Il Concetto Kodály PDF
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Zoltán Kodály (1882-1967) non fu solo uno dei maggiori compositori ungheresi del Novecento, ma
anche un intellettuale profondamente coinvolto dalle problematiche del proprio paese.
Ricoprì per tutta la vita un triplice ruolo. Oltre che compositore, fu, insieme all'amico e collega Béla
Bartók, uno studioso della musica tradizionale ungherese. Attraverso un decennale lavoro di ricerca
sul campo riscoprì il tesoro popolare del proprio paese e riuscì a diffonderlo, facendolo apprezzare e
utilizzandolo come base dell'insegnamento musicale. Kodály fu inoltre un fondamentale pedagogo e
riuscì a rivoluzionare, in certi casi creandola ex-novo, l'istruzione musicale nazionale a tutti i livelli,
dall'asilo all'università, sviluppando un sistema educativo compiutamente strutturato, ancor oggi
apprezzato in tutto il mondo. Con l'intenzione di rinnovare l'educazione musicale egli scrisse brani
corali, contributi a stampa ed esercizi di alto livello artistico, tenne lezioni, allevò schiere di validi
docenti, mantenendo sempre stretti contatti con gli insegnanti e con le istituzioni scolastiche.
E' appropriato parlare di concetto e non di metodo Kodály, perché egli non scrisse mai un trattato di
pedagogia musicale. Gli esercizi composti a scopo educativo e le relative prefazioni, nonché gli
articoli e i testi di conferenze inerenti a problematiche di didattica, consentono però di comprendere
l'essenza della filosofia kodályana: la musica doveva svolgere un ruolo prioritario nella società e
nella vita dell'uomo e doveva essere insegnata seguendo alcuni essenziali principi pedagogici.
Bibliografia:
Tesi di Laurea Zoltán Kodály e la voce ungherese di Diana D'Alessio, Università degli Studi
di Padova, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere,
Anno Accademico 2003-2004.
Zoltán Kodály, Visszatekintés 3 voll., Zenemukiadó Budapest 1982-1989. Si tratta della
raccolta integrale degli scritti kodályani (gli articoli, i testi di conferenze, le prefazioni alle
sue pubblicazioni, le interviste), non ancora pubblicata in Italia. A parte la versione
originale, è possibile trovare una selezione di questi scritti nell'edizione inglese Selected
Writings, Boosey and Hawkes (1974).
Appunti del corso Kodály's Pedagogical Philosophy tenuto dalla Professoressa Éva Vendrei
durante il corso annuale in Pedagogia musicale, Anno Accademico 2002-2003, presso
l'Istituto di Pedagogia musicale Zoltán Kodály (Kecskemét, Ungheria).
Prima di Kodály il patrimonio musicale popolare ungherese era pressoché sconosciuto. L'interesse
del compositore verso l'etnomusicologia nacque nel 1896 in occasione dell'Esposizione del
Millennio di Budapest, celebrazione dei mille anni dalla conquista della patria.
Scoprì ben presto che l'unico modo per studiare il patrimonio musicale popolare nella sua
autenticità era andare in campagna, di paese in paese, di villaggio in villaggio, imparando le
melodie direttamente dal popolo. Così intraprese il difficile lavoro di raccolta, catalogazione, analisi
e pubblicazione, nel tentativo non solo di recuperare e salvare un patrimonio lentamente destinato
all'oblio, ma anche di permettere alla musica ungherese di rinascere: una rinascita possibile solo se
basata sulla tradizione popolare autentica. Le scoperte di Kodály e Bartók furono rilevanti: si
avvicinarono sempre di più alla definizione dei caratteri peculiari della musica ungherese, tanto da
poter definire anche le differenze stilistiche all'interno di questo patrimonio. Le ricerche sulle
melodie popolari ungheresi lo portarono al suo progetto di tesi La struttura strofica del canto
popolare ungherese, in cui riunì le sue conoscenze di metrica, folclore e scienza musicale,
analizzando le strutture-base della melodia popolare.
Kodály ha scritto una serie di esercizi di difficoltà progressiva e di alto livello artistico. Alcuni sono
stati pubblicati in Italia dalla casa editrice Carisch, per gli altri si indicano la casa editrice ungherese
(Editio Musica Budapest) e quella inglese (Boosey&Hawkes):
333 esercizi, unisono, versione italiana a cura di Davide Liani, Carisch. Esercizi basilari per
iniziare la lettura.
Cantiamo in modo corretto, unisono, Carisch. Esercizi pentatonici senza solmisazione per
curare l'intonazione perfetta.
