimprovvisazione radicale alla sua totale
mancanza. Limprovvisazione perci non una conditio sine qua non per definire
unopera jazzistica.
Lidea di non perfezione
Una delle caratteristiche fondamentali di questa musica la ricerca del fattore umano,
cio di quella componente che una performance live unica e irripetibile pu causare. Una
sbavatura o un errore non solo vengono giustificati, ma addirittura apprezzati in quanto
effetto di un urgenza espressiva del musicista. Lo spirito del jazzista non si misura quindi
con lassoluto, o con lidea di perfezione musicale. Infatti i luoghi deputati al jazz non sono
in origine le sale da concerto, ma i club, cio quei luoghi in cui anche il pubblico ha un
coinvolgimento emotivo tale da poter godere appieno della performance attraverso
esclamazioni di compiacimento o applausi al termine di un assolo. Lascolto del jazz pu
creare un vero e proprio godimento fisico nellascoltatore.
Non avere la paura dellerrore quando si suona.
Coerenza
Avere il coraggio di seguire un'idea, e avere la costanza di tenerla fino al suo sviluppo e la
sua conclusione. L'improvvisazione non caos.
La componente ludica
Pensiamo al duetto Bobby Mc Ferrin Chick Corea. Il titolo del loro cd Play. To play
significa sia suonare che giocare. E questo gioco deriva dal ritmo, dal ballo. Anche un po
di ironia a volte non guasta.
Il suonare divertendosi molto importante. Fa s che non si snocciolino delle nozioni,
(patterns), ma si rischi.
Swing e relax (ballo e respiro)
Definire lo swing sempre stato difficile. Credo che la risposta sia da trovare nel rapporto
personale che ciascun musicista ha tra il suo tempo e il tempo oggettivo (metronomico).
In senso lato lo swing riconduce alla pulsazione ritmica del ballo. Per questo suonare con
swing pu produrre un vero e proprio piacere fisico che nel caso del pianista si concretizza
nel piacere tattile. Lidea di time e di tocco sono strettamente correlate tra loro, e questo
avvalla la tesi sopra sostenuta dellidentificazione del time in una personale concezione che
si svela nel timbro (come tocco i piatti, come tocco il pianoforte, come soffio dentro a un
sassofono).
Il concetto di relax invece legato a quanto detto sopra. La musica nel jazz in divenire e
per questo auspicabile non dare unidea di tensione costruttiva prestabilita (come ad
esempio quando sto per iniziare una sonata di Beethoven) ma di respiro e di scoperta.
Potremmo anche dirla cos: nel jazz la musica vissuta nell hic et nunc del momento
performativo.
Tensioni
Dal punto di vista tecnico il jazz sviluppa le tensioni armonico melodiche del linguaggio
eurocolto e le unisce al senso poliritmico tipico della musica africana e alle venature blues
che hanno avuto origine nel sud degli Stati Uniti.
Il tema: peculiarit del brano.
Molti standard jazzistici scritti dai songwriters possono sembrare simili allapparenza, in
quanto fanno uso di sequenze armoniche ripetute come il II-V-I, il turnaround, o il circolo
delle dominanti Questo per non ci deve far cadere nellerrore di affrontare ogni brano
allo stesso modo.
Io consiglio vivamente di leggere e tradursi il testo anche per calarsi nel mood specifico
del brano. Inoltre la melodia potr essere un bellaggancio per il nostro assolo.
Lesposizione del tema molto importante. Gi da essa traspare il bravo jazzista (o quello
mediocre). Linterpretazione del tema si gioca sul parametro ritmico e timbrico. Ascoltare i
bravi cantanti.
Dinamiche
Uso delle dinamiche, soprattutto nel fraseggio (apertura e chiusura delle frasi).
Sobriet e peso specifico
Sobrieta stilistica: dare peso specifico alle note (coscienza armonica di quello che si fa).
Trasporto motivico, outside e side stepping2 misurati (considerare loutside come un
momento di tensione in cui si sdoppia lascolto e che deve essere poi risolto). Lattrito
sonoro creato dalloutside molto forte (spostamenti di semitono, cio le tonalit pi
distanti), ma viene bilanciato dalla stabilit del basso (bordone) o dalla stabilit
dellaccompagnamento ritmico.
Sfruttare il colore blue (si possono trasformare anche alcune note del tema in blue note).
Un piccolo trucco per dare tensione a unimprovvisazione quello di far venire fuori il
colore blues al culmine di un assolo.
Il respiro
Quando si suona non dover dimostrare niente: le idee migliori nascono dal respiro, e
quindi dal sapersi mettere in relazione con se stessi e con gli altri. Non voler strafare.
Sapersi limitare. Non avere lhorror vacui (paura del vuoto) ma considerare le pause
come musica e saperle sfruttare per dare ancora piu valore alle note (la grande lezione di
Miles Davis).
Il canto
2
Cfr. anche side-slipping, la tecnica definita nel linguaggio di Parker degli slittamenti cromatici su sequenze II V
Per il fraseggio utile imitare il linguaggio trombettistico: uso dei ribattuti e degli arpeggi,
pi che delle scale. In pratica cantare le frasi. Consiglio di cominciare a cantare sul blues.
Spesso si fa lerrore di voler riempire quelle dodici battute con varie scale e pattern, ma si
dimentica che il blues in origine una voce che canta uno stato danimo.
Che cos la melodia?
E sintesi.
Il linguaggio di Chet sintesi lirica. Come Mozart, Schubert. Nei tempi moderni le canzoni
di Lennon McCartney, i passaggi di Frank Sinatra.
In Chet la melodia non ha paura di se stessa. E si sintetizza morbidamente nelle note di
tensione. Per me Chet la quintessenza del fraseggio.
Nel fraseggio jazzistico la melodia viva, respira. Se cantiamo ogni nota ci accorgiamo
anche che ogni timbro diverso. Inoltre importante dare la direzione alla frase (entrate
e uscite), come nel fraseggio classico (pensiamo a Chopin).
To bop or not to bop?
Sintesi o antitesi di una grammatica musicale imprescindibile.
Un mio amico, bravissimo sassofonista, una volta mi ha detto Il bop l IGIENE del
musicista. Forse la frase un po forte, ma fondamentalmente sono daccordo sul fatto
che questo tipo di linguaggio sia da affrontare in modo molto rispettoso e con rigore.
Interplay
Instaurare un rapporto di fiducia coi propri partner musicali che si rifletta in un approccio
fluido sul time e sulle dinamiche rispettando le strutture.
Nella concezione moderna esiste una parificazione dei ruoli nei piccoli gruppi.
Interplay significa interagire con gli altri musicisti: quindi molto importante sapere
ascoltare gli altri strumenti quando si suona assieme.
Ci puo essere molta libert di movimento allinterno del chorus di improvvisazione, gli
assoli possono essere iniziati e conclusi in qualsiasi punto (cfr. quintetto di Davis anni 60)
Per Jeff Ballard l'interplay la capacit di ascoltare e dare importanza a tutto ci che fa
l'altro (racconta di Brad Mehldau che ad un certo punto ha armonizzato una vibrazione del
piatto che Jeff aveva colpito). Quando il pianista accompagna il bassista pu ucciderlo o
farlo decollare. L'ascolto fondamentale. Non parliamo poi della responsabilit del
batterista.
Time
Non cercare di costruire il time, ma di cavalcarlo.
Il time esiste gi, e noi ci voliamo sopra.
Il tempo dello studio e quello dellesecuzione.
Studiare a 3 velocit. Una medio - lenta, una up e una media.
Ogni tanto faccio lesempio di unautomobile che va a 3 velocit: prima 100 km orari, poi
180, poi 140. Va sempre molto veloce, ma la percezione diversa.
Vedrete: quando si passer da quella up a quella media lo swing sar intensificato.
E come nelle discipline sportive. Il time legato alla nostra coordinazione, e la percezione
della velocit relativa.