50 canti per bambini, unisono, versione italiana a cura di Davide Liani, Carisch.
Musica Pentatonica, unisono, 4 voll. (100 Canti ungheresi, 100 Piccole marce, 100 Melodie
dei Chermessi, 140 Melodie ciuvascie), Carisch. Melodie basate sullo stile popolare
ungherese.
Bicinia Hungarica, 4 voll., Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Melodie
basate sullo stile popolare ungherese.
Tricinia Hungarica, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Caratteristiche
stilistiche differenti.
77 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Il materiale non è
più popolare, le melodie utilizzate sono pentatoniche e diatoniche.
66 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Introducono lo
stile barocco.
15 esercizi, 2 voci, Carisch. Avvicinano il modello imitativo-barocco e introducono la
modulazione.
55 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Esercizi per un
livello più avanzato, in stile barocco e classicismo viennese.
44 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Esercizi per un
livello più avanzato, in stile barocco e classicismo viennese.
33 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Esercizi di
difficoltà maggiore, per il livello più avanzato.
22 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Esercizi di
difficoltà maggiore, per il livello più avanzato.
24 Piccoli canoni sui tasti neri, Carisch. Melodie pentatoniche da utilizzare per esercitare la
trasposizione.
Prima di Kodály il patrimonio musicale popolare ungherese era pressoché sconosciuto. L'interesse
del compositore verso l'etnomusicologia nacque nel 1896 in occasione dell'Esposizione del
Millennio di Budapest, celebrazione dei mille anni dalla conquista della patria.
Scoprì ben presto che l'unico modo per studiare il patrimonio musicale popolare nella sua
autenticità era andare in campagna, di paese in paese, di villaggio in villaggio, imparando le
melodie direttamente dal popolo. Così intraprese il difficile lavoro di raccolta, catalogazione, analisi
e pubblicazione, nel tentativo non solo di recuperare e salvare un patrimonio lentamente destinato
all'oblio, ma anche di permettere alla musica ungherese di rinascere: una rinascita possibile solo se
basata sulla tradizione popolare autentica. Le scoperte di Kodály e Bartók furono rilevanti: si
avvicinarono sempre di più alla definizione dei caratteri peculiari della musica ungherese, tanto da
poter definire anche le differenze stilistiche all'interno di questo patrimonio. Le ricerche sulle
melodie popolari ungheresi lo portarono al suo progetto di tesi La struttura strofica del canto
popolare ungherese, in cui riunì le sue conoscenze di metrica, folclore e scienza musicale,
analizzando le strutture-base della melodia popolare.
Kodály ha scritto una serie di esercizi di difficoltà progressiva e di alto livello artistico. Alcuni sono
stati pubblicati in Italia dalla casa editrice Carisch, per gli altri si indicano la casa editrice ungherese
(Editio Musica Budapest) e quella inglese (Boosey&Hawkes):
333 esercizi, unisono, versione italiana a cura di Davide Liani, Carisch. Esercizi basilari per
iniziare la lettura.
Cantiamo in modo corretto, unisono, Carisch. Esercizi pentatonici senza solmisazione per
curare l'intonazione perfetta.
50 canti per bambini, unisono, versione italiana a cura di Davide Liani, Carisch.
Musica Pentatonica, unisono, 4 voll. (100 Canti ungheresi, 100 Piccole marce, 100 Melodie
dei Chermessi, 140 Melodie ciuvascie), Carisch. Melodie basate sullo stile popolare
ungherese.
Bicinia Hungarica, 4 voll., Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Melodie
basate sullo stile popolare ungherese.
Tricinia Hungarica, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Caratteristiche
stilistiche differenti.
77 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Il materiale non è
più popolare, le melodie utilizzate sono pentatoniche e diatoniche.
66 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Introducono lo
stile barocco.
15 esercizi, 2 voci, Carisch. Avvicinano il modello imitativo-barocco e introducono la
modulazione.
55 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Esercizi per un
livello più avanzato, in stile barocco e classicismo viennese.
44 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Esercizi per un
livello più avanzato, in stile barocco e classicismo viennese.
33 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Esercizi di
difficoltà maggiore, per il livello più avanzato.
22 esercizi, 2 voci, Editio Musica Budapest oppure Boosey and Hawkes. Esercizi di
difficoltà maggiore, per il livello più avanzato.
24 Piccoli canoni sui tasti neri, Carisch. Melodie pentatoniche da utilizzare per esercitare la
trasposizione.