Sui tempi fast inoltre consiglio di ricordarsi quello che diceva Gillespie, cio suono veloce
ma penso lento, nel senso che scandiamo con la mente su appuntamenti ampi (ogni due
battute o ogni quattro, o addirittura otto). Se vogliamo fare un esempio sul piano visivo
come guardare un quadro dipinto con la tecnica puntillistica prima da vicino e poi da
lontano. Molto importante nei tempi fast mantenere la calma, e quindi non seguire coi
battiti del cuore le pulsazioni veloci. Come sempre si tratta di allenarsi.
Creare poliritmia, che una delle caratteristiche basilari del linguaggio jazz.
Uso delle sincopi (di minime, di semiminime, di crome).
Sapersi muovere liberamente allinterno di una griglia temporale oggettiva (metronomica).
Lirismo
Lapproccio jazzistico al cantabile, a differenza di quello classico, non precostruito e
affettato, ma neutro. Si pu essere lirici sapendo sfruttare i microritmi della musica in
divenire, e non secondo il concetto di agogica inteso nellinterpretazione eurocolta. Penso
a come possono essere portati i quarti nel fraseggio jazzistico: penso ad Armstrong.
Per una nuova idea di fraseggio
Credo che nella concezione moderna del fare jazz si possa adottare un pensiero sul
fraseggio che riguarda specificamente ogni esecuzione. In poche parole trasportare il
concetto dal performer allesecuzione specifica del brano. Anche se in questo modo si
potrebbe incorrere nellerrore di risultare didascalici o troppo imitativi di uno stile credo
che in generale essere meno schiavi dello stile del performer per potersi concentrare sull
unicum dei progetti pu essere una strada molto importante per il futuro.
Che cos lespressione poetica? E sintesi.
Quando leggiamo i grandi poeti essi ci trasmettono emozioni uniche perch sanno
esprimere una sensazione con due parole accostate, con una figura retoricainsomma
possiedono il vocabolario ma lo svelano attraverso un'ispirazione.
Limportanza dei suoni: quali sono le note pi importanti?
Le capiamo dalla trascrizione dellOminibook di Parker? NO! Le dobbiamo ascoltare.
Ascoltiamo gli accenti, le inflessioni Dove v larmonia? E la melodia?
Ascoltiamo la LINEA che ci suggerisce l'improvvisazione, cerchiamo di interpretare
attraverso i circondamenti (enclosure) qual' la linea melodica importante da valorizzare,
quali sono le note da accentare.
Il linguaggio va vissuto: come un dialetto. Per imparare il barese o il milanese o il
napoletano dobbiamo sentire un barese, un milanese e un napoletano parlare.
Il fraseggio IDENTITA. Allo stesso modo della composizione o dellarrangiamento.
E ugualmente importante. Fraseggiare = parlare = essere.
Significato CULTURALE del Bebop
Pattern
Queste formule le abbiamo apprese da una lingua viva (da delle incisioni) non dai libri:
sarebbe un passaggio in pi passare dal segno della partitura. I pattern vanno tirati gi a
orecchio. Applicazione dei pattern: certo, ma dove li mettiamo? Cosa significano? Devono
avere un senso, una consequenzialit. In generale credo che debbano essere una
conseguenza diretta dellimprovvisazione. Se il linguaggio lo richiede allora giusto porre
una formula. E come parlare.
Modi di improvvisare
Distinzione messa a punto da George Russell nei primi anni Cinquanta:
-
verticale (sugli accordi) (Coleman Hawkins Body and Soul del 1939), oppure
Charlie Parker, Coltrane
orizzontale (tematico, melodico) Lester Young (Jive at Five del 1938), Bix
Beiderbecke
Costruzione dellassolo
Consigli generali:
1- Esposizione del tema (nel caso sia di competenza del pianista) interpretato con
espressivit, giocando soprattutto sul tempo: i grandi quando espongono un tema gi in
partenza fanno qualcosa di speciale.
2- Primo chorus dare idea di qualcosa che si sta creando al momento; dare idea di relax.
Portare comunque la musica a un altro livello di tensione rispetto a quando si espone il
tema, anche perch proprio quando inizia l'assolo che l'ascoltatore (e lesecutore stesso)
pronto a godere del nuovo.
3- Secondo chorus siamo nel pieno dellimprovvisazione; non e detto che si debba fare un
climax, per sicuramente il livello di ascolto pi alto. I chorus che seguiranno dovrebbero
in ogni caso avere un senso, perch altrimenti si rischia di girare a vuoto riempendo
solamente degli spazi. Da pianisti ci si pu lanciare anche in uno o pi chorus di
concezione orchestrale, quindi facendo uso di tecniche di arrangiamento come block
chords e drop 2.
4- Chiudere in maniera musicale, senza spingere e senza mai forzare la musica. Avere
coscienza della chiusura. Essere padroni del nostro assolo.
5- Tema finale: non il tema iniziale, il saluto, il commiato, pu essere ancora pi bello
che linizio, ma bisogna crederci fino in fondo, fino allultima nota, e non suonarlo solo per
dovere.
Piccoli stratagemmi. Alternare il fraseggio bop a idee melodiche forti che possono anche
richiamare il tema. Piccolo trucco per linizio di un assolo: aspettare diverse battute
(magari mentre stanno facendo lapplauso al solista che ha appena terminato): questo
dar a tutti lidea che il solista sicuro di quello che fa ma allo stesso tempo si cala in un
presente in divenire.
PIERANUNZI:
Lassolo di un brano e come un racconto. Non presentare subito tutti i personaggi, ma
uno per volta e cercare di dare al racconto un senso compiuto, attraverso un climax o un
anti-climax.
DANDREA:
Aspetti di coerenza col tema di base / utilizzo di frammenti melodici, ritmici ed armonici del
brano per limprovvisazione / sviluppo di questi frammenti in modo personale
Condizioni base per questo lavoro:
analisi della struttura del brano in questione dal punto di vista melodico / intervalli
prevalenti (ad esempio in freedom jazz dance le quarte) / nuclei melodici a 3 e 4 note /
direzionalita degli spunti melodici (ascendente, discendente o mista)
analisi degli aspetti ritmici / figurazioni ritmiche prevalenti / eventuali modelli
poliritmici presenti (ad esempio in pent up house il 3 su 4)
analisi degli aspetti armonici / giro armonico / eventuale struttura modale / voicing
degli accordi desunto da un eventuale stesura scritta per esteso della composizione (ad
esempio in straight no chaser la tipica disposizione 1/b7/b9 degli accordi della mano
sinistra nel registro medio basso del pianoforte)
aspetti di creativita estemporanea, apparentemente non connessi col tema, o in
contrasto con lo stesso
aspetti connessi con altri parametri, come le dinamiche, la spazialita, la timbrica,
lorchestralita (per gli strumenti armonici)
aspetti connessi con linquadramento storico del brano esaminato / brani precedenti
o famose improvvisazioni, o arrangiamenti a cui eventualmente la composizione si ispira
lavoro su singole idee (melodiche, armoniche, ritmiche, ecc), reso comprensibile
per gli altri membri del gruppo musicale, che possono cosi intervenire su queste idee per
contrappuntarle o commentarle al meglio / partendo da questultimo concetto si possono
anche impostare delle improvvisazioni collettive, che possono di tanto in tanto sfociare in
assoli
FLORES:
1. MELODY
Middle register
Upper register
2. LEFT HAND
With different sonorities
Sing bass + melody
3. COMPING
Permutations / Fourths / Passing chords /
Polychords / Triads on scale / Upper register / Lower register
4. LIMITED IMPROVISATION
Only pentaphonics / Only triads / Only arpeggios /
Only scales / Scale and arpeggios fragments
5. PHRASING
Apply written phrasings on improvisation
6. HARMONIC + MODAL SUBSTITUTIONS
Different bass and/or quality / Altered harmony (same bass)
7. CHROMATIC HARMONY
Passing chromatic patterns (regardless of bass)
8. FORM
Alternating different (mostly) rhythmic situations on solo
The above mentioned studies must be done with particular attention to tempo situations
ALL OF ME
g.s.
AUTUMN LEAVES
m.s.
DAY BY DAY b.l
HONEYSUCKLE ROSE
s. p.
LAURA
b
MISTY
b
MY ROMANCE m.s.
ON THE SUNNY SIDE OF THE STREET
SOMEDAY MY PRINCE WILL COME j.w.
TENDERLY
b
A CHILD IS BORN j.w.
g.s.
Legenda:
G.S.
M.S.
B.L.
S.P.
B.
J.W.
GUITAR STYLE
MEDIUM SWING
BOSSA LATIN
STRIDE PIANO
BALLAD (USO DEL PEDALE)
JAZZ WALTZ
Suonare a memoria.
Ascoltare il jazz delle origini: dixieland.
Spiegare il concetto di verse e di chorus
NEW
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NEW
NEW
REAL
REAL
REAL
REAL
REAL
REAL
REAL
REAL
REAL
REAL
BOOK
BOOK
BOOK
BOOK
BOOK
BOOK
BOOK
BOOK
BOOK
BOOK
VOL.
VOL.
VOL.
VOL.
VOL.
VOL.
VOL.
VOL.
VOL.
VOL.
1
1
2
2
3
1
1
2
1
1
IMPROVVISAZIONE TONALE
Prima di tutto consideriamo che se un brano di impianto tonale possiamo usare le 2
scale blues di riferimento.
Base Aebersold vol III:
II V I maggiore
Studiare prima i LHV con ritmo di bossanova (partendo da 100) a diverse velocit con
mano dx, poi passarli alla sinistra.
II
Scale di riferimento: dorica, minore melodica (la presenza della settima maggiore, che
crea la tensione be-bop), bebop dorica
Punti di partenza e arpeggi: iniziare dalle note cordali (3, 5, 7) , poi dalle estensioni (9,
11, 13)
V
Scale di riferimento: misolidia, bebop dominante, dim1/2, superlocria (ricordarsi dell
arpeggio dellaccordo minore settima maggiore che sta un semitono sopra), esatonale
Punti di tensione e arpeggi: iniziare dalle note cordali (3, 5, 7) , poi dalle estensioni
chiare (9, 11, 13), poi dalle note di tensione (5 e 9 - e +). Arpeggi chiari e arpeggi tensivi
(superlocria e upper structures)
I
Scale di riferimento: ionica, lidia, bebop maggiore, maggiore armonica, aumentata,
scala Petrucciani (maggiore senza la quarta), scala blues maggiore e minore.
Punti di arrivo e arpeggi finire sulle note cordali (3, 5, 7), poi sulle estensioni (9, #11,
13).
Primo esercizio: partire dalle note cordali e chiudere su note cordali (meglio se escludendo
la fondamentale sia in entrata che in uscita). Passare (sul V grado) da tensioni chiare
come 9 e 13 (occhio all11 che il sus)
Secondo esercizio: partire dalle note di estensione e chiudere sulle note di estensione.
Passare (sul V grado) dalle tensioni pi forti: 5 e 9 - e +
Mescolare poi le varie combinazioni tra primo e secondo esercizio
Approach note
Enclosure (circondamenti, soprattutto sulle note di tensione)
GRAMMATICA BEBOP:
Charile Parker, Dizzy Gillespie & Co.:
A NIGHT IN TUNISIA
HOT HOUSE
WOODY' N' YOU
JOY SPRING
GROOVIN' HIGH
SALT PEANUTS (intero brano)
FOUR BROTHERS
HALF NELSON
(Dizzy Gillespie)
(Tadd Dameron)
(Dizzy Gillespie)
(Clifford Brown)
(Dizzy Gillespie)
(Dizzy Gillespie)
(Jimmy Giuffre)
(Miles Davis)
Mano destra:
Fare pause nel fraseggio (approccio play rest)
range (con ostacolo) sulla tastiera
usare ribattuti e arpeggi, solo frammenti di scale
ribattere frammenti interi (sotto scorre larmonia)
stare attenti alla quarta nel maggiore (avoid)
niente bicordi, acciaccature, barocchismi vari
cercare note di tensione soprattutto sui dominanti
la settima maggiore nellaccordo minore
approach note (dallalto diatoniche e dal basso cromatiche)
enclosure (circondamenti)
frasi dal grave allacuto (meno naturale per la mano dx)
Scale bebop dominante e diminuita
Mano sinistra
Solo bassi
scheletro dellaccordo con fondamentale oppure solo settime
vuote (Bud Powell Voicings) con sostituzioni di tritono su dominanti nei II V I
guide tones pos A e B in centro alla tastiera
voicing a 3 voci senza la fondamentale (guide tones + quinta,
nona o tredicesima)
Mano Dx - fraseggio:
figure di quarti, terzine di quarti e ottavi a 4 velocit:
100
150
200
250
(2
(2
(2
(2
settimane)
settimane)
settimane)
settimane)
IMPROVVISAZIONE MODALE
=
=
=
=
=
=
=
ionico
dorico
frigio
lidio
misolidio
eolio
locrio
=
=
=
=
=
=
=
minore melodico
frigio (6 maggiore) dorico b2
lidio aumentato
lidio dominante
misolidio b6 (hindu, eolico maggiore)
locrio 2
superlocrio
PARTE I
RITMO MUSICALE
DENSITA' RITMICA
TIME FEEL
GUIDE-TONES
LINEE DI GUIDE-TONES
CHORD SCALES
PARTE II
DINAMICHE
ARTICOLAZIONE
PATTERN SCALARI
IMPROVVISAZIONE MOTIVICA
PARTE III
SPOSTAMENTI RITMICI
AUMENTAZIONE/DIMINUZIONE
SCALE PENTATONICHE
VALORI RITMICI
SINCOPI
PARTE IV
RANGE MELODICO
DOUBLE TIME
HALF-TIME
PUNTI CLIMAX
PARTE V
COLLEGAMENTO DI TRIADI
SCALA CROMATICA
SCALES TRIFONICHE
SCALE QUADRITONICHE
Lultima nota di ogni frase viene reinterpretata come la nota dinizio di una frase identica
in una tonalit diversa. In pratica si tratta di un sequenza.
Se pensiamo attentamente avremo 12 tipi di sequenze diverse, che seguono gli intervalli
del sistema temperato.
Se
Se
Se
Se
Se
Se
Se
Se
Se
Se
Se
Se
cado
cado
cado
cado
cado
cado
cado
cado
cado
cado
cado
cado
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
1
b2
2
b3
3
4
#11(b5)
5
#5 (b6)
6
b7
7
avr
avr
avr
avr
avr
avr
avr
avr
avr
avr
avr
avr
una
una
una
una
una
una
una
una
una
una
una
una
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
sequenza
di unisono
(1 tonalit)
cromatica
(12 tonalit)
esatonale
(6 tonalit)
diminuita
(4 tonalit)
aumentata
(3 tonalit)
sul circolo delle dominanti (12 tonalit)
di tritono
(2 tonalit)
per quinte
(12 tonalit)
aumentata
(3 tonalit)
diminuita
(4 tonalit)
esatonale
(6 tonalit)
cromatica
(12 tonalit)
5-4-3-2 phrases
Usare come nota perno la 5, 4 3 o 2
Suonare fuori
Uso delle sequenze (formule con una coerenza interna). Lorecchio assorbe la loro
struttura interna mantenendola viva, per dallaltro lato larmonia diventa meno chiara.
Pensa: DENTRO - FUORI DENTRO
Side Stepping (suonare alla distanza di semitono o tono inferiore o superiore)
Suonare a distanza di tritono
Usare frammenti di scale o arpeggi di unaltra tonalit.
In generale se si va out con la mano dx si rimane in con la sx, oppure il contrario.
Esercitarsi su brani modali come:
Passion Dance, So What, Little Sunflower e Impressions
Pentatoniche
Sugli accordi maggiori usiamo le pentatoniche maggiori costruite
sul I grado
sul V grado.
sul II grado
Sugli accordi minori usiamo le pentatoniche maggiori costruite
sul III grado minore
sul IV grado
sul VII grado minore
APPUNTI SPARSI
Ascoltato Stolen Moments blues minore: assolo di Bill Evans: ci colpisce anche lapertura
e la chiusura delle frasiil peso specifico e musicale che d alle chiusure su note tese,
non scontate, di estensione degli accordi.
Su Just Friends
Improvvisazione sul II V I con i LEFT HAND VOICINGS:
la sx leggera
consideriamo le due mani come una sola, unica
le frasi vengono aperte e chiuse con degli accenti naturali che danno il senso dello swing
RELAX la chiave (CHET, PAOLO FRESU)
Autoalimentarsipiacere fisico
Fermo e punti di appoggio.
Studiare soli di Chet per il fraseggio. O Rollins.
Fai studiare The Jitterbug Waltz
PROBLEMA DELLA DENSITA E RAREFAZIONE: equilibrio sulle 2
All the things you are
Note guida mosse il meno possibile
Inner voices voci interne che si muovono negli spazi liberi
COMPING
Left Comping: sometimes short, sometimes long
Hand Voicings a parti late, portando su la seconda voce dal basso: cap 7 del Phil de Greg
RIFLESSIONI GENERALI
Avere voglia di suonare un pezzo
Ragionare sui tempi e le fasi di studio ma anche sulla ripresa dei repertori. Quando un
brano ha esaurito la sua forza su di noi, quando lo abbiamo spolpato abbastanza,
lasciamolo depositare, come i libri. Poi lo riprenderemo pi in l nel tempo con rinnovato
entusiasmo, oppure lo studiamo in altre tonalit.
Tim Berne
Ognuno ha la sua voce: anche se non si raggiunge l'originalit, ognuno ha la sua voce
(pensa alle voci dei tuoi amici al telefono...)
Comporre e improvvisare, sono due cose che INSIEME creano una musica. Parifichiamo i
ruoli di queste due tecniche per raggiungere il nostro risultato.
Rufus Reid
Non appoggiamoci all'altro quando suoniamo (esempio di appoggiarsi sul muro). Il tempo,
la musica, c'... tiriamola fuori...
Quando fai qualcosa di bello...
...non crogiolarti, mantieni la
consequenziale.
concentrazione,
porta
avanti
l'idea
in
maniera
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Directions in music
ILLUMINAZIONE!!!!!!!!!
Nei brani modali-tonali, alla Shorter, quando il cambio di accordi e colori frequente puoi
muovere poco la linea melodica.
Barry Harris:
esempio su Scrapple from the Apple: riempire gli spazi vuoti con risposte vocali ritmiche:
anche questa una delle caratteristiche estetiche del linguaggio parkeriano.
Altra caratteristica: far diventare le note delle scale di numero pari, in modo da far cascare
bene il battere. In pratica aggiungere un cromatismo.
Fioriture parkeriane
Suonare alla Parker: esporre un tema e allo stesso tempo nei buchi creare dei riempitivi
anche virtuosistici.
Improvvisazione: siamo in corsa. La creazione del contenuto una percentuale data da
diversi fattori (concentrazione, conoscenza del pezzo, velocit, dimestichezza con la
tonalit). Se noi ci aspettiamo di trovare l'improvvisazione del secolo per grazia divina ci
sbagliamo di grosso. Certo, l'ispirazione e il nostro associarci alla musica importante,
ma lo altrettanto il senso critico e culturale.
Condizioni imprescindibili per improvvisare:
- Suonare a memoria. Perch? Perch musica VIVA. La partitura descrittiva e non
prescrittiva nel jazz. E un mezzo pi che un fine.
- Imparare gli standard (molti studenti non li sanno, io stesso credo di saperne un numero
basso)
- Imparare il tema
Priorit:
NON ANDAR FUORI STRUTTURA
METRONOMO!
Suonare sugli accordi sganciandosi dalla parafrasi del tema
Capacit di ascoltarsi, di autoalimentarsi... EAR TRAINING
Il tocco come la personalit: va cercata